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Autore |
Messaggio |
andreaboni
Iscritto il: 05/07/2010, 14:06 Messaggi: 216
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buongiorno, sono un ragazzo di 21, volevo avviare una piccola azienda agricola in cui produrre e commerciare ortaggi, frutta, allevamento avicoli e conigli. Sapete dirmi come devo comportarmi, c'è un minimo di terreno da avere? grazie
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12/10/2015, 23:48 |
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gianni58
Iscritto il: 04/03/2015, 13:56 Messaggi: 1099 Località: Palmi (RC)
Formazione: Geometra
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Salve Andreaboni, se ti può aiutare a farti un'idea: http://giovanimpresa.coldiretti.it/pubb ... rte-prima/Saluti, Gianni
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13/10/2015, 7:47 |
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Bepi
Iscritto il: 12/02/2013, 19:05 Messaggi: 6517 Località: Friuli V.G.
Formazione: Diploma tecnico
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Forse avresti dovuto porre il quesito nella rubrica "sviluppo rurale" che trovi più in alto in questa pagina. Senza tanta competenza ti dico che dovresti avere terreno a sufficienza da ricavare il parametro "giornate di lavoro". Praticamente tanti ettari, sono tanti metri quadri che corrispondono a tot giorni o giornate di lavoro. C'é una variabilità dovuta all'ubicazione dei terreni a seconda che siano montani o di pianura. Un elemento importante é quello che i terreni di pianura sono più lavorabili di quelli montani per cui oltre a rendere di più, bastano meno ettari/mq per raggiungere un totale che è accettato per dare all'interessato il diritto alla qualifica di coltivatore diretto/imprenditore agricolo. Se hai terreni a sufficienza, devi vedere cosa occorre in macchinari adatti alle lavorazioni che sceglierai di fare. Oppure il costo degli impianti per serre o stalle d'allevamenti vari. I terreni in quest'ultimo caso dovranno trovarsi inseriti in un piano urbanistico che preveda certe costruzioni e certi tipi di lavorazione. Si deduce così il denaro che occorre per l'avviamento, considerando i contributi statali, destinati all'imprenditoria giovanile. Per informazioni certe meglio andare presso le associazioni di categoria. Ciao e auguri
_________________ Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'é un campo. Ti aspetterò laggiù. (Jalaluddin Rumi XIII s.)
Cosa importa se g'ò le scarpe rote - mi te vardo e me sento il cor contento. (La Ceseta de Transaqua)
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13/10/2015, 18:36 |
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