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Parco Nazionale delle Cinque Terre 
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Che cosa sono i vigneti eroici?
Il giornalista Piero Carlesi spiega perché le terrazze della Valtellina e delle Cinque Terre sono cosi speciali e la nuova legge che ora li tutela (e così protegge il paesaggio).

(Manarola - Sede, 27 Gennaio 2017) - Leggi l'articolo al link del Touring Club

Il Convegno
Dal 29 marzo al 1° aprile si terrà il convegno Viticoltura di montagna e in forte pendenza, al Crea (Centro di ricerca per la viticoltura), a Susegana (Tv).
Al congresso, che prevede la presentazione di lavori di carattere scientifico suddivisi nelle seguenti sessioni tematiche - storia e cultura delle viticoltura di montagna e in forte pendenza; tecnologia della produzione viticola ed enologica; aspetti economici e sociali; ambiente territorio e paesaggio - parteciperà anche il Parco Nazionale delle Cinque Terre.

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27/01/2017, 21:21
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Al via il Piano del Parco.
(Manarola - Sede-, 14 Febbraio 2017) - Nel corso dell'ultimo consiglio direttivo sono state avviate le procedure per iniziare il percorso che porterà alla stesura del Piano del Parco. Il precedente piano, adottato nel 2002 e il cui iter di approvazione non è stato portato a compimento, è stato definitivamente revocato nel dicembre 2010 dalla Regione Liguria.

Il consiglio del Parco ha così delineato i primi indirizzi per la redazione del documento propedeutico alla redazione del Piano individuando quelli che rappresenteranno i punti cardine del quadro conoscitivo da cui partire ed in particolare il Piano di Gestione del Sito Unesco attualmente in fase di approvazione, i monitoraggi eseguiti negli anni mirati alla caratterizzazione della biodiversità delle Cinque terre, gli studi da aggiornare che avevano indirizzati la redazione del piano nel 2000 nonché le ricerche ad oggi effettuate dal Centro Studi rischi geologici del parco e dai vari istituti di ricerca e nell'ambito della programmazione europea.

Sarà costituito un gruppo di lavoro composto da professionisti specializzati in materie scientifiche e socio economiche che saranno affiancati dalle università con le quali sono state già attivate collaborazioni per la redazione del piano gestione unesco.

Con il Piano del parco si procederà anche alla redazione dei piani di gestione dei siti comunitari di competenza del piano pluriennale socio-economico e del regolamento del parco.

Il percorso individuato richiederà la partecipazione di tutti i portatori di interesse diretti e indiretti mediante l'apertura di appositi forum e con la partecipazione di tutti i consigli comunali del territorio e rappresenterà un vero momento di confronto e di partecipazione per addivenire alla compilazione di uno strumento pianificatorio che rappresenti un modello di conservazione e sviluppo sostenibile con al centro la ripresa dell'attività agricola ritenuta elemento fondamentale per un corretto presidio del territorio anche da un punto di vista idrogeologico.

"Nel corso dell'ultimo biennio – dice Vincenzo Resasco, vice presidente del Parco - sono stati effettuati studi che hanno poi portato al piano di gestione del sito Unesco. Un ruolo importante ha ricoperto il Centro Studi Idrogeologico, che ha censito importanti attività di ricerca e che, sicuramente, rappresenteranno un importante apporto conoscitivo da cui partire. Essenziale, per la stesura del piano del parco, la collaborazione con le università che hanno intrapreso studi conoscitivi ambientali."

"Il Consiglio del parco, all'interno del quale operano tutti i sindaci del territorio, incontrera' le associazioni di categoria, gli stakholder e i residenti – dice Patrizio Scarpellini, direttore del Parco – e, come abbiamo già fatto per il Bilancio sociale, "parleremo" con tutti. Siamo convinti che grazie allo scambio di conoscenze lo strumento del Piano sarà determinante per il futuro del territorio".

Saranno istituiti tavoli di lavoro attorno ai quali, al fianco di amministratori e rappresentanti del Parco, potranno sedere tutti coloro che vorranno condividere e collaborare per la stesura di uno strumento efficace e indispensabile per la gestione di un territorio bellissimo e delicato.

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14/02/2017, 19:23
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Formazione elenco guide ambientali escursionistiche e turistiche del Parco Nazionale delle Cinque Terre
Il 6 e 8 marzo l'ultimo incontro a cui le Guide Ambientali Escursionistiche e le Guide Turistiche, inserite nell'elenco ufficiale in allegato, dovranno partecipare.

(Manarola - Sede -, 21 Febbraio 2017) - La data degli incontri periodici di approfondimento e aggiornamento, mirate alle tematiche legate al territorio del Parco Nazionale, integreranno le conoscenze già acquisite con gli esami di abilitazione per Guide Turistiche e Guide Ambientali.

Saranno illustrate le strategie intraprese dal Parco nell'ambito del piano di gestione del Sito Unesco e nella CETS ( Carta Europea del Turismo Sostenibile).

I corsi, per coloro che sono stati inseriti negli elenchi in allegato, si terranno presso la sala di rappresentaza della sede del Parco a Manarola in Via Discovolo (Stazione FFSS) nei giorni 6 e 8 marzo per la seconda sessione, dalle 14 alle 18.

La prima sessione si è tenuta nel mese di dicembre.

Per ulteriori info

guidaparcopn5t@parconazionale5terre.it

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21/02/2017, 20:37
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Ambiente e turismo? Alle Cinque Terre si può
Di Stefano Cariani - Piemonteparchi

(Manarola - Sede -, 24 Febbraio 2017) - Poker di iniziative per conciliare economia e natura: un marchio di qualità ambientale, una carta multiservizi, un'app innovativa e una Banca del Lavoro

Tre milioni di visitatori all'anno in un Parco che si sviluppa a cavallo di una delle zone più turistiche d'Italia; un vino, il Sciacchetrà DOC, famoso in tutto il mondo; un ricco calendario di escursioni guidate; produzioni di olio e miele di fama internazionale. Basterebbe questo breve elenco per pensare ad un turismo invadente, onnivoro e nemico dell'ambiente. Eppure, alle Cinque Terre il turismo va a braccetto con l'agricoltura, l'economia locale e la mitigazione del rischio naturale. Come? Con una serie di iniziative apparentemente slegate tra loro, ma inserite in una regia generale in grado di mettere a servizio dell'ambiente gli enormi numeri del turismo.

Sostenere l'agricoltura locale con un protocollo di qualità

Il Parco Nazionale Cinque Terre vanta la presenza di 23 cantine produttrici di Sciacchetrà DOC. Oggi si assiste ad una lenta ripresa dell'attività agricola, che una volta impegnava 1200 ettari, mentre oggi si limita a 100 ettari, seppur in lento ma costante aumento. Sono soprattutto i giovani sotto i 45 anni a tornare sul territorio. Come sostenerli? Con l'elaborazione di un protocollo che riconosca e sostenga le attività agricole e di pesca artigianale che esaltano le identità territoriali offrendo ai visitatori la qualità del prodotto e il "sapore" dei luoghi raggiunti. "L'obiettivo è quello di valorizzare, insieme alla qualità delle produzioni locali - dice Vittorio Alessandro, presidente del Parco - il loro valore economico-sociale, il legame - che esse rappresentano - dell'uomo al territorio e i percorsi di inclusione da esse aperte: storie non da inventare, ma già vive." A marzo la proposta è stata accolta dal Consiglio direttivo di Europarc e sarà portata all'Assemblea generale nel prossimo mese di ottobre.

segue http://www.piemonteparchi.it/cms/index. ... rre-si-puo

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24/02/2017, 18:35
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Alternanza Scuola Lavoro, lo scrittore Casalini incontra i ragazzi


Domani 1 marzo l’Istituto Fossati Da Passano nell'ambito del progetto Alternanza Scuola Lavoro incontra il giornalista e scrittore Emilio Casalini

Continua il progetto formativo Alternanza Scuola Lavoro che vede la collaborazione tra l'Istituto Superiore Fossati - Da Passano, l'Ente Parco e il Consorzio ATI 5 Terre, come previsto dall'ultima riforma scolastica La Buona Scuola.

Scopo dell'iniziativa, rivolta agli studenti iscritti all'indirizzo turistico, è offrire un'occasione di incontro tra il mondo della scuola e quello del lavoro attraverso incontri frontali ed esperienze di conoscenza sul campo, nell'arco di un triennio.

L'appuntamento di domani 1 marzo, organizzato dagli operatori dell'ATI 5 Terre, sotto la guida del CEA del Parco, e dal dirigente scolastico Paolo Manfredini vedrà la partecipazione dello scrittore Emilio Casalini che parlerà del suo libro "Rifondata sulla bellezza"

Al termine, dibattito cui prenderanno parte giornalisti e rappresentanti delle istituzioni.

www.parconazionale5terre.it/dettaglio.php?id=39973

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28/02/2017, 16:59
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il Parco capofila della task force internazionale per monitorare i rifiuti in mare e tutelare la biodiversità.
Parte il progetto europeo MEDSEALITTER. A Manarola tecnici e ricercatori a confronto con istituzioni e AMP: obbiettivo protocolli condivisi

(Riomaggiore, 03 Marzo 2017) -

Ben dieci partner internazionali, provenienti da Grecia, Spagna, Francia e Italia saranno impegnati nei prossimi tre anni, fino al 2019, nello studio di protocolli condivisi per il monitoraggio dei rifiuti nel Mar Mediterraneo, che ad oggi non sono stati ancora determinati. Protocolli che serviranno non soltanto a tenere sotto controllo il fenomeno della plastica in mare, ma anche come cartina tornasole che ci dirà se le misure adottate per contrastarlo funzionano o no e, soprattutto, a salvaguardare il delicato complesso di biodiversità che ospita il Mare Nostrum.

Il progetto MEDSEALITTER nasce infatti dalla sinergia di diversi soggetti, attivi a vario titolo sul fronte dell'inquinamento in mare, che negli ultimi anni hanno lavorato nei rispettivi paesi provenienza al rilevamento e analisi del cosiddetto marine litter, cioè il complesso dei rifiuti galleggianti e sommersi presenti nei nostri mari.

"Siamo soddisfatti degli esiti degli incontri succedutisi in questi giorni nel contesto del Kickoff di Medsealitter - dice Patrizio Scarpellini, direttore del Parco- Abbiamo avuto l'occasione di veder dialogare scienziati e amministratori locali, giornalisti e studenti. E' il primo passo, il calcio d'inizio, appunto, di uno dei quattro progetti europei che vedranno il Parco e il territorio protagonisti a livello europeo. Siamo felici perche questi progetti avranno una importante ricaduta sull'ambiente, sia marino che terrestre. Saranno in grado, anche grazie agli spunti emersi nel corso dei confroni cui hanno partecipato anche gli amministratori, di coniugare le esigenze di tutti. Un primo piccolo passo le bacheche illustrative sulle attività in corso che saranno installate nei pressi dei porticcioli e delle marine dei borghi."

Il mare Mediterraneo è uno dei principali hot spot mondiali per biodiversità, ma è anche uno dei mari più inquinati del mondo. La direttiva quadro sulla Strategia Marina considera i rifiuti marini come uno delle più gravi fonti di contaminazione del mare e afferma che il Buon Stato Ambientale, per questo indicatore, è raggiunto quando "le proprietà e le quantità di rifiuti marini non provocano danni alla costa e all'ambiente marino ".

Analoghe considerazioni sono state fatte da parte dei Paesi del Mediterraneo che hanno adottato la

Convenzione di Barcellona, garantendo che i rifiuti marini non devono influire sulla biodiversità e i servizi ecosistemici sono stati incorporati come obiettivo ecologico principale.

Nonostante molte organizzazioni del Mediterraneo stiano lavorando su questo tema, non c'è alcun protocollo comunemente accettato,che permetta di valutare l'inquinamento da rifiuti marini.
L'analisi dalla quale nasce il progetto MEDSEALITTER riguarda proprio la natura del problema in esame; le plastiche e i rifiuti nel Mar Mediterraneo sono un problema internazionale, che impone dunque l'adozione di un ottica sistemica al fine di eliminare le cause strutturali alla base del fenomeno, superando l'ottica dei confini, delle competenze e delle responsabilità dei singoli Paesi.

Ed per questo che ISPRA (Italia), Università di Barcellona (Spagna), Università di Valencia (Spagna), AssMedasset (Grecia), Hellenic Centre for Marine Research (Grecia), AMP Villasimius (Italia), EcolePratiquedes Haute Etudes(Francia), EcoOcean (Francia) e Legambiente (Italia), capitanati dal Parco Nazionale delle 5 Terre (Italia) - che svolgerè fino al 2019 l'importante ruolo di capofila del progetto – hanno redatto e avviato il progetto europeo MEDSEALITTER, cofinanziato dal PROGRAMMA INTERREG MED.

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03/03/2017, 19:05
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II Master Territoriale formativo le Cinque Terre del Vino
Dal 10 a 30 Marzo, Parco e AIS Liguria organizzano un ciclo di incontri rivolti a operatori turistici delle Cinque Terre per diffondere e valorizzare la cultura vitivinicola delle Cinque Terre.

(Manarola - Sede, 07 Marzo 2017) - Partirà venerdì 10 marzo, presso la sede del Parco Nazionale in Via Discovolo a Manarola, il percorso formativo di 7 incontri, rivolto agli operatori turistici e della ristorazione che operano nell'ambito delle Cinque Terre
Si comincerà con un avvicinamento alle tecniche di degustazione e all'analisi sensoriale del vino, per passare ai vitigni, alla tecnica di coltivazione e di vinificazione delle uve prodotte nelle Cinque Terre.
Seguiranno cenni e approfondimenti storici, sulle modalità di servizio e sugli abbinamenti con i piatti territoriali. Una vera immersione nel mondo enogastronomico di questo angolo affascinante di Liguria, visto dalla prospettiva del vino, motore turistico e di salvaguardia paesaggistica che qui, più che altrove, esercita un ruolo fondamentale quale attrattiva turistica e territoriale.

"'L'Associazione Italiana Sommelier, attraverso la sua Delegazione di La Spezia, ha aderito in modo entusiastico a questa iniziativa, – dichiara Alex Molinari, Presidente di AIS Liguria – voluta dal Parco delle Cinque Terre e propedeutica alla seconda fase della Carta Europea del Turismo Sostenibile che vedrà il coinvolgimento degli operatori economici delle Cinque Terre. L'AIS crede fortemente nel potenziale culturale e attrattivo esercitato dal mondo del vino verso un turismo sostenibile e compatibile con un territorio fragile e delicato come quello ligure."

"Il Master rappresenta il primo tassello di un percorso di valorizzazione della cultura vitivinicola delle Cinque Terre in sinergia con l'Associazione Italiana Sommelier. – Sottolinea Patrizio Scarpellini, Direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre - Un'iniziativa di alta formazione mirata al primo vero "front office" che incontrano i visitatori dell'Area Protetta, ossia gli operatori turistici locali e le guide. Per questo riteniamo che il supporto professionale dell'AIS sia indispensabile per raccontare ed esaltare la qualità dei nostri vini e del nostro paesaggio."

A questa prima iniziativa seguiranno, nei mesi successivi, ulteriori eventi connessi al tema vino, sia formativi che dedicati ad un pubblico più vasto, per i quali AIS Liguria fornirà il massimo supporto possibile, al fine di garantire la miglior riuscita delle diverse manifestazioni e, soprattutto, di valorizzare la stretta relazione che intercorre tra produzione vitivinicola, tutela del territorio e promozione turistica.

PROGRAMMA COMPLETO

1° INCONTRO: VENERDI 10 MARZO ORE 15,00 - I RICONOSCIMENTI DEL VINO. Avvicinamento alla
tecnica di degustazione ed all'analisi sensoriale del vino. Relatori: Marco Rezzano/Yvonne Riccobaldi

2° INCONTRO: MERCOLEDI 15 MARZO ORE 14,45 - DALLA VIGNA ALLA BOTTIGLIA. Analisi del terroir
delle Cinque Terre, i vitigni, la tecnica d'allevamento, la tecnica di vinificazione, i componenti ed i caratteri del
vino. Relatore: Giorgio Baccigalupi (Enologo)

3° INCONTRO: GIOVEDÌ 16 MARZO ORE 14,45 - LE TECNICHE DI SERVIZIO, DI ABBINAMENTO E LE
OPPORTUNITÀ COMMERCIALI. Analisi storico culturale del territorio al servizio del turismo, il servizio del vino.
La capacità di saperlo proporre, l'abbinamento territoriale adeguato. Relatori: Yvonne Riccobaldi/Laura Picardi

4° INCONTRO: MARTEDÌ 21 MARZO ORE 15 - I PRODUTTORI, LE LORO STORIE, I LORO VINI. Incontro
con i produttori delle Cinque Terre, degustazioni guidate dei rispettivi vini.

5° INCONTRO: GIOVEDÌ 23 MARZO ORE 15,00 - I PRODUTTORI, LE LORO STORIE, I LORO VINI. Incontro con i produttori delle Cinque Terre, degustazioni guidate dei rispettivi vini.

6° INCONTRO: MARTEDÌ 28 MARZO (DUE GRUPPI) DALLE ORE 9,00 ALLE ORE 12,30 E DALLE ORE 14
ALLE ORE 18 - I PRODUTTORI, LE LORO AZIENDE, LE LORO VIGNE, I LORO VINI. Visita sul territorio dai
produttori delle Cinque Terre: conoscenza delle rispettive aziende, degustazioni guidate dei rispettivi vini.

7° INCONTRO: GIOVEDÌ 30 MARZO ( DUE GRUPPI) DALLE ORE 9,00 ALLE ORE 12,30 E DALLE ORE
14,00 ALLE ORE 18,00 - I PRODUTTORI, LE LORO AZIENDE, LE LORO VIGNE, I LORO VINI. Visita sul
territorio dai produttori delle Cinque Terre: conoscenza delle rispettive aziende, degustazioni guidate, dei
rispettivi vini.

PER INFORMAZIONI E ADESIONI CONTATTARE I SEGUENTI RECAPITI: YVONNERICCOBALDI@GMAIL.COM CELL. 338 2220088 - MARCOREZZANO@VIRGILIO.IT CELL. 346 5083754

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07/03/2017, 19:55
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AMBIENTE: REGIONE LIGURIA CAPOFILA DELLA LOTTA ALL’EROSIONE COSTIERA.
ASSESSORE GIAMPEDRONE: “1,2 MILIONI A DISPOSIZIONE DEL TERRITORIO GRAZIE AL PROGETTO UE MAREGOT. PARCO DELLE CINQUETERRE ZONA PILOTA PER INTERVENIRE”.

(Genova, 08 Marzo 2017) - E' partito questa mattina il progetto della Regione Liguria "MAREGOT",dedicato al tema dell'erosione costiera e finanziato dal Programma Europeo transfrontaliero Marittimo. Cinque milioni di euro in totale, di cui oltre 1,2 milioni per la Liguria che saranno utilizzati per pianificare interventi che riducano l'impatto dell'erosione sulle attività economiche come il turismo. E' stato presentato dall'assessore regionale all'Ambiente e Difesa del Suolo, Giacomo Giampedrone nel corso del convegno in Regione che ha riunito anche i partner del progetto: oltre alla Liguria con il Parco delle Cinque Terre e l'Università di Genova, anche la Regione Toscana, la Regione Sardegna, la Corsica e la Regione transfrontaliera PACA ( Provenza-Alpi-Costa Azzurra). Tre anni di lavoro, a partire da oggi, e fino al 2020, per mettere in campo interventi e iniziative contro l'azione erosiva del mare e i cambiamenti climatici.

"Si tratta di un progetto ambizioso in cui il dipartimento Ambiente della Regione Liguria ha investito e ottenuto molto – sottolinea l'assessore Giampedrone – Un progetto che permetterà alla Regione di limitare gli effetti del cambiamento climatico e di progettare soluzioni sostenibili e durature per salvaguardare l'economia. Quelle ottenute sono risorse importanti per il territorio ligure chiamato a rispondere alle esigenze che l'erosione costiera ci impone, a scapito soprattutto della provincia della Spezia e di quel territorio fragile e bellissimo che è il Parco delle Cinque Terre, una delle zone della Liguria che ha più necessità di interventi". "Il mare infatti – ha continuato Giampedrone – pur essendo una grande risorsa, necessità di azioni e di conoscenze tecnologiche di avanguardia per fare in modo che possa convivere con il territorio".

"Il progetto Maregot - dice Patrizio Scarpellini, direttore del Parco nazionale delle Cinque Terre, è incentrato sulla prevenzione e la gestione dei rischi derivanti dall'erosione costiera. Intende contribuire ad una crescita delle conoscenze e della consapevolezza dei principali target rispetto alla tematica ambientale della gestione costiera integrata. Per raggiungere tale scopo, sarà predisposto un piano di comunicazione del progetto che conterrà azioni specifiche rivolte ai singoli target. Il progetto - conclude Scarpellini - definirà anche una strategia di comunicazione transfrontaliera che approfondirà altresì la conoscenza dei contesti locali per rispondere alle esigenze di ogni singolo territorio. Le Cinque Terre sembrano una bomboniera – continua Patrizio Scarpellini – invece sono un lembot di terra molto complicato. I terrazzamenti stanno arretrando. Abbiamo già piazzato delle boe per studiare il moto ondoso, abbiamo istituito un centro per monitorare l'evoluzione dei versanti verticali, il territorio è fragile: abbiamo 4500 abitanti e un movimento turistico di 2,5 milioni».

Le attività di MAREGOT sono indirizzate alla stesura di un Piano di intervento costiero per un'area pilota che fornirà gli indirizzi per uno sviluppo duraturo del territorio in un'ottica di gestione integrata della zona costiera. "Lavoreremo – conclude Giampedrone – con le amministrazioni comunali per cercare soluzioni condivise e mettere a disposizione le competenze tecniche in tema di erosione, tema fondamentale per la nostra regione".

Negli ultimi cinque anni il mare si è mangiato porzioni sempre più consistenti di territorio in Liguria, con grave danno per le coste che rischiano di ridursi considerevolmente sotto l'effetto dell'erosione costiera. Sui 110 km di spiagge, attraverso il confronto tra le fotografie aeree del 2003 e del 2013, sono stati individuati i tratti di spiaggia in erosione e calcolate le superfici di spiaggia perse. Un fenomeno che in Liguria interessa il 33% delle spiagge per circa 18 km e coinvolge un'ampia fetta di popolazione, visto che l'80% degli abitanti liguri e delle attività economiche sono collocati sulla fascia costiera. Un territorio fragile quello ligure che rischia di ridursi drasticamente, sotto i colpi dell'erosione marina,in grado di pregiudicare un patrimonio di bellezza unico e mettere a rischio anche le attività economiche, la maggior parte delle quali sono collocate sulla fascia costiera.

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09/03/2017, 8:10
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Riapertura sentiero Vernazza Monterosso
(Vernazza , 15 Marzo 2017) - Con ordinanza n.9 /2017 il Sindaco Vincenzo Resasco revoca la chiusura con il conseguente ripristino della viabilità pedonale sul sentiero azzurro 2 nel tratto Vernazza Monterosso visto che sono stati eseguiti i lavori di ripristino dei muri a scecco e sono stati completati i lavori sui corrimano.

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15/03/2017, 18:08
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Tocca le Cinque Terre il Master Erasmus Mundus
Dal 23 al 25 marzo il Parco delle Cinque Terre, sarà studio dei seminari itineranti su « La gestione dei paesaggi UNESCO : principi, metodi, esperienze ».

(Manarola - Sede, 21 Marzo 2017) - Il Master "DyCLaM – Dynamic Cultural Landscapes Management" è inquadrato nel programma della UE Erasmus Mundus +. Viene realizzato da un Consorzio interuniversitario di 4 paesi (Université Jean Monnet, St Etienne, France; Istituto Politecnico di Tomar, Portogallo; Musée National d'Histoire Naturelle, Paris, France; Universitat Stuttgard, Stoccarda, Germania; Università "Federico II", Napoli) ed accoglie studenti laureati provenienti prevalentemente da paesi extraeuropei. Il Master è strutturato su 4 semestri: 3 di formazione teorica (a St Etienne, Tomar e Parigi), il 4° di orientamento professionale, nell'Università "Federico II". Nell'ambito di tale semestre la Federico II promuove, in collaborazione con il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, di Ravello, dei "Seminari Itineranti" in 4 dei Paesaggi Culturali italiani inseriti nella World Heritage List dell'UNESCO (Costiera Amalfitana, Cilento e Vallo di Diano, Val d'Orcia, 5 Terre).

Il gruppo sarà accompagnato dalla Professoressa Marina Fumo, dell'Università di Napoli "Federico II" e da Ferruccio Ferrigni del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello.

"Al Master parteciperanno 18 studenti, laureati in discipline scientifiche e umanistiche: 14 provengono da 11 paesi extra UE – dice Ferruccio Ferrigni– Obiettivo formativo dei Seminari Itineranti è non solo quello di far conoscere i siti UNESCO presenti in Italia ma anche quello di permettere ai partecipanti al corso di conoscere le problematiche del governo di un paesaggio culturale evolutivo vivente".

Gli studenti, toccheranno temi di particolare interesse, tra i quali i macro dati (estensione, popolazione, posti letto alberghieri ed extra alberghieri, aziende agricole per settore produttivo e relativa produzione), il modello di governance di ciascun sito, le politiche di supporto all'agricoltura e al turismo e le problematiche ricorrenti con le soluzione adottate.

"Incontreremo– conclude Ferruccio Ferrigni - i responsabili della gestione dei siti, centrali e locali, e gli attori locali. In particolare persone non direttamente legate al turismo, per discutere le ricadute positive ma anche negative dell'etichetta UNESCO (come produttori che si avvantaggiano del marchio e imprenditori che lamentano i vincoli )".

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