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Consorzio Aceto Balsamico di Modena 
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ACETO BALSAMICO, LAMBRUSCO, PROSCIUTTO DI MODENA E PARMIGIANO REGGIANO: TUTTO IL "BUONO" DI MODENA INCONTRA IL "BELLO" DELL'ARTE E DELLA STORIA DEL TERRITORIO SABATO 1 E DOMENICA 2 OTTOBRE IN OCCASIONE DI GUSTI.A.MO16

Un programma denso di appuntamenti con il gusto e con l'arte: sabato 1 e domenica 2 ottobre a Modena e Provincia sarà festa grande per la prima edizione di Gusti.a.Mo16, la manifestazione organizzata da Piacere Modena in collaborazione con i Consorzi di cinque eccellenze del territorio conosciute ed apprezzate in tutto il mondo come Aceto Balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Modena DOP e i Lambruschi modenesi DOC e patrocinata da Comune e Provincia di Modena, Regione Emilia Romagna e CCIAA di Modena.

Per tutti e due i giorni, 54 strutture aperte - di cui 35 acetaie, 8 caseifici, 4 prosciuttifici e 7 cantine di Lambrusco - per promuovere e valorizzare i rispettivi prodotti nelle loro terre di origine, associando alle degustazioni libere e guidate anche visite presso gli stabilimenti di produzione e cenni storici dell'attività sul territorio. Sabato 1 e domenica 2 ottobre, nelle 35 acetaie si potranno effettuare visite guidate, degustazioni, passeggiate nei vigneti, dimostrazioni di pigiatura dell'uva e cottura del mosto, stuzzichini balsamici, aperitivi ma anche intrattenimento musicale, street food modenese, visite al Museo di Spilamberto - compresa Acetaia Comunale e Consorteria - e nei luoghi intorno alle attività, tra cui l'Abbazia di Nonantola, i Salse di Nirano, il Castello di Spezzano o il Museo Ferrari. Visite guidate sono altresì in programma al centro storico di Modena, con particolare attenzione al Sito Unesco che comprende il Duomo, la Torre Civica e Piazza Grande. Visite guidate in azienda, degustazioni guidate e libere anche nelle 7 cantine di produzione dei Lambruschi Modenesi DOC, che saranno presentati in tale occasione al pubblico e disponibili per l'acquisto direttamente in loco. Stesso programma con degustazioni e visite degli ambienti di produzione nei 4 prosciuttifici in cui viene lavorato il Prosciutto di Modena DOP, acquistabile direttamente in azienda anche a tranci e negli 8 caseifici del Parmigiano Reggiano, dislocati non solo nella provincia di Modena ma in tutte le provincie di produzione.

Sabato sarà anche la giornata del talk show alla Camera di Commercio su Cibo, cultura, territorio: la grande differenza Italiana, organizzato da Piacere Modena e in programma per le 10.30. L'incontro vedrà tra i protagonisti insieme alle istituzioni del territorio e al Presidente di Piacere Modena Pierluigi Sciolette, anche lo chef Luca Marchini altresì Presidente di Modena a Tavola, il filosofo Marino Niola, il regista Davide Rampello - uno dei maggiori innovatori del linguaggio televisivo dagli anni '80 ad oggi e altresì ideatore del Padiglione Zero ad Expo e curatore della rubrica "Paesi, paesaggi" dedicata alle eccellenze paesaggistiche ed alimentari d'Italia nella trasmissione Striscia la Notizia - il Direttore della Fondazione Qualivita e consigliere del Ministro Martina per le politiche digitali per la tutela del Made in Italy agroalimentare oltre che collaboratore ed ospite alla trasmissione Rai Linea Verde Mauro Rosati e il giornalista sportivo Leo Turrini, massimo esperto della Ferrari, altra eccellenza del territorio modenese. A condurre il talk show sarà Federico Desimoni, Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP.

A chiudere in bellezza la prima giornata di Gusti.a.Mo16 la degustazione narrativa sensoriale a cura della compagnia teatrale Koiné alle ore 16 al Mercato Albinelli, che comprenderà tutte le eccellenze coinvolte nell'evento: Aceto Balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Modena DOP e i Lambruschi modenesi DOC. A seguire, alle 17.30, un aperitivo in musica con l'accompagnamento di Max Marmiroli e Follon Brown e una seduta estemporanea di pittura con l'artista Franco Ori. Da non perdere infine alle 18 il cooking show dello chef Daniele Reponi, che realizzerà esclusivi panini gourmet con i prodotti di Gusti.a.Mo16.

Ufficio Stampa Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C. cell. 335 6130800 Email: marzia.morganti@gmail.com; www.consorziobalsamico.it

Ufficio Stampa IVSI Consorzio Prosciutto di Modena
Tiziana Formisano tel. 02 8925901 Email: formisano@ivsi.it; www.consorzioprosciuttomodena.it

Ufficio Stampa e Relazioni Esterne Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano
Igino Morini cell. 3356522327 Email: morini@parmigianoreggiano.it; www.parmigianoreggiano.it


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FARE SISTEMA PER PROMUOVERE IL TERRITORIO: DA MODENA LA VOCE DEI MASSIMI ESPERTI DI COMUNICAZIONE DI CIBO E TERRITORIO A SOSTEGNO DELLA CULTURA AGROALIMENTARE

Fare sistema per promuovere il territorio: è la sfida che sabato 1 e domenica 2 ottobre si concretizzerà nella prima edizione di Gusti.a.Mo16, la manifestazione promossa e organizzata da Piacere Modena in collaborazione con i Consorzi di cinque eccellenze del territorio conosciute ed apprezzate in tutto il mondo come Aceto Balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Modena DOP e i Lambruschi modenesi DOC e patrocinata da Comune e Provincia di Modena, Regione Emilia Romagna e CCIAA di Modena.

Cinque consorzi dunque, rappresentativi di un valore economico al consumo che supera il miliardo e mezzo di euro e migliaia di posti di lavoro con un indotto che interessa molte famiglie: una cifra importante se rapportata al fatto che si concentra in una sola provincia. L'importanza dell'agire insieme nella promozione e nella comunicazione delle eccellenze del territorio sarà al centro del talk show dal titolo "Cibo, cultura, territorio: la grande differenza italiana" che si terrà sabato 1 ottobre alle 10.30 alla Camera di Commercio di Modena a cui porteranno il loro saluto le Istituzioni, dal Presidente Giorgio Vecchi al Presidente Palatipico Pierluigi Sciolette, al Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, a Luca Marchini Presidente di Modena a Tavola e l’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna Simona Caselli alla quale saranno affidate le conclusioni. Porteranno il loro contributo quattro massimi esperti di comunicazione sul cibo e territorio come il Professor Marino Niola Ordinario di Antropologia Culturale all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, il Professor Davide Rampello, docente presso il Politecnico di Milano, curatore e direttore artistico, autore e conduttore della rubrica di Paese e Paesaggi su Striscia la Notizia di Canale 5, Mauro Rosati Direttore di Qualivita, Consigliere del Ministro delle Politiche, consulente di Linea Verde Rai Uno e il giornalista Leo Turrini, massimo esperto di storia della Ferrari.

A moderare l'incontro, sarà il Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni il quale ha affermato, anticipando i contenuti del talk show: "da questa esperienza usciamo con una consapevolezza: lavorare insieme accresce il valore di tutti e del nostro territorio. I produttori attraverso il loro lavoro creano economia, ma anche radicamento sul territorio, tradizione e cultura; come Consorzi di tutela, l’agire collettivo e per il bene comune fa parte del nostro dna, proprio per questo dobbiamo aiutare i singoli produttori a sviluppare una nuova visione del loro lavoro come lavoro di sistema, di comunità che si radica nella propria terra e nella propria storia per poter affrontare le sfide globali con maggiore forza e consapevolezza. Solo partendo da questa nuova visione possiamo darci una nuova “mission”, nuove strategie capaci di mettere al centro del sistema Italia quelle leve uniche e tutte italiane quali l’enogastronomia, la cultura, il territorio e stili di vita, per cui turisti da tutto il mondo riempiono le nostre città".

Sul ruolo dei produttori si concentrerà anche l'intervento del Professor Marino Niola, che ci tiene a sottolineare come "L’agroalimentare italiano e la Dieta Mediterranea, attraverso una rivalutazione delle filiere corte e di piccola scala e la riscoperta da parte del pianeta di come l'Italia sia un Paese fatto di territori ad alta definizione gastronomica incarnano due grandi tendenze del presente, la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare e la salute: valori che hanno portato con l'Unesco prima e con la FAO poi, a una consacrazione internazionale dell'agroalimentare italiano e di conseguenza dei suoi territori e delle rispettive culture".

Valorizzare quindi la cultura e il territorio di origine è la chiave del successo del made in Italy enogastronomico e su questo concetto si incentrerà altresì l'intervento del Professor Davide Rampello: "L'Italia può e deve valorizzare il suo innumerevole e straordinario patrimonio culturale, la sua biodiversità testimoniata dalle innumerevoli selezioni delle sementi, degli innesti delle piante, della selezione delle razze bovine, ovine e caprine che hanno generato un patrimonio ancora oggi insuperato di varietà e culture. Tutto è legato, anche la varietà dei linguaggi architettonici, artistici, musicali e letterari e tutti questi elementi insieme ci permettono di definire l'Italia come il Paese delle qualità".

Parlando di come e chi deve essere parte attiva in questo processo di valorizzazione, Mauro Rosati ha specificato, annunciando di cosa tratterà durante il talk show, che "per mantenere queste peculiarità c’è bisogno che le imprese e i Consorzi continuino ad investire su quello che rappresenta il territorio. Quello che viene demandato loro è mantenere viva l’esperienza territoriale perché non esistano piattaforme in grado di sostituire una vera esperienza sul territorio. Continuare ad investire su acetaie, cantine, caseifici e prosciuttifici aperti è utile - conclude - per cui invito a continuare su questa strada. La formazione si fa sul campo e alla fine è quello che il consumatore cerca: un’esperienza diretta. In Emilia Romagna già si fa, ma è fondamentale anche altrove, investire sul territorio per rimanere competitivi".
A chiudere il giro di interventi, il giornalista Leo Turrini, massimo conoscitore di una delle altre eccellenze del territorio insieme al food e alla musica: la Ferrari e racconterà aneddoti sulla famiglia e di come "fosse essa stessa ambasciatrice della cultura agroalimentare del territorio offrendo agli ospiti che frequentavano la sua casa i prodotti di questa terra. Anche questa è buona comunicazione: una icona di eccellenza della storia dello sport moderno che si erge a testimonial indiretto della qualità delle eccellenze del territorio che il mondo intero collega alla sua immagine".

Nel centro storico di Modena nel pomeriggio di sabato ci sarà la degustazione narrativa sensoriale al Mercato Albinelli dei cinque prodotti protagonisti a cura della compagnia Koiné, l'aperitivo in musica con Max Marmiroli e i Follon Brown, la seduta di pittura con l'artista Franco Ori e il cooking show dello chef Daniele Reponi che preparerà panini gourmet con le eccellenze del territorio. Sia sabato che domenica saranno inoltre aperte al pubblico le 54 strutture - tra acetaie, cantine di Lambrusco, caseifici anche delle altre province in cui si produce il Parmigiano Reggiano e prosciuttifici - aderenti a Gusti.a.Mo16, con programmi ed orari da consultare sul sito di Piacere Modena www.piaceremodena.it


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29/09/2016, 14:48
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TRADIZIONE, INNOVAZIONE E FATTORE UMANO ELEMENTI STRATEGICI PER LA VALORIZZAZIONE DELLE DOP E IGP: DAL TALK SHOW A MODENA SU "CIBO, CULTURA, TERRITORIO" L'APPELLO A FARE SISTEMA PER PROMUOVERE LE REALTA' LOCALI

Gusti.a.Mo16 continua anche domani con visite e degustazioni in 54 strutture tra acetaie, caseifici, prosciuttifici e cantine di Lambrusco

Tradizione combinata con innovazione e importanza del fattore umano nella costruzione della storia e delle tradizioni, del mantenimento del territorio e della preparazione dei cibi. Questi gli elementi strategici per la valorizzazione e la promozione delle realtà locale emersi questa mattina nel talk show "Cibo, cultura, territorio: la grande differenza italiana" che si è tenuto alla Camera di Commercio di Modena nell'ambito della manifestazione Gusti.a.Mo16, promossa e organizzata da Piacere Modena in collaborazione con i Consorzi di cinque eccellenze del territorio conosciute ed apprezzate in tutto il mondo come Aceto Balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Modena DOP e i Lambruschi modenesi DOC e patrocinata da Comune e Provincia di Modena, Regione Emilia Romagna e CCIAA di Modena.

A portare le conclusioni dell'incontro l'Assessore all'agricoltura della Regione Emilia Romagna Simona Caselli, la quale ha ribadito come "nella nostra regione e a Modena in particolare ci sia una visione dell'agricoltura e dei prodotti realizzati sul territorio, in cui siano contemplati non soltanto la presenza di una tradizione e una cultura da preservare ma altresì ci sia una combinazione di tali fattori con l'innovazione, che ci permette di lavorare in armonia con l'ambiente e proporre i prodotti in modo nuovo, con l'aiuto di chef o semplicemente raccontando le storie dei produttori a tutti coloro che dall'Italia e dall'estero guardano con interesse alle nostre denominazioni. Un lavoro importante, che portiamo avanti insieme ai Consorzi, fondamentali perché a loro è demandato il compito di tutelare gli standard e vigilare la corretta applicazione dei disciplinari, ma è altrettanto importante il ruolo che essi svolgono nella promozione e nel favorire un approccio culturale al cibo in antitesi a quello più tecnocratico del mondo anglosassone".

"Modena è esempio lampante dell'efficacia di fare sistema per difendere interessi comuni: qui da sempre in ambito agroalimentare convivono imprese di piccole medie e grandi dimensioni, e grazie altresì alla volontà di collaborare insieme cooperative e imprese private unite dall'obiettivo condiviso di far crescere il territorio, nel corso degli anni si è assistito ad una evoluzione inarrestabile della Food Valley modenese". Con queste parole ha invece aperto i lavori il Presidente di Piacere Modena Pierluigi Sciolette, aggiungendo altresì che "la filiera agroalimentare è una delle principali attrattive del modenese con 10 DOP e 3 IGP che ne fanno una provincia unica al mondo per sapori, profumi e buona tavola. E per indotto economico: un miliardo e mezzo di euro il valore delle denominazioni modenesi, risultato di un patto tra persone e generazioni che si impegnano comunemente a codificare le caratteristiche dei prodotti da trasmettere alle generazioni future, con uno spirito competitivo foriero negli anni di una crescita importante in termini di qualità. Un valore che i Consorzi, rappresentativi in questo territorio dell'85-90% e oltre dei produttori totali delle denominazioni, si impegnano a difendere a tutti i livelli".

L'appello a una maggiore condivisione di strategie di marketing territoriale con la collaborazione di più realtà consortili rappresentative di eccellenze agroalimentari locali è stato raccolto ed è divenuto il fil rouge del talk show, condotto dal Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni, il quale ha portato a focalizzare l'attenzione dei presenti soprattutto sulle fondamenta della realtà sostanziale e giuridica dei prodotti DOP e IGP, ovvero il fattore naturale e il fattore umano. In particolare su quest'ultimo, vero e proprio artefice della costruzione della storia e delle tradizioni, del mantenimento del territorio e della preparazione dei cibi perché - come hanno poi sottolineato anche gli altri ospiti nei loro interventi - è importante salvaguardare il territorio e recuperare la memoria delle tradizioni così come è importante gustarsi le cose belle e buone della vita siano esse da mangiare o da contemplare.

A parlare del lato più "edonistico" del cibo si sono dati appuntamento qui alcuni dei massimi esponenti del mondo della comunicazione del cibo e del territorio, sottolineando in un comune appello, quanto per promuovere un'area e le sue eccellenze sia necessario trovare il modo giusto di farlo. In particolare, il Direttore di Qualivita nonché Consigliere del Ministro delle Politiche e consulente di Linea Verde Rai Uno Mauro Rosati ha stigmatizzato come nessuna promozione virtuale sui canali multimediali sia efficace ai fini della valorizzazione di un territorio quanto una esperienza diretta sul campo. E quanto l'appoggio del mondo consortile - e gli investimenti in manifestazioni di questo tipo - sia necessario perché ciò avvenga sistematicamente e non individualmente, portando vantaggio a tutto il tessuto economico locale. Un altro elemento necessario per fare buona comunicazione in campo enogastronomico è stato citato del Professor Davide Rampello docente presso il Politecnico di Milano, curatore e direttore artistico nonché autore e conduttore della rubrica di Paese e Paesaggi su Striscia la Notizia di Canale 5, che ha invitato a puntare sul fattore qualità, essendo l'Italia tutta, sotto ogni aspetto, un esempio di eccellenza per la qualità delle risorse agroalimentari disponibili e del modus operandi. Qualità come quella che Modena ha saputo distribuire egregiamente anche in altre realtà, una tra tutti quella dei motori con Leo Turrini - giornalista e scrittore modenese massimo massimo esperto di storia della Ferrari intervenuto al talk show - che ha parlato di come l'unione a livello di immagine di eccellenze multisettoriali sia un importante "brand" identificativo di un territorio a livello mondiale.

Riconduce invece la buona reputazione della produzione agroalimentare Made in Italy ad un fattore più prettamente culturale e legato al recupero del valore delle filiere corte e di piccola scala nonché alla sua sostenibilità ambientare e alla sicurezza alimentare, il Professor Marino Niola Ordinario di Antropologia Culturale all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, ponendo l'accento sul crescente ruolo strategico della Dieta Mediterranea nell'ordine mondiale del cibo e sul ruolo positivo che essa ha avuto nella consacrazione internazionale dell'agroalimentare italiano e con esso dei suoi territori e delle rispettive culture.

Oltre al Presidente di Piacere Modena Pierluigi Sciolette e all'Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna Simona Caselli, al talk show sono altresì intervenuti con un saluto istituzionale il Sindaco di Modena e Presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli ed Emilio Barbieri per Modena a Tavola.

Gusti.a.Mo16 continua anche domani con visite e degustazioni in 54 strutture tra acetaie, caseifici, prosciuttifici e cantine di Lambrusco. Orari e programmi al sito www.piaceremodena.it

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02/10/2016, 13:21
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ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA DOP: NUOVA DECISIONE SULLA STRADA DELLA TUTELA

Recente ordinanza del Tribunale di Bologna in materia di protezione della DOP e delle IGP

Un ulteriore passo avanti nella tutela della DOP ‘Aceto Balsamico Tradizionale di Modena’ e, più in generale, delle DOP e IGP, è stato segnato da una recente ordinanza della sezione specializzata in materia d’impresa del Tribunale di Bologna. Lo sottolineano, in una nota, il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, che salutano con favore il risultato positivo conseguito.

I Consorzi, nel percorso intrapreso contro prodotti che evochino o imitino le denominazioni protette, ricordano che il Tribunale di Bologna ha ritenuto che non vi siano i presupposti per sospendere la sanzione pecuniaria e l’inibitoria inflitte dalla autorità competente ad un operatore a seguito di una contestazione di illecito per un’etichettatura considerata evocativa della DOP Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP esprimono soddisfazione per quanto emerge da questo provvedimento che, seppur sulla base di un primo esame, in linea con la giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Ue, sembra confermare una tutela ampia dei due nomi protetti contro l’uso di termini che danno luogo a evocazione quando abbinati a prodotti comparabili.

“Ma questo è solo un primo passo – afferma il Presidente del Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Enrico Corsini – ora infatti il procedimento di merito dovrà fare il suo corso fino a giungere alla sentenza di primo grado che probabilmente arriverà solo alla fine del prossimo anno”.

“Questo primo orientamento del Giudice bolognese, seppur nella sua provvisorietà, è una ottima conferma di quanto già statuito lo scorso anno dai tribunali tedeschi – aggiunge il Direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Federico Desimoni – ora confidiamo che anche la giurisprudenza italiana possa consolidarsi su tale posizione. Se così fosse, i beneficiari saranno, non solo i produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e di Aceto Balsamico di Modena, ma tutto il comparto delle DOP e IGP italiane che vale al consumo oltre 12 miliardi di euro”.

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05/10/2016, 14:56
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L'ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP PROTAGONISTA A TAORMINA GOURMET CON TRE GIORNI DI DEGUSTAZIONI, BANCHI D'ASSAGGIO, GARE TRA GIOVANI CHEF E COOKING SHOW

Aceto Balsamico di Modena IGP protagonista per tre giorni in terra siciliana per la quarta edizione di Taormina Gourmet, l'evento ideato e organizzato dal giornale on line di enogastronomia Cronache di Gusto a Villa Diodoro dal 15 al 17 ottobre, nella splendida località affacciata sul mare.

Tradizionalmente legata al mondo del vino e della birra, Taormina Gourmet 2016 sarà una vetrina altresì per le eccellenze food del nostro Paese, tra cui l’Aceto Balsamico di Modena IGP - il cui valore economico al consumo si misura in oltre un miliardo di euro per oltre 93 milioni di litri.

Il Consorzio di tutela Aceto Balsamico di Modena IGP, che si colloca ai primi posti nella classifica dei prodotti più "pesanti" nel comparto agroalimentare italiano, sarà protagonista sabato 15 ottobre a partire dalle 16.45 di una masterclass in cui il noto Formaggio Parmigiano Reggiano - nella stagionatura 36 mesi - sarà presentato in degustazione come abbinamento ideale all'Aceto Balsamico di Modena IGP.

Una rassegna in cui l'espressione più alta dell'enogastronomia - sotto forma di cooking show, cene con chef stellati, degustazioni libere ai banchi d'assaggio e proposte di abbinamento, presentazione di libri e guide - si dà appuntamento per promuovere e valorizzare le produzioni di eccellenza in un contesto di assoluto prestigio.

In particolare, l'oro nero sarà protagonista oltre che al banco d'assaggio, anche nelle preparazioni che verranno elaborate nei cooking show a Villa Diodoro durante i tre giorni di manifestazione e nella gara degli “Chef Under 30” in programma il 17 ottobre dalle 15 alle 19 - e il 18 ottobre dalle 11 alle 17 - presso l’Hotel Esperia Palace di Zafferana Etnea (CT).


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DA TAORMINA IL MEGLIO DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP: DAL 15 AL 17 OTTOBRE L’ORO NERO NEI PIATTI DEGLI CHEF IN QUATTRO SHOW COOKING

Il prezioso alimento sarà utilizzato anche nella Gara di Gusto per Chef Under 30 in programma all’Hotel Esperia Palace di Zafferana Etnea (CT).

Taormina Gourmet si tinge di nero “balsamico”. Da sabato 15 a lunedì 17 ottobre infatti, l’Aceto Balsamico di Modena IGP – sponsor con il Consorzio di Tutela della manifestazione organizzata dal giornale on line di enogastronomia Cronache di Gusto a Villa Diodoro nella splendida località siciliana – sarà protagonista non solo ai banchi d’assaggio e alla masterclass di sabato 16 pomeriggio in abbinamento con il Parmigiano Reggiano 36 mesi alle ore 16.45, ma altresì durante quattro esclusivi showcooking tenuti da altrettanti chef di alto livello, i quali utilizzeranno l’oro nero come ingrediente delle ricette da loro preparate in real time.

I nomi sono quelli dello chef Pasquale Torrente, patron del ristorante Al Convento di Cetara (SA), di Dario Di Liberto, chef del ristorante Tocco di Ragusa, di Giuseppe Biuso chef del Ristorante Il Cappero dell’Hotel Therasia di Vulcano e di Salvatore Vicari del Ristorante Vicari di Noto.

Il primo chef in ordine temporale a portare l’Aceto Balsamico di Modena IGP nel proprio piatto è Pasquale Torrente - il cui show cooking è in programma sabato 15 alle 18.30 – e si tratterà di un vero e proprio inno ad una eccellenza tipica del sud Italia, ovvero la colatura di alici, sorprendentemente accostata all’oro nero. Domenica triplice appuntamento con il gusto: sarà infatti Dario Di Liberto, giovane chef e titolare del ristorante Tocco a Ragusa ad aprire alle 11.30 la giornata con uno show cooking dedicato alla Triglia di Terra in cui sarà protagonista tra gli altri ingredienti anche l’oro nero. Alle 13.15 sarà poi la volta di Giuseppe Biuso, chef del Ristorante Il Cappero dell’Hotel Therasia di Vulcano che nel suo maialino nero ai fichi, caprino e amaretto ci porterà con la mente ad assaggiare i sapori tipici dei Nebrodi abbinati agli amaretti tipici del Nord Italia e l’Aceto Balsamico di Modena IGP, mentre l’ultimo show cooking della giornata targato Aceto Balsamico di Modena IGP sarà alle 18.30 quello di Salvatore Vicari dell’omonimo ristorante di Noto (SR), con un inedito risotto al caviale di lumaca mantecato con olio di mandorle, crema di lumaca, il suo caviale e gocce di senape di campo.

Ma non è tutto: il prezioso condimento sarà altresì sui banchi di prova dei partecipanti alla Gara di Gusto per Chef Under 30, in programma lunedì 17 e martedì 18 all’Hotel Esperia Palace di Zafferana Etnea (CT). In particolare, ad utilizzare l’Aceto Balsamico di Modena IGP per le loro preparazioni saranno Salvatore Amato del Borgo Valle Rita di Ginosa Marina (TA), Giacinto Fanelli del Biancofiore di Bari e Domenico Capogrosso dell’Osteria del Buono di Trani – tutti e tre in gara per la Puglia lunedì 17 alle ore 17 – Michele Rizzo dell’Agora di Rende (CS) e Valerio Laino de “Il Peperoncino d’oro” di Roma, entrambi in gara per la Calabria martedì 18 alle ore 16.


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ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP PREMIA GLI CHEF UNDER 30 A TAORMINA GOURMET

Menzione speciale per il pugliese Salvatore Amato che ha utilizzato tra gli ingredienti anche l’Aceto Balsamico

Taormina Gourmet ha eletto i suoi migliori Chef Under 30 nella Gara di Gusto che si è tenuta lunedì 17 e martedì 18 ottobre a Zafferana Etnea presso l’Hotel Experia Palace. Organizzato dal giornale online di enogastronomia Cronache di Gusto e sponsorizzato, tra gli altri, dal Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, il premio si è svolto con la presentazione di due pietanze per ciascuno chef – a base di cavolo e baccalà per la Puglia, cavolo e gamberi per la Campania e carne e funghi per la Calabria - esprimendosi in base alla presentazione, alla creatività e al gusto.

“Il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – ha commentato il Direttore Federico Desimoni – ha una particolare sensibilità verso i giovani chef e con piacere ha scelto di sostenere questo premio dedicato agli under 30. Questo prezioso ingrediente è un elemento altamente versatile in cucina, che ben si abbina a ogni portata, dalla più semplice insalata al piatto particolarmente elaborato. Vedere come questi giovani chef la interpretano nella loro cucina territoriale del sud è per noi la conferma di come esso possa rappresentare un valore aggiunto anche in piatti di tradizioni culinarie diverse da quelle del suo territorio di origine”.

Quattro sono stati gli chef che, nelle gare di tutte e tre le regioni, hanno fatto uso dell’Aceto Balsamico di Modena IGP nelle loro preparazioni e ad uno di essi è stata altresì attribuita la menzione speciale per l’omogeneità del lavoro su entrambi i piatti: si tratta di Salvatore Amato del Ristorante Borgo Valle Rita Ginosa Marina di Taranto e del suo baccalà con cipollotto fondente su salsa di frisella, limone salato e Aceto Balsamico di Modena IGP, mentre per la sezione dedicata al cavolo ha presentato un cavolfiore bianco, spuma di canestrato e sgombro marinato con salsa di soia e miele con germogli di cavolo e semi di sesamo. Ad utilizzare l’oro nero di Modena nella gara tra chef pugliesi è stato altresì Giacinto Fanelli, che ha presentato un crudo di cavolfiore con burratina fumè, sponsale al forno e gel di aceto balsamico. Per questa regione, ad aggiudicarsi il titolo nelle due pietanze - la prima a base di cavolo e la seconda a base di baccalà - sono stati rispettivamente Domenico Capogrosso con la seppia scottata in padella su gelatina di cavolo rosso e mandorle tostate e Donato Calvi con baccalà confit alla vaniglia con salsa alle cime di rapa profumata al nocino e maionese di broccolo, con sfoglie di cavolo essiccate e germogli di cavolo.

Per la Calabria, lo chef che ha utilizzato l’Aceto Balsamico di Modena IGP è stato Valerio Laino del Peperoncino d'Oro a Roma, il quale ha preparato una zuppa di funghi porcini, pane di castagne, bieta, mousse di parmigiano, rosso di zucca e nocciole bruciate e sua maestà il nero in doppia cottura, patate liquide, crema di marroni, salsa di fichi secchi, aceto balsamico e peperoncino. Per questa regione, ad aggiudicarsi la Gara del Gusto dedicata ai funghi e la carne e sono stati Antonio Biafora ed Emanuele Stringaro rispettivamente con il Bosco in autunno con porcini fermentati nella soia, ovuli crudi, mela scacciatiella, nasturzio, caldarroste, bieta e brodo di terra di funghi ricoperte da foglie di bieta disidratate per Biafora e capocollo glassato accompagnato da erbe aromatiche amare selvatiche e verza cotta alla brace per Stringaro.

Per la Campania a utilizzare l’Aceto Balsamico di Modena IGP è stato lo chef Valentino Buonincontri - ottenendo anch’esso una Menzione Speciale - il quale lo ha abbinato al gambero rosso di Mazara, purea di ceci lardo e ribes. Ad aggiudicarsi invece il titolo per entrambe le pietanze – in questo caso gambero e cavolo – è stato Luigi Salomone del ristorante Piazzetta Milù di Castellammare di Stabia con gambero condito con olio e maionese di gambero, spugna di riso e polvere di alghe e un lingotto di lingua cotta in court bouillon con puntarelle e, come seconda preparazione, gli spaghetti con broccolo fermentato, stracciata di bufala e salsa di soia, germogli di cavolo e briciole croccanti.


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VALORE E IMPORTANZA DEL RICONOSCIMENTO IG: LA CASE HISTORY DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP A CONFRONTO CON LO STOCCAFISSO DI LOFOTEN IGP

Due giorni di confronto a Milano, per discutere sul valore e sull’importanza del riconoscimento delle IG, con l’obiettivo di fornire un adeguato ed omogeneo livello di competenze ai soggetti coinvolti nel programma FRAM per una corretta pianificazione dello stesso e altresì fornire informazioni sul potenziale valore aggiunto realizzabile per lo Stoccafisso di Lofoten IGP: questo il filo conduttore dell’incontro formativo organizzato da Qualivita che ha visto protagonista tra gli altri anche il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP nella persona del Direttore Federico Desimoni.

“A Milano – ha spiegato il Direttore del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni - ci siamo incontrati con amici e colleghi norvegesi in diversi modi legati al mondo dell'IGP Stoccafisso di Lofoten per parlare del valore dei prodotti a denominazione protetta e per condividere le nostre esperienze. È stata un'occasione di ritornare sulle domande fondamentali legate a questo mondo: perché l'IGP/DOP, quali motivi a sostegno di questa scelta? È ancora conveniente e al passo con i tempi? È un driver per il futuro del mercato europeo e internazionale? In questo tempo di individualismo sfrenato e di competizione agguerrita, come creare una comunità di produttori capace di costruire una casa comune? Questi e altri quesiti hanno guidato una riflessione molto stimolante e il confronto tra due mondi, quello dello Stoccafisso e quello dell'Aceto Balsamico di Modena, che presto potremo veder uniti anche in cucina e sulle nostre tavole”.

Presenti all’incontro – che si è articolato su due giornate, martedì 18 e mercoledì 19 ottobre – anche il Direttore della Fondazione Qualivita Mauro Rosati che ha parlato delle DOP e IGP come via differente per accedere al mercato globale riportando altresì alcune case history italiane, il Professor Giovanni Belletti, docente di Economia ed estimo rurale all’Università di Firenze, il Direttore del Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola DOP Stefano Fontana che ha riportato l’esperienza del proprio consorzio e di Maria Chiara Ferrarese in rappresentanza del CSQA che ha fatto il punto sulla certificazione ed i controlli e preso parte al confronto sul tema dei prodotti trasformati secondo i regolamenti vigenti in Italia.


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Alla LUISS a Roma workshop sul Made in Italy "Occorre creare un'identità globale"

Protagonista l'avvocato Federico Desimoni, Direttore Generale del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP "fondamentale veicolare principi, autenticità, origine, gusto e tutela. Per questo è fondamentale il ruolo dei Consorzi DOP E IGP

Roma – Costruire un’identità attraverso la definizione di contenuti, valori e confini per offrire trasparenza, affidabilità e chiarezza: questo il concetto chiave espresso da Federico Desimoni, Direttore Generale del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP nel corso dell’intervento che lo ha visto protagonista al workshop da titolo “Made in Italy, nuove forme di tutela e strategie di promozione” tenutosi sabato 4 marzo alla School of Law dell’Università Luiss di Roma nell’ambito del Master in Food Law.

L’intervento del Direttore del Consorzio ABM si è inserito come History Case di eccellenza nella tutela del Made in Italy e dell’economia del Paese, stigmatizzando in particolare la necessità di costruire un’identità globale basandola sui drivers di autenticità, origine, gusto, tutela e garanzia. “Il Made in Italy è un concetto difficile da tutelare, da comunicare e da promuovere – ha sottolineatoFederico Desimoni – e proprio per questo si rende necessario delineare un’identità più precisa: attraverso il Branding nel caso di marchi privati oppure attraverso l’identificazione di Marchi pubblici e collettivi come le DOP, le IGP e le STG. Nel secondo caso, che io mi pregio di rappresentare in questo contesto, diventa di primaria importanza il fattore comunicazione - con cui si veicolano di fatto definizioni, principi, garanzie e certificazioni - che sta altresì alla base di un altro asset fondamentale ovvero la tutela di un’identità sempre più scaltramente “rubata” da tentativi di contraffazione, evocazione ed imitazione. Il ruolo dei Consorzi di Tutela – ha continuato Desimoni – è quello di vigilare su siffatti crimini, controllare il rispetto delle procedure amministrative, intraprendere azioni legali laddove se ne presenti la necessità e promuovere procedure UE ex officio che permettano, di fronte a un evidente caso di imitazione, evocazione o di contraffazione di un marchio Dop o Igp e dietro la segnalazione del rispettivo Consorzio di tutela, di chiamare ad intervenire le stesse autorità del paese nel quale la contraffazione è stata ravvisata. Detto questo, c’è ancora molto da lavorare – ha concluso il Direttore del Consorzio ABM - in particolare sulla conoscenza del prodotto, sulle diverse tipologie ed usi, sulle caratteristiche nutrizionali e salutistiche e sulla trasparenza del mercato, oltre a trasmettere al consumatore affidabilità e fiducia”.

Più che una lezione accademica dunque, un confronto sullo stato dei lavori in materia di promozione e tutela del Made in Italy agroalimentare, organizzato in due sessioni. La prima, moderata dalla Coordinatrice del Master in Food Law Daniela Corona, dedicata agli scenari internazionali a cui sono intervenuti Cesare Galli dell’Università di Parma a proposito del regime di protezione delle IG all’indomani dell’approvazione del CETA e a livello di scambi internazionali, Mauro Rosati Direttore Generale della Fondazione Qualivita sullo scenario delle DOP e IGP in Italia ed Europa, il Capo Dipartimento delle Politiche competitive e della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca del Mipaaf Luca Bianchi che ha dettato le linee per una strategia italiana per la qualità dell’agroalimentare, e il Direttore Generale ISMEA Raffaele Borriello, il quale si è espresso sul posizionamento del Made in Italy agroalimentare all’estero e le nuove sfide della globalizzazione.

La seconda sessione - in cui si è inserito altresì l’intervento di Desimoni - è stata invece moderata dal Coordinatore del Master in Food Law Ercole De Vito e dedicata alle testimonianze dirette, precedute dallo speech del Segretario Generale International Chamber of Commerce Italia Maria Beatrice Deli sull’importanza del dialogo normativo tra pubblico e privato per l’adeguata tutela del Made in Italy e dal focus sul ruolo del servizio pubblico nella promozione dello stesso con l’autore di Linea Verde Rai Marco Luci. A portare la propria testimonianza, anche Carlotta Gori per il Consorzio Chianti Classico e Giulia Rossi del Future Food Institute.

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06/03/2017, 16:10
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NUOVI PROGETTI DI COMUNICAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE: DALL’ASSEMBLEA DEI SOCI DEL CONSORZIO DI TUTELA DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP SPUNTI PER LA PROGRAMMAZIONE FUTURA E CONSUNTIVI SUL 2016, CHIUSO OLTRE QUOTA 94 MILIONI DI LITRI

A confermarlo è il report annuale del Consorzio ABM presentato durante l’Assemblea dei Soci, in cui si evidenzia altresì una prolifica attività di tutela, controllo e certificazione

Modena – Nuovi importanti progetti di comunicazione e promozione sui mercati Italia, Germania, Francia e Stati Uniti, approvazione delle modifiche al disciplinare di produzione e allo statuto consortile, ma soprattutto presentazione della relazione consuntiva sull’esercizio 2016: questi i temi all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP che si è tenuta nei giorni scorsi.

A suscitare particolare interesse è stato soprattutto il Progetto USA sulla promozione e valorizzazione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, partito nel mese di aprile 2017 e attivo per 36 mesi fino ad aprile 2020 negli stati di New York, California e Florida, che prevede il coinvolgimento di istituti culinari, chef e blogger in eventi e attività web e sui social network. Così come altrettanto interessante è il progetto di comunicazione al consumer sia sul web che attraverso i canali tradizionali in Italia, Germania e Francia, partito a gennaio e della durata di un anno, grazie al Finanziamento PSR-RER. Sia la sponda europea che quella statunitense sono inoltre unite da un ulteriore progetto di comunicazione, ovvero il lancio della Global Page FB del Consorzio, che interesserà appunto Italia, Germania, Francia e Stati Uniti.

Tali interventi si configurano come elemento di continuità nell’attività di promozione internazionale già avviata da anni dal Consorzio di Tutela, nell’ottica di meglio monitorare i Mercati e operare controlli antifrode sia sui canali di distribuzione tradizionali che sul web, grazie a partnership già proficuamente attive con altri organismi di vigilanza.

Tra i temi trattati nel corso dell’assemblea, anche l’approvazione delle modifiche al disciplinare di produzione e dello Statuto; tuttavia, una parte importante dell’incontro si è incentrata sulla presentazione del bilancio relativo all’anno 2016, chiusosi con il segno positivo in termini di volume di produzione. Oltre 94,2 milioni di litri per il prodotto certificato equivalenti a 1,30% in più rispetto al 2015, di cui quasi 74 milioni di litri - ovvero +1,91 sul 2015 - indirizzati verso l'imbottigliamento e i restanti in affinamento e invecchiamento. A scattare siffatta fotografia all’economia legata all’Aceto Balsamico di Modena IGP, è il report annuale elaborato per il 2016 dall’omonimo Consorzio e presentato proprio in sede di Assemblea dei Soci, in cui si leggono oltre al dato generale altresì le specifiche sui volumi della produzione di mosto fresco destinato alla filiera ABM che crescono del 19% circa passando da 210.276 a 249.844 tonnellate, così come anche la produzione di mosto cotto e concentrato destinato alla filiera di ABM che passa da 44.120 a 47.359 tonnellate corrispondenti a un +7,34 sull’anno precedente.

“Nonostante la generalizzata stagnazione dei mercati – commenta Federico Desimoni, Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP – il nostro prodotto ha dimostrato di saper reggere e reagire, aiutato certamente anche dalla forte vocazione all’export che veicola verso i mercati internazionali circa il 92% della produzione. Quello dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – aggiunge Desimoni - è oltretutto un settore strategico non solo per i 72 produttori, ma per lo sviluppo economico di tutto il territorio e rappresenta un importante punto di riferimento per chi questa terra la vive”.

Nel report curato dal Consorzio trovano altresì trattazione i dati relativi alle azioni di tutela e vigilanza intraprese dallo stesso nell’anno appena concluso: 180 ispezioni presso GDO, supermercati, negozi specializzati, fiere e produttori e 13 controlli sulla produzione di composti con ABM IGP. Nel frattempo, continua senza sosta anche l’attività di controllo della CSQA Certificazioni che nel corso del 2016 ha effettuato circa 500 visite ispettive corrispondenti a quasi 2.000 prelievi di prodotto atto a divenire Aceto Balsamico di Modena IGP e di mosto cotto e/o concentrato.


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