Cachi anneriti

Da qualche anni i miei cachi (ancra sull'albero) presentano questi annerimenti nella buccia che poi si ricoprono di una muffa grigia quando li metto ad ammezzire nelle cassette.
Ho cercato di capire che malattia fosse ma quasi ovunque ho letto che i cachi non sono soggetti a malattie fungine quindi non ne ho ricavato nulla.
Magari qualche esperto tra gli utenti del forum sa di cosa si tratta e il modo per cntrastarlo.
Grazie mille e ciao.

Non è che per caso c'è un eccesso di fronde? All'interno va sempre tenuto pulito dai succhioni, questi vanno tolti in estate. Inoltre dirado anche i frutti per ottenerli di pezzatura maggiore, tanto ne caricano così tanti... A fine inverno la regolare potatura.
Fai una foto dell'albero intero. Posizione? Piante vicino?

Grazie. Non penso che sia un problema di eccesso di vegetazione perchè i miei cachi fruttificano sui rametti dell'anno e quindi all'esterno delle fronde, inoltre questa è una zona molto ventilata che non favorisce il ristagno dell'umidità.
A giudicare dall'aspetto della muffa sembrerebbe botrite ma ho letto (sarà vero?) che i cachi ne sono indenni; o forse è botrite ma sopravvenuta sopra un'altra patologia.
Comunque è più che altro una curiosità perchè per trattare un albero del genere ci vorrebbe la manichetta dei pompieri.
Ciao

I cachi non sono affatto indenni da muffa grigia: l'ultima foto farebbe presumere lo sviluppo di muffa ma sarebbe facile stabilire con un semplice vetrino a fresco di che cosa si tratta (in alternativa ci potrebbe stare quella verde ma questa sopravviene di regola durante lo stoccaggio); sui frutti l'attacco provoca inizialmente macchie suberose di color marrone scuro.
Prova a tenere qualche frutto colpito in un ambiente a forte umidità per favorire lo sviluppo della muffa e se essa cresce poi mostra una foto.

Ti metto una foto di come verrebbe un frutto con forte sviluppo di botrite

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Grazie Alessandro, non ho bisogno di fare la prova che suggerisci perché praticamente è già stata fatta. Infatti il frutto dell'ultima foto inizialmente era solo un po' annerito poi, messo in una cantina umida (soprattutto adesso che piove da una ventina di giorni) si è sviluppata la muffa che si vede.
Comunque, ammesso che sia botrite e che possa fare qualche trattamento, sarebbe risolutivo oppure bisognerebbe ripeterlo tutti gli anni?
Ciao.

Qui invece c'è tutta una serie di muffe varie: a) Penicillium expansum - b) Cladosporium cladosporioides - c) Pestalotiopis clavispora - d) Colletotrichum gloeosporioides
....mancherebbe ancora l'alternariosi...ma non ho più voglia di lavorare al p.c.

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post-harvest mold on kaki.jpg (8.62 KiB) Osservato 3310 volte

Ci siamo incrociati.
Per contrastare lo sviluppo di muffa grigia bisogna ricorrere agli anti-botritici, ma su kaki non saprei suggerirti una strategia in quanto non ci sono riferimenti specifici in letteratura scientifica.
All'incirca direi di monitorare e se vedi comparire macchie come quelle delle prime foto puoi fare un trattamento, da replicare in pre-raccolta (rispettando l'intervallo di sicurezza) per prevenire marciumi in magazzino.
Come anti-muffa c'è ampia scelta tra prodotti microbiologici (es. Bacillus subtilis: questo però va ripetuto diverse volte per mantenere la carica), a quelli ammessi nel bio (es. bicarbonato di potassio), ai botanical (es. mix di eugenolo+geraniolo+timolo), a quelli di sintesi in uso in viticoltura (ce ne sono a decine).

Grazie per le informazioni Alessandro. Mi hai dato l'input e così ho girovagato un po' tra le pagine in lingua inglese. Faccio un po' più di fatica ma effettivamente la quantità di informazioni che si trovano è notevole. E così posso aggiungere che potrebbe anche trattarsi di "alternaria alternata". Bene, mi mancava proprio...
Ciao

bieler ha scritto:.... E così posso aggiungere che potrebbe anche trattarsi di "alternaria alternata". ...

Poco probabile. L'alternaria provoca necrosi sui frutti (es. tipico il pomodoro) formando macchie scure e zonate concentricamente, talvolta ricoperte da una efflorescenze fuligginosa che difficilmente può essere scambiata per la tipica muffa lanuginosa della botrite.
Microscopicamente è facile da riconoscere ed è piuttosto ubiquitaria: a volte mi capita di trovare conidi in campioni es. di foglie esaminati per altro motivo (vd. foto)

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