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Re: PULEDRI: dalla nascita alla doma, alcuni consigli

11/06/2010, 10:27

A questo punto avremo insegnato al puledro a portare la capezza ed a seguire la longhina. E' arrivato il momento di insegnargli a dare le gambe.

Dare le gambe con disponibilità è una cosa molto importante in quanto piccoli difetti di appiombo possono essere corretti o sensibilmente migliorati con un buon lavoro di pareggio degli zoccoli fatto abbastanza frequentemente.

Come convincere il nostro amico a dare le gambe?

Il principio è sempre lo stesso, gradualità, premiare i comportamenti positivi e, soprattutto, creare una sorta di complicità con i puledri che fa si che loro hanno piacere a stare con noi e si fanno fare tutto!

Questo concetto della complicità proverò a spiegarlo così:

in questo momento ho 2 maschietti di 1 anno ed 1 femmina di 2 che stanno nello stesso recinto (ancora per poco perché a breve i maschietti saranno pericolosi).
Ieri sera ero li, a fare l'ultimo giro prima di tornare a casa e, come al solito, avevo tutti e tre i puledri intorno a me, cioè, letteralmente appiccicati a me ed io ero nella disponibiltà di fare loro tutto quello che volevo, e se mi spostavo loro mi venivano dietro cercando quel contatto con me che a loro fa piacere.

Ecco la complicità è questo: il puledro che, fidandosi di noi, ci fa fare tutto quello che vogliamo.

Ecco i tre (sono riuscito a beccarne solo 2 e un pò :D) che arrivano e reclamare la loro razione di grattate :D
Allegati
1.jpg

Re: PULEDRI: dalla nascita alla doma, alcuni consigli

11/06/2010, 14:38

E allora proviamoci a sollevare queste gambe!

Come fare?

E' semplice: il puledro ormai ha piacere a stare con noi. Porta la capezza e noi lo controlliamo con la longhina.
Grattate iniziali per ben disporlo poi cominciamo a scendere lungo le zampe avendo cura di tornare indietro appena lui mostra segni di insofferenza.
Quando saremo arrivati a sollevarle, le prime volte, rilasciamole subito, poi, gradualmente, aumentiamo il tempo in cui la zampa è sollevata ma abbiamo cura di lasciare prima che sia lui a forzare. Se forza e non facciamo in tempo proviamo a tenere duro (non dovrebbe essere difficile) per poi però lasciare appena lui smette un attimo di tirare in modo che lui non colleghi mai questo pensiero: TIRO E MI LIBERO, QUINDI PER LIBERARMI TIRO.

Per evitare questo evitiamo di lasciare alla prima piccola tirata ma cogliamo il momento in cui si rilassa un attimo e liberiamolo!

Per i posteriori ricordiamoci sempre che un calcetto di un puledro fa male: OCCHIO QUINDI!

Ora queste sessioni devono durare poco, andiamo a trovare il puledro, due grattate, alziamo un piede, o due, lo lasciamo al momento giusto, e poi via, basta! non dobbiamo stare lungo tempo a fare le stesse cose. In questo modo evitiamo che scattino i meccanismi di difesa del puledro, e sopratturro che tali meccanismi diventino vizi.
Allegati
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Re: PULEDRI: dalla nascita alla doma, alcuni consigli

17/06/2010, 16:43

Spesso i puledri alla nascita non ci sembrano proprio bellissimi! Sono tutte gambe, un pò spigolosi e talvolta anche con malformazioni più o meno evidenti!

Ora gran parte di queste apparenti malformazioni si ricompongono nei primi giorni di vita e il puledro in breve diventa bello tondetto e dritto, altre volte invece, aimé è necessario intervenire per correggere tali malformazioni.

Un esempio di malformazione per la quale è necessario un intervento è come quella in questa foto
Allegati
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Re: PULEDRI: dalla nascita alla doma, alcuni consigli

17/06/2010, 17:13

Alla nascita il puledro presentava la deviazione molto evidente visibile in foto. Nel primo mese di vita non ci sono stati miglioramenti e si è reso necessario un intervento chirurgico che agendo sulle cartilagini stimolasse la crescita delle stesse in maniera non uniforme tra parte interna e parte esterna dell'arto equilibrando così la deviazione.

Ci sono diversi tipi di intervento (la materia è in divenire), uno poco invasivo che comporta però l'adozione di una scarpetta particolare per consentire un certo tipo di appoggio favorevole alla correzione della deviazione.
Un altro tipo di intervento è più invasivo, che comporta un vero e proprio intervento chirurgico con fasciatura dell'arto e stabulazione del puledro e della fattrice per un mese circa in un luogo ristretto che tuttavia consentisse la disponibilità di un riparo efficente e di uno spazio per stare al sole e godere dei suoi benefici raggi.

Questo secondo intervento è una complicazione da gestire, tuttavia se eseguito entro i primi uno o due mesi dalla nascita è risolutivo, nel senso che corregge la deviazione
Allegati
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Re: PULEDRI: dalla nascita alla doma, alcuni consigli

25/06/2010, 13:27

Altre volte i difetti si risovono da soli. Questo ragazzo mi ha fatto proprio preoccupare, alla nascita aveva evidenti deviazioni agli anteriori
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Dopo alcuni giorni era già migliorato, anche se ancora erano evidenti i segni della deviazione
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Re: PULEDRI: dalla nascita alla doma, alcuni consigli

25/06/2010, 14:28

Eccolo, la foto è di ieri sera
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Mi pare bello dritto no? E' incredibile come in poco tempo (è nato il 15 maggio) si modificano i puledri.

Re: PULEDRI: dalla nascita alla doma, alcuni consigli

25/06/2010, 14:39

Ma perchè a volte i puledri nascono con queste malformazioni? Non lo so con certezza, non sono un veterinario. Però credo che quelle che richiedono un intervento correttivo siano dovute a tare ereditarie, magari anche in parenti lontani. Invece quelle che con poco tempo si correggono da sole sono probabilmente dovute alla posizione del puledro nella pancia della madre.
Anni fa mi era nata una puledra (una delle mamme di oggi), avevo fatto una (piccola) follia, avevo importato il seme di uno stallone che mi piaceva dagli USA, nasce il puledro, femmina (in quel momento avrei voluto uno stallone :lol: :lol: :lol: ) e sopratturro con tutto il posteriore deviato, tutta la groppa quasi come fosse disassata dal resto del corpo.
Mi ha tolto qualche notte di sonno :D . Ho tormentato il mio Veterinaro per un pò di giorni e alla fine tutto è andato a posto ed è venuta una cavallona forte robusta e bella dritta, come deve essere una fattrice :D :D :D: Eccola
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Re: PULEDRI: dalla nascita alla doma, alcuni consigli

28/06/2010, 18:33

ciao e complimenti, ma che razza sono i tuoi cavalli?

Re: PULEDRI: dalla nascita alla doma, alcuni consigli

28/06/2010, 19:49

fabriziovt ha scritto:ciao e complimenti, ma che razza sono i tuoi cavalli?


Grazie :D
Sono Quarter Horses e Catria

Ciao

Re: PULEDRI: dalla nascita alla doma, alcuni consigli

26/04/2011, 16:57

Buongiorno a tutti, sono proprietaria di un puledro di 23 mesi, castrato da 1 mese, bellissimo e socievole ma la mia inesperienza nell'allevamento e il fatto di averlo dovuto crescere dall'età di tre mesi senza mamma e senza un aiuto professionista mi ha portato a giocare con lui quando era più piccolo ed ora non mi rispetta, quando vede me ed è libero nel suo paddok vuole giocare e questo ora è un problema.
Ha imparato a rispettare un poco la distanza nel momento in cui gli mostro la longhina ma tenta comunque di continuare il gioco.
In passato gli ho anche dato da mangiare dalle mani e questo ha portato il vizio dei morsetti.
La fortuna è che ha comunque un buon carattere, nonstante i miei errori, da quasi un anno è a pensione da una professionista seria che non manca di rimproverarmi per gli errori che ho fatto.
Siamo in buone mani ma ho paura che gli errori fatti lascino strascichi pesanti, è con me che prova a giocare non lo fa con altri.
Sono dispiaciuta per gli errori fatti ma è il mio cavallo e voglio un rapporto sano con lui....ma sono un pò disperata.
Qualcuno che ha esperienza sa darmi qualche buon consiglio per poter rimediare?
GRazie
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