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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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LEGGE DI BILANCIO, MIPAAF: AZZERATA IRPEF AGRICOLA E ESENZIONE TOTALE CONTRIBUTI PREVIDENZIALI PER 3 ANNI AGLI UNDER 40. ECCO LE PRINCIPALI NOVITA' DELLA MANOVRA


Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende note le principali misure di interesse agricolo contenute nella Legge di Bilancio 2017 approvata ieri definitivamente in Senato.


ABOLIZIONE IRPEF AGRICOLA

Azzeramento dell'Irpef a carico di circa 400mila coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Dopo la cancellazione lo scorso anno di Imu e Irap, con questo ulteriore sgravio fiscale si arriva a una detassazione per gli agricoltori in 2 anni di oltre 1,3 miliardi di euro.

ESENZIONE CONTRIBUTI PER NUOVI AGRICOLTORI UNDER 40

Esenzione totale dai contributi previdenziali per i primi 3 anni di attività per i nuovi imprenditori agricoli under 40. Per il quarto e il quinto anno è previsto un taglio del 50% e del 60%. La misura è stata estesa già dal 2016 per le zone montane e svantaggiate.

20 MILIONI AL FONDO CEREALICOLO NAZIONALE

Aumentato di 10 milioni di euro per il 2018 e il 2019 il fondo per il rilancio del comparto cerealicolo al fine di sostenere l'aumento della qualità del grano italiano e per favorire la conclusione di contratti di filiera che valorizzino il lavoro degli agricoltori.

20 MILIONI PER AUMENTO COMPENSAZIONE IVA CARNI

Confermato come lo scorso anno lo stanziamento di 20 milioni di euro per l'aumento della compensazione Iva per le carni bovine al 7,7% e per quelle suine all’8% per contrastare la crisi del settore zootecnico e tutelare il reddito degli allevatori.

AGRICOLTURA DI PRECISIONE IN INDUSTRIA 4.0

Confermato l'impegno per lo sviluppo dell'agricoltura di precisione all'interno del piano Industria 4.0, con estensione del superammortamento e iperammortamento anche alle imprese agricole con bilancio e ai contoterzisti per l'acquisto di nuove tecnologie, macchinari e attrezzature.

LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE

Incentivi per l’acquisto di beni strumentali per favorire la distribuzione gratuita di generi alimentari e non alimentari per limitare gli sprechi.

TAGLIO ALIQUOTA BIRRA

Viene diminuita l’aliquota per l’accisa sulla birra, che è rideterminata a 3,02 euro ad ettolitro e per grado-Plato.

CREDITO DI IMPOSTA AGRITURISMI

Per gli anni 2017 e 2018 si riconosce un credito d'imposta fino al 65% per la riqualificazione delle strutture ricettive agrituristiche in modo da incentivare la multifunzionalità e lo sviluppo di questa attività nelle zone rurali, anche come strumento di integrazione al reddito degli agricoltori.

PESCA: 11 MILIONI PER INDENNITA' FERMO BIOLOGICO E NUOVO FONDO DI SOLIDARIETA'

Per garantire un sostegno al reddito dei lavoratori dipendenti del settore ittico nel periodo di fermo biologico obbligatorio, vengono destinati 11 milioni di euro per il 2017. E' prevista anche l'istituzione del fondo di solidarietà per la pesca con una dotazione pari a 1 milione di euro per il prossimo anno e che verrà alimentato da contribuzione ordinaria dei datori di lavoro e dei lavoratori. Tale fondo ha l'obiettivo di garantire i lavoratori in caso di fermo biologico, di sospensione della pesca per avversità atmosferiche e ogni altra causa non imputabile al datore di lavoro.

FONDO BIETICOLO-SACCARIFERO

Stanziati 5 milioni di euro per incrementare il fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticola-saccarifera in Italia.

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08/12/2016, 13:45
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LATTE, MIPAAF: ORIGINE OBBLIGATORIA IN ETICHETTA PER LATTE E FORMAGGI IN ITALIA, FIRMATO IL DECRETO

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato firmato dai Ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda il decreto che introduce in etichetta l’indicazione obbligatoria dell’origine per i prodotti lattiero caseari in Italia.

La firma segue il parere positivo delle Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato e l’intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni.

Con questo nuovo sistema, una vera e propria sperimentazione in Italia, sarà possibile indicare con chiarezza al consumatore la provenienza delle materie prime di molti prodotti come latte UHT, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini. Il provvedimento si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale.

LE NOVITÀ DEL DECRETO

Il decreto prevede che il latte o i suoi derivati dovranno avere obbligatoriamente indicata l’origine della materia prima in etichetta in maniera chiara, visibile e facilmente leggibile.

Le diciture utilizzate saranno le seguenti:

a) “Paese di mungitura: nome del Paese nel quale è stato munto il latte”;

b) “Paese di condizionamento o trasformazione: nome del Paese in cui il prodotto è stato condizionato o trasformato il latte”.

Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, sia stato munto, confezionato e trasformato, nello stesso Paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo di una sola dicitura: ad esempio “ORIGINE DEL LATTE: ITALIA”.

Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più Paesi, diversi dall’Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture:

latte di Paesi UE: se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei;

latte condizionato o trasformato in Paesi UE: se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei.

Se le operazioni avvengono al di fuori dell’Unione europea, verrà usata la dicitura “Paesi non UE”.

Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all’origine e il latte fresco già tracciato.

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09/12/2016, 20:13
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PESCA, MIPAAF: FIRMATO IL DECRETO SULLA PICCOLA PESCA ARTIGIANALE

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato firmato oggi il decreto sulla disciplina della piccola pesca artigianale.

Il provvedimento permetterà di incentivare l’aggregazione fra gli operatori interessati, migliorandone gli standard economici attraverso il riconoscimento di specifici Consorzi di gestione che potranno avere facoltà gestionali sulle risorse ittiche a livello locale.

“Abbiamo voluto fornire una definizione di piccola pesca artigianale – ha commentato il Sottosegretario Giuseppe Castiglione - evidenziando il ruolo positivo di quelle realtà fortemente legate ai territori e alle loro tradizioni che svolgono la loro attività con attrezzi e metodologie sostenibili”.

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09/12/2016, 20:15
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GRANO PASTA, MIPAAF: ORIGINE OBBLIGATORIA IN ETICHETTA PER GRANO E PASTA. DECRETO INVIATO A BRUXELLES

MARTINA: PUNTIAMO SULLA MASSIMA INFORMAZIONE AL CONSUMATORE

CALENDA: MAGGIORE CHIAREZZA SULL’ORIGINE DEL GRANO RAFFORZA LA COMPETITIVITÀ DELLA PASTA MADE IN ITALY

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato inviato a Bruxelles per la prima verifica lo schema di decreto, condiviso dai Ministri delle politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che introduce la sperimentazione dell’indicazione obbligatoria dell’origine per la filiera grano pasta in Italia.

Si avvia così l’iter autorizzativo previsto a livello europeo per arrivare a un modello di etichettatura che consentirà di indicare con chiarezza al consumatore sulle confezioni di pasta secca prodotte in Italia il Paese o l’area dove è coltivato il grano e quello in cui è macinato.

“Puntiamo a dare – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – massima trasparenza delle informazioni al consumatore, tutelare i produttori e rafforzare i rapporti di una filiera strategica per il Made in Italy agroalimentare. Con questo provvedimento l’Italia vuole sperimentare per prima un nuovo sistema di etichettatura che valorizzi le nostre produzioni di grano e pasta, come abbiamo fatto con quelle lattiero casearie. Allo stesso continueremo a spingere a Bruxelles per avere un avanzamento su questo fronte a livello europeo”.

“La filiera della pasta è uno dei maggiori protagonisti del Made in Italy – ha sottolineato il Ministro Carlo Calenda - perché testimonia la capacità dei nostri pastai di miscelare grani di origine diversa, così da raggiungere gli alti livelli qualità che caratterizzano la pasta italiana. Il provvedimento, che risponde ad una crescente esigenza di trasparenza e informazione verso il consumatore, consentirà di fare maggiore chiarezza sull'origine del grano e delle semole che caratterizzano la qualità della pasta Made in Italy nell'ottica di rafforzare la filiera produttiva e competere con la concorrenza straniera.”

LE NOVITÀ DEL DECRETO

Il decreto in particolare prevede che le confezioni di pasta secca prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta le seguenti diciture:
a) Paese di coltivazione del grano: nome del Paese nel quale il grano viene coltivato;
b) Paese di molitura: nome del paese in cui il grano è stato macinato.

Se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON UE.

Se il grano duro è coltivato almeno per il 50% in un solo Paese, come ad esempio l’Italia, si potrà usare la dicitura: “Italia e altri Paesi UE e/o non UE”.

Queste indicazioni sull’origine sono apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed indelebili.

OLTRE L’85% DEGLI ITALIANI CHIEDE TRASPARENZA NELL’INDICAZIONE D’ORIGINE DI GRANO E PASTA
Oltre l’85% degli italiani considera importante conoscere l’origine delle materie prime per questioni legate al rispetto degli standard di sicurezza alimentare, in particolare per la pasta. Sono questi i dati emersi dalla consultazione pubblica online sulla trasparenza delle informazioni in etichetta dei prodotti agroalimentari, svolta sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, a cui hanno partecipato oltre 26mila cittadini.

LE PRINCIPALI AZIONI DEL MIPAAF A SOSTEGNO DEL SETTORE CERALICOLO
Fondo da 30 milioni di euro per l’avvio del piano cerealicolo nazionale per il triennio 2017-2019. Per aumentare qualitativamente l’offerta di grano italiano si prevede il sostegno per incrementare la sottoscrizione di contratti di filiera, capaci di garantire una più equa remunerazione del lavoro agricolo e contenenti parametri qualitativi del grano duro conformi con le esigenze produttive dell’industria pastaria. Per questo è previsto un aiuto di 100 euro ad ettaro per produttore nei limiti del regime ‘de minimis’. L'obiettivo è aumentare del 20% le superfici coltivate coinvolte passando da 80.000 a 100.000 ettari.

Per tutelare le imprese dalle crisi di mercato, infine, il Mipaaf promuove una polizza assicurativa per la stabilizzazione del ricavo aziendale. La misura punta a garantire i ricavi dei produttori proteggendoli, oltre che dagli eventi atmosferici avversi, anche dalle eccessive fluttuazioni di mercato. Il Ministero si impegna a introdurre tali polizze innovative nel Piano Assicurativo Agricolo Annuale che dà diritto agli agricoltori di ricevere il contributo dello Stato sui premi assicurativi. Sempre in via sperimentale e al fine di favorire lo sviluppo di polizze ricavo, Ismea garantirà la copertura del Fondo di riassicurazione.

I NUMERI DEL COMPARTO CEREALICOLO
La filiera grano pasta italiana rappresenta uno dei settori più importanti per il Made in Italy agroalimentare, con numeri importanti:
- produzione di grano duro italiano circa 4 milioni di tonnellate
- produzione di pasta 3,4 milioni di tonnellate, che rendono l’Italia il principale produttore mondiale;
- valore della produzione oltre 4,6 miliardi di euro
- valore dell’export 2 miliardi di euro.

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20/12/2016, 18:14
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VINO, MIPAAF: REGISTRO TELEMATICO PIENAMENTE OPERATIVO

MARTINA: PASSO CONCRETO PER SEMPLIFICARE LA VITA DELLE AZIENDE

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che, dal 1 gennaio 2017, sarà pienamente operativo e obbligatorio il registro telematico del vino che consentirà di eliminare i registri cartacei, compresi gli adempimenti connessi con la vidimazione.

L’attivazione rientra nel piano di azioni di semplificazione previste dalla legge Campolibero. Dopo il periodo di sperimentazione, che ha coinvolto circa il 30% della produzione nazionale ed è stato coordinato dall’Ispettorato repressione frodi (ICQRF) in tutta Italia, si entra così nel vivo della dematerializzazione attraverso il Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN).

Per andare incontro alle esigenze delle imprese, dal 1 gennaio e fino al 30 aprile 2017, in sede di controllo gli operatori potranno giustificare le operazioni non registrate online attraverso documenti cartacei senza essere sanzionati.

“Siamo davanti a un fase molto importante – afferma il Ministro Maurizio Martina - del processo di semplificazione concreta che riguarda il vino e che fa parte del lavoro che ha portato anche all’approvazione del Testo unico. Trasparenza e tracciabilità sono le parole chiave di questa operazione che ci rende l’unico Paese al mondo ad avere i dati sulla produzione vinicola in tempo reale grazie al registro telematico. È un lavoro che vogliamo fare insieme alla filiera e proprio per questo per i primi mesi di applicazione abbiamo previsto una fase transitoria senza sanzioni. Come Governo abbiamo preso un impegno preciso: rispondere alle esigenze delle aziende e farlo nel più breve tempo possibile. È fondamentale continuare questa azione di taglio della burocrazia per sostenere il settore vitivinicolo e l’intero agroalimentare, motori dell’economia italiana.”

NEL DETTAGLIO:

I SOGGETTI COINVOLTI

Sono obbligate ad avere il registro le persone fisiche e giuridiche e le associazioni che, per l’esercizio della loro attività professionale o per fini commerciali, detengono un prodotto vitivinicolo. Vale a dire:

- i titolari di stabilimenti o depositi che eseguono operazioni per conto di terzi che devono effettuare le registrazioni nel proprio registro telematico, distintamente per ciascun committente, indicando i vasi vinari utilizzati;
- i titolari di stabilimenti di produzione o imbottigliamento dell'aceto che devono effettuare le registrazioni di carico e scarico e di imbottigliamento;
- i titolari di stabilimenti che elaborano bevande aromatizzate a base di vino che devono effettuare le registrazioni dei prodotti vitivinicoli introdotti e le successive utilizzazioni/lavorazioni.

COME FUNZIONA

Per la trasmissione delle operazioni di carico e scarico è possibile utilizzare sia il sistema online per la registrazione diretta delle operazioni che il sistema di interscambio di dati in modalità web-service.

Tutti gli operatori si devono autenticare sul portale internet del MIPAAF (http://mipaaf.sian.it) con le proprie credenziali e procedere all’abbinamento del proprio CUAA (Codice Univoco Azienda Agricola) con i codici ICQRF dei propri stabilimenti.

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21/12/2016, 18:42
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MIPAAF, PROGRAMMA NAZIONALE DI SVILUPPO RURALE 2014-2020:
VIA LIBERA A 40MILA DOMANDE PER 50 MILIONI DI EURO

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che l’Autorità di gestione del Programma Nazionale di Sviluppo Rurale (PNSR) 2014-2020 ha approvato una prima lista di domande ammesse al sostegno per l’assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante (sottomisura 17.1 del 2015). L’elenco è consultabile sul sito internet www.politicheagricole.it. Nel complesso si tratta di circa 40mila domande, di cui quasi 2mila costituite da nuove imprese assicurate, per un totale di oltre 50 milioni di euro.

Nei prossimi giorni sarà quindi possibile presentare le domande di pagamento necessarie a completare gli adempimenti previsti dalla normativa comunitaria e sbloccare l’erogazione dei contributi pubblici in favore delle imprese agricole che hanno stipulato polizze agevolate.

Un passo avanti importante per il mondo agricolo. Con un accesso più semplice agli strumenti di gestione del rischio, infatti, le aziende agricole potranno cogliere tutte le opportunità introdotte con il Programma Nazionale di Sviluppo Rurale. L’obiettivo è aumentare il numero delle imprese del settore assicurate, favorendo ad esempio la diffusione delle polizze innovative e dei fondi di mutualità per la stabilizzazione dei redditi.

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21/12/2016, 18:46
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MIPAAF: PAGATO NEL 2016 1 MILIARDO DI EURO ANTICIPI PAC

PRESENTATA NUOVA APP AGEA PER LA TRASPARENZA

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che si è tenuta questa mattina presso il Mipaaf la presentazione del rendiconto delle attività 2016 di Agea e delle nuove azioni messe in campo per migliorare l’efficienza e la trasparenza.

L’Agea ha concluso il pagamento degli anticipi 2016 della Domanda unica Pac. Il valore degli importi erogati è di oltre 1 miliardo di euro per circa 500 mila aziende agricole. L'erogazione effettuata ha superato quanto effettuato per il 2014, ultimo anno della vecchia programmazione (813 milioni di euro) ed il 2015, primo anno della nuova programmazione 2014-2020 (731 milioni di euro).

Gli anticipi erogati comprendono anche 69 milioni di euro in favore di 33 mila aziende agricole operanti nelle zone del centro Italia colpite dal terremoto ad agosto e ad ottobre 2016.

Entro il 12 Dicembre è stato inoltre erogato il 1° Saldo della campagna 2016 che ha interessato quasi 144 mila aziende per un importo di 128 milioni di euro.

Nel 2016 è stato raggiunto l’obbiettivo richiesto dal Regolamento comunitario relativo alla percentuale del 25% della superficie interessata da Domande Grafiche presentate a livello nazionale. Per il 2017 è necessario che il 75% della superficie richiesta sia compilata in modalità grafica. Per consentire il raggiungimento dell’obiettivo comunitario l’apertura del sistema sarà anticipata al 15 gennaio 2017.

Nel corso della conferenza è stata poi presentata la nuova App Agea progettata, nell’ambito del Piano Agricoltura 2.0, per agevolare gli agricoltori nella consultazione delle informazioni e comunicazioni inerenti la propria azienda.

Per la prima volta gli agricoltori potranno seguire lo stato di avanzamento della loro domanda. Con un sistema a semaforo saranno indicate nella App, scaricabile direttamente sullo smartphone, le pratiche corrette o le eventuali anomalie che gli agricoltori potranno risolvere contattando i CAA di riferimento o direttamente Agea.

“I risultati di Agea – ha commentato il Ministro Maurizio Martina - danno il segno di un cambio di passo nella gestione degli aiuti alle aziende. Un sostegno concreto, con risorse importanti, soprattutto per chi è stato colpito dagli eventi sismici dei mesi scorsi. Con il lancio dell’App Agea prosegue il lavoro del piano agricoltura 2.0 e costruiamo un nuovo rapporto tra agricoltori e pubblica amministrazione. Efficienza, trasparenza ed efficacia degli interventi sono elementi fondamentali del nostro impegno a servizio dell’agricoltura per rispondere sempre meglio alle esigenze delle imprese”.

"Abbiamo raggiunto risultati importanti, - ha dichiarato il Direttore di Agea Gabriele Papa Pagliardini - cercando di lavorare per dare risposte tempestive alle aziende agricole e superare le criticità. Grazie al forte impegno del Ministro Martina siamo riusciti a dare un aiuto in tempi rapidi anche a tutte le aziende colpite dal terremoto. Abbiamo voluto aprire ora un fronte nuovo sulla trasparenza e la app presentata oggi sarà un valido strumento utile per tutti gli operatori del settore."



L’APP AGEA

è destinata a:

· Operatori Agricoli in possesso di credenziali per accedere all’area riservata del SIAN

· Utenti Istituzionali che svolgono attività amministrative utilizzando gli strumenti informatici disponibili nel SIAN


consente all’agricoltore:

di scegliere dall’home page quattro opzioni di navigazione:


· Azienda

· Domande

· Pagamenti

· Comunicazioni


di consultare i dati inerenti la propria azienda:

· I l fascicolo aziendale e, in particolare, la superficie condotta e l’utilizzo del suolo;

· Le domande presentate: Domanda Unica, e prossimamente, Domande per le Misure dello Sviluppo Rurale;

· I pagamenti erogati: importo, banca di riferimento, stato del pagamento, settore di riferimento;

· Le comunicazioni ricevute da AGEA.

· Le eventuali anomalie riscontate nel corso dell’istruttoria di una domanda.

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22/12/2016, 17:45
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MIPAAF: APPROVATO PROGRAMMA NAZIONALE TRIENNALE
PESCA E ACQUACOLTURA 2017 -2019

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato approvato oggi il Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2017 -2019. Il provvedimento fornisce gli strumenti necessari all’attuazione delle politiche necessarie per lo sviluppo del settore, tra le quali le misure del FEAMP (il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca).

“Abbiamo impostato un’azione strategica – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – con obiettivi chiari per i prossimi 3 anni, a partire dalla tutela del reddito dei pescatori e della salvaguardia delle risorse marine. Gli interventi previsti mirano anche alla tutela della concorrenza e competitività di un settore con un grande potenziale come l’acquacoltura. L’approvazione del Programma – prosegue Martina – si inserisce all’interno di un quadro più ampio di rilancio di tutto il settore. Con la legge di bilancio sono stati previsti 11 milioni a titolo indennità fermo biologico e per la creazione di un nuovo fondo di solidarietà. Ora dobbiamo lavorare insieme a tutta la filiera per utilizzare al meglio le risorse europee per dare futuro al comparto”.

“Il provvedimento – ha ricordato l’On. Giuseppe Castiglione, che in qualità di Sottosegretario ha seguito la fase preparatoria del Programma - è l’unico strumento programmatico di settore, nell’ambito della politica agroalimentare italiana, e assume in questa fase una dimensione strategica sia per la ridefinizione delle priorità del sistema pesca-acquacoltura nazionale sia per la valutazione degli impatti sociali, economici ed ambientali”.

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23/12/2016, 21:16
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MIPAAF: AGROALIMENTARE, NEL 2016 OLTRE 160MILA CONTROLLI E 36 MILIONI DI SEQUESTRI. RADDOPPIATE LE VERIFICHE SUL WEB

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che nel 2016, grazie alle operazioni dei 4 organismi di controllo - Ispettorato repressione frodi (ICQRF), Nuclei Antifrodi Carabinieri/Comando Carabinieri politiche agricole e alimentari (NAC), Corpo forestale dello Stato e Capitanerie di Porto-Guardia Costiera - sono stati effettuati oltre 160mila controlli, di cui più di 1500 sul web, per un valore complessivo di oltre 36 milioni di euro di sequestri nell’agroalimentare italiano e più di 6mila sanzioni.

Con la tutela 'ex officio' delle Dop e Igp comunitarie sono stati esaminati 240 casi che hanno permesso di far togliere dagli scaffali in molti Paesi d’Europa falsi prosciutti, formaggi, oli extra vergini di oliva, vini e aceti a denominazione. Di grande rilievo anche l’attività di contrasto al falso Made in Italy sul web che hanno portato, grazie alle collaborazioni avviate con i maggiori players mondiali dell’e-commerce come *****, Alibaba e Amazon, a 896 segnalazioni.

“Questo lavoro di controllo è fondamentale” dichiara il Ministro Martina.

“Il nostro compito – prosegue - è quello di tutelare tutti gli onesti operatori, tutte le imprese dei vari settori che con sacrificio adempiono agli obblighi di legge proponendo prodotti certificati e di qualità.

Allo stesso tempo, abbiamo il dovere di tutelare tutti i cittadini. Quest’anno abbiamo posto particolare attenzione alle indicazioni riportate in etichetta e alla tracciabilità dei prodotti, ma soprattutto alla salubrità e sicurezza degli alimenti posti in commercio, al fine di assicurare una corretta e trasparente informazione ai consumatori.

Il Ministero è schierato su tutti i fronti con i suoi organismi di controllo e può vantare anche strumenti all’avanguardia in Europa come quelli mirati alla repressione delle frodi sui grandi operatori del web”.

SCHEDA ATTIVITÁ OPERATIVA – 2016

CONTROLLI

ICQRF 38.572

NAC 1.105

CFS 7.300

GUARDIA COSTIERA 115.250

TOTALE 162.227

VALORE SEQUESTRI (in euro)

ICQRF 13.636.361

NAC 8.586.529

CFS 2.900.000

GUARDIA COSTIERA 11.000.000

TOTALE 36.122.890

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30/12/2016, 18:39
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LATTE E FORMAGGI IN ITALIA, MIPAAF: ORIGINE IN ETICHETTA OBBLIGATORIA DAL 19 APRILE SU TUTTE LE CONFEZIONI

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che introduce in etichetta l’indicazione obbligatoria dell’origine per i prodotti lattiero caseari in Italia.
L’obbligo scatterà dal 19 aprile 2017 su tutte le confezioni e si applicherà al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale.
Questo nuovo sistema rappresenta una vera e propria sperimentazione in Italia e consente di indicare con chiarezza ai consumatori la provenienza delle materie prime di molti prodotti come il latte UHT, il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini.
“Vogliamo garantire – dichiara il Ministro Martina - la massima tutela e trasparenza per consumatori e produttori. Con la sperimentazione dell'origine in etichetta, infatti, chi acquista potrà scegliere in modo informato e consapevole il Made in Italy. Si tratta di una svolta storica che consente un rapporto nuovo tra gli allevatori, i produttori e i consumatori.”
“L'Italia – conclude il Ministro - continuerà a spingere perché questo modello si affermi a livello europeo e per tutte le produzioni agroalimentari, perché è una chiave decisiva per la competitività e la distintività dei modelli agricoli.”

COSA CAMBIA
Il decreto prevede che il latte o i suoi derivati dovranno avere obbligatoriamente indicata l’origine della materia prima in etichetta in maniera chiara, visibile e facilmente leggibile.
Le diciture utilizzate saranno le seguenti:
a) “Paese di mungitura: nome del Paese nel quale è stato munto il latte”;
b) “Paese di condizionamento o trasformazione: nome del Paese in cui il prodotto è stato condizionato o trasformato il latte”.
Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, sia stato munto, confezionato e trasformato, nello stesso Paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo di una sola dicitura: ad esempio “ORIGINE DEL LATTE: ITALIA”.
Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più Paesi, diversi dall’Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture:
- latte di Paesi UE: se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei;
- latte condizionato o trasformato in Paesi UE: se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei.

Se le operazioni avvengono al di fuori dell’Unione europea, verrà usata la dicitura “Paesi non UE”.
Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all’origine e il latte fresco già tracciato.

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21/01/2017, 15:58
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