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Problemi, patologie e consigli inerenti le coltivazioni erbacee
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Re: Strategie per il ripristino della fertilità del terreno

28/03/2009, 15:15

Salve sono un nuovo iscritto. ti posso dire qualche informazione anche se nn so se gia lo sai, cmq io sono in quasto momento un coltivatore e mi hanno detto che le fava è una pianta miglioratrice eccelente del terreno apportando nell'ordine 40-50 kg/ha di azoto. A QUESTO PUNTO, NON SO SE VUOI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE QUESTO CONSIGLIO MI FA PIACERE. OK CIAO

Re: Strategie per il ripristino della fertilità del terreno

28/03/2009, 19:56

i concimi di sintesi sono quelli azotati per la maggior parte

io ti consiglierei per una concimazione di fondo la scoria thomas e il solfato potassico circa 250kg x ettaro all'anno , per ogni concime

per gli azotati ti consiglierei la calciocianamide ,da usare con molta prudenza , e' un tossica , ma ti evita di usare insetticidi contro gli insetti terricoli

Re: Strategie per il ripristino della fertilità del terreno

29/03/2009, 12:27

Grinto tu che sei aggiornato sui prezzi dicci quanto spenderebbe alle dosi da te consigliate e vedi se non è il caso di spendere 50€ x un'analisi chimica del terreno

Re: Strategie per il ripristino della fertilità del terreno

29/03/2009, 16:49

Grazie ancora a tutti per i preziosi consigli ma vorrei provare ad effettuare una concimazione "naturale", cercando di non utilizzare concimi di sintesi. Avete qualche idea?

Penso che farò l'analisi del terreno... esiste qualche differenza fra le varie analisi o sono tutte uguali? A chi mi devo rivolgere per l'analisi?

Re: Strategie per il ripristino della fertilità del terreno

29/03/2009, 19:26

la calcio cianamide l'ultima volta che lo presa e' molto cara, penso vada oltre gli 80euro x 100kg , dico penso , perche vedo i sacchi da 20kg , che costano quasi 20 euro per chi al prende x il giardino o l'orto , se possibilòe prenderla granulatya x evitare al polvere

la scoria thomas , che sono le scorie della defosforizzazione della ghiasa, ottimo ammendante contiene oltre al fosforo , oltre tutti i meso e microelemnti , da utilizzare anche come correttivo del pH acido, in genre si trova con l'aggiunta del solfato potassico (timac) , mi sembra che costi intorno alle 65 euro /100kg , ma n vorrei dire una castroneria , perche i prezzi dei concimi sono variabilissimi

il solfato potassico e' sui 60 euro di origine di miniera , tedesca


personal trainer , quelli di sintesi sono solo quelli azotati e cioe' urea , nitrato ammonico , solfato ammonico , e calciocianamide

ma sulal calciocianamide farei un discorso a parte , perche farebeb parte dei concimi chimici , con azoto organico , come l'urera ,per un discorso di come e' formata la molecola, ma lascio lo spiegone a chi sa spiegarsi meglio di me , senza voler far polemiche

Re: Strategie per il ripristino della fertilità del terreno

31/03/2009, 22:54

Grazie Grintosauro.

Perdonatemi se a volte le mie possono sembrare domande stupide ma per ora non sono del mestiere... ma ci tengo a partire bene.

Devo ancora chiedere delucidazioni al mio agronomo di fiducia, ma avevo pensato di coltivare leguminose e cereali in modo "biologico certificato". Non conosco bene le normative e non so ancora che cosa devo fare di preciso, ma era per questo che domandavo se qualcuno conosceva rimedi "naturali" di concimazione.

Qualcuno di voi lavora in maniera biologica coltivazioni erbacee?

Re: Strategie per il ripristino della fertilità del terreno

01/04/2009, 15:46

Presto, con entusiasmo, inizierò ad occuparmi attivamente di agricoltura. Fra i primi interventi che vorrei fare c'è il ripristino/miglioramento della fertilità dei terreni che andrò a coltivare. Quali sono secondo voi gli interventi pratici più importanti da fare? Quali sono le metodiche (strategie di sovescio, arricchimento del terreno con nuova sostanza organica, ... etc) con le quali avete ottenuto più risultati? Visto che nel forum ci sono anche molti accademici dell'agricoltura, quali sono le evidenze scientifiche emergenti per quanto riguarda le strategie di rigenerazione del suolo?

Vorrei che tramite il confronto, le storie di successo e le evidenze scientifiche che tutti voi potete apportare, questa discussione diventasse un vero e proprio vademecum sulla rigenerazione del terreno.


Sei partito con questa discussione, poi dici che devi parlare con il tuo agronomo epoi che vuoi fare agricoltura biologica.Generi un poco di confusione.
Comunque x fare il biologico come ti dirà il tuo agronomo di fiducia ti serve un ente certificatore che ti dirà quello che devi fare.
In bocca al lupo

Re: Strategie per il ripristino della fertilità del terreno

02/04/2009, 22:20

Perdonatemi ma mi ero spiegato male.

Qualcuno di voi coltiva in maniera biologica coltivazioni erbacee?

Re: Strategie per il ripristino della fertilità del terreno

19/07/2013, 11:09

Riapro questo interessante tread , per una serie di riflessioni, che secondo me potrebbero interessare molti di voi che si accingono a coltivare, visto e considerato che molti gioani under 30 si accingono dopo glis tudi , a voler intraprendere da quasi zero , l'attivita agricola.

uno spunto di riflessione nasce da una rflessionefatta con un docente di una scuola agrarIA salesiana di lombiasco , sul fatto di ridurre sensibilmente l'uso di concimi di fondo ( forsforo e potassio) e sulla pratica di interrare i residui colturali e di nn usarli come lettiera nei allevamenti .

il calcolo degli asporti non e' solo una questione matematica , ma ache il bisogno dato anche come obbligo dalla pac di avere un riequilibrio della sostanza organica nel terreno , prendendo come spunto una azienda agricola cerealicola zootecnica , sopratutto se di mdodeste dimensioni ( al di sotto dei 25/30ettari)


la riflessione che mi piacerebbe condividere con voi, nasce da un ragionamento piu complesso .

cioe se e' il caso di attrezzarsi con tutta le macchine ( falciatrice , girello voltafieno, ranghinatore/andanatore, imbalaltrice , e carrellone , ) per avere fieno e paglia x a'llevamneto, sopratutto nel caso di canoni di affitto che smolte volte superano i 350/450euro a ettaro, , considerando da partire quasi da zero , in un ottica di contributi pac che man mano andranno ad esaursi.

mentre se nn fosse il caso , investire , sperando inmomenti migliori di questo, i capitali in strutture piu ergonomiche x facilitare il lavoro nellllevamento stesso, o per amentare ilc arico di bestiame , o magari orientarsi verso a una vendita diretta .

oltre tutto consideriamo uan rotazione sew volessimo massimizzare la produzione foraggera , in uan rotazione di mais , orzo , triticale , ed eventualemnte di soya a basso contenuto di sostanze antritripsiniche .

Re: Strategie per il ripristino della fertilità del terreno

19/07/2013, 11:23

consideriamoa nche la contrazione dell'attrezzatura dell'azienda , che si ridurrebbe , oltre all'ttrezzatura di stalla ( caricatore frontale , spandiletame , e carro miscelatore, e mulino-mislealtore, silos orrizzolntli e verticali) soltanto piu a aratro rotorerra seminatrice a righe, spandiconcime centrifugo ,considerando di far fare trattamenti diserbanti e antiparassitari , semina mais ,sarchaitura trinciatura x insilati e trebbaitura trasporto ed essicazione conterzi,


consideriamo che nn avere ne prati ,oltre un recinto che fa da paddox x le fattrici di circa un ettro a fianco la stalal delle fattrici, ne' paglia da imbalalre, vorrebbe dire avere piu tempo per irrigare il mais , e recuperare produttivita dalla stessa.


come calcolo degli asporti al concimazione chimica di fondo si fermerebbe a quella localizzata alla semina con un ternario ( 15/15/15s, 11/22/16s, e similari con una sostanziale equilibrio tra i 3 componenti) oltre l'interramneto degli stocchi di mais o paglia della coltura precendete , piu i reflui della stalla, e di una blanda concimazione azotata in fase di levata x il mais

mentre per orzo e triticale , la concimazione minerale potrebbe essere quasi assente , naturalemnte partendo da una dotazione di fertilita , se nn ottimale , diciamo sufficente.

per la soya non si prevederebbeo concimazioni oltre il letame e residui, oltre quella localizzata alla semina , visto che si utilizzerebbe una semintrice pneumatica che si usa sul mais


scusate se son stato leggermente prolisso nella spiegazione del ema di discussione , ma esperti o meno piacerebbe sapere se questo spunto "fuori dal coro" potrebbe essere una delle soluzioni x uscire dal tunnel.. nell'ottica anche di un agricoltura a basso input
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