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Normativa, tecniche apistiche, avversità, prodotti dell’alveare, consigli e curiosità
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eretici

13/05/2012, 15:41

ciao. ho letto piu volte questa definizione. mi potete spiegare cosa intendete e perche vi definite tali? quali sono le vostre linee guida? grazie

Re: eretici

13/05/2012, 15:55

Il termine, fuori dall'ambito religioso, viene utilizzato in senso figurato per indicare un'opinione o una dottrina filosofica, politica, scientifica o persino artistica in disaccordo con quelle generalmente accettate come autorevoli.


-wikipedia-


sicuramente max riuscirà a spiegarti meglio

Re: eretici

13/05/2012, 19:51

e fino a qui c'ero.. volevo sapere nell'ambito dell'apicoltura cosa vi differenzia.. se sono vostre scelte di operare o se seguite una ipotetica guida... ossia se ognuno di voi opera da solo in base alle proprie esperienze che si dissociano dal canonico oppure se operate tutti allo stesso modo. grazie

Re: eretici

14/05/2012, 5:02

No, No!! Litighiamo di bestia anche tra di noi. Anzi litighiamo di piu' proprio perche' non abbiamo una "dottrina" ma solo linee guida.
Le mie linee guida sono:
1) L' alveare e' un macroorganismo composto da api, batteri, funghi, muffe ed acari. Rispetta il macroorganismo ed avrai miele, cera e propoli.
2) Rispettare la biologia delle api
3) Non essere avido e lasciare il milele anche per le api
4) Usare celle piccole
5) usare pochissimo ossalico (anzi, quest' anno provero' a non usarlo affatto)
6) allevare le mie regine e farle fecondare dalle mie moltitudini di fuchi
7) usare api con ampia base genetica
8) non avere pieta' per le famiglie deboli, malate o infette.
9) costituire colonie selvatiche con il surplus di api e favi.
Maddmax

Re: eretici

14/05/2012, 7:10

Maddmax1 ha scritto:No, No!! Litighiamo di bestia anche tra di noi. Anzi litighiamo di piu' proprio perche' non abbiamo una "dottrina" ma solo linee guida.
Le mie linee guida sono:
1) L' alveare e' un macroorganismo composto da api, batteri, funghi, muffe ed acari. Rispetta il macroorganismo ed avrai miele, cera e propoli.
2) Rispettare la biologia delle api
3) Non essere avido e lasciare il milele anche per le api
4) Usare celle piccole
5) usare pochissimo ossalico (anzi, quest' anno provero' a non usarlo affatto)
6) allevare le mie regine e farle fecondare dalle mie moltitudini di fuchi
7) usare api con ampia base genetica
8) non avere pieta' per le famiglie deboli, malate o infette.
9) costituire colonie selvatiche con il surplus di api e favi.
Maddmax


Direi che a parte il punto 4) e il punto 9) queste sono le linee guida di qualsiasi buon apicoltore non eretico.
Pensando alle celle piccole mi è venuto in mente che i favi vecchi hanno naturalmente celle più piccole, forse anche più piccole di quelli che usi tu, eppure mi pare che nessuno si sia mai potuto permettere di non trattare.
E fidati che di gente che cambia i favi quando sono color catrame ce n'è!
Il punto 9) potrei averlo frainteso quindi prima di esprimermi vorrei saperne di più...
Riguardo all'ossalico, anche io che non mi fregio del titolo di eretico ne voglio usare il meno possibile (2 singoli trattamenti all'anno) perchè so bene la tossicità che ha.
Credo che gli eretici siano gli apicoltori che fanno tutto il contrario di quello che hai scritto, anche se sono la maggioranza...

Re: eretici

14/05/2012, 10:25

7) usare api con ampia base genetica


Cosa intendi precisamente con questo??

Re: eretici

14/05/2012, 14:53

Se scavi nei miei messaggi c'e' la risposta. E' un discorso un po' lungo che non vale la pena di ripetere in toto. Non sono l' unico che si preoccupa del problema della consanguineita' delle regine causato dalla pratica di comperare le regine da un gruppo ristrettissimo di produttori commerciali. E' un problema a livello mondiale.
Maddmax

Re: eretici

14/05/2012, 19:20

Humblebee,
io non direi. Anzi, direi che la maggior parte fa proprio il contrario di quello che ho scritto. La microflora dell macroorganismo non viene mai neanche presa in considerazione (molti apicoltori non sanno neanche che esista). Altri pensano che l' acido ossalico non abbia nessun impatto si di essa. A questo proposito nella normale microflora dell' alveare sono stati isolate decine di specie batteriche alcune delle quali da sole inibiscono la crescita del Paenibacillus larvae di oltre il 50%.
Anche a proposito dell sciroppo, quanti sono gli apicoltori che lasciano il miele alle proprie api? Lo sciroppo, oltre ad essere privo di elementi nutritivi, ha un pH che e' 100-1000 volte piu' alkalino di quello del miele. Prova a pensare come sarebbe sano il nostro intestino se mangiassimo per tutta la nostra vita acido muriatico...
Per quanto riguarda i favi di catrame ... ne ho visti, ne ho visti. In natura quando i favi diventano lerci vengono abbandonati ma gli apicoltori costringono con le buone o le cattive le api a restare nelle loro fogne! E le api? Prendono la peste ed occorrono 20 alveari per fare 20 kili di miele. Sorpresa!
Maddmax

Re: eretici

14/05/2012, 19:56

Maddmax non dico che quello che sostieni sia del tutto falso, ma la tua posizione mi sembra un pò troppo pessimistica.
Trovo molto interessante l'argomento della microflora ma non puoi negare che almeno qui in Italia, macroflora o meno, l'incidenza di peste americana è attorno al 5% (se ben gestita ovvio!).
Quando ci saranno studi che propongano qualcosa di pratico a riguardo (chessò probiotici per l'alveare?!?) sarò lieto di provare, per ora rimangono teorie...
Il discorso dell'ossalico l'abbiamo dibattuto più volte, basta leggere i vari forum per capire che molti apicoltori (posto che gli apicoltori che frequentano i forum siano un campione rappresentativo) sono consci che è un acido e non acqua fresca, a volte addirittura eccedendo nell'altro senso cioè demonizzando gli acidi organici.
Non condivido la tua teoria sullo sciroppo, c'era uno studio interessante postato da Obombo che sosteneva che la miglior nutrizione per le api fosse proprio una soluzione di saccarosio.
Il ph fatico a credere sia cosi profondamente diverso, anche il nettare è una soluzione di acqua e zuccheri, e se anche lo fosse non è detto che distrugga l'intestino delle api (altrimenti il nostro sarebbe distrutto da succo di limone, pomodori, coca-cola e ogni altra soluzione non neutra).
Concludendo, visto che rapporti sempre l'efficenza della tecnica apistica alla produzione in miele (e posso anche essere d'accordo) a me risulta che gli apicoltori non eretici che conosco (con celle grandi, ossalico, nessuna considerazione della microflora e nutrizione con sciroppo fetecchioso) con 20 alveari producano almeno 400 kg di miele.
Davvero, hai delle idee interessanti, ma sei a mio parere un pò troppo severo con il paese che ti ha dato i natali.
Ciao!
HB

Re: eretici

15/05/2012, 1:34

HumbleBee,
- esistono studi scientifici che dimostrano l' esistenza di decine di batteri simbionti che inibiscono fortemente il Paenibacillus larvae. Inoltre l' Aspergillus flavus, che in condizioni patologiche causa la "stonebrood" (covata sacciforme??) produce antibiotici che contrastano la crescita del Melissococcus pluton (peste europea). Nuovi studi di metagenomica hanno identificato oltre 8000 specie microbiche che fanno parte di alveari sani. Potrei andare avanti ma diventerei ancora piu' palloso.
-esistono probiotici per gli alveari
-lo sciroppo non e' un alimento ideale perche' non contiene proteine, sali minerali e vitamine. Le api possono sintetizzare lipidi e zuccheri complessi a partire da zuccheri semplici ma non possono sintetizzare proteine senza ... proteine. E su questo non ci piove. Senza un adeguato apporto di aminoacidi mi dico come fanno a vivere e prosperare?
- il pH di una soluzione concentrata di saccarosio o di glucosio e' poco sopra il 6. Il pH del miele varia da 3.2 a 4.6. Il pH e' in scala logaritmica in base 10, per cui la differenza tra il pH del tuo stomaco ed il pH dell' acido muriatico e' molto INFERIORE alla differenza di pH tra il miele ed il pH dello sciroppo. Una delle teorie che spiegano il funzionamento degli acidi organici postula che essi abbassino il pH dell' emolinfa delle api a punti in cui diventa tossica per la varroa ...
L' apicoltura non e' una scienza esatta ed esistono diversi modi di fare le cose giuste. Anche Ninno fa 40-50 kili di miele ad alveare ma e' una mosca bianca. La maggior parte di noi tiene le api per consumo familiare: che cosa se ne fa uno come noi di 400 kili di miele??
Vediamola in maniera diversa. Chiunque intorno al 45esimo parallelo e fino a 400 metri di quota fa 20 kili di miele per alveare ha il diritto di continuare a fare come gli pare e di insegnare. Chi ha bisogno di piu' di 3 alveari per fare abbastanza miele per uso familiare, deve tornare sui banchi di scuola ad imparare.
Quanto miele faccio io? Io prendo da 0 a 5 kili di miele per alveare, piu' il miele che lascio alle api per l' inverno. Il mio record in dieci anni di apicoltura e' stato di 15 kili (ma quest'anno lo potrei disintegrare perche' le fioriture dei meli selvatici e del tarassaco sono spettacolari e la stagione e' iniziata quasi un mese in anticipo, cioe' a fine aprile ...)
Maddmax
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