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Pacciamatura naturale e consociazione apistica 
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Iscritto il: 15/05/2016, 21:06
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Ciao Alessandro , considerando che probabilmente si tratta del terreno del quale hai postato le analisi , è probabile che l'erba con tutta quella sabbia non abbia vita facile e soprattutto se fai crescere l'erba questa tenderà a rubare la poca acqua che il tuo terreno riesce ad immagazzinare quindi , se ne hai la possibilità tieni sarchiato tramite lavorazione meccanica tra le file durante il periodo primavera estate in modo che tutta l'acqua possa restare disponibile per i giovani pini e non a far attecchire le erbacce.
Le api spero abbiano altro con cui nutrirsi.
Se la zona è particolarmente secca io penserei anche ad una bella pacciamatura primavera/estate.
Le graminacee con tutta quella sabbia ci vanno a nozze e avere una tartufaia infestata dalla gramigna non sarebbe auspicabile.
Se tieni smossa e morbida la terra e tutto va bene ti usciranno probabilmente bianchetti belli tondi e di buona pezzatura.


08/08/2017, 21:41
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Si il terreno è quello delle analisi e quindi sabbioso. Ti ringrazio di quanto mi hai scritto, è un ragionamento valido. Tuttavia temo che sia una battaglia persa la sarchiatura continua, dovrei disporre di n trattoria che non ho. Dispongo di motozappa e mi posso impegnare ma la gramigna nascerà. ..ho visto in dieci giorni cosa ha catto la scorsa primavera. Terreno pulito e poi 70cm non ci passavo. Per questo pensavo alla pacciamatura. Vedrò!
Oltre al furto di acqua comunque non esistono altre interazioni tra piante erbacee e piante micorizzate, o devo stare attento a qualcosa?
Es. Sopra scritto del trifoglio che abbassa il phon terreno....


11/08/2017, 16:25
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coliso ha scritto:
Ciao Alessandro , considerando che probabilmente si tratta del terreno del quale hai postato le analisi , è probabile che l'erba con tutta quella sabbia non abbia vita facile e soprattutto se fai crescere l'erba questa tenderà a rubare la poca acqua che il tuo terreno riesce ad immagazzinare quindi , se ne hai la possibilità tieni sarchiato tramite lavorazione meccanica tra le file durante il periodo primavera estate in modo che tutta l'acqua possa restare disponibile per i giovani pini e non a far attecchire le erbacce.
Le api spero abbiano altro con cui nutrirsi.
Se la zona è particolarmente secca io penserei anche ad una bella pacciamatura primavera/estate.
Le graminacee con tutta quella sabbia ci vanno a nozze e avere una tartufaia infestata dalla gramigna non sarebbe auspicabile.
Se tieni smossa e morbida la terra e tutto va bene ti usciranno probabilmente bianchetti belli tondi e di buona pezzatura.

Ciao, tu pensi che lavorare tutti gli anni sia cosa giusta? Tu lavoreresti tutte le tartufaie a prescindere dalla specie , dal terreno, dal esposizione? La dimensione e la forma del tartufo la da il tipo di tessitura o l attrezzo che usi? Se vai a tartufi sopra lo zappato che ogni anno viene smosso in natura ne trovi tanti? Saluti angelo

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11/08/2017, 21:23
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Belle domande tarty...dacci risposte che noi novelli ne abbiamo bisogno


12/08/2017, 12:43
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ogni anno è meglio lavorarlo il terreno. poi il come è in funzione del terreno e del tipo di tartufo. le tartufaie che vengono arieggiate una volta all'anno danno migliori risultati, per quello che ho visto.


12/08/2017, 17:58
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Ciao Angelo sicuramente non ho la tua esperienza ma visto che Alessandro era chiaramente indirizzato sul bianchetto che , a seconda delle zone , ad aprile maggio ormai ha finito di produrre , la sarchiatura è la pratica più indicata nel periodo che avevo indicato per contenere lo sviluppo delle erbacce in modo naturale senza andare a rovinare lo sviluppo del tipo di tartufo scelto.
E' chiaro che se hai melanosporum non devi sarchiare in estate ( se la tartufaia è nella fase produttiva) ma il thread parlava di tartufaia a bianchetto e quindi il consiglio era mirato e tarato su quella specie di tartufo.
In natura come ben sai se il terreno è duro i tartufi saranno tutti superficiali con gli tutti svantaggi che ben conosciamo , mentre in un terreno morbido e sciolto si svilupperanno a maggior profondità ed è questo il risultato che si vuole ottenere in una tartufaia "artificiale".
Per come la vedo io la sarchiatura annuale sia nel periodo improduttivo sia nel periodo produttivo è una pratica molto importante in quanto aiuta il terreno a restare morbido , areato e aiuta a mantenere più umidità negli strati sottostanti alla lavorazione.
Ovviamente va tassativamente tarata in base alla specie prescelta una volta che la tartufaia è entrata in produzione.


13/08/2017, 10:55
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Coliso ciao tu hai ragione nel dire che le tartufaie vanno lavorate assolutamente...però quello che volevo farti capire che non la puoi mettere come lavorazione annuale, bisogna vedere da caso a caso....e a secondo il tipo di tartufo, e il tipo di terreno...ad esempio l estivo.....non tollera sempre le lavorazioni..perche ogni volta vai a levare quella situazione che si è creata con l inerbimento ( a volte favorevole) e sostanza organica che con il cadere delle foglie si è creata rendendo favorevole la crescita dei tartufi, al contrario il melano....dove andando a lavorare tutti gli anni mantieni sempre il ph costante e lo stimolamento del apparato radicale mediante potatura sia vegetale che radicale....poi c e il brumale...che addirittura non vuole nessuna lavorazione...e cosi via... Saluti angelo

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17/08/2017, 7:49
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sull'estivo una lavorazione annuale in autunno non è male. le foglie cadono dopo e si decompongono senza problemi. certo non bisogna lavorare come il melanosporum, ma dargli solo una leggera arieggiata.


20/08/2017, 13:23
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Direi che ormai quasi tutti concordano con inoculo sporale più sarchiatura in settembre/ottobre per tuber aestivum e aprile/maggio per melanosporum.
Poi ogni terreno , situazione e zona climatica richiedono degli aggiustamenti ma tenere il terreno bello arieggiato soprattutto in fase pre-produttiva secondo me è utile sia per il contenimento delle erbacce sia per uno sviluppo e in profondità maggiori a prescindere dalla specie.
Ovviamente vi saranno delle eccezioni dovute a terreni molto particolari e comunque la ricetta migliore non esiste ma tutti i maggiori esperti del settore concordano sull'utilità delle lavorazioni fin dalle prime fasi dell'impianto.


20/08/2017, 23:18
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coliso ha scritto:
Direi che ormai quasi tutti concordano con inoculo sporale più sarchiatura in settembre/ottobre per tuber aestivum e aprile/maggio per melanosporum.
Poi ogni terreno , situazione e zona climatica richiedono degli aggiustamenti ma tenere il terreno bello arieggiato soprattutto in fase pre-produttiva secondo me è utile sia per il contenimento delle erbacce sia per uno sviluppo e in profondità maggiori a prescindere dalla specie.
Ovviamente vi saranno delle eccezioni dovute a terreni molto particolari e comunque la ricetta migliore non esiste ma tutti i maggiori esperti del settore concordano sull'utilità delle lavorazioni fin dalle prime fasi dell'impianto.

Tu secondo me non dovresti basarti sui tutti quelli che dicono ....ma provarli sulla tua pelle....poi vedi come inizi a ragionare con la tua testa e in base a quello che chiedono le tue piante non quelle del vicino. Qui da noi sono un decennio buono che si parla di lavorazioni o meglio zappature potature energiche e quant altro ...ti dico che: Abbiamo visto tartufaie di pregiato con buone produzioni e dimezzate perché capitozzate a 1,50...cosi gli intenditori dicono....abbiamo visto tartufaie di pregiato produrre tuber brumale dopo irrigazioni abbondanti....abbiamo visto tartufaie di estivo produrre pezzature minori dopo potature abbondanti in esposizione a sud....ho visto personalmente tartufaie in zone vocate mai lavorate buone produttrici di tartufo....detto questo io penso che la verità sia nel mezzo....poi ovviamente ognuno fa quel che vuole....ma vorrei ribadire che bisogna valutare caso per caso e anno per anno....tutto qui....saluti

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21/08/2017, 22:02
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