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Domande Coltivatore Diretto

04/02/2018, 13:35

Salve a tutti,
circa due anni fa ho acquistato un terreno di circa 3 ettari nelle vicinanze del mio paese in provincia di Lecce. Con una delibera precedente al mio acquisto, il commisario prefettizio decise di far rientrare il mio terreno assieme a complessivi 50 ettari nella preesistente zona industriale, con il risultato che tutti i proprietari si son ritrovati a pagare una cifra enorme di IMU. Personalmente regalo al comune 2000€ annui! Per non farla troppo lunga, il mio obiettivo era ed è quello di avviare un'attività agricola, sia per una certa propensione personale sia perchè gli sbocchi lavorativi sono veramente pochi, e come molti giovani ho pensato di perseguire questa strada. Ciò mi permetterebbe di risparmiare i soldi per l'IMU e magari investirli nella mia idea. A tal proposito sto cercando di informarmi un po' in giro su quale possa essere la formula a me più congeniale che al momento sembra essere quella del coltivatore diretto. Ci sono però dei meccanismi che non riesco a comprendere, cercherò di farmi capire!
Il coltivatore diretto deve rispettare determinati requisiti tra i quali quello delle 104 giornate lavorative. Ho anche visto che esistono delle tabelle nelle quali è indicato il numero di ore impiegate per ogni ettaro e tipo di coltura. La domanda che vi pongo è questa: se io decidessi di coltivare orticole, devo abbligatoriamente coprire l'intera estensione di 3 ettari? Considerato che dovrei contare solo sulle mie forze e su scarsi mezzi meccanici risulterebbe davvero difficile seguire l'intero terreno. Come avviene l'accertamento delle giornate? Se dovessi avere dei controlli e il terreno è coltivato solo in parte ci sono conseguenze? Ed infine, ho obbligo di una fatturazione minima?
Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Vorrei fare questo passo per mettermi in regola, ma non avendo mezzi economici solidi per poter pagare manodopera o acquistare macchine agricole, sento il bisogno di avere le idee ben chiare in modo tale da evitare di incappare in certi meccanismi burocratici che magari possono portare a sanzioni pecuniarie.
Vi ringrazio per l'attenzione e le eventuali gentili risposte!
Andrea

Re: Domande Coltivatore Diretto

04/02/2018, 14:42

Dai un'occhiata quì e poi si vedrà. Ciao

sviluppo-rurale-e-fisco-in-agricoltura-f30/alcune-informazioni-su-coltivatori-diretti-t25694.html

Re: Domande Coltivatore Diretto

04/02/2018, 15:26

andrea24111986 ha scritto:Il coltivatore diretto deve rispettare determinati requisiti tra i quali quello delle 104 giornate lavorative.


il coltivatore diretto fa dell'attività agricola la sua unica occupazione, da cui ricava il 100% del proprio reddito e a cui dedica il 100% del proprio tempo lavorativo
deve iscriversi alla cciaa, inps inail e pagare i contributi
le 104 giornate di solito vengono autocertificate

andrea24111986 ha scritto:se io decidessi di coltivare orticole, devo abbligatoriamente coprire l'intera estensione di 3 ettari?

no, penso che con 3 ettari ad orticole a pieno campo sei sulle 5-600 giornate (stima molto vaga, non conosco le tabelle della tua regione)
ti basta molto meno per avere i requisiti minimi, sempre che ti dia da vivere un'estensione minore

andrea24111986 ha scritto:ho obbligo di una fatturazione minima?

no, ovviamente se non fatturi nulla e ti compri la villa o l'auto da 50mila euro la finanza viene a trovarti

Re: Domande Coltivatore Diretto

06/02/2018, 10:16

Grazie per le risposte. Riguardo alla villa e all'auto da ricco, non credo ci sia questo pericolo :lol: :lol: :lol: !
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