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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA 
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MarcelloC ha scritto:
Ciao Maxdef, anche io credevo così, basta che leggi quello che scrivevo una pagina indietro o due.
Ma ora mi sto rendendo conto che nel clima ci sono tanti microclimi.
Quì dove sono veramente cambia tutto anche in meno di un chilometro.
Sto parlando di punti in cui l'acqua sgorga da sè dal terreno.
Hai provato a tenerlo anche un po' ombreggiato l'orto?


...se parli di zone dove sgorga l'acqua, di certo questa non è un problema e di conseguenza la coltivazione estiva dell'orto....l'ombreggiamento certo può aiutare, ma è meglio avere l'acqua e il sole :mrgreen:

x lisandro:ho letto anch'io "collasso"...non mi ha lasciato di buon umore :mrgreen:


27/07/2012, 8:58
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maxdef ha scritto:
avevo messo le cipolle su un prato naturale con una leggera lavorazione e pacciamatura di fieno,mai irrigate,hanno germogliato tutte ma al momento della raccolta i bulbi migliori erano come quando li avevo piantati,gli altri si erano praticamente seccati....

Ciao Max, vorrei sbagliarmi, ma da quello che dici intuisco che hai seminato le cipolle a fine inverno o a inizio primavera!!!
Non c'é possibilità, (neanche nel mio clima piemontese, figurati nei tuoi), di fare cipolle "naturali" seminandole tardi, neanche a fine inverno, vanno seminate al momento giusto!!! Invece é possibile seminandole da metà autunno all'inizio dell'inverno (dipende dai ciimi, ma comunque almeno due-quattro settimane prima delle prime gelate); é necessario disporle a file premendole leggermente nel terreno (o gettarle a spaglio su aiuola senza preoccuparsi di accomodarle nella terra) e poi pacciamare abbondantemente; in questo modo nell'umida pausa invernale le cipolle hanno qualche mese di tempo per buttare le radici nel terreno e a fine primavera/inizio estate, al momento della raccolta saranno perfette anche senza irrigazioni e superando senza problemi i periodi siccità (se aggiungerai sfalci proteici, scarti cucina o concimi vari le vedrai diventare anche belle grosse!). Ricorda che le cipolle sono energiche consumatrici, adorano la cenere e temono molto l'acqua in eccesso (sempre in relazione al tipo di terreno).
Quindi, in autunno, quando gli agricoltori seminano i bulbilli, fallo anche tu, ma senza lavorare il terreno, piuttosto usa quello che avevi già lavorato (o togli la pacciamatura da un aiuola che avrai coperto per l'occasione almeno un mese prima, altrimenti più semplicemente falcia-rastrella una aiuola dopo una pioggia), metti le cipolle e ricoprile con uno spesso strato di quel che vuoi; nel giro di un mese potrai vedere emergere i fusti oppure, se fa già molto freddo no, ma le radici comunque saranno già all'opera. Quando tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera i gambi saranno più alti pacciama nuovamente o taglia semplicemente l'erba in eccesso.


27/07/2012, 17:04
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lisandro ha scritto:
Questo per me è il 5° anno di pratiche naturali (?) conseguendo l'ennesima disfatta. Ma, ahimé, continuo a condividere tutto ciò che propongono gli estremisti di questa discussione.

Su, Su non abbattiamoci, ma facciamo un bel autoesame, cinque anni mi sembra un bell'intervallo di tempo. Spesso le disfatte sono frutto di eccessive aspettative, quindi il problema è di errata valutazione della realtà. Altro aspetto,molto comune in questa discussione, è la difficoltà ad abbandonare un modo di pensare "meccanicistico" dove 1 + 1 fa 2 e abbracciare il pensiero olistico dove il tutto non è mai la somma delle parti. Mi spiego meglio: dare troppa importanza alla tecnica credendo che svolgere diligentemente tutte le singole operazioni colturali avremmo degli eccellenti risultati ignorando tutti gli altri fattori in gioco.
Non è poi così difficile immaginare il nostro ambiente come un complesso sistema energetico nel quale il nostro compito di coltivatori è quello di convogliare il flusso di energia verso certi obbiettivi, mantenendo costante la fertilità del terreno.
Apprezzo molto anche i consigli di Frasantel che, si intuisce, sono frutto di anni di lavoro personale.

Un saluto a tutti, un inguaribile estremista.

_________________
“ Prima di Giove non v’erano contadini
che coltivassero la terra,
né era lecito delimitare i campi
tracciando confini: tutto era in comune
e la terra, senza che le fosse richiesto,
produceva spontaneamente
e con generosità ogni cosa.”
Virgilio.


27/07/2012, 18:00
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Salve a tutti,
sto' decidendo la coltura miglioratrice del terreno per ca. 1,5 ha della mia terra. Siccome l'idea è di progettare (su questa stessa terra) un forest garden stile fukuoka & c., quindi con almeno 3 livelli di vegetazione, non comincerò a piantare alberi per almeno 4-5 anni sia per le limitate risorse che sono quasi interamente dedicate agli altri ettari che ho, sia perché questi 1,5 ettari saranno necessari anni di osservazioni, valutazioni, esperimenti, sconfitte, piccole vittorie e di nuovo grandi sconfitte.
Ho senz'altro valutato: erba medica, trifogli, misti trifogli/fiori/etc... ma sto per decidere per la canapa sativa.
Con chiunque ne parli non ricevo che le solite risposte e sempre la solita domanda: la semini e te ne scordi, se non ha acqua "campa" lo stesso, speciale radice fittonante (si dice così? scusatemi se sparo sfondoni) che arriva fino a 2 metri e porta in superficie i minerali, non si butta via niente... ma è legale?
Prima domanda: siete d'accordo con gli aspetti sopra descritti?
Seconda domanda: la mia intenzione è di passare, dopo che le piante si sono "accasciate", con il trincia e lasciare la pacciamatura perché l'anno dopo vengano su ancora più rigogliose, siete d'accordo?
Terza domanda: dove trovo i semi con max 0,3% di thc che, dietro apposita denuncia alle istituzioni rende perfettamente legale questa coltivazione?
Grazie per le risposte e soprattutto grazie per i vostri interventi che fanno sempre migliore il mio progetto che è alla versione 0.9 e quindi è molto vicino alla presentazione come pmaa.
Invio l'immagine dell'ultima versione, spero sia di vostro gradimento e che i vostri eventuali commenti mi siano d'aiuto. Chiedo scusa per la mancanza di tante indicazioni che la rendano più comprensibile, sarò cmq lieto di rispondere alle vostre richieste.
Un saluto a tutti, in particolare a Pallino e a Frasantel. Quando leggo i vostri interventi... mi disseto di sapere e, allo stesso tempo, mi aumenta l'arsura; tanto m'immagino quanto possiate insegnare ancora
Grazie.
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27/07/2012, 22:33
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Ciao mbruno :D
L'ultima volta ci siamo sentiti su "Autosufficienza energetica", ma il tuo ingegnere non era molto informato. Ora dal progetto che hai postato mi sembra che anche il tuo agronomo non scherza, non riesco a capire l'obbiettivo finale: parco giochi o fitosafari?????? :roll:
Oppure un ritrovo di hippy nostalgici che si deliziano alla vista di un campo di canapa a basso thc????? ;)
Non credo ci siano grossi problemi per la coltivazione di canapa da granella, alcuni anni fa un mio amico ne ha messo alcuni ettari in collina, ma con scarsi risultati dovuti alla siccità. La perplessità nasce dalla consociazione con un prato di medica avendo lo stesso ciclo primaverile estivo, ma si può risolvere con semina su file distanziate.
Siamo qui per dissetare ed essere dissetati, chiedi e ti sarà dato.
A presto :D

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“ Prima di Giove non v’erano contadini
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28/07/2012, 17:16
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Ciao Pallino,
in realtà ci siamo sentiti per l'asparago dentro la vite. :|
L'ingegnere che citai nell'intervento non l'ho mai più incontrato. Troppo prematuro il tempo per il mio progetto, quindi - ad oggi - troppo costoso. Non gli ho mai chiesto conferma sul boro & c., di cui hai scritto nell'altro forum, quindi non so se è informato. A riguardo però ho atteso, finora invano, precisazioni sulla fattibilità da parte tua.

L'agronomo in realtà sta solo "subendo" la mia creatività di entusiasta neo agricoltore con tanta voglia di imparare e di applicare quel po' che impara. Il progetto è tutta farina (forse cosa troppo positiva per il mio know-how) del mio sacco. Disegno compreso.
Fra il parco giochi, il fitosafari (bellissima sintesi!), e il campo hippy preferisco il parco giochi. :lol:
In realtà gli obiettivi "economici" reali sono: :cry:
- abitazione per la mia famiglia e per la famiglia del dipendente dell'azienda agricola
- produzione di svariati tipi di alimenti per l'autoconsumo
- produzione per il mercato di: olio d'oliva, lamponi, piccoli frutti, qualche aromatica, zafferano e sottoprodotti confezionati
- agricampeggio
- fattoria didattica.
Detto questo, fra dieci anni ti saprò dire se sarò riuscito nei miei intenti.
Per adesso ho affrontato seriamente solo i primi aspetti: gestione dell'acqua, locazione di strade, costruzioni e colture d'insieme. Senza scendere nei particolari dei singoli impianti.
Per quanto riguarda l'energia che serve, al momento uso motori termici a combustibili fossili. Entro l'anno di costruzione della casa, cioè fra ca. 5, avrò deciso in che percentuali produrmi l'energia con rinnovabili e quanto attingere fuori. Un domani spero che la tecnologia del boro diventi utilizzabile anche per i poveri ignoranti come me. :|

Per quanto riguardo la canapa vorrei farla in consociazione con tutte le spontanee che già ci sono, niente in più. Non avrei l'intenzione di seminare anche erba medica. Fra l'altro ho visto che c'è già molto trifoglio. Per l'irrigazione... un po' d'acqua, avendo il fiume al confine nordovest, la potrei anche dare in caso di necessità; prima di farle morire tutte prematuramente. :(

La domanda che mi viene adesso è questa:
E' davvero la migliore coltura miglioratrice del terreno?

Parlo come bassa necessità nel mix di esigenze: d'acqua, di lavorazioni, di interventi in difesa di parassiti, malattie, funghi, etc. E di uso come pacciamatura una volta lasciate morire le piante senza raccogliere niente e usare solo il trincia a martelli.
Sono cosciente che ci saranno zone dove non verrà niente ed altre dove saranno così fitte da non passarci.
Nelle zone dove verrà poco o niente interverrei facendo delle isole di biomassa che, con gli anni, dovrebbero poi espandersi e ricreare un ambiente idoneo per più colture possibili.
Per spiegarmi meglio: buche o swales di varie misure con dentro: legna, foglie, carta e cartone, terra della buca, cippato di potature e infine aggiungo anche l'aiuto dei lombrichi che si stanno moltiplicando a migliaia nelle mie lombricompostiere.

In questi terreni tieni presente che fra cinque anni inizierei l'impianto di: alberi d'alto fusto, alberi da frutta e arbusti.

Grazie.

Un saluto a Pallino,
un saluto a tutti.


28/07/2012, 21:32
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Ciao. Mbruno, hai già provato il chicken tractor? Che risultati da?

Pallino e Frasantel, quando parlate di alberi che aiutano a pompare acqua negli strati superiori del terreno, avete in mente specie specifiche?
Ad esempio l'olivo sembra inaridire il terreno più che inumidirlo. Il noce non mi sembra fare un gran che e neanche il nocciolo(va be che poi è un cespuglio).
Grazie.


28/07/2012, 23:40
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Iscritto il: 11/02/2011, 8:44
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frasantel ha scritto:
Ciao Max, vorrei sbagliarmi, ma da quello che dici intuisco che hai seminato le cipolle a fine inverno o a inizio primavera!!!

....esatto :D ma in autunno non avevo ancora quel terreno,comunque si, quest'anno agli e cipolle li pianto ad ottobre ;) ...oggi ho cominciato una "prova",utilizzare un attivatore per compostaggio,se accelera i processi di decomposizione del cumulo dovrebbe fare altrettanto con la pacciamatura,arricchendo il tutto di microrganismi demolitori della sostanza organica....l'anno scorso avevo provato con un macerato di acqua e ortica :D


29/07/2012, 13:55
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Iscritto il: 30/07/2011, 23:05
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MarcelloC ha scritto:
Ciao. Mbruno, hai già provato il chicken tractor? Che risultati da?


No non ho ancora provato, naturalmente potrò quando avrò costruito il recinto e l'abitazione. Io al momento posso andare solo 3-4 volte a settimana. Devi fare almeno due interventi al giorno, come su qualsiasi altro pollaio. In uno di questi 2 interventi pensi allo spostamento della gabbia.
Per ora ho solo parlato con alcuni consulenti di permacultura e raccolto un po' di materiale sul web. Cmq sono certo che è meglio di una soluzione fissa. Soprattutto avendo gli ulivi a 10m di distanza e poca pendenza. Cmq farò una gabbia abbastanza grande avendo a disposizione il trattore per gli spostamenti, vorrei dare molto spazio per capo (si dice così per polli e galline? :oops: ).
Grazie
saluti a tutti


29/07/2012, 14:03
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Iscritto il: 10/03/2009, 15:08
Messaggi: 1393
Località: Asti
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il trattore per polli l'ho provato.. funziona se fai gabbie in grado di sopportare al massimo tre o quattro galline (a cui comunque devi integrare l'alimentazione.
Son gabbie da 4 mt per 1,5 e si spostano agevolemente a mano. Dimensioni superiori ti coestringono a lavorare il terreno in modo che sia perfettamente piano (altrimenti le galline trovano il modo di uscire da sotto alla gabbia.)
Comunque dopo una stagione passata a rompermi le balle a rifornire di acqua, spostare gabbie, recuperare galline.. ho deciso di lasciarle libere in frutteto che (come al solito con queste idee cosi originali) la fatica non vale la resa. Le galline non ce la fanno a tenere l'erba bassa che comunque se vuoi poter spostare le gabbie va falciata, oppure devi avere un numero cosi elevato di galline da avere problemi poi in inverno. E' la solita idea sballata molto chic sulla carta,mediata dagli impianti di allevamento australiani.Dimanticandosi che se hai una prateria davanti e una gabbia semovente in grado di contenere 20mila galline ,la questione e' ben diversa dal pretendere di ottenere gli stessi risultati con 5 galline.

_________________
http://www.estapp.ch
http://www.dolcevino.ch


29/07/2012, 19:01
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