Con altri amici stiamo pensando di acquistare due vitelle maremmane da far crescere brade nei pascoli della nostra università agraria, farle coprire dal toro dell'agraria e macellare il vitello al momento dello svezzamento.
Per ora nessuna velleità professionale, solo autoconsumo.
Siamo nel Lazio e oggi sono andato alla ASL se mi hanno detto che posso chiedere il codice azienda per un solo bovino.
il veterinario mi ha detto che se ne volessi prendere due, devo fare la SCIA al SUAP comune.
Dato che per lavoro qualche SCIA la faccio (sono geologo), mi scarico i moduli e vedo che devo allegare una relazione tecnica con descrizione delle attività che si intendono svolgere e delle relative procedure.
Questa relazione tecnica, oltre al fatto che sono brade etc. etc. che altro deve contenere secondo voi?
Inoltre che altro devo fare ad esempio chiedere la partita IVA?
La strada più breve è ovviamente chiedere due codici azienda per due di noi, ma mi sembrava più logico chiederne uno, perchè due mucche non mi sembrano una attività produttiva.
Pensate che debba rivolgermi ad un agronomo?
Insomma ogni consiglio è ben accetto.
Grazie
Francesco

Avete già chiesto in facoltà?

L' Università Agraria è un ente pubblico che amministra i terreni agro-forestali del nostro paese.
ho provato a chiedere ma non ne sanno nulla

Scusa, ma se amministra i beni, non credo che privati possano utilizzarli per interesse personale. O no?

I terreni sono pubblici, ma destinati al pascolo di bovini ed equini di proprietà dei residenti del paese.
Abbiamo 400 ha tra pascoli e bosco, su cui potrebbero pascolare circa 200 capi, pagando una fida pascolo di 50 € a capo.
In realtà ci sono 23 tra vacche e vitelli e circa 40 cavalli.
Tutti bradi, tipo monti della Tolfa, per capirci.
L'università agraria si occupa di manutenzione dei pascoli e recinzioni ed acquistare stallone e toro che poi li lascia bradi nei pascoli.
Ovviamente noi pazzi cittadini che teniamo una bestia dobbiamo curarla, e fare la manutenzione spicciola di tutto (pulire il prato, riparare le recinzioni, raccogliere i bossoli dei cacciatori e l'immondizia etc.).
Ed inoltre augurarci che la natura sia benevola e faccia il suo corso facendoci "guadagnare" un vitello da svezzare e condurre al macello.
Insomma, si tratta di autoconsumo puro.