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Condifesa Veneto 
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CRISI MAIS, PRODUZIONE A PICCO NELLA MARCA
CONSORZIO AGRARIO LANCIA L’ALLARME

Ridotta del 40% negli ultimi tre anni la superficie investita a mais nella provincia di Treviso. Il presidente del Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, Fulvio Brunetta, si appella alle istituzioni: «produzione essenziale per tutto il sistema agricolo, necessarie politiche per incentivarla»

È crisi nera per il mais nella provincia di Treviso. Gli ultimi tre anni nella Marca sono stati disastrosi per il cereale, la cui produzione secondo il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno è calata di quasi un terzo tra il 2013 e il 2015 e diminuirà di un ulteriore 15% in base alle previsioni dell’annata in corso. Numeri impietosi, fotografati dalla drastica riduzione della superficie investita a mais nel trevigiano, passata dai 41mila ettari del 2013 ai 25mila del 2015, con una previsione di un ulteriore calo del 15% nel 2016.
Una crisi che è effetto del continuo abbassamento del prezzo del mais, sceso dal valore dei 210 euro per tonnellata nel 2013 agli attuali 160 euro per tonnellata (-25%), che ha spinto gli agricoltori locali ad abbandonarne la produzione.
«Sembra una crisi irreversibile, ma non possiamo lasciare andare questa situazione senza intervenire – commenta il presidente del Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, Fulvio Brunetta – il mais è una materia prima fondamentale per tutto il sistema agricolo, non solo per i suoi più comuni derivati, come la polenta, ma anche per l’industria zootecnica, che lo utilizza ad esempio per l’alimentazione degli animali. Oggi, purtroppo, molti allevatori sono costretti ad acquistare mais all’estero, perché non riescono a reperire il prodotto nel nostro territorio».
La crisi della cerealicoltura, d’altra parte, è diffusa su tutto il territorio nazionale e si è abbattuta non solo sul mais, ma anche su altre colture, come la soia. Il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno porta avanti alcune iniziative a livello locale per incentivare il seminativo e anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, corrisponderà per il mais bianco un prezzo pari a quello stabilito dalla borsa merci per il mais giallo, con in aggiunta un bonus di 10 euro per ogni tonnellata di raccolto. L’incentivo verrà garantito sulla base di accordi commerciali di filiera, che valorizzano la produzione di mais bianco “sostenibile”, certificato con standard CSQA “DTP112 Cereali e Semi Oleosi Sostenibili”.
«Si tratta di un segnale che la nostra azienda cerca di dare all’agricoltura – prosegue Brunetta – ma è chiaro che sono necessarie misure più strutturali. A tal proposito ci appelliamo alle istituzioni che governano il mondo dell’agricoltura affinchè intervengano con politiche di sostegno al reddito delle aziende in questa difficilissima congiuntura e ridare così slancio all’attività di maiscoltori e allevatori. Senza dimenticare che non si tratta solo di una questione di reddito, ma anche di un patrimonio tecnico e di conoscenze da salvaguardare: i nostri agricoltori nel corso degli anni si sono attrezzati per realizzare prodotti di eccellenza, facendo tesoro di una tradizione e di un metodo di lavoro vocati alla qualità e alla tutela dell’ambiente».
«Il nostro impegno, come azienda che collega la produzione agricola a quella industriale, resta proprio quello di tutelare la qualità del prodotto che immettiamo nel mercato – conclude il presidente Brunetta – I nostri protocolli di certificazione garantiscono tracciabilità e sostenibilità economica, ambientale e sociale delle produzioni. È una questione di sicurezza della filiera alimentare, di offrire al consumatore l’opportunità di acquistare latte, carni o formaggi, provenienti da animali nutriti con mais prodotto a Treviso e non in altri paesi, di cui non possiamo garantire metodi e qualità di produzione».

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04/03/2016, 15:53
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LA VITICOLTURA NELL’AREA DEL PIAVE
MERCOLEDI’ CONVEGNO CON GLI ESPERTI

Treviso, 4 aprile 2016 – Si terrà a Ponte di Piave, Mercoledì 6 Aprile dalle 20,30 (presso il palazzetto di via De Gasperi, 1) l’appuntamento “Convegno in viticoltura”, organizzato da Condifesa Treviso, Azienda Sanitaria Ulss 9 e Avepa, con il patrocinio dei 17 Comuni del Quartier del Piave. Interverranno: Fabrizio Stella, Direttore generale Avepa sul tema: l’innovazione possibile nei controlli della Pubblica Amministrazione e tecnologia, applicazioni e satelliti al servizio delle imprese agricole; Erole Girotto, del Servizio Prevenzione Ulss 9, su: il rischio infortunistico in agricoltura con riferimento alla gestione di prodotti fitosanitari e alle relative macchine e attrezzature agricole; Filippo Codato, Direttore Condifesa Veneto, su: strumenti per la tutela del reddito nell’azienda viticola. Modera la serata Fiorello Terzariol, tecnico Condifesa Treviso.
Il Consorzio di Difesa delle Attività Agricole dalle Avversità di Treviso, forte di circa 5mila aziende agricole associate, è il primo consorzio nazionale in termini di capitale viticolo assicurato (180 milioni di euro assicurati ogni anno dalle principali avversità e calamità atmosferiche). Tra i suoi soci oltre 3.000 viticoltori. “La difesa passiva, attraverso il sistema assicurativo e di fondi mutualistici, si sta affermando come imprescindibile strumento per la tutela del reddito in agricoltura e in particolar modo in ambito viticolo anche nell’area dei vini del Piave. Condifesa – spiega il direttore Codato – è però da sempre impegnata a promuovere anche momenti di formazione e di promozione dell’innovazione che vadano sempre più verso l’agricoltura di precisione, anche attraverso tecnologie satellitari e robotica, ed un utilizzo sempre più responsabile di agrofarmaci nei vigneti”.

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04/04/2016, 14:47
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MACCHINE A INFRAROSSI PER RADICCHIO E ASPARAGO
CONSORZIO AGRARIO TREVISO METTE IN CAMPO L’ORTICOLTURA DI PRECISIONE
Domenica 29 maggio, appuntamento a Santa Cristina di Quinto per la prima edizione di “Orticoltura – tecnica in campo”, organizzata dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno e dedicata alle innovazioni tecnologiche in orticoltura
Macchine a infrarossi, che riducono il diserbo chimico e ottimizzano la coltivazione dei prodotti orticoli. Uno scenario tecnologico che sarà possibile toccare con mano, domenica 29 maggio a partire dalle ore 9, presso l’azienda agricola Michielan Paolo e Antonio a S. Cristina di Quinto (TV), in occasione della 1^ Edizione di “ORTICOLTURA – Tecnica in campo”, organizzata dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno: una manifestazione agricola dedicata alla famiglia di prodotti che comprende radicchio e asparago, punte di diamante dell’orticoltura trevigiana, e alla dimostrazione sul campo di macchinari di ultima generazione, specializzati in operazioni come la preparazione del suolo, il trapianto, la sarchiatura e la difesa delle colture.

Tra le principali novità in esposizione, REMOWEED, la sarchiatrice automatica interfilare e interpianta prodotta da FERRARI COSTRUZIONI MECCANICHE e commercializzata in esclusiva dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno. Una macchina in grado di eliminare le erbe infestanti con estrema precisione, non soltanto tra le file ma anche tra le piantine, e di sarchiare la totalità del terreno con passate singole, evitando di dover ripassare più volte nella stessa area per completare la lavorazione. La macchina infatti è dotata di barre ottiche a infrarossi che identificano, durante l’avanzamento, la presenza o meno delle piante messe a coltivazione, operando a profondità regolabile ed estirpando erbe infestanti fino ad un centimetro di distanza dalla piantina coltivata. L’interazione con l’operatore operatore è gestita da un pannello Touch Screen di facile comprensione, mediante il quale è possibile impostare i parametri di lavorazione e monitorare la lavorazione stessa. Grazie alla precisione delle sue azioni, REMOWEED è una tecnologia utilizzaibile sia in aziende “tradizionali” che biologiche, consentendo all’utilizzatore di ridurre drasticamente l’impiego di manodopera e di limitare in maniera consistente l’uso di prodotti chimici.

Tra le altre novità, ROTOSARK, prodotta da OLIVER AGRO e commercializzata in esclusiva dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, che integra l’azione di tre macchine: sarchiante, diserbatrice meccanica di precisione ed arieggiatrice. Oppure la AIRWINGS di CAFFINI, macchina che distribuisce i fitofarmaci con estrema precisione, agendo esclusivamente sulla superficie della foglia della pianta, senza disperdere prodotto chimico nell’aria o sul terreno. Completa il parco macchine esposto dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, la Società FORIGO Roteritalia, che produce una vasta gamma di macchine agricole specializzate per le colture orticole, adatte alla preparazione del terreno prima della semina, alla triturazione dell'erba o dei residui colturali.

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26/05/2016, 16:46
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CONSORZIO AGRARIO TREVISO E BELLUNO, CAMBIO IN DIREZIONE

PIETRO CARNIATO PASSA IL TESTIMONE AD ELSA BIGAI

Cambio di direttore in casa Consorzio Agrario Treviso e Belluno: l’ultima assemblea dei soci ha infatti ratificato la nomina del successore di Pietro Carniato che, dopo venticinque anni alla direzione e cinquant’anni al servizio della cooperativa interprovinciale, per naturale avvicendamento al termine di una lunghissima carriera che si è prolungata oltre il normale periodo pensionabile, passa il testimone ad Elsa Bigai.

Bigai, donna di comprovata esperienza territoriale e nazionale nel sistema agricolo, ha già incontrato tutti i dipendenti dell’azienda, dichiarandosi «pronta a raccogliere la non facile sfida di continuare a far crescere il Consorzio, fiduciosa e fiera di prendere in mano un’azienda divenuta un riferimento non solo per i circa 2500 soci, ma per l’agricoltura in generale, grazie al lavoro di chi mi ha preceduto».

A Pietro Carniato, che ha guidato il Consorzio negli ultimi venticinque anni, la stima e la riconoscenza da parte di tutta l’azienda, che durante la sua direzione, condotta costantemente in positivo, ha realizzato il fondamentale passaggio da cooperativa degli agricoltori a ponte di collegamento con la produzione industriale, divenendo protagonista della crescita di tutto il settore e del suo fenomeno oggi più rappresentativo, ovvero la produzione del prosecco.

Nel corso della direzione Carniato, in particolare, il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno ha messo a punto un’articolata organizzazione, che oggi gli consente di essere presente nelle due province con una rete di 41 agenzie, cui si aggiungono 5 centri per la distribuzione di prodotti petroliferi; per i servizi di post vendita, nella fattispecie per assistenza tecnica e riparazione dei mezzi agricoli, sono presenti 10 officine e un magazzino ricambi; per la raccolta dei cereali, il Consorzio mette a disposizione 30 centri di raccolta e 3 magazzini con una capacità di stoccaggio di 600mila quintali; la fase produttiva e di trasformazione, invece, è curata da 2 essiccatoi per cereali e soia, un mangimificio a Bibano di Godega di Sant’Urbano; infine, l’offerta di prodotti assicurativi, previdenziali e di credito agevolato è gestita attraverso la società Assicap, agente generale di FATA Assicurazioni (compagnia appartenente al Gruppo Cattolica), dalla quale dipendono 9 sub-agenzie operative tra Treviso e Belluno.


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14/06/2016, 14:42
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Le informazioni ai viticoltori dall’ultimo bollettino Agrinotizie
L’ESTATE CHE NON C’É SI FA SENTIRE IN VIGNA
NEL TREVIGIANO SARÀ UNA VENDEMMIA TARDIVA
I tecnici di Condifesa Treviso: grandi difformità anche all’interno dello stesso vigneto a causa dell’andamento climatico altalenante, in collina si vendemmierà solo nella seconda metà di settembre. Le intense piogge favoriscono le patologie fungine, da Condifesa le indicazioni per intervenire nel modo più corretto.

Treviso, 16 giugno 2016 – Poche giornate di sole, temperature decisamente al di sotto delle medie del periodo e piovosità intensa, anche con grandinate. L’estate 2016 non decolla e le condizioni metoclimatiche stanno incidendo sullo sviluppo delle piante in vigneto. Particolarmente attese, quindi, le indicazioni appena diffuse dal bollettino Agrinotizie giunto ai 5mila associati di Condifesa Treviso (3mila sono viticoltori). Il servizio informativo capillare si avvale non solo della consulenza di tecnici agronomi ma anche di una rete di monitoraggio climatico in tutta la provincia. “L’andamento climatico sta determinando una grande difformità fenologica, ovvero nello sviluppo vegetativo delle viti – spiega il presidente Condifesa, Valerio Nadal – differenze riscontrate in campo tra diverse zone e tra le diverse varietà, cosa che ci si aspetta, ma persino all’interno dello stesso campo o sulla stessa vite”. E’ come se ciascuna pianta stesse reagendo in maniera diversa, trovandosi “impreparata”, rispetto ad un andamento climatico così imprevedibile”.
Per fare degli esempi: Chardonnay e Pinot, avendo fiorito per tempo dal 21 maggio (grazi ad innalzamento termico e ridotte precipitazioni) sono già in una buona fase di sviluppo, nel passaggio dalla fioritura allo sviluppo del grappolo (allegagione). Si tratta di una situazione valutata in media stagionale con vendemmia a fine agosto. Ben diversa la situazione della Glera, vitigno da cui si ottiene il vino Prosecco, in particolare nell’area storica della denominazione sulla colline del Coneglianese, sta fiorendo solo da una decina di giorni. “Si tratta degli effetti dell’abbassamento delle temperature – spiega Fiorello Terzariol, tecnico Condifesa e responsabile di Agrinotizie – e delle piovosità intense dal 29 maggio. Qui la proiezione di vendemmia è per noi da posticipare dopo il 10 di settembre. Nell’area di Valdobbiadene, siamo ancora più indietro, iniziano ora i primi petali nelle infiorescenze e si potrà vendemmiare solo negli ultimi dieci giorni di settembre. Quel che è certo è che in tutta la provincia di Treviso si annuncia una vendemmia tardiva, con notevoli ritardi e difformità da zona a zona”.
L’andamento climatico favorisce inoltre lo sviluppo di alcune patologie. L’intensità delle piogge ha portato alla comparsa in queste settimane della temuta Peronospora. “Considerato il clima possiamo dire che la presenza risulta ancora contenuta rispetto alle occasioni che il fungo ha avuto per svilupparsi, e tuttavia – afferma il direttore Condifesa, Filippo Codato – rimane alto il rischio di una “esplosione” di questa patologia. Tuttavia Condifesa è impegnato a dare le corrette informazioni ai viticoltori affinché non vi siano trattamenti preventivi o inutili. Da diversi anni il Consorzio di Difesa sta portando avanti il suo impegno verso l’innovazione tecnologica e la lotta integrata al fine di promuovere una cultura di riduzione dell’impiego di fitosanitari in vigneto”.
In particolare, si ricorda di consultare i regolamenti comunali per i divieti nell’utilizzo di alcune sostanze e il Protocollo Viticolo in vigore nell’area del Conegliano Valdobbiadene. Stessa valutazione per le aziende che aderiscono ai protocolli di Difesa Integrata della Regione Veneto, che devono seguire scrupolosamente le relative linee tecniche.

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16/06/2016, 11:34
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Giovedì 21 luglio a Susegana la prova in campo organizzata da Condifesa Treviso
+ MECCANICA – CHIMICA IN VITICOLTURA
TERRE DEL PROSECCO LEADER IN INNOVAZIONE
Record di presenze: oltre 100 macchinari high tech, il meglio della meccanica e della tecnologia mondiale per il vigneto. In collina robot per i terrazzamenti, droni e GPS, per la pianura irroratrici a recupero capaci di ridurre del 40% l’uso di agrofarmaci.

Il meglio della tecnologia e della meccanica per il vigneto fa tappa a Colfosco di Susegana. Torna venerdì 21 Luglio, dalle 9 alle 18 (località S.Anna), la giornata dimostrativa organizzata da Condifesa Treviso. Numeri da record per questa edizione: basti dire che saranno oltre 100 i macchinari in esposizione statica e dinamica con prova in campo, una trentina le aziende produttrici e rivenditrici coinvolte. “Lo slogan di questa edizione è forte, ma ben chiaro “più meccanica, meno chimica” per i nostri vigneti. La provincia di Treviso – spiega il presidente Condifesa, Valerio Nadal - è l’area più vitata del Veneto con una estensione che supera i 33 mila ettari e il territorio del Prosecco è già l’epicentro dell’innovazione in campo viticolo. L’obiettivo di questa giornata è informare gli agricoltori sui vantaggi in termini ambientali ma anche economici degli investimenti in tecnologia e nuove macchine”.

L’appuntamento di giovedì è realizzato da Condifesa con la collaborazione di UNACMA (Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole) e il coinvolgimento di APIMA (Associazione Provincia Imprese di Meccanizzazione Agricola). Si potranno vedere le irroratrici a recupero di nuova generazione, macchinari che proprio in provincia di Treviso hanno visto le prime applicazioni e oggi trovano qui la maggiore diffusione: sono già 300 nei vigneti di pianura (erano solo 6 nel 2009, 100 nel 2012). Utilizzate per i trattamenti fitosanitari sulle viti riescono ad abbattere in media del 40% l’utilizzo di fitofarmaci nel corso della stagione, grazie a sistemi di schermatura delle piante che riducono le vie di fuga e la dispersione nell’aria. Per ogni ettaro significa un risparmio intorno ai 300 euro, pari a 80 kg di prodotti chimici. Calcolatrice alla mano, se si riuscisse ad estenderne l’utilizzo in tutti i vigneti della Marca Trevigiana le aziende agricole risparmierebbero 10 milioni di euro l’anno e oltre 2.600 tonnellate di prodotti chimici non finirebbero nell’ambiente.

“E’ chiaro, l’investimento in macchinari di questo genere (una irroratrice a recupero può costare sui 50mila euro), può essere difficile per una piccola azienda viticola, in media di soli 3 ettari nel trevigiano. Per questo, abbiamo coinvolto i conto-terzisti dell’APIMA – spiega il direttore di Condifesa, Filippo Codato – perché l’economia viticola locale, se pur polverizzata in piccole aziende, sappia fare sistema, creando economie di scala a beneficio dell’ambiente e della salute di tutti, cittadini che abitano vicini ai vigneti e agricoltori”. D’altra parte, la viticoltura di collina ha esigenze – anche in termini di macchinari – ben diverse rispetto a quella di pianura. Nell’area storica del Prosecco, nel Conegliano-Valdobbiadene, è quasi impossibile l’utilizzo di irroratrici a recupero per via dei terrazzamenti impervi. “Per le prove in vigneto arriveranno macchinari anche dalla Germania e dall’Alto Adige, dove già si è affrontato il problema - prosegue il tecnico Condifesa, Odino Bin – come i mini cingolati in grado di muoversi su tratturi anche di 60 cm di larghezza, dove finora si è lavorato solo a mano: robotizzati e radio comandati sono capaci di sfalciare e trinciare anche su pendenze estreme del 55%. Un passo avanti, nella limitazione del diserbo e in termini di sicurezza se pensiamo che gli incidenti per ribaltamento fanno registrare quasi una vittima ogni anno nel Trevigiano”. Meccanica che si abbina alla tecnologia dell’agricoltura di precisione: grazie alle mappature digitali dei vigneti (NDVI) e al controllo satellitare GPS è possibile oggi arrivare a trattare le piante con precisione al centimetro, senza sprecare una goccia di agrofarmaco. Non mancheranno quindi i droni ormai indispensabili per il rilevamento aereo. In collaborazione con il comitato festeggiamenti Sagra di S.Anna sarà poi offerto, a prezzo agevolato, il pranzo ai visitatori. Per ulteriori informazioni: http://www.condifesatv.it" target="_blank" target="_blank


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16/07/2016, 13:11
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Consorzio di Difesa delle Attività Agricole dalle Avversità di Treviso- Condifesa Treviso invita la stampa ad assistere alla prova in campo di macchinari per la viticoltura sostenibile.

Il punto stampa si terrà DOMANI Giovedì 21 Luglio, ore 11.00 in Località Sant'Anna a Susegana (Treviso).

Il filo conduttore della giornata è di stringente attualità "+ Meccanica - Chimica" nel territorio del Prosecco. Saranno presenti oltre 100 macchinari per la gestione del vigneto che consentono la riduzione significativa dell'utilizzo di diserbanti nella gestione del sottofila e di agrofarmaci per il trattamento di ampelopatie. La prova in campo vedrà in applicazione alcune tecnologie studiate per i terrazzamenti in zona collinare e per l'agricoltura di precisione: robot telecomandati, rilevamenti satellitari GPS per la mappatura dei vigneti, droni, irroratrici a recupero (capaci di ridurre del 40% l'utilizzo di agrofarmaci, abbattendo la dispersione nell'aria).

Condifesa Treviso conta 5mila soci, di cui 3mila titolari di aziende viticole. Alla prova in campo di domani saranno presenti tecnici Condifesa, autorità e sindaci del territorio.

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20/07/2016, 21:24
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Pioggia, siccità e trombe d’aria: gravi i danni ai vigneti in varie zone del Trevigiano
Clima impazzito, ultimi tre anni di record negativi
oltre 180 viticoltori indennizzati da Condifesa
Il Consorzio di Difesa Treviso in questi giorni ha in fase di liquidazione 140 mila euro per il 2016, a copertura parziale dei danni da calamità. Il presidente Nadal: “Pronti a metterci a disposizione di Comuni e Regione per estendere questa buona pratica oltre l’ambito agricolo”.

Tempo impazzito nella Marca: 2014 e 2015 anni dei record negativi per le precipitazioni, 2016 segnato da due violentissime trombe d’aria. Condifesa Treviso, forte di una rete di monitoraggio agrometeorologico (55 stazioni costantemente connesse con la centrale operativa) lancia l’allarme: l’ultimo triennio ha visto una estremizzazione degli eventi climatici, non più come un fenomeno in prospettiva, ma come una realtà da fronteggiare quotidianamente e da cui bisogna sapersi difendere.

CLIMA IMPAZZITO NELLA MARCA, TRE ANNI DI RECORD NEGATIVI: Il 2014 è stato l’anno in assoluto più piovoso del trentennio (1.777mm di pioggia contro 1.026mm della media dal 1994), pioggia concentrata in 97 giorni (contro una media di 162). Nel 2015, tendenza invertita: sono piovuti solo 744 millimetri, meno della metà dell’anno precedente, solo il 2006 aveva avuto una siccità simile. Il 2016 non è stato da meno, due violentissime trombe d’aria con venti anche superiori ai 150 km/h, la prima il 12 luglio a Motta e Meduna di Livenza, il 5 agosto a Conegliano e Comuni limitrofi. Un anno segnato prima da una piovosità elevata nei mesi di maggio e giugno, con temperature rigide del tutto anomale per il periodo, e poi con un brusco innalzamento della temperatura a luglio.

LA DIFESA PER QUASI 200 VITICOLTORI, MODELLO DA COPIARE: Di fronte a questo scenario, che ha messo letteralmente in ginocchio molte imprese, i viticoltori trevigiani hanno saputo fare rete, mettendo in salvo le proprie azienda grazie l’assistenza mutualistica tra agricoltori, sperimentata da qualche anno da Condifesa Treviso e poi estesa in tutto il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. “Recuperando le buone pratiche di mutua assistenza del passato, senza bussare inutilmente le porte di un credito bancario troppo spesso lontano dalla piccola impresa agricola, è stato possibile – spiega il presidente Condifesa Valerio Nadal - dare risposte concrete a quasi duecento aziende viticole trevigiane nell’anno in corso”. Un’esperienza a tal punto positiva che Condifesa ora fa un passo avanti verso le istituzioni, lanciando una proposta di fondi anti-calamità gestiti anche da Comuni e Province: “Questo esempio virtuoso di mutuo soccorso tra agricoltori dovrebbe essere esteso, oltre che ad altre avversità in ambito agricolo, anche all’impatto di eventi calamitosi in ambito civile – aggiunge Nadal- prevedendo il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche nella raccolta di fondi, che per i singoli cittadini sarebbero di entità irrisoria, ma che potrebbero nel complesso dare risposte concrete a chi fosse colpito. A tal fine siamo pronti ad offrire l’esperienza maturata dai Consorzi di difesa per poter mettere a punto progetti sperimentali che coinvolgano Comuni, Provincia e Regione”.

140MILA EURO DISTRIBUITI NELL’ANNO: Nelle aree colpite dalle trombe d’aria (dal Mottense al Coneglianese), molti i vigneti allettati dall’intensità del vento: Condifesa Treviso è intervenuto attraverso il fondo mutualistico che ha indennizzato nei casi più gravi fino a 5.000€ ad ettaro. Questo importo ha coperto il costo di sostituzione di pali e tiranti danneggiati ed il costo di intervento dei mezzi meccanici necessari al raddrizzamento (come ad esempio escavatori) dando un importante contributo per gli interventi urgenti necessari a non compromettere il raccolto. In questi giorni i tecnici Condifesa hanno terminato la fase di rilevazione dei danni e quantificazione degli indennizzi che per le 85 aziende interessate ammontano ad oltre 90.000€ che verranno erogati nei prossimi mesi. Il fondo mutualistico, oltre a risarcire i danni da vento, copre un'altra avversità in costante crescita per i vigneti, il “Mal dell’esca”, che nella campagna viticola 2016 ha avuto una importante recrudescenza. Anche nel caso di questa ampelopatia il fattore climatico è stato determinante: la primavera con abbondanti precipitazioni ha infatti determinato un importante accrescimento vegetativo, ma il repentino cambio di temperature a luglio, ha comportato un grave stress per le piante in difficoltà nell’alimentare la massa vegetativa, favorendo così la diffusione della malattia. La gravità di questa patologia è condizionata dalla totale mancanza di soluzioni dirette (prodotti fitosanitari), in grado di contrastarla, motivo per cui si è resa necessaria l’attivazione del fondo mutualistico che indennizza fino a 3.000€ per azienda. In questo caso le aziende associate che hanno denunciato un danno significativo nel 2016 sono quasi triplicate rispetto al 2015 e gli indennizzi erogati supereranno i 50.000€.

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TARATURA IRRORATRICI, SCATTA L’ORA DEL CHECK UP

Chiamata a raccolta per le macchine per la distribuzione di fitofarmaci presenti in Veneto: è fissato per il prossimo 26 novembre il termine ultimo per effettuare il controllo funzionale delle attrezzature, obbligatorio secondo direttiva europea. Consorzio Agrario uno degli enti accreditati dalla Regione Veneto per eseguire controllo e certificazione delle macchine con la propria rete di officine e un centro mobile

Taratura delle irroratrici, ultimo mese per mettersi in regola. Con l’entrata in vigore della direttiva europea 2009/128/Ce, è fissato per il 26 novembre 2016 il termine ultimo per effettuare i controlli delle macchine per la distribuzione di fitofarmaci (atomizzatori e barre da riserbo), necessari per mettere a punto lo stato di efficienza delle attrezzature e contenere così l’impatto ambientale dei trattamenti. Dopo tale scadenza, potranno essere impiegate per uso professionale soltanto le attrezzature che avranno superato positivamente il controllo.
«Si tratta di un obbligo di legge che produce diversi benefici per la nostra agricoltura, ben superiori al costo economico del controllo – afferma il direttore del Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, Elsa Bigai – Un trattamento effettuato con un’attrezzatura regolata in modo corretto, infatti, permette di ottimizzare l’impiego di prodotto fitosanitario (con conseguente risparmio economico), incrementare l’efficienza del trattamento, ridurre la dispersione nell’ambiente e quindi salvaguardare la salute degli operatori, di tutti coloro che vivono nel territorio e ovviamente dei consumatori».
Il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno è uno dei soggetti autorizzati dalla Regione Veneto a svolgere il servizio di controllo funzionale e taratura delle attrezzature e a rilasciare, quindi, l’attestato di funzionalità che comprova il superamento dell’ispezione.
«La nostra cooperativa è a disposizione delle aziende agricole con la rete di officine presenti nelle province di Treviso e Belluno – prosegue Bigai – ma per questo specifico intervento, disponiamo anche di un centro mobile in grado di effettuare il controllo all’interno delle aziende, in particolare di quelle che presentano l’esigenza di ispezionare più macchinari. Il Consorzio Agrario manterrà il medesimo servizio anche successivamente alla scadenza del 26 novembre, considerato che per legge le ispezioni dovranno essere effettuate ogni cinque anni fino al 2020 e, successivamente, ogni tre. Le attrezzature nuove, inoltre, dovranno essere ispezionate almeno una volta entro cinque anni dall’acquisto».


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A CONEGLIANO XI FORUM FITOIATRICO INTERREGIONALE
Nuovi agrofarmaci in viticoltura: più salute e ambiente
Condifesa mette a confronto 15 multinazionali
Il 15 febbraio nell’Aula Magna dell’Università di Agraria, sede di Conegliano
l’incontro per conoscere i “Nuovi agrofarmaci in viticoltura 2017”. Ancora una volta è Condifesa Treviso a rispondere alle tante domande sull’uso e gli effetti degli agrofarmaci nel settore viticolo.

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con l’XI Forum Fitoiatrico promosso dal Consorzio di Difesa Trevigiano (CONDIFESA TV). Il Forum, che interesserà tutto il Nordest d’Italia, avrà luogo nella mattinata (inizio ore 9.00) di mercoledì 15 febbraio nell’Aula Magna dell’Università di Agraria sede di Conegliano (dietro la Scuola Enologica, in via Dalmasso 1). Da tempo la collaborazione tra il centro di ricerca coneglianese e i tecnici di Condifesa stanno potendo l’area del Conegliano Valdobbiadene come territorio d’avanguardia nella sperimentazione di nuove tecniche viticole a basso impatto ambientale, spingendo anche gli interlocutori privati (spesso grandi multinazionali) ad adeguarsi a nuovi standard rispetto alle richieste di salute e tutela del paesaggio sempre più richieste dal territorio. D’altra parte, resta l’esigenza degli agricoltori di trovare agrofarmaci efficaci e informazioni terze per realizzare scelte adeguate alle esigenze reali delle produzioni.
“E’ un’occasione per permettere ai viticoltori e a quanti operano nel settore – spiega Valerio Nadal, Presidente CONDIFESA TV – di aggiornarsi sulle reali caratteristiche funzionali, lo spettro d’azione e l’impiego ottimale di tali prodotti nella difesa fitosanitaria dei vigneti, mantenendo però sempre un occhio vigile al rispetto della salute umana e dell’ambiente. L’incontro metterà infatti a confronto, anche quest’anno, ben 15 multinazionali produttrici di agrofarmaci (diverse con proposte inerenti a sostanze ad azione naturale, come i biostimolanti), le quali (Adama, Basf, Bayer, Belchim, Biogard, Dow, Du Pont, Fertenia, Gowan, Isagro, Nufarm, Sapec, Scam, Sipcam, Syngenta), avranno a disposizione 10 minuti (cronometrati!) per esporre le novità e il posizionamento dei loro prodotti nella linea di difesa viticola nell’annata 2017”.
L’incontro, organizzato e coordinato dal tecnico Condifesa Treviso Fiorello Terzariol, vedrà l’introduzione dei lavori da parte del Dr. Gabriele Zecchin dell’Unità Organizzativa Fitosanitario della Regione Veneto e come moderatore il Dr. Michele Borgo, Presidente della Commissione Viticoltura dell’O.I.V. (Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino).

Treviso, lì 13 febbraio 2017

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