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Piccolo Allevamento ovaiole, requisiti asl 
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Iscritto il: 19/08/2012, 23:53
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Scusatemi se apro l'ennesimo post riguardante l'allevamento ovaiole.. :-D so di non essere molto originale ma indovinate un po?? Stavo pensando di aprire un piccolo allevamento di ovaiole e mantenermi sotto il regime di esonero iva quindi sotto i 7000 euro annui...

Quello che non riesco a capire purtroppo leggendo i post precedenti( e vi giuro che ne ho letti parecchi :D :D ), sono i requisiti ASL per quanto riguarda l'allevamento...

Considerando che di mangime ne comprerei solo una piccola parte e cercherei di integrare da me dato che ho ortaggi, riso e Mais in abbondanza, considerando il fatto che le galline rimarranno sempre all'aperto, e che ho un terreno in cui posso metterle e spostarle ogni qualvolta sia necessario( in modo da smaltire parte dell'azoto e far ricrescere l'erba che andranno a mangiare)...

Vorrei solo capire i metri quadri necessari per l'allevamento all'aperto biologico e sopratutto non ho capito la questione del ricovero a norme ASL. quanti metri quadri al chiuso e se può essere una struttura mobile...

Sostanzialmente le galline a parte per deporre le uova e per dormire stanno sempre fuori.....

Pensavo infatti a dotare il terreno recintato con una struttura mobile o più in modo da poterle spostare ovviamente apribile in modo che la posso lavare con l'idropulitrice e disinfettare.

Inoltre mi pare di aver capito che sotto le 250 galline(ovviamente non arriverò a quel numero di capi in tempo breve) non serve timbrarle ho letto giusto??

Vorrei fare le cose con calma ma bene in modo da poterla includere nell'attività di famiglia...
purtroppo le aziende agricole a monoreddito sono in crisi(quelle medio-piccole perlomeno) e secondo me è rischioso continuare in quella direzione...

Vi ringrazio per le risposte!


28/02/2014, 23:26
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mi accodo alle tue domande...avrei una mezza idea anche io!........ASPETTIAMO RISPOSTEEEEE!!!!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


01/03/2014, 0:16
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Da quello che sò io sono 50 la soglia di galline che non devi superare se non vuoi timbrare le uova. Devi venderle sul posto dichiarando con un cartello il nome del produttore, oppure puoi venderle porta a porta sempre dichiarando il nome del produttore. Se invece le vai a vendere al mercato rionale devi timbrarle.
Ciao


06/03/2014, 1:17
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Le normative asl spesso fanno riferimento a disposizioni regionali. Il modo migliore per informarsi e recarsi all'asl competente del territorio in cui sorgerà l'allevamento. Se non crei strutture fisse non hai bisogno anche di concessioni comunali. In bocca a lupo e facci seguire il tuo progetto man mano che si realizza..corredato anche da foto. ;)


06/03/2014, 9:23
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Sono stato all'ASL l'altro giorno( in verità la sera stessa ho scritto un post lunghissimo ma non me l'ha pubblicato, ora mi è tornata la voglia di scrivere :D :D :D )

Mi hanno detto che per un allevamento al di sotto dei 250 capi basta un foglio (che ti danno all'ASL) firmato dal sindaco che attesta che tu puoi avere un allevamento in quella zona, riportarlo e ti danno il codice di allevamento.

Per quanto riguarda il commercio di uova mi hanno dato un fascicolo con 40 articoli della normativa europea, in verità è molto semplice..
Sotto ai 250 capi basta uno stanzino con pareti lavabili(basta lo smalto non serve piastrellare) e pavimento lavabile, un tavolo, il timbro alimentare, un paio di scarpe e un camice e dei contenitori per mettere le uova.
nelle vicinanze dell'allevamento ovviamente...

Poi per venderle serve dopo averle timbrate decidere se si vuole venderle sfuse o confezionate( ovviamente nulla vieta di confezionarle al momento della vendita o tenerle confezionate ma in contenitori aperti)

Se si vuole confezionarle serve un centro imballaggio ma ovviamente non è il nostro caso.

Infine bisogna informarsi all'ufficio per la vendita di prodotti alimentari per quanto riguarda le modalità di vendita:
-in loco
-nei mercati
-tentata vendita a domicilio
-consegne a domicilio su ordinazione
-ingrosso
-etc etc

il consiglio e di includere tutto quello che vi possa interessare anche in un futuro in modo da fare tutto subito e non trovarsi dopo 2 mesi a dover rifare tutto da capo..

Se qualcuno di voi è interessato vi consiglio di andare all'asl della vostra zona per maggiori informazioni in quanto le normative possono variare da regione a regione... anzi.. da provincia a provincia... anzi da persona a persona(siamo in italia!!! ).

Ovviamente sotto i 250 capi si hanno molti meno controlli e problemi riguardo all'allevamento, basta che le galline abbiano lo spazio per vivere, acqua e cibo..

PS: le misure per legge sono un po discordanti ma mi pare di aver capito per un allevamento "biologico", 4 galline a metro quadro di ricovero, e 2.5 mtq all'aperto per gallina facendo rotazione del pascolo(ma non ho ben capito i tempi e le modalità di rotazione)


08/03/2014, 0:13
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ciao,ci sto provando anch'io... tu a che punto sei?

grazie Giuseppe.


19/12/2014, 12:01
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più o meno avete scritto tutto, se volete vi posto gli articoli dei vari decreti e leggi o li cercare con "cerca" che sono già presenti in altri post.

per fare il punto vi dico che fino a 250 avicoli (qualsiasi) è allevamento familiare o rurale x autoconsumo, basta dichiararlo alla asl su apposito modulo, 10 minuti a fare tutto. ricevete il numero allevamento o codice istat IT000XX000 per accedere al servizio veterinario, Nessun obbligo ne controllo sono affari vostri.
Il pollaio con muri lavabili ecc ecc è altra cosa, è discrezionale alla asl se richieda o meno il requisito in base alla normativa comunale sugli edifici e il regolamento di polizia rurale.

La vendita diretta come descritta sopra, in azienda, mercatini, porta a porta ecc è consentita senza la stampigliatura per un massimo di 50 galline ovaiole, e SOLO al consumatore finale e NON a chi le trasforma (tipo ristoranti pasticcerie ecc)
Sopra i 250 capi e/o le 50 ovaiole si diventa allevamento con tutti gli obblighi che hanno i capannoni da 100000 capi... e non sono pochi.

Ricordo infine che per vendere bisogna essere agricoltori con tanto di partita iva.


19/12/2014, 12:22
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quindi con un allevamento amatoriali con 250 capi,non posso vendere (almeno ufficialmente) le uova?


19/12/2014, 12:27
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250 capi per autoconsumo li può detenere chiunque, basta non metterli sul terrazzino del condominio.....

Se invece vuoi vendere devi fare una ricevuta e ci vuole la partita iva (agricola), siamo in Italia :D

Per l'attività di vendita diretta occorre un'altro passaggio, con apposito modulo comunicare al sindaco cosa e in che modalità vendi... ortaggi, frutta ....uova, in azienda, nei mercatini ecc..


19/12/2014, 13:09
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totalker ha scritto:
Scusatemi se apro l'ennesimo post riguardante l'allevamento ovaiole.. :-D so di non essere molto originale ma indovinate un po?? Stavo pensando di aprire un piccolo allevamento di ovaiole e mantenermi sotto il regime di esonero iva quindi sotto i 7000 euro annui...

Quello che non riesco a capire purtroppo leggendo i post precedenti( e vi giuro che ne ho letti parecchi :D :D ), sono i requisiti ASL per quanto riguarda l'allevamento...

Considerando che di mangime ne comprerei solo una piccola parte e cercherei di integrare da me dato che ho ortaggi, riso e Mais in abbondanza, considerando il fatto che le galline rimarranno sempre all'aperto, e che ho un terreno in cui posso metterle e spostarle ogni qualvolta sia necessario( in modo da smaltire parte dell'azoto e far ricrescere l'erba che andranno a mangiare)...

Vorrei solo capire i metri quadri necessari per l'allevamento all'aperto biologico e sopratutto non ho capito la questione del ricovero a norme ASL. quanti metri quadri al chiuso e se può essere una struttura mobile...

Sostanzialmente le galline a parte per deporre le uova e per dormire stanno sempre fuori.....

Pensavo infatti a dotare il terreno recintato con una struttura mobile o più in modo da poterle spostare ovviamente apribile in modo che la posso lavare con l'idropulitrice e disinfettare.

Inoltre mi pare di aver capito che sotto le 250 galline(ovviamente non arriverò a quel numero di capi in tempo breve) non serve timbrarle ho letto giusto??

Vorrei fare le cose con calma ma bene in modo da poterla includere nell'attività di famiglia...
purtroppo le aziende agricole a monoreddito sono in crisi(quelle medio-piccole perlomeno) e secondo me è rischioso continuare in quella direzione...

Vi ringrazio per le risposte!



Lo spazio e di 4mq dentro capannone e 6mq di terra ma con meno di 250 capi non devi richiedere nulla e puoi anche mettere meno mq sia dentro che fuori ,puoi vendere le uova tranquillamente ,puoi anche avere le fattrici nello stesso terreno, mentre se superi la soglia di 250 capi devi registrarti ed essere tutto in regola e le fattrici non potranno piu' restare vicino alle ovaiole ma drovanno essere ad una distanza minima di 10km (se ricordo bene) ma comunque sono pochissimi in italia che hanno un allevamento a ciclo completo,quasi tutti acquistano gia' le pollastre pronte per fare le uova, ovviamente le uova si possono vendere solo a domicilio i negozi non te le accetteranno mai perche' per legge devono avere il timbro di provenienza etc etc.Quindi se vuoi fare un allevamento sotto i 250 capi ti consiglio di spargere la voce tra la gente amici,parenti e se riesci a venderne 100 al giorno non e' affatto male,anzi.... Ti consiglio di venderle a 0.40 cent. e per smaltire le deiezioni delle galline ti consiglio una bella lombricoltura cosi hai anche i vermi da dare alle galline e anche da vendere e in piu' avrai ogni 6 mesi ottimo humus da dare alle piante

Saluti.

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19/12/2014, 14:04
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