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gestione di un uliveto secolare 
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Iscritto il: 16/01/2018, 13:45
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Buongiorno,
ho davvero bisogno di aiuto!!!!
Questo anno ho ereditato un vecchio uliveto in Calabria curato poco e con metodi antichi. Si tratta di circa 2,5 ettari con 250 piante secolari (dai 200 ai 400 anni), alberi che hanno un’altezza minima di 10 metri (raggiungono altezze considerevoli, ben più alti delle palme che circondano la vecchia casa). L’ultima potatura sarà stata 10 anni fa, forse prima.
Voglio effettuare una potatura che abbia l’obbiettivo di ringiovanire le piante e che permetta di abbassare un la chioma. Qui ho avuto due consigli: il primo è un taglio radicale alla base del tronco che non mi assicurerebbe produzione per almeno 5 anni, il secondo l’abbassamento a 8-10 metri di altezza che possa conservare le chiome più basse che già in due anni dovrebbero produrre olive. Ed inoltre visto che le piante sono parecchio distanti l’una dall’altra, vorrei valutare l’impianto di altri ulivi giovani per aumentare a futura produzione.
Potete darmi un consiglio? Non so che strada seguire, se avete altri consigli fatemi sapere pure.

Grazie mille
Francesco


16/01/2018, 16:50
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Iscritto il: 24/03/2017, 23:24
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Ciao, sicuramente il fatto di tagliare il tronco ti porterebbe a crescere un pollone da zero e avere praticamente un albero "nuovo", che ti porterebbe via più di 5 anni, almeno 7/8 per ricostruirlo e raccogliere le olive.
Io ti consiglio di abbassare gradualmente gli alberi e in 2/3 anni saranno di una forma e struttura adeguata alla produzione. Adesso, ti consiglio di pubblicare delle foto chiare degli alberi da diverse angolazioni e posizioni e cercherò di darti una mano come meglio posso. :D


17/01/2018, 22:01
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Iscritto il: 02/10/2012, 12:16
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Località: abruzzo
Formazione: Maestro di musica
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Frat quello che ti ha consigliato di tagliare tutto l ulivo si droga lascialo perdere, anzi non so se per legge lo puoi fare essendo secolari...poi non potresti mai portarli ad una altezza come un uliveto normale... Devi trattarli da ulivi secolari quindi come già ti ha consigliato manu gradualmente anno per anno dovresti migliorare tanto. Anche io ho 200 ulivi secolari e so che significa... Un paio di piante ho provato ad abbassare parecchio... Il risultato? Raccogliero' qualcosa fra 3 anni. Forse... .. È in più ogni anno su quelle piante devo starci almeno un ora per poterla potare succhioni su tutte le branche principali e secondarie .. Per agevolare la raccolta mi sono fottutamente con la potatura con le mie mani... Saluti

_________________
Azienda Agricola MicoVivai
Produzione piante da tartufo certificate.
www.micovivai.it
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18/01/2018, 7:53
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Buongiorno,
non hai inserito la località ma sicuramente l'uliveto si trova nel Reggino, dove gli alberi raggiungono anche i 16/18 metri, o nel Vibonese ma poco importa.
A mio parere devi procedere con il taglio a circa 80/100 cm dalla biforcazione più bassa (bisogna vedere le piante), recuperi così anche parecchio legno per compensare i costi.
Poi, dalla fine del secondo inverno, devi eliminare gradatamente i succhioni lasciando quelli (lateralmente) che possono andare in produzione e che servono per mantenere il tiraggio della linfa verso l'esterno lasciando la chioma ben aperta e arieggiata.
Le piante andranno in produzione al terzo anno.
E' chiaro che oltre alla potatura devi effettuare anche le necessarie lavorazioni e concimazioni periodiche.

Saluti, Gianni.


18/01/2018, 10:35
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Farei carte false per avere un uliveto secolare di quel tipo ed avere il tempo per gestirlo

Non tagliare quelle piante al piede, è di una tristezza allucinante...


18/01/2018, 11:45
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Iscritto il: 04/03/2015, 13:56
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Località: Palmi (RC)
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Il taglio va eseguito sulla branche, lasciandole circa 80/100 cm e, comunque, la valutazione va fatta sul posto "guardando" la singola pianta.

Esempio:


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19/01/2018, 8:43
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Messaggi: 9
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Buongiorno,

grazie per le risposte,


Le piante come potete vedere sono irregolari nella forma e nella dislocazione. La distanza tra queste è sempre differente senza alcuna regola e va da 6 ai 15 metri circa. Gli alberi posseggono tante branche secondarie e chiome dislocate quasi a caso sulle cime. Sono presenti diversi polloni e succhioni. E' evidente una non curanza.

GIanni85 si hai indovinato l'uliveto sta tra Polistena e Taurianova.

vediamo se ho capito bene: in 2 o 3 anni devo tagliare le piante per dargli una forma più consona alla produzione; quindi quest'anno mi conviene tagliare ad 100 cm dalla biforcazione principale o secondaria?, così facendo perderei tutte le chiome soprattutto quelle produttive che sono alte. perderei il raccolto per diversi anni giusto?

Manusanto, le poche foto che ho ve le allego, in settimana dovrei essere in luogo e potrò fare diverse foto delle piante più significative. Ma già da queste poche capirete la situazione!!!...

grazie mille per l'aiuto!!!


a presto

Francesco


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19/01/2018, 10:10
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Iscritto il: 04/03/2015, 13:56
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Se procedi con una semplice potatura di rimonda e pulizia gli alberi ti rimarranno sempre come dei lunghi candelabri, tanto legno e poca chioma.

Eliminerai i rami secchi, che sono tanti, e nelle cime ti rimarranno delle piccole chiome che, in base alla pianta, non è che ti possono dare chissacchè di produzione, senza contare la problematica di raccolta e qualità, in quanto devi aspettare che quel poco che producono sia completamente maturo e stramaturo prima che venga giù ed anche utilizzando lo scuotitore meccanico a pinza, quando come quest'anno il frutto è sano, non viene giù più di un terzo e poi più avanti ci devi ripassare.

Gli alberi vecchi necessitano di una potatura di ringiovanimento, come già detto. Poi è chiaro che bisogna attendere per ottenere una buona produzione ma sicuramente avrai piante in buone condizioni. Tieni pure presente che l'anno prossimo, qua da noi ci sarà poco o niente di prodotto in quanto quest'anno la produzione è stata abbondante e non si ripete mai per due stagioni consecutive.

Dove la distanza tra due piante è del doppio è sicuramente perché qualcuna è stata nel tempo buttata giù dal vento o seccata e non reimpiantata.

Comunque visto che settimana prossima sei in zona, fai un giro nel circondario (Cittanova, Taurianova, Gioia Tauro, Palmi, ecc.) ti renderai un po' conto di come si sta operando in merito negli ultimi anni e i risultati.

Saluti, Gianni.


19/01/2018, 13:18
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Ciao,

grazie Gianni per la risposta, per capire meglio, a che altezza dovrei portare le piante?

e secondo la tua esperienza è possibile avere olio di qualità da querste piante un giorno??

sarebbe utile, essendoci molto spazio, provare ad impiantare delle piante più piccine tra quelle secolari? Te lo chiedo perchè il mio obiettivo sarebbe avere un buon prodotto, fare del buon olio. ad oggi non è così, considera che l'aciddità è altissima!!!

grazie mille

Francesco


19/01/2018, 13:44
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Per l'altezza, in generale e teoricamente, vale quanto ti ho indicato con l'esempio allegato in precedenza, però praticamente va deciso sul posto guardando ogni singola pianta.
In zona c'è gente capace ed esperta ma attento che ci sono anche incompetenti. Tramite qualche conoscente che ha esperienza diretta cerca di trovare il meglio che puoi. Anche perché con il legno che verrà fuori ti pagherai abbondantemente un buon lavoro.

Oggi hai un'acidità alta perché devi aspettare che le olive, se sane, cadano a mano a mano da sole e quindi troppo mature e poi vengono raccolte a terra, tra l'altro non immediatamente.

Abbassandole, oltre che a ringiovanire la pianta e facilitare i trattamenti, puoi decidere tu quando raccogliere, contemporaneamente e direttamente dalla pianta. Se il frutto è sano e lo porti immediatamente al frantoio otterrai certamente un ottimo olio.

Secondo me puoi impiantare nuove piante nei "vuoti" cioè dove dici di avere circa 15 metri mantenendo una distanza tra le piante di circa 7 metri. Non piantare a caso perché poi avrai problemi anche con le lavorazioni. Guarda attentamente sul posto perché un sesto certamente lo hanno o quantomeno un'orientamento dei filari.

Saluti, Gianni


19/01/2018, 14:45
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