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Asino e mulo: allevamento, impieghi produttivi e sociali (latte, terapie e turismo)
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impresa di commercializzazione di prodotti derivati

25/07/2014, 17:52

agli esperti del forum
vorrei che qualcuno mi chiarisse un dubbio (non sono un esperto di questo settore e mi scuso se le domande possono sembrare banali):

secondo alcune informazioni che ho c'é solo una norma (decreto regio del 1929...) che regola la vendita di latte d'asina in Italia e che stabilisce che non si possono vendere derivati del latte; secondo questa norma solo il consumatore puó processare il latte che il produttore o la impresa deve vendere in maniera cruda (non pastorizzato né con altri tipi di processamento).
é vera questa notizia? se fosse cosí come farebbero le imprese italiane che vendono in italia latte d'asina processato e i suoi derivati?

altra questione:

a questa norma si deve sottomettere una impresa italiana che, per esempio, importa latte d'asina? lo dovrebbe importare no processato? in caso affirmativo potrebbe comunque importare derivati (processati) nonostante questa norma dica che solo i consumatori possono processare il latte?

ringrazio chiunque possa chiarire questi dubbi

Re: impresa di commercializzazione di prodotti derivati

26/07/2014, 9:47

:? Perchè non lo chiedi al signor Borghi allevamento. www. montebaducco. il piu' grande d'europa, lui ti dira' tutto.

Re: impresa di commercializzazione di prodotti derivati

29/07/2014, 11:16

ciao
so che chi commercializza il latte di asina sottoposto a processi di lavorazione lo fa secondo la normativa generale europea sulla manipolazione degli alimenti.
Però non ho mai visionato ne la normativa ne le autorizzazioni.
Se mi contatti in privato in privato ti posso indicare qualche allevamento che potrebbe darti qualche indicazione.
a rileggerci
ciao

Re: impresa di commercializzazione di prodotti derivati

30/07/2014, 16:17

grazie per la risposta, quindi tutti gli allevamenti che commercializzano prodotti nell'area europea -anche quelli implementati in paesi terzi non appartenenti all'unione europea-dovrebbero rigersi secondo le norme sanitarie europee? chi sará il garante di questa certificazione?
grazie
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