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Allevamento di pesci d'acqua dolce e salata
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Re: pesci di allevamento

09/06/2011, 9:16

Ciao Amberjack, in effetti stavo pensando ad ombreggiare la vasca perché ho letto che le trote amano l'acqua fredda e visto che la minor luce inibirebbe anche la produzione di alghe sarebbe come prendere due piccioni con una fava!
Proverò anche a "produrre" qualche insetto fresco favorendo l'umidità in punti specifici anche se mi chiedo ancora se la carne possa essere una soluzione visto che la mangiano molto volentieri chissà!

Ciao SILVIOBIN8, ho fatto una ricerca sulle carpe amur e ho visto che sicuramente non andrebbero in concorrenza con le trote visto che sono vegetariane ma visto che sono molto voraci non vorrei avessero poche da mangiare comunque si potrebbe provare con una sai dove si acquistano?

Grazie a tutti!!

Re: pesci di allevamento

09/06/2011, 9:51

per le amur,dovresti provare presso qualche laghetto privato,o nei laghetti a pagamento,dove troverai sicuramente,qualche pescatore,disposto a prenderne un paio x te,vanno anche bene la Scardola,e
il Carassio.La Scardola poi ti produrrebbe un sacco di avanotti,una prelibatezza x le Trote.

Re: pesci di allevamento

09/06/2011, 12:35

Il carassio e la scardola a quanto leggo sembrano essere onnivori non vorrei entrino in competizione con le già provate trote, forse la carpa amur è più adatta... spargerò la voce e vedrò di trovarne una per fare una prova grazie per le dritte!

Re: pesci di allevamento

09/06/2011, 20:50

devi calcolare bene la competizione alimentare con le trote e le carpe mangiano tanto...secondo me conviene con la copertura o una strategia del genere..ciao ;)

Re: pesci di allevamento

03/10/2011, 21:48

Scusate, avete mai pensato alla produzione direi integrata?
cioè come se fosse un ciclo chiuso, come del resto avviene in natura: tra produttori primari (vegetali) consumatori primari (erbivori) e consumatori secondari (carnivori ) ed infine detritivori/decompositori.
Voglio dire a partire da un piccolo allevamento di animali terrestri, sfruttando poi le deiezioni in modo opportuno si può mantenere abbondantemente un allevamento redditizio di pesci...
tanti sono gli esempi e i costi si riducono drasticamente in quanto gli sprechi si azzerano...

Faccio un esempio pratico:
Se avessi un allevamento di alcuni suini, da questo potrei ricavare giornalmente alcuni kg di scarto tra deiezioni e altro.
Con questo scarto potrei avviare un allevamento di Hermetia illucens (Black soldier fly), le cui larve prolificano abbondantemente triturando e omogenizzando lo scarto.
Ottengo quindi grandi quantita di larve, utilizzabili intere o farinate come cibo per i pesci predatori.
Dagli scarti omogenizzati (ricchi in Azoto e Potassio) posso farcrescere in piccole vasche collaterali alghe, che raccolte ed assiccate possono alimentare avannotti o con le queli posso allevarci piccoli crostacei (cyclopodi per esempio) utilizzabili a loro volta per alimentare i pesci.

Alla fine le acque dell'allevamento dei pesci, ricche di deiezioni dei pesci stessi, possono essere usate per irrigare coltivazioni di piante destinate al consumo umano e/o per l'allevamento dei suini....IL CERCHIO SI CHIUDE..ed è tutto estremamente ottimizzato ed economico...

QUALCUNO HA MAI AVUTO ESPERIENZA A RIGUARDO??..

Re: pesci di allevamento

08/10/2012, 15:23

Salve,

Per quanto riguarda le alghe la migliore cosa è, come già ti hanno detto di metter in vasca qualche esemplare di amur o carpa, sono dei grandi mangiatori di alghe e residui. Relativamente all'alimentazione della trota io più che utilizzare vermi ed esche vive di vario genere, anche per una questione di costi e contenuto nutrizionale, ti consiglierei l'utilizzo di apposito mangime pellettato o estruso

Re: pesci di allevamento

08/10/2012, 21:39

Ragazzi se l'acqua ha fatto le alghe è inutile comprare un pesce che se le mangia... il problema va risolto a monte, cioè se l'acqua è diventata verde è perché ristagna e raggiunge temperature elevate e queste condizioni non sono compatibili con le trote, quindi anche se ipoteticamente si riuscissero ad eliminare le alghe, senza risolvere il problema che le produce, non servirebbe a niente ;)

Poi l'amur mangia le piante ma non ripulisce affatto l'acqua verde ed inoltre è un pesce d'acqua calda, non fredda... diciamo che dove vive bene l'amur, non vivono bene le trote (e viceversa).

Re: pesci di allevamento

10/10/2012, 14:45

Hai ragione trote e carpe hanno esigenze diverse in termini di qualità dell'acqua, comunque se in quelle vasche le trote ci sono sempre state e l'obbiettivo non è quello produttivo, ci potrebbe star bene anche qualche carpa per popolare le vasche. Ovviamente più pesci ci sono maggiore deve esser il ricambio idrico quindi meglio non mettere troppi esemplari o si verificherebbero fenomeni di anossia

Re: pesci di allevamento

10/10/2012, 15:50

copepode ha scritto:Scusate, avete mai pensato alla produzione direi integrata?
cioè come se fosse un ciclo chiuso, come del resto avviene in natura: tra produttori primari (vegetali) consumatori primari (erbivori) e consumatori secondari (carnivori ) ed infine detritivori/decompositori.
Voglio dire a partire da un piccolo allevamento di animali terrestri, sfruttando poi le deiezioni in modo opportuno si può mantenere abbondantemente un allevamento redditizio di pesci...
tanti sono gli esempi e i costi si riducono drasticamente in quanto gli sprechi si azzerano...

Faccio un esempio pratico:
Se avessi un allevamento di alcuni suini, da questo potrei ricavare giornalmente alcuni kg di scarto tra deiezioni e altro.
Con questo scarto potrei avviare un allevamento di Hermetia illucens (Black soldier fly), le cui larve prolificano abbondantemente triturando e omogenizzando lo scarto.
Ottengo quindi grandi quantita di larve, utilizzabili intere o farinate come cibo per i pesci predatori.
Dagli scarti omogenizzati (ricchi in Azoto e Potassio) posso farcrescere in piccole vasche collaterali alghe, che raccolte ed assiccate possono alimentare avannotti o con le queli posso allevarci piccoli crostacei (cyclopodi per esempio) utilizzabili a loro volta per alimentare i pesci.

Alla fine le acque dell'allevamento dei pesci, ricche di deiezioni dei pesci stessi, possono essere usate per irrigare coltivazioni di piante destinate al consumo umano e/o per l'allevamento dei suini....IL CERCHIO SI CHIUDE..ed è tutto estremamente ottimizzato ed economico...

QUALCUNO HA MAI AVUTO ESPERIENZA A RIGUARDO??..

tanti anni fa ho visto un documentario ambientato in cina riguardante l'allevamento di pesci. mostravano una fattoria dove c'era un allevamento di suini e gettavano i liquami direttamente nelle vasche. il letame innescava la catena del detrito e riuscivano a mantenere l'allevamento in questo modo. poi probabilmente ogni tanto ricambiavano le acque e quelle esauste venivano utilizzate come fertilizzante nei campi.molto interessante dal punto di vista biologico, ma pericoloso dal punto di vista sanitario. basti pensare al rischio di salmonellosi, platelminti, schistosomíasi eccetera eccetera sia nella carne di pesce sia negli ortaggi

Re: pesci di allevamento

10/10/2012, 17:05

Sarmucino ha scritto:
copepode ha scritto:Scusate, avete mai pensato alla produzione direi integrata?
cioè come se fosse un ciclo chiuso, come del resto avviene in natura: tra produttori primari (vegetali) consumatori primari (erbivori) e consumatori secondari (carnivori ) ed infine detritivori/decompositori.
Voglio dire a partire da un piccolo allevamento di animali terrestri, sfruttando poi le deiezioni in modo opportuno si può mantenere abbondantemente un allevamento redditizio di pesci...
tanti sono gli esempi e i costi si riducono drasticamente in quanto gli sprechi si azzerano...

Faccio un esempio pratico:
Se avessi un allevamento di alcuni suini, da questo potrei ricavare giornalmente alcuni kg di scarto tra deiezioni e altro.
Con questo scarto potrei avviare un allevamento di Hermetia illucens (Black soldier fly), le cui larve prolificano abbondantemente triturando e omogenizzando lo scarto.
Ottengo quindi grandi quantita di larve, utilizzabili intere o farinate come cibo per i pesci predatori.
Dagli scarti omogenizzati (ricchi in Azoto e Potassio) posso farcrescere in piccole vasche collaterali alghe, che raccolte ed assiccate possono alimentare avannotti o con le queli posso allevarci piccoli crostacei (cyclopodi per esempio) utilizzabili a loro volta per alimentare i pesci.

Alla fine le acque dell'allevamento dei pesci, ricche di deiezioni dei pesci stessi, possono essere usate per irrigare coltivazioni di piante destinate al consumo umano e/o per l'allevamento dei suini....IL CERCHIO SI CHIUDE..ed è tutto estremamente ottimizzato ed economico...

QUALCUNO HA MAI AVUTO ESPERIENZA A RIGUARDO??..

tanti anni fa ho visto un documentario ambientato in cina riguardante l'allevamento di pesci. mostravano una fattoria dove c'era un allevamento di suini e gettavano i liquami direttamente nelle vasche. il letame innescava la catena del detrito e riuscivano a mantenere l'allevamento in questo modo. poi probabilmente ogni tanto ricambiavano le acque e quelle esauste venivano utilizzate come fertilizzante nei campi.molto interessante dal punto di vista biologico, ma pericoloso dal punto di vista sanitario. basti pensare al rischio di salmonellosi, platelminti, schistosomíasi eccetera eccetera sia nella carne di pesce sia negli ortaggi

Premettendo che, secondo me, un ciclo chiuso completamente autosufficiente è un'utopia se vai a togliere qualcosa da consumare alla fine, dico che qualcosa di simile mi risulta sia fatto per i grandi allevamenti estensivi di Pesce Gatto in America ma anche per le Carpe più in genere. Funziona così: i grandi stagni di allevamento (ripeto, parlo del metodo estensivo) a fine ciclo vengono svuotati dell'acqua (che ipoteticamente si potrebbe usare per irrigare e concimare i campi, ma non so se venga effettivamente fatto); poi si concima col letame il fondo dello stagno e si lascia maturare in modo che i vari micro e macro organismi bentonici possano svilupparsi a dovere; infine vengono immessi i pesci, che si nutriranno per gran parte del loro fabbisogno con ciò che è stato prodotto.
Riversare semplicemente dei liquami in acqua con già i pesci dentro, oltre ad sanitariamente pericoloso, lo ritengo anche di scarso effetto, visto che i pesci non daranno il tempo ai microrganismi di riprodursi e crescere a sufficienza...
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