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Professione Norcino 
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Salve Mariofrancesco, sai se è prevista una forma di attività per un pensionato norcino, e se si, quali vincoli ci sono.
grazie!

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07/02/2012, 16:55
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ciao Nemesis, premesso che non sono un consulente del lavoro, posso girarti alcune righe di quanto trovato in un documento informativo per norcini, “Obblighi Fiscali del Norcino” relatore Massimo Valitutto del 12 Gennaio 2012
In esso vi è scritto: Nel seguente modulo si cercherà di esemplificare e determinare quelle che sono le possibili opportunità di regolarizzazione dal punto di vista fiscale dell’attività di norcino, sia essa svolta in modo occasionale o continuativo, quale attività professionale o di rapporto di lavoro dipendente.
Andiamo ora ad analizzare le casistiche più comuni di personale qualificato che presta questa attività cercando di delineare in modo sintetico i possibili scenari ai fini dell’inquadramento previdenziale.
Nel caso l’attività venga svolta da persona facente parte già del mercato del lavoro, quindi con rapporto di lavoro dipendente o persona temporaneamente inoccupata o messa a riposo si aprono degli scenari più ampi e più complessi a seconda della durata e della mansione effettiva svolta nell’attività stessa.
Il contratto tipico più comune per l‟attività di norcino è sicuramente il rapporto di lavoro dipendente con la qualifica di operaio avventizio, inteso a tempo determinato per il periodo in cui il prestatore di lavoro offre la sua manualità alle dirette dipendenze del datore di lavoro.
Con questo contratto si possono includere tutte le attività svolte in ambito agricolo all’interno dell’allevamento, dalla macellazione alla rivendita dei prodotti, qualunque sia l’attività effettiva.
Il contratto essendo di natura tipica è soggetto a particolari vincoli legati al rapporto di lavoro, è disciplinato dal contratto nazionale di lavoro ed è soggetto a tutta la normativa riguardante le leggi sul lavoro e sulla sicurezza sociale comprensiva della normativa antinfortunistica.
La durata massima di tale contratto è stabilita in 9 mesi in un anno solare e non più di 180 giornate, nella retribuzione c’è da considerare il Trattamento di fine rapporto e la declaratoria contrattuale che contempla diversi livelli a seconda della mansione svolta.
Più semplificata e di minore impatto per il prestatore di lavoro e il committente è la normativa prevista dalla Legge Biagi, vale a dire il lavoro accessorio (voucher) che è stata introdotta per soddisfare quelle esigenze di lavoro a carattere saltuario con il chiaro intento del legislatore di far emergere i rapporti di lavoro non configurabili nei contratti tipici previsti.
Il pagamento della prestazione avviene attraverso il sistema dei voucher (buoni lavoro) che garantiscono oltre alla retribuzione anche la copertura previdenziale presso l’INPS e assicurativa presso l’INAIL. Inoltre i compensi ricevuti sono già tassati a titolo d‟imposta cioè che non devono essere dichiarati nel reddito ai fini della dichiarazione dei redditi.
I committenti – cioè coloro che impiegano prestatori di lavoro occasionale - possono essere:
-Famiglie
-Privati
-Aziende
-Imprese familiari
-Imprenditori agricoli
-Enti senza fini di lucro
-Enti locali, limitatamente ai lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti, e in tutti i settori produttivi nel caso in cui il prestatore di lavoro sia un pensionato, uno studente sotto i 25 anni o un percettore di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito (lavoratori in cassa integrazione, in mobilità, in disoccupazione ordinaria o in trattamento speciale di disoccupazione edile).
Il ricorso ai buoni lavoro è limitato al rapporto diretto tra prestatore e utilizzatore finale, mentre è escluso che una impresa possa reclutare e retribuire lavoratori per svolgere prestazioni a favore di terzi come nel caso dell’appalto o della somministrazione.
I prestatori che possono accedere al lavoro occasionale accessorio sono:
- pensionati titolari di trattamento pensionistico in regime obbligatorio
- studenti nei periodi di vacanza e il sabato e la domenica …//

Logicamente l’argomento prosegue, ma se vuoi approfondire ti consiglio di rivolgerti ad uno studio di consulenza o prova nella nostra sezione di Fisco in agricoltura- moderatore l’amico ivanocimatti
Ciao mf

_________________
Wendell Berry, diceva “ se mangio carne voglio che venga da un animale che ha vissuto una bella vita all’aperto, senza affollamenti, su pascoli abbondanti, con acqua buona e alberi per ombra"...

http://www.leselvedivallolmo.it

Il prosciutto insaccato (TerrAmica nr. 0): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_0_2014/49?e=10353070/6348207
L'arte dell'insaccato (TerrAmica nr. 4): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_num4_issuu/41?e=10353070/32332678
Il Salame Campagnolo (TerrAmica nr. 5): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_nr_5_issuu/45?e=10353070/36962323


08/02/2012, 10:08
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