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Coltivatore diretto e Ingegnere

19/06/2018, 13:13

Buongiorno,
nel 2016 ho preso in affitto circa 4 ettari di uliveto aprendo una partita IVA agricola e iscrivendomi come coltivatore diretto.
Circa un anno dopo, il proprietario dei terreni che avevo in affitto li ha messi in vendita e quindi li abbiamo acquistati con mio fratello, costituendo una società agricola di cui sono amministratrice e socia.
La mia iniziale partita IVA agricola è quindi cessata perché tutto è confluito nella società agricola che beneficia delle agevolazioni fiscali previste poiché il mio status di coltivatore diretto gli trasferisce la titolarità.

Quest'anno però devo assolutamente avviare la libera professione di ingegnere e quindi aprire una partita IVA dedicata a questo. Posso continuare a mantenere lo status di coltivatore diretto, oppure devo cessarlo?

Grazie a chi mi potrà aiutare a districarmi in questo dilemma.

Re: Coltivatore diretto e Ingegnere

20/06/2018, 14:48

Salve Martinaz,
premesso che “coltivatore diretto è definito il soggetto che si occupa della coltivazione, dell’allevamento o di altre attività connesse, insieme alla propria famiglia, per almeno 104 giorni all’anno e il lavoro agricolo dovrà costituire la maggior fonte di reddito”, credo che si possa mantenere tale qualifica a condizione che il reddito che ne deriva sia maggiore del reddito della libera professione.

In ogni caso è bene che tu chieda al tuo consulente, ti fornirà, tra l'altro, indicazioni anche a livello fiscale e contributivo.

Saluti, Gianni

Re: Coltivatore diretto e Ingegnere

20/06/2018, 15:18

Grazie per avermi risposto.
Il mio commercialista, purtroppo, ha dei dubbi anche lui. Sarà che questa situazione è un po' particolare.
Speravo di trovare su questo forum altre persone con una situazione simile alla mia che potessero delucidarmi.

Speriamo di trovare qualcuno.
Ciao e ancora grazie.

Re: Coltivatore diretto e Ingegnere

22/06/2018, 8:24

Salve,
fermo restando quanto detto è necessario per essere coltivatore diretto, carte alla mano, conviene rivolgersi direttamente ad un'associazione di categoria.

Saluti, Gianni
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