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Erinosi 
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Iscritto il: 11/12/2011, 18:35
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L'anno scorso su due viti di uva bianca ho avuto un forte attacco dell'acaro (sperando che sia questo il problema) che causa l'erinosi tanto da impedire la fioritura. Ho letto che si combatte con lo zolfo. In questo momento le gemme sono appena rigonfie; è già il momento di iniziare il trattamento? Ho sia zolfo in polvere che bagnabile, quale dei due è più efficace?
Grazie per l'aiuto.
Ciao.

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07/04/2018, 7:43
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vanno bene entrambi, in teoria quello in polvere è meglio.


07/04/2018, 14:20
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L'erinosi si osserva solo marginalmente nella viticoltura professionale in quanto gli usuali trattamenti con zolfo contengono l'eriofide responsabile; è una avversità cmq considerata secondaria e scarsamente dannosa.
Se vuoi intervenire occorrerebbe cominciare in pratica fin dalla ripresa vegetativa in quanto le femmine che hanno svernato tra le perule delle gemme basali e tra le screpolature della corteccia si spostano verso gli abbozzi fiorali e si insediano sulle giovani foglioline (possono attaccare anche i grappolini). Come misura supplementare di monitoraggio dell'evoluzione della infestazione ti consiglio di osservare le prime 2-3 foglie alla base del tralcio. A partire da maggio l'eriofide migra in cerca di nuove foglie e dopo agosto inizia a scendere nei ripari invernali.

Come ti è stato detto è certamente più efficace lo zolfo in polvere ventilato in quanto ha particelle più fini (oppure tra quelli bagnabili i colloidali e i micronizzati): l'idea è quella di colpire il parassita in migrazione prima che si infeudi sulle foglie dove rimane protetto dai peli che queste producono a seguito delle punture dell'eriofide. L'aspetto tuttavia da tenere in considerazione circa lo zolfo è che esso agisce previa sublimazione e ciò avviene con temperature superiori a 10 °C. Esistono anche acaricidi specifici (spirodiclofen) ma, temperature permettendolo, penso che possa più che bastare lo zolfo (agisce sull'eriofide in partica per disidratazione).


07/04/2018, 15:16
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Grazie. Quindi, se ho capito bene, mi conviene trattare da subito (l'anno scorso già alla fase di orecchiette di topo c'erano segnali di erinosi) con zolfo in polvere poichè le temperature sono sui 15-20 °C e poi dopo ogni pioggia. Giusto?
Ciao-

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07/04/2018, 15:27
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Direi che un paio di trattamenti, a partire dal germogliamento, distanziati di una decina di giorni dovrebbe essere un programma adeguato. Viene consigliato di non tenere il braccino corto in quanto al dosaggio (lo zolfo non è infatti propriamente un acaricida). Successivamente conviene, almeno a livello domestico, monitorare; se invece hai anche problemi di mal bianco allora occorre continuare, diversamente la difesa antioidica può essere limitata nei periodi di maggior vulnerabilità della vite verso questa malattia, ossia il periodo comprendente fioritura, allegagione e prechiusura del grappolo. Se piovesse valuta tu in loco (ma a questo punto si abbina la difesa antiperonosporica).
Per inciso il termine 'orecchiette di topo' si usa per il melo, ma immagino che tu abbia voluto indicare la vite quando dal germoglio incominciano a vedersi e a separarsi le foglioline.


07/04/2018, 19:16
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un ottimo prodotto per l erinosi da distribuire fino a gemma cotonosa è l olio bianco addizionato con zolfo (polithiol). dosaggio 5 6 l hl, bagnare bene il tralcio, se fatto bene è risolutivo anche contro l acariosi


09/04/2018, 20:18
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Nel depliant del prodotto dicono di essere partiti da un'idea di una miscela estemporanea olio+zolfo (presumendo con un effetto simile al polisolfuro), tuttavia sono andato a leggere l'etichetta di tale PF e trovo scritto: non miscibile con qualsiasi prodotto contenente zolfo (come del resto da regola generale sulle miscibilità), ovvero distanziare di almeno due settimane.
Il polithiol oltre a olio bianco ad alto grado di insulfonabilità contiene di suo come secondo ingrediente il 1,2- benzoisothiazolo (C7H5 NS), perciò ha già dello zolfo in pancia: dunque se ho ben capito intendi questo aspetto come mix in premessa.

[Per inciso richiede il patentino e on-line ho solo trovato taniche da 20 litri, perciò se fosse effettivamente così non so se vada bene per Bieler che dice di avere solo due viti].


09/04/2018, 23:45
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Veramente di viti ne ho un centinaio, tra merlot e nebbiolo, ma solo due (le uniche di uva bianca da tavola) hanno avuto questo grave problema di erinosi.
Giorni fa ho polverizzato dello zolfo e appena smetterà di piovere ripeterò il trattamento. Finchè possibile vorrei evitare l'uso di prodotti chimici più agressivi...
Ciao.

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10/04/2018, 8:46
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bieler ha scritto:
Veramente di viti ne ho un centinaio, tra merlot e nebbiolo, ma solo due (le uniche di uva bianca da tavola) hanno avuto questo grave problema di erinosi.
Giorni fa ho polverizzato dello zolfo e appena smetterà di piovere ripeterò il trattamento. Finchè possibile vorrei evitare l'uso di prodotti chimici più agressivi...
Ciao.


comunque se hai solo due viti non vale neanche tanto la pena. tieni presente che la primavera è partita umida e con il bagnato ci sono pochi insetti ( ma tanti funghi ). poi invece dello zolfo ad avere tempo è meglio che ti cerchi dei tralci con i fitoseidi ( sono quelli buoni , i carnivori che si mangiano gli erbivori. ci vuole la lente di ingrandimento, li distingui dai tetranichidi che sono gli erbivori cattivi perché non hanno i peli sulla schiena ) e li leghi sulle viti, così li controlli al naturale. se usi lo solfo purtroppo ha più effetto sui fitoseidi che non sui tetranichidi, quindi da li a poco sei daccapo. imho, e se mi sono ricordato bene la teoria.


10/04/2018, 11:01
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In teoria è così (vd. foto), in pratica condurre una vigna in regime totalmente biologico non è facile. Riconoscere ad esempio i fitoseidi richiede buone conoscenze entomologiche (sulla vite in particolare ne è segnalato uno particolarmente efficace contro acari dannosi che si chiama Kampimodromus aberrans vd. link), e se hai mal bianco qualcosa devi pur fare (i fitoseidi sono sensbili alla generalità degli antiparassitari).
Peraltro non esistono PF mirati al punto da colpire solo una specie di acari dannosi, dunque a mio parere si tratta di vedere la cosa dal punto di vista costi/benefici.

https://www.youtube.com/watch?v=dQiI68nWYNg" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank


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Tralci vite-fitoseidi.jpg
Tralci vite-fitoseidi.jpg [ 87.02 KiB | Osservato 2712 volte ]
10/04/2018, 12:38
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