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Istituto Nazionale Grappa 
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RINNOVATO IL CONSIGLIO DELL'ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA.
ELVIO BONOLLO E' IL NUOVO PRESIDENTE

L'imprenditore veneto prende il posto del piemontese Cesare Mazzetti, che lascia la presidenza dopo due mandati. Avvicendamento ai vertici, con lo stesso Mazzetti nominato vicepresidente

Elvio Bonollo è il nuovo Presidente dell'Istituto Nazionale Grappa. La nomina di Bonollo, è arrivata al termine del consiglio tenutosi a Verona lo scorso 30 agosto, che ha deliberato le cariche associative per il trienno 2012-2015. Consigliere di amministrazione e quarta generazione della famiglia che dal 1908 guida le Distillerie Bonollo Umberto di Mestrino in provincia di Padova, Elvio è cresciuto con l'attitudine all’innovazione ed è riuscito ad applicarla anche a un prodotto antico e “tradizionale” come la grappa, in particolare ha saputo creare nuovi modelli di prodotto e di consumo, in grado di precorrere i tempi e determinare nuove tendenze.

“Sono veramente onorato di poter presiedere l’Istituto in cui assieme ai tenaci colleghi abbiamo condotto continue attività dirette alla difesa e valorizzazione della nostra acquavite più preziosa. Col sostegno di tutto il Consiglio porrò il massimo impegno nello sviluppo delle iniziative di tutela e promozione della nostra acquavite di bandiera.”- ha affermato il neopresidente Elvio Bonollo.

Dopo due mandati guidati dal piemontese Cesare Mazzetti, amministratore delegato della Mazzetti d'Altavilla, durante i quali molto si è puntato sulla tutela del prodotto, sulla promozione e sull'internazionalizzazione, la guida passa dunque di mano a colui che dal 2009 è stato il suo braccio destro in qualità di vicepresidente. Un avvicendamento ai vertici, essendo stato Mazzetti a sua volta nominato vicepresidente per il trienno 2012-2015.

“Lascio il testimone in ottime mani – ha commentato il presidente uscente e neo-vicepresidente Cesare Mazzetti – ho piena fiducia in Elvio che ha sempre dimostrato di condividere le tante iniziative e le tante battaglie che abbiamo portato avanti negli ultimi anni per difendere il nostro prodotto: un pioniere dell'innovazione che porterà nuova linfa al settore e che saprà creare nuove opportunità di sviluppo sia sul fronte produttivo che su quello promozionale”.

Insieme al presidente e vicepresidente, sono stati nominati anche i consiglieri referenti per i sei istituti regionali e tre aderenti singoli. In ordine geografico da nord a sud, sono stati nominati: per l'Istituto Tutela Grappa Valle d'Aosta Paolo Covi, per l'Istituto Grappa Piemonte Alessandro Revel Chion e Alessandro Francoli, per l'Istituto Grappa Lombardia Riccardo Ottina, per l'Istituto Tutela Grappa del Trentino Beppe Bertagnolli e Bruno Pilzer, per l'Associazione Produttori Grappa Alto Adige Werner Psenner e per l'Istituto Grappa Veneta Alessandro Maschio, Giovanni Brunello ed Elvio Bonollo. In rappresentanza degli aderenti singoli sono stati eletti anche Maria Carla Bonollo, Luigi Gozio e Andreas Roner, mentre entrano in consiglio come membri di diritto Luigi Odello, Sergio Moser e Antonio Emaldi.


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05/09/2012, 11:22
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Fondato nel 1996, l'Istituto Nazionale Grappa rappresenta, direttamente o tramite i 6 Istituti Regionali associati (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Alto Adige) oltre 100 aziende attive nel settore, ponendosi come Associazione di categoria più rappresentativa per la grappa. Difesa e valorizzazione del prodotto i principali obiettivi statutari, ma anche gestione dei rapporti con il Governo e altre Istituzioni, anche a mezzo di collaborazioni con altre associazioni di categoria per assistere la parte normativa, monitorare il mercato e raccogliere ogni elemento utile per la promozione del prodotto.
www.istitutograppa.org

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05/09/2012, 11:24
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DOMENICA 7 OTTOBRE IN TUTTA ITALIA VA IN SCENA LA NONA EDIZIONE DI GRAPPERIE APERTE. OLTRE 30 LE ADESIONI

11 settembre 2012 - La nona edizione di Grapperie Aperte, l'imperdibile appuntamento annuale organizzato dall'Istituto Nazionale Grappa, è alle porte: domenica 7 ottobre, grazie alla collaborazione dei soci produttori di grappa di tutta Italia oltre 30 distillerie rimarranno aperte al pubblico per far conoscere e degustare l'eccellenza italiana della distillazione.

“Sempre di più i consumatori sono interessati a conoscere di persona come nasce un prodotto - afferma Elvio Bonollo, neopresidente dell’Istituto Nazionale Grappa - la storia e la cultura che lo ha tramandato fino a noi. Infatti il turismo esperienziale, è quello che ha registrato una notevole crescita anche in periodi di crisi economica. L’emozione del ‘toccar con mano’ ciò che tu assaggi, riporta a ricordi ancestrali. Si tratta anche di una esperienza storica e culturale: la maggior parte delle grapperie italiane funziona ancora con alambicchi antichi, e sono tutti diversi l’uno dall’altro. E’ per questo motivo che Grapperie Aperte che ogni anno porta nelle nostre distillerie migliaia di visitatori. L’obiettivo di ING – conclude Bonollo- è proprio quello di trasferire emozioni, cultura e storia legate al distillato italiano per eccellenza”.

Una intera giornata alla scoperta dello spirito italiano, con degustazioni e visite ad alambicchi e cantine, in un mix di tradizione e cultura. Le adesioni alla manifestazione da parte dei soci di ING sono già oltre 30, testimonianza del forte coinvolgimento che si rinnova anno dopo anno tra le aziende e del crescente interesse che ogni edizione della manifestazione raccoglie tra appassionati di grappa, intenditori e semplici curiosi.

Domenica 7 ottobre, comunque, ogni distilleria proporrà una serie di eventi collaterali ad hoc, abbinamenti insoliti, mostre, giochi e assaggi di prodotti tipici del territorio.

L'elenco delle distillerie aderenti e il programma di ciascuna è visibile sul sito www.grapperieaperte.it


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11/09/2012, 13:30
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ALLARME METANOLO IN REPUBBLICA CECA, L'ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA INFORMA CHE NON SI TRATTA DI GRAPPA MA DI UN LIQUORE LOCALE CHE NON HA NIENTE A CHE FARE CON IL DISTILLATO ITALIANO

L'Istituto Nazionale Grappa, in merito alle notizie giunte dalla Repubblica Ceca che imputano il decesso negli ultimi giorni di 20 persone al consumo di “grappa al metanolo”, tiene a precisare che il prodotto “incriminato” non ha niente a che fare con la nostra acquavite di bandiera. Le autorità locali hanno infatti confermato che si tratta di Slivovice, un liquore locale a base di prugne e che pertanto l'utilizzo del termine “grappa” è del tutto improprio.

Anzi, l'Istituto Nazionale Grappa nella persona del neopresidente Elvio Bonollo, coglie l'occasione per ricordare che la produzione della grappa è sottoposta per legge allo stretto controllo delle Autorità Pubbliche (Agenzia delle Dogane, Repressione Frodi, etc) che ne garantiscono l’idoneità al consumo e l’esenzione da frodi. Precisa, inoltre, che, grazie all’importante impegno del Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, nell’ottica del sostegno e della valorizzazione della grappa, esiste oggi un disciplinare, al vaglio della Commissione Europea, che ne prevede l’obbligo di imbottigliamento in Italia: un’importante ulteriore garanzia offerta al consumatore.

“Il nome GRAPPA è tutelato dal 2008 a livello europeo come una Indicazione Geografica – riferisce Elvio Bonollo - ed è riconosciuto unicamente all’acquavite di vinaccia ottenuta in Italia a partire da vinacce provenienti da uve coltivate e vinificate nel territorio nazionale: un riconoscimento importantissimo per l’economia dei territori rurali e dei distillatori italiani, che a differenza delle multinazionali del whisky o della vodka sono costituiti da piccole e medie aziende familiari, con caratteristiche artigianali che hanno saputo valorizzare il prodotto ed elevarne enormemente la qualità. Oggi la grappa, nome che è divenuto simbolo del buon bere italiano anche all’estero, rischia di essere contraffatta e copiata, se la Commissione Europea non riconoscerà il diritto richiesto dal Governo Italiano di limitare la zona di imbottigliamento al solo territorio nazionale. Quest’ultimo, infatti, garantisce l’autenticità del prodotto sui mercati internazionali, evitando il rischio che la nostra acquavite di bandiera, distillato di nicchia e di grande pregio, possa essere miscelata con distillati internazionali, meno nobili e meno costosi, traducendosi in un danno per il consumatore e per la buona immagine del prodotto originale. Situazioni analoghe – afferma ancora Bonollo - sono state risolte positivamente per altri prodotti tipici, come il Parmigiano Reggiano, per il quale è previsto l’obbligo di effettuare i confezionamenti in zona, sotto il controllo dei Consorzi di Tutela e delle Istituzioni”.

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20/09/2012, 14:14
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E' L'ORA DI GRAPPERIE APERTE.
DOMENICA 7 OTTOBRE IN 34 DISTILLERIE DI TUTTA ITALIA

28 settembre 2012 – Il conto alla rovescia è iniziato: mancano pochi giorni alla nona edizione di Grapperie Aperte, l'imperdibile appuntamento annuale organizzato per domenica 7 ottobre dall'Istituto Nazionale Grappa. In 34 distillerie di tutta Italia, si scaldano gli alambicchi e si ultimano i preparativi per accogliere il pubblico di appassionati e curiosi che ogni anno accorrono numerosi a questo appuntamento per conoscere e degustare, toccando con mano, il fascino dell’arte distillatoria, la magia che avvolge il mondo della grappa.

“E’ un’opportunità imperdibile per capire quanta passione, esperienza, lavoro ed arte sono necessari in una grapperia affinché il maestro distillatore stilli una goccia della nostra preziosa acquavite di bandiera - spiega il neopresidente dell'Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo - un distillato tutto da scoprire e sempre in evoluzione, capace di distinguersi per un profilo sensoriale che oggi è in grado di dar filo da torcere anche ai più blasonati distillati internazionali. Ma è una importante occasione anche per le distillerie, che partecipano all’iniziativa con l'intenzione di far conoscere la propria realtà e ciò che distingue la propria grappa da tutte le altre. Gli ospiti infatti scopriranno visitando più distillerie che non esistono due grappe uguali, che ciascun distillatore ha i propri segreti e crea la propria opera d’arte con grande orgoglio, pronto a raccontare un mondo inedito ed appassionante in cui si respira il profumo della tradizione e della storia del territorio.Un modo per dimostrare che il mondo della grappa ha infinite sfumature e peculiarità, ma è unito ed accomunato da un patrimonio di valori mirabilmente condensati in ciascuna goccia di grappa”.

A guidare la classifica delle regioni con il maggior numero di distillerie aderenti è il Piemonte, con ben dieci grapperie aperte, seguito da Veneto e Alto Adige con cinque grapperie ciascuna, la Lombardia e il Trentino con quattro, la Toscana con tre, la Valle d'Aosta con due e il Friuli Venezia Giulia con una.

L'elenco delle grapperie aperte con i programmi e la mappa che ne mostra la distribuzione sul territorio, sono disponibili al sito www.grapperieaperte.it

Oltre al filo conduttore comune di degustazioni di prodotto e visite agli impianti, in ogni distilleria si troverà un programma diverso: abbinamenti classici con il cioccolato, con i sigari, ma anche insoliti con formaggio o prosciutto tipici del territorio, presentazione di nuove linee di grappa, eventi culturali e giochi, per una giornata da vivere totalmente all'insegna dello “Spirito Italiano”.

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28/09/2012, 12:07
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BIANCA E AMBRATA, GIOVANE E INVECCHIATA: TUTTI PAZZI PER LA GRAPPA DOMENICA 7 OTTOBRE IN 34 GRAPPERIE APERTE DI TUTTA ITALIA

2 ottobre 2012 – C'è chi la preferisce bianca e giovane, chi ambrata e invecchiata: domenica 7 ottobre in 34 distillerie di tutta Italia, la nona edizione di Grapperie Aperte - l'evento organizzato dall'Istituto Nazionale Grappa – mette d'accordo tutti, con una giornata interamente dedicata al distillato di bandiera. Otto regioni interessate, programmi diversi da una distilleria all'altra, ma tutte legate con un filo comune: quello di far conoscere al pubblico di appassionati e curiosi l’arte distillatoria e la magia che avvolge il mondo della grappa attraverso le degustazioni e le visite guidate agli impianti, spesso accompagnate da abbinamenti classici - con il cioccolato, con i sigari - ma anche insoliti - con formaggio o prosciutto tipici del territorio – dalla presentazione di nuove linee di grappa, eventi culturali e giochi, per una giornata da vivere totalmente all'insegna dello “Spirito Italiano”.

“Una occasione da non perdere per chi ama la grappa- spiega il neopresidente dell'Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo - ma anche per le distillerie, che partecipano all’iniziativa con l'intenzione di far conoscere la propria realtà e ciò che distingue la propria grappa da tutte le altre. Gli ospiti infatti scopriranno, visitando più distillerie, che non esistono due grappe uguali, che ciascun distillatore ha i propri segreti e crea la propria opera d’arte con grande orgoglio, pronto a raccontare un mondo inedito ed appassionante in cui si respira il profumo della tradizione e del territorio.Un modo per dimostrare che il mondo della grappa ha infinite sfumature e peculiarità, ma è unito ed accomunato da un patrimonio di valori mirabilmente condensati in ciascuna goccia di grappa”.

Tra le otto regioni in cui si trovano le distillerie aderenti a Grapperie Aperte 2012, a guidare la classifica di quelle maggiormente rappresentate è il Piemonte con ben dieci grapperie aperte, seguito da Veneto e Alto Adige con cinque grapperie ciascuna, la Lombardia e il Trentino con quattro, la Toscana con tre, la Valle d'Aosta con due e il Friuli Venezia Giulia con una.

L'elenco delle grapperie aperte con i programmi e la mappa che ne mostra la distribuzione sul territorio, sono disponibili al sito www.grapperieaperte.it

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02/10/2012, 14:53
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INVESTIMENTI E INTERNAZIONALIZZAZIONE, L’ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA LANCIA DA VINITALY LA SFIDA PER IL FUTURO

La contrazione dei consumi sul mercato interno spinge il settore a investire sui mercati esteri dove invece la grappa vive un momento di grande notorietà e si conferma sempre più un simbolo del Made in Italy

Il mondo dei distillatori si affaccia compatto sulla ribalta di Vinitaly sotto la bandiera dell’Istituto Nazionale Grappa. Dal 7 al 10 aprile, saranno 33 i grappaioli associati ING che prenderanno parte alla 47° edizione del Salone Internazionale del vino e dei Distillati con un obiettivo comune, ovvero quello di dare ampia visibilità al settore sui mercati esteri, che nel corso del 2012 hanno contribuito in maniera importante al mantenimento delle quote di fatturato, quando il mercato interno ha leggermente mollato la presa a causa della contrazione dei consumi.

“Arriviamo a Vinitaly con una certezza – afferma il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo – quella che è necessario aprirsi ai mercati esteri per rimanere competitivi. Dati Istat parlano di +16% nel 2012 rispetto all’anno precedente. Il fatto che il nostro prodotto, spesso frutto del lavoro di aziende a conduzione familiare, riesca a imporsi a livello internazionale nonostante la crisi e nonostante la forza di concorrenti ben più strutturati è un grande traguardo. L’esempio più emblematico è la Russia, dove la richiesta aumenta addirittura dell’81% per la grappa imbottigliata, ma buone performances arrivano anche dalla Germania dove nel 2012 si è registrato un incremento nelle vendite dell’11% e dai Paesi Bassi (+3%), mentre fuori dall’UE va molto bene il Canada con +14,4%”.

A confermare la necessità di questo nuovo approccio al mercato, anche uno studio recente condotto dall’osservatorio di Nomisma Wine Monitor che ha messo in luce quanto gli investimenti sui mercati esteri, assieme alla valorizzazione del brand e alle strategie di comunicazione, siano requisito essenziale per traghettarsi in quel futuro in cui la competizione diventa sempre più globale e massificata e in cui è la qualità a fare la differenza. Ma altrettanto importante è il saper mettere da parte i personalismi e fare sistema nell’ottica di raggiungere obiettivi condivisi per il bene del settore, di cui l’Istituto Nazionale Grappa da oltre 16 anni si fa garante.

Anche per il mondo della grappa dunque, come per tutto il comparto enologico, le parole d’ordine a Vinitaly 2013 saranno internazionalizzazione e investimenti. Una politica condivisa e sostenuta anche dai numeri, diffusi da Assodistil: circa il 30% delle distillerie nell’ultimo anno ha investito nella propria azienda, in particolare in macchinari (30%), in pubblicità e comunicazione sul marchio (34,5%) e in innovazione di processo (19%). Dopo l’importante appuntamento di Vinitaly per la grande visibilità mediatica e i rapporti con gli operatori del settore, l’Istituto Nazionale Grappa con i suoi soci continuerà a proporre eventi per il consumatore, tra i quali l’appuntamento annuale con Grapperie Aperte, manifestazione ormai consolidatasi negli anni nella prima decade di ottobre e che riscuote sempre un enorme successo di pubblico.

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04/04/2013, 19:38
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L’Istituto di Tutela Grappa del Trentino presente al Vinitaly di Verona con tante etichette
Grappa del Trentino: a Vinitaly si presentano le ultime produzioni
Nei giorni della fiera l’Istituto presenterà le ultime novità prodotto dei mastri distillatori del Trentino: le valli della grappa in mostra per avvicinare il consumatore a uno dei prodotti di maggior pregio nell’ampio panorama dei distillati italiani

L’Istituto di Tutela della grappa del Trentino sarà presente a Vinitaly, dal 7 al 10 aprile, con uno stand istituzionale che ospiterà le etichette dei soci. Padiglione 3 stand E1: queste le coordinate per scoprire i gioielli della distillazione storica del Trentino.
Nello spazio del Consorzio Vini del Trentino saranno rappresentate le aziende associate all’Istituto di Tutela con la possibilità per appassionati e operatori di scoprire le ultime annate in commercio. Nell’aria dell’Istituto sarà possibile anche per i neofiti e gli appassionati avvicinarsi alla grappa di qualità attraverso degustazioni guidate e dei veri e propri “mini corsi” di degustazione.
Nei giorni della fiera sarà l’occasione per la prima presentazione della guida Trentino Grappa, un nuovo strumento informativo che l’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino, in collaborazione con la Trentino Sviluppo Spa, ha ideato per accompagnare il turista in una nuova forma di viaggio alla scoperta del distillato italiano per eccellenza, la grappa. Una pubblicazione che raccoglie le aziende socie spiegandone i prodotti in altrettante schede.
La Grappa del Trentino è tra i distillati più antichi d’Italia. Oltre alla qualità della materia prima a distinguere il prodotto è infatti proprio la tradizione che da tempo ha portato i distillatori a non guardare alla quantità, ma alla qualità attraverso l’impiego del sistema “bagnomaria” che consente di riscaldare le vinaccia in modo indiretto. Si utilizzano alambicchi discontinui caricando nella cucurbita (il paiolo) la vinaccia insieme ad acqua e proprio qui sarà riscaldata lentamente. Fu proprio un trentino a progettare questo tipo di alambicco, Tullio Zadra. Oggi quello del “bagnomaria” è il sistema più utilizzato dai distillatori perché nonostante sia più costoso e più impegnativo a livello di lavorazione, esalta la morbidezza e rende migliori profumi e aromi delle grappe.
Tra le tipologie principali di grappa presenti quest’anno a Vinitaly quelle da uve a bacca rossa e fra queste spicca quella di Teroldego; quelle ottenute da vinacce di uve a bacca bianca guidate dall’autoctona Nosiola, le aromatiche (Moscato e Traminer) e le grappe invecchiate. L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è nato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 29 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine e qualità: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”.

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05/04/2013, 18:01
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ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA, VINITALY CONFERMA LA RICETTA PER CRESCERE:

INTERNAZIONALIZZAZIONE, VALORIZZAZIONE DEL MADE IN ITALY E COMUNICAZIONE ATTRAVERSO NEW MEDIA

Crescono i numeri di Vinitaly e anche quelli della Grappa. Indispensabile per il futuro investire nella comunicazione sui new media e saper fare sistema

Vinitaly si è appena conclusa, con numeri in crescita del 6% negli ingressi e addirittura del 10% tra i visitatori stranieri: una vetrina sempre più apprezzata dunque, soprattutto dagli operatori esteri che scelgono Vinitaly come manifestazione di riferimento per il vino e la grappa italiani. Proprio la grappa è stata infatti tra i grandi protagonisti della 47° edizione del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, con importanti riscontri in termini di interesse, soprattutto da parte dei mercati esteri, ma anche con una leggera ripresa dei consumi a livello nazionale.

“Siamo decisamente soddisfatti di come la Grappa sia stata accolta positivamente in un Vinitaly che alla vigilia faceva temere ulteriori contrazioni di presenze– afferma il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo – invece sono cresciuti i visitatori, soprattutto stranieri, e l’interesse verso il prodotto. Molti contatti quindi, e di qualità. Questo ci conferma la bontà di quanto ipotizzato alla vigilia, ovvero la necessità di investire in internazionalizzazione e in politiche di valorizzazione, di riconoscibilità della nostra acquavite di bandiera e di fare sistema per affrontare il mercato in modo compatto affermando l'Italian Style nel mondo. Mi sono anche reso conto di quanto sia importante elaborare una strategia di comunicazione "al passo con i tempi" e capace di raggiungere potenziali nuovi consumatori da appassionare. Mi riferisco ai new media, ai social network, di cui in questa edizione si è parlato molto. Ecco, per il nostro comparto auspico un passo avanti anche in questa direzione, per potersi avvicinare a quella fascia di consumatori che interagiscono con il mondo attraverso la rete”.

I grappaioli associati a ING, tirano dunque le somme di una manifestazione che ha prodotto risultati oltre le aspettative della vigilia, condividendo pienamente le anticipazioni contenute nello studio dell’osservatorio di Nomisma Wine Monitor e concordando sull’importanza di dare ampia visibilità al settore sui mercati esteri, che nel corso del 2012 hanno contribuito in maniera importante al mantenimento delle quote di fatturato.

Dopo l’importante appuntamento di Vinitaly per la grande visibilità mediatica e i rapporti con gli operatori del settore, l’Istituto Nazionale Grappa con i suoi soci continuerà a proporre iniziative rivolte al consumatore - tra i quali l’appuntamento annuale con Grapperie Aperte, manifestazione ormai consolidatasi negli anni nella prima decade di ottobre e che riscuote sempre un enorme successo di pubblico – in particolare di quello italiano, per il quale ci si aspetta un recupero a breve, nonostante il periodo di recessione economica ancora in atto nel Paese.

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LO STATO VUOLE AUMENTARE LE ACCISE PER GLI ALCOLICI: L’ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA PROMETTE BATTAGLIA, A RISCHIO LA SOPRAVVIVENZA DI TANTI PICCOLI PRODUTTORI

Ancora uno sgambetto al settore dei distillati: questo si appresta a compiere la Commissione speciale per l’esame di Atti di Governo alla Camera dei Deputati, se nel corso dell’iter di conversione del Decreto Legge relativo ai pagamenti della Pubblica Amministrazione – Atto Camera 676 - passerà l’emendamento presentato dagli onorevoli Titti Di Salvo e Giulio Marcon (SEL) che prevede un aumento delle aliquote delle accise su prodotti alcolici e alcool etilico al fine di assicurare alle casse dello Stato un gettito complessivo pari a 26 milioni di euro nel 2013 e addirittura 45 milioni di euro annui a partire dal 2014.

“Siamo molto preoccupati ed amareggiati. Invece di valorizzare e sostenere una delle eccellenze italiane ci si impegna a distruggerla - commenta il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo - La grappa è un’opera d’arte italiana che il mondo ci invidia per i suoi caratteri inimitabili che sono il frutto di generazioni di esperienza, arte e tradizione sviluppatesi nei secoli, grazie al duro lavoro quotidiano di generazioni di famiglie di distillatori italiane, che tutt’ora costituiscono un comparto sostanzialmente composto da piccole aziende artigianali depositarie di un patrimonio di conoscenze unico. La nostra acquavite di bandiera, che già attraversa il difficile momento legato alla pesante situazione economica generale, rischia di essere definitivamente messa in ginocchio da un provvedimento dello Stato che comporterebbe la morte di numerose aziende del nostro settore, fallendo anche nel portare un vantaggio in termini di maggior gettito allo Stato. Aumentare le aliquote delle accise per i prodotti alcolici non porta beneficio a nessuno: il loro innalzamento produrrebbe una ulteriore contrazione dei consumi, con conseguente aggravio della già difficile situazione economica del comparto delle bevande alcoliche, determinando così una riduzione del gettito complessivo nelle casse dello Stato. In altri termini è una misura fine a se stessa, incapace di risolvere i problemi e allo stesso tempo in grado di impoverire soltanto la categoria dei distillatori che ogni giorno portano avanti con passione questo lavoro spesso ereditato come tradizione di famiglia. Per questo motivo chiediamo con forza al Governo e alle Istituzioni competenti di rivedere questo provvedimento ed abbandonare definitivamente questa ipotesi per evitare ripercussioni devastanti”.

La proposta di innalzare ulteriormente le aliquote delle accise su alcolici e distillati arriva dopo un periodo lungo ben 7 anni in cui si è assistito a una progressiva riduzione del gettito derivante proprio da queste, a conferma dei timori dei soci dell'Istituto Nazionale Grappa. Dal 2006, anno dell'ultimo aumento delle accise sugli alcolici, si è infatti verificata una progressiva diminuzione del gettito annuo derivante da esse, fino a raggiungere il minimo storico del 2012, quando si è toccato i livelli record di -22% rispetto alla data dell'ultimo aumento, equivalente a 150 milioni di euro in meno rispetto alle aspettative di incasso (fonte dati Ministero Economia e Finanze).

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