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Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga 
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PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA

CONCORSO “MIELI DEL PARCO 2012”
Al via le adesioni per la selezione delle migliori produzioni apistiche nel Gran Sasso Laga

Assergi – 09/07/2012 - L’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a bandisce la seconda edizione del Concorso per la selezione dei migliori mieli prodotti nell’area protetta. Il Concorso “Mieli del Parco 2012”, unico in Abruzzo, si rivolge agli apicoltori che commercializzano il miele prodotto da arnie posizionate, anche temporaneamente, all’interno del territorio di uno dei 44 Comuni del Parco, prodotti nel corso dell’ultima annata apistica (2011 per il mieli di produzione autunno-invernale, 2012 per gli altri). I campioni saranno valutati nell’ambito della categoria dichiarata attraverso le analisi più idonee a mettere in evidenza pregi e difetti del prodotto: in particolare, saranno utilizzate analisi fisico-chimiche, melissopalinologiche ed organolettiche. Il Comitato di valutazione sarà formato dal CRA-API di Bologna, Centro di riferimento per gli studi in apicoltura, dall’Albo degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele e nonché dai tecnici del Parco.

La scheda di partecipazione al concorso può essere scaricata da sito ufficiale del Parco: www.gransassolagapark.it e dovrà pervenire, con i relativi campioni di miele, entro la data del 14 settembre 2012.

La premiazione avrà luogo a Barisciano (AQ) il prossimo 7 ottobre, nell’ambito della manifestazione “Mielinfesta”, presso il Convento di San Colombo. La promozione dei mieli e delle aziende premiate verrà perseguita attraverso la diffusione dei risultati del concorso presso la stampa e altre iniziative di valorizzazione e divulgazione. In particolare, l’Ente Parco si impegna ad organizzare specifiche presentazioni ed azioni di valorizzazione dei migliori mieli del Parco nelle principali manifestazioni del settore agroalimentare. Verrà inoltre realizzata una specifica sezione destinata alla commercializzazione dei mieli premiati.

Il Concorso si inserisce nell’importante progetto “Caratterizzazione e tipizzazione dei mieli dell’area protetta” già avviato dall’Ente nel 2011 al fine di valorizzare i diversi tipi di miele prodotto, di incentivare le tecniche di buona pratica apistica e di promuovere il consumo dei mieli di qualità. Le finalità del concorso mirano in particolare a: creare una banca dati della produzione apistica dell’area protetta, per la caratterizzazione dal punto di vista chimico-fisico, melissopalinologico ed organolettico dei mieli; stimolare nell’area protetta la produzione di miele di qualità; promuoverne il consumo presso un pubblico attento e consapevole.

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09/07/2012, 19:43
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Parco Nazionale Gran Sasso - Monti della Laga:
http://www.agraria.org/parchi/abruzzo/gransasso.htm

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09/07/2012, 21:15
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“Il coinvolgimento delle comunità locali nelle politiche di conservazione”
Dal 10 al 13 ottobre ad Assergi, presso l’INFN, l’Ente Parco Gran Sasso - Laga promuove un importante convegno internazionale

Assergi 28/09/2012 - Con un prestigioso convegno, che cade a chiusura del progetto Life Ex-tra, dal 10 al 13 ottobre, l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, riunirà ad Assergi, nelle sale dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, tecnici, studiosi e specialisti provenienti da ogni parte del mondo, con l’obiettivo di sintetizzare le buone pratiche acquisite nel quadriennio di durata del progetto, e di mettere a punto una “cassetta degli attrezzi”, un insieme, cioè, di strumenti utili ad orientare le future politiche di conservazione. Quanto di più prezioso e necessario, dunque, in un’ottica di sviluppo sostenibile, a gestori di aree protette, amministratori, tecnici e operatori territoriali.

L’utilizzo di modalità e tecniche partecipative ha costituito il tratto distintivo, ma anche l’elemento più innovativo a livello internazionale, del progetto Life Ex-tra, finanziato dalla Comunità Europea per il suo obiettivo di migliorare le condizioni per la conservazione dei grandi carnivori attraverso la mitigazione del conflitto. Il progetto è stato realizzato a partire dal 2009 ed ha coinvolto oltre al Parco Gran Sasso – Laga, Ente promotore e partner capofila, aree protette ed Enti di ricerca di Romania, Grecia e Bulgaria, che condividono problematiche comuni nella coesistenza tra fauna selvatica ed attività antropiche, allevamento in primis.

Saranno dunque senz’altro di viva attualità le problematiche trattate nel convegno al quale l’Ente parco invita caldamente tutti i rappresentanti del territorio protetto ma anche quelli degli altri Parchi, i gestori delle aree protette, i tecnici, gli amministratori e quanti nel loro operare si confrontano con l’uso sostenibile e le attese di tutela delle risorse ambientali.

Per il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, che sintonizzandosi con lo strumento europeo “Life” continua ad inanellare significativi successi in termini di tutela della biodiversità, il convegno avrà il valore aggiunto di consolidare il legame con il mondo della ricerca scientifica applicata alla conservazione ambientale, valore fondante la missione dell’area protetta, suggellando nel contempo la collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la cui assoluta eccellenza, bene incontra ed integra le eccellenze di un Parco che continua ad operare scelte di conservazione a vantaggio delle future generazioni.

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01/10/2012, 11:19
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Fonte Cerreto: l’Associazione “Gran Sasso 360” assume in gestione il Centro Visite e lo Show Room dei prodotti tipici del Parco

l’inaugurazione avverrà sabato 8 dicembre alle ore 10.30

Assergi 04/12/2012 – Per l’implementazione dei servizi di accoglienza turistica nell’area di Fonte Cerreto, alla base della funivia del Gran Sasso d’Italia, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha stipulato un accordo di collaborazione con l’Associazione di operatori turistici “Gran Sasso 360”, che gestirà il Centro Visite, con il Punto Informativo stabile e lo Show Room dei prodotti tipici del Parco.

Le strutture turistiche e di accoglienza del Parco sono ubicate in un’ex casa cantoniera, ristrutturata e riqualificata dall’Ente nel 2005 e perfezionata nella sua attuale ambientazione grazie ad un progetto finanziato dal Consorzio Arca GAL Abruzzo. Lo show room, in particolare, propone un viaggio nella tradizione agroalimentare dell’area protetta, con pannelli illustrativi che ne descrivono gli affascinanti ed antichi paesaggi agrari e schede sui principali prodotti tipici.

L’inaugurazione della nuova gestione cade in concomitanza con le manifestazioni programmate a Fonte Cerreto dal Comune dell’Aquila ed acquista particolare significato nel quadro di quell’articolato progetto che vede l’Ente Parco impegnato su diversi fronti per la conservazione ed il rilancio sostenibile del versante meridionale del Gran Sasso.

La nuova gestione delle strutture turistiche sarà simbolicamente inaugurata il giorno dell’Immacolata, alle ore 10.30. Ulteriori informazioni sul sito: www.gransasso360.com;


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04/12/2012, 16:36
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“UTILIZZAZIONI FORESTALI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
IN AREE DESIGNATE PER LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA”

Giovedì 31 gennaio, Giornata Studio a Bussi sul Tirino (PE)

Assergi 08/01/2013 - Il prossimo 31 gennaio, a partire dalle ore 9.30, presso il Centro Visite del Fiume Tirino, a Bussi (PE), il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga terrà una giornata studio dal titolo "Utilizzazioni forestali a basso impatto ambientale in aree designate per la conservazione della natura".

La giornata studio rappresenta il quarto ed ultimo appuntamento organizzato dall’Ente in collaborazione con l'Accademia Italiana di Scienze Forestali, la Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali d'Abruzzo, l'Associazione Laureati Italiani in Scienze Forestali e la Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale, con l’obiettivo di individuare percorsi tecnico-scientifici e normativi che possano consentire, in ultima analisi, di integrare le esigenze della conservazione con le attività agrosilvopastorali.

Partito nel 2011, Anno Internazionale delle Foreste, il ciclo di giornate studio costituisce per la Direzione dell’Ente «un ulteriore, prestigioso contributo all’individuazione di buone pratiche di conservazione ed uso sostenibile del patrimonio forestale che, nel Parco Gran Sasso – Laga, è particolarmente tutelato nei suoi eccezionali valori di biodiversità e cultura».

Nella giornata studio saranno riportate le esperienze e le innovazioni più significative del settore forestale da parte di esperti provenienti dal mondo della ricerca italiana e da enti ed associazioni di categoria. L'accesso è gratuito, ma occorre comunicare preventivamente la partecipazione alla Segreteria (giovanna.puccioni@aisf.it), non oltre la data di martedì 22 gennaio 2013.

Maggiori informazioni e programma sul sito web del Parco, www.gransassolagapark.it

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08/01/2013, 16:04
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LA COMUNITA’ EUROPEA FINANZIA ALL’ENTE PARCO IL LIFE + “PRATERIE”

Assergi 12/02/2013 – Un altro importante progetto del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è stato finanziato dalla Comunità Europea attraverso lo strumento LIFE. Si tratta di “Praterie”, per la “conservazione a lungo termine delle praterie tramite l’incoraggiamento di pratiche di pascolo adeguate, l’oculata gestione delle infrastrutture ricettive ed il controllo dei flussi turistici su aree di elevato valore naturalistico”.

“Praterie” ha un budget di circa 1.680.000 €, finanziato per il 50 % dalla UE. Di durata quinquennale, vede l’Ente Parco come unico beneficiario e coordinatore, coinvolgendone pertanto tutti i servizi operativi. L’area di progetto coincide con il grande altipiano di Campo Imperatore, oltre che con alcune aree minoritarie dei Monti della Laga che, analogamente al primo, sono interessati da habitat elencati nella direttiva europea “Habitat”.

Presupposto del progetto è la considerazione che le praterie d’alta quota subiscono crescenti minacce di degrado a causa di diverse problematiche. Da un lato, le pratiche di pascolo estensivo, mantenutesi per secoli, hanno subito cambiamenti socio-economici tali da non essere più correttamente attuate, quando addirittura abbandonate a causa della scarsa redditività. Il problema è diffuso sui Monti della Laga mentre, sul Gran Sasso, si registra il problema opposto: le attività di pascolo si concentrano esclusivamente in quelle aree dove sono disponibili ricoveri ed abbeveratoi, a discapito di altre. La crescita di specie erbacee spontanee degrada queste ultime, mentre le prime soffrono le conseguenze dell’eccessivo calpestio e dell’erosione del suolo.

Anche il turismo e le radicate abitudini dei visitatori costituiscono una minaccia diretta per le praterie. Alcuni sentieri sono degradati dall’eccessivo calpestio ma risultano particolarmente dannose pratiche quali il parcheggio dei motoveicoli sui prati o l’attraversamento degli stessi da parte di fuoristrada e motociclette, unitamente all’abbandono dei rifiuti in aree di pregio ambientale.

Per ovviare a tutte queste problematiche, il progetto si prefigge allo stesso tempo l’incoraggiamento di più oculate pratiche di pascolo e di gestione dei flussi turistici. Per quanto attiene alle prime, in sinergia con i nove comuni ricadenti nell’area di progetto e con le associazioni di categoria, sarà avviato un processo di negoziazione per armonizzare i regolamenti di pascolo con le attese di tutela, in aggiunta ad azioni di infrastrutturazione che vedranno la creazione di abbeveratoi, la recinzione dei laghetti d’alta quota e l’installazione di recinti e ricoveri per vitelli e ovini, garantendo agli allevatori tutta l’assistenza tecnica necessaria a recepire il nuovo corso.

Per gli aspetti legati alla gestione turistica, nell’ambito del progetto si provvederà a restaurare 10 km di rete sentieristica, a creare otto aree di parcheggio per autoveicoli e camper e ad installare una specifica cartellonistica per orientare i turisti. E’ prevista, infine, una divulgazione itinerante di buone pratiche per gli allevatori, con l’apertura di punti informativi in quattro punti strategici del Parco e, con essa, attività di informazione e sensibilizzazione civica.

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13/02/2013, 18:49
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"Strategia contro l'avvelenamento della fauna in Italia"
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga organizza un convegno nella capitale

Assergi 14/02/2013 - il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con il convegno “Strategia contro l'avvelenamento della fauna in Italia”, pone all’attenzione pubblica nazionale il problema dell’uso illegale di bocconi avvelenati contro la fauna selvatica e gli animali domestici. Il convegno, organizzato dall’Ente Parco nell’ambito delle attività del progetto comunitario Life “ANTIDOTO”, si terrà a Roma giovedì 28 febbraio presso l’Auditorium del Ministero della Salute.

I lavori partiranno dall'analisi della normativa vigente e dalle esperienze maturate in Italia e in Spagna da parte di quanti sono a vario titolo impegnati sul campo nella lotta all’uso del veleno e che, pertanto, ben conoscono gli ostacoli tecnici, legislativi, burocratici ed umani che rendono problematica l'individuazione dei responsabili. Si parlerà inoltre della straordinaria esperienza rappresentata dai Nuclei Cinofili Antiveleno (NCA) e dell’insostituibile ruolo che svolgono nella lotta all'uso del veleno. Primo in Italia grazie al progetto ANTIDOTO, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha attivato tali unità tre anni orsono, in collaborazione con il CTA del Corpo Forestale dello Stato.

Sulla complessa tematica si confronteranno biologi, naturalisti, veterinari, personale del Ministero della Salute, dei Carabinieri per la Tutela della Salute NAS e del Corpo Forestale dello Stato. Un prezioso contributo al convegno sarà portato dagli esperti della Regione Andalusia, partner del progetto ANTIDOTO insieme al Governo dell’Aragona, nel cui territorio i Nuclei Cinofili Antiveleno operano già dal 2007.

L’evento, organizzato al quinto anno di attività del progetto, rappresenta un momento di sintesi delle azioni sinora messe in atto nella lotta all'uso dei bocconi avvelenati e si prefigge l’obiettivo di far emergere i punti di forza e di debolezza, di promuovere la condivisione delle esperienze e delle buone pratiche e di proporre misure finalizzate a migliorare in maniera significativa la capacità di contrastare il fenomeno e ancor più di prevenirlo.

Nel corso del convegno, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga presenterà la pubblicazione "Strategia contro l'uso del veleno in Italia", redatta con la collaborazione del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria dell'Istituto Zooprofilattico delle Regioni Lazio e Toscana, nella quale si propongono misure pratiche e disposizioni normative che possono risultare utili ad amministratori, legislatori, corpi di polizia, veterinari ed associazioni.

Le iscrizioni al convegno sono aperte fino al 20 febbraio, ma numerose sono quelle già pervenute, da parte di funzionari di Istituti Zooprofilattici, ASL veterinarie, Regioni, Province, associazioni di categoria di tutta Italia: segno, questo, che il problema del veleno comincia ad emergere e ad essere condiviso in tutta la sua gravità ed urgenza.

Per maggiori informazioni ed iscrizioni: www.lifeantidoto.it - www.gransassolagapark.it

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15/02/2013, 17:07
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“I DIFETTI DEI FORMAGGI OVINI A LATTE CRUDO”
Seminario teorico-pratico per l’aggiornamento professionale dei produttori del Parco Gran Sasso Laga

Assergi 20/02/2013 – Frutto di un accurato lavoro di programmazione nell’alveo del progetto “Sapiens”, avviato nel 2009, si terrà nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga un seminario teorico – pratico sul tema: “I difetti dei formaggi ovini a latte crudo”. L’iniziativa, che avrà luogo presso la sala convegni del Monastero di San Colombo di Barisciano, nei giorni 6 - 7 marzo prossimi, si lega alla volontà dell’Ente Parco di fornire agli operatori del settore agroalimentare un know how utile ad interpretare le richieste del mercato e ad affrontare le crescenti sfide che questo impone.

Il seminario sarà condotto dal Prof. Ottavio Salvadori del Prato, Ordinario di Tecnologia lattiero casearia presso l’Università di Milano, uno dei massimi esperti italiani del settore.

Pur essendo la produzione casearia ovina l’elemento storico - culturale ed economico di maggior rilievo nel Parco, proprio in questa tipologia di formaggi, e specialmente in quelli a latte crudo, si riscontrano spesso dei difetti, che insorgono in fase di produzione, stoccaggio e stagionatura. Tali difetti, pur non avendo conseguenze sulla salute dei consumatori, hanno purtroppo l’effetto di deprezzare i prodotti o addirittura di precluderne la vendita.

Il seminario pertanto si rivolge in via esclusiva agli allevatori e trasformatori che operano all’interno dell’area protetta e vedrà, per la parte teorica, l’analisi delle filiere produttive dal punto di vista tecnologico e microbiologico e, per la parte pratica, l’osservazione diretta e la sperimentazione di pratiche di risoluzione dei difetti direttamente presso le strutture di trasformazione lattiero-casaeria.

La richiesta di partecipazione al seminario deve essere inoltrata all’Ente Parco mediante apposito modello scaricabile dal sito www.gransassolagapark.it entro e non oltre le ore 13,00 del 1 marzo 2013.

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20/02/2013, 14:53
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LIMONIO AQUILANO: LA GEMMA DELLA BIODIVERSITA’ SALVATA DALL’ESTINZIONE

All’Aquila un convegno sulla specie endemica che in tutto il mondo vive solo nelle conche aquilane

Assergi/L’Aquila, 22/02/2013 - Si terrà venerdì 8 marzo, all’Aquila, presso l’Aula Magna del Corpo Forestale dello Stato, in Via della Polveriera, il convegno dal titolo “Goniolimon italicum: scoperta, stato e prospettive di un endemismo unico al mondo”. Il convegno è organizzato dal Corpo Forestale dello Stato (Ufficio Territoriale per la Biodiversità dell’Aquila) in collaborazione con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e l’Università degli Studi di Camerino.

Il Goniolimon italicum è una delle specie vegetali più rare del mondo. E’ endemica dell’Abruzzo e vive in natura solo in pochissime località delle conche aquilane, dove la sua distribuzione appare singolarmente legata a quella degli insediamenti delle antiche civiltà italiche, da cui prende il nome. Il convegno rappresenta un momento di sintesi delle ricerche e dei progetti di conservazione messi in campo dagli Enti promotori, che hanno unito forze e competenze al fine di salvaguardare un patrimonio unico al mondo.

Dopo i saluti istituzionali, alle ore 9, del Comandante Regionale del CFS, Giuseppe Paolella, del Direttore dell’Ente Parco, Marcello Maranella, del Capo dell’Ufficio per la Biodiversità del CFS, Alessandro Bottacci, del Coordinatore del Programma RENGER del Corpo Forestale dello Stato, Fabio Gorian e del Capo dell’UTB dell’Aquila, Maurizio Sista, i lavori saranno divisi in tre parti: scoperta, stato e prospettive, ripercorrendo in tal modo le tappe di un percorso avvincente che, dalla scoperta della specie nel 1982, ha portato alla realizzazione di un’articolata serie di azioni di ricerca, monitoraggio e tutela.

Interverranno a tal proposito Fernando Tammaro, dell’Università degli Studi dell’Aquila, Sandro Pignatti dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Fabio Conti dell’Università degli Studi di Camerino, responsabile del Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino, Bruno Petriccione e Monia Marrone (UTB dell’Aquila), Federica Morretti e Giovanna Puppi dell’Università degli Studi di Bologna, Silvia Biondini del Centro Nazionale CFS per la Biodiversità Forestale di Pieve S. Stefano, Daniela Tinti e Federico Striglioni dell’Ente Parco, Francesco Contu della Regione Abruzzo, Nicoletta Tartaglini del Ministero per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare.

Alla vigilia del convegno, il giorno 7 marzo, sarà organizzata una breve escursione per vedere il Goniolimon in natura. La partenza è fissata alle ore 9 dalla sede del convegno. Informazioni, programma e modalità di partecipazione sul sito: http://www.gransassolagapark.it" target="_blank.


Allegati:
Goniolimon.jpg
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IL PARCO IN ASCOLTO DELLE ISTANZE DEGLI ALLEVATORI
Ieri in gran numero si sono riuniti ad Assergi per discutere sull’indennizzo dei danni da lupo.

Assergi 06/03/2013 – Si è tenuto ieri ad Assergi, in una sala consiliare gremita, il secondo positivo incontro tra l’Ente, gli allevatori dell’area protetta, le associazioni di categoria e i veterinari della ASL che hanno risposto all’invito di lavorare insieme, in un processo di massima condivisione, nella revisione del regolamento per gli indennizzi al patrimonio zootecnico per i danni causati dalla fauna selvatica e in particolare dal lupo.

Da alcuni anni l’Ente Parco, tra i primi in Italia, al fine di mitigare il conflitto tra le attese di tutela e le attività antropiche, ha abbracciato una metodologia di governance partecipata, promuovendo periodicamente degli incontri, la cui efficacia e sostanziale novità risiedono nella possibilità di una paritetica espressione delle opinioni e dei punti di vista, affinché i momenti decisionali siano condivisi e non imposti dall’alto. Proprio in quest’ottica si è discusso ieri della bozza di regolamento e sono state elaborate le integrazioni e le modifiche proposte dai diversi portatori d’interesse, Parco compreso.

Va sottolineato che la Legge 394, istitutiva delle aree protette, considera l’indennizzo del danno da fauna selvatica come il principale strumento per la mitigazione del conflitto nelle aree protette e che, alla luce di ciò, assume senz’altro un valore aggiunto l’impegno costantemente rivolto dall’Ente Parco alla disseminazione di buone pratiche per la diminuzione del danno e la corretta gestione dell’allevamento, quali la fornitura di recinzioni elettrificate, la donazione di cani da guardiania, il supporto veterinario e logistico, la raccolta delle carcasse, il processo di partecipazione e così via.

«Il presupposto di tali incontri – sottolinea il Direttore dell’Ente, Marcello Maranella – risiede nella consapevolezza che la tutela della fauna selvatica, che la Legge richiede all’Ente Parco, passa per la corretta applicazione delle norme di indennizzo del danno e che, in quest’ottica, l’Ente Parco considera gli allevatori, analogamente agli agricoltori, degli alleati che, presidiando il territorio protetto, compartecipano a tutti gli effetti la sua missione di tutela».

Laddove, inoltre, per mero errore, la comunicazione dell’incontro non abbia formalmente raggiunto tutti gli allevatori e loro associazioni di categoria, l’Ente Parco invita fin da ora a contribuire alla revisione del nuovo Regolamento sugli indennizzi, già dal prossimo incontro con gli allevatori, che si terrà nella mattinata del 19 marzo, nella sede dell’Ente Parco.

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07/03/2013, 15:08
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