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CONAF 
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CONAF - Ordine di Mantova

COMUNICATO STAMPA

Martedì 13 marzo 2018 prima assemblea ordinaria annuale del mandato 2017-2021


I Dottori Agronomi mantovani vogliono essere sempre più vicini ai cittadini ed ai giovani

Goldoni: “diffondere i temi che caratterizzano la nostra attività professionale con rigore tecnico-scientifico, per un’informazione corretta e di utilità pratica per i cittadini”.




L’assemblea ordinaria degli iscritti all’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Mantova, è il momento istituzionale in cui, a margine dell’approvazione dei bilanci consuntivo 2017 e preventivo 2018 dell’ente, fare il punto sul lavoro svolto nell’annata precedente, ascoltare i bisogni ed i problemi degli iscritti e delineare gli obiettivi strategici della categoria. L’appuntamento è fissato per martedì 13 marzo 2018, alle ore 18 presso la sala convegni dell’agriturismo “Corte Grande” di Roncoferraro (MN).



“Il 2017, si è caratterizzato per le elezioni che hanno portato al rinnovo di 6 componenti su 9 del consiglio dell’Ordine, ed alla conseguente nomina del nuovo consiglio di Disciplina” - afferma il presidente Dottore Agronomo Marco Goldoni – “uno dei problemi della categoria, che il nuovo consiglio ha da subito individuato, è la difficoltà a comunicare la nostra realtà professionale, le nostre competenze ed i temi ad esse collegati ai cittadini ed in particolare alle giovani generazioni”.



Negli ultimi anni, tutto ciò che ruota attorno all’agroalimentare, alla zootecnia, all’alimentazione, all’ambiente, alle valutazioni immobiliari, alla tutela del territorio, al paesaggio ed al verde urbano, domina la scena su molti mezzi di informazione. Purtroppo, molto spesso, questi temi sono trattati da persone che espongono visioni parziali e/o distorte su argomenti che sono propri del percorso di studi e della professione di Dottore Agronomo e Forestale.



“Siamo figure professionali che si confrontano quotidianamente con questi argomenti, sulla base di una solida preparazione accademica, per questo motivo – continua Marco Goldoni – stiamo approntando una serie di iniziative divulgative, con la collaborazione di associazioni culturali, di volontariato e delle amministrazioni comunali che ci aiuteranno a diffondere i temi che caratterizzano la nostra attività professionale con rigore tecnico-scientifico, per un’informazione corretta e di utilità pratica per i cittadini”.

Tutte le iniziative avranno lo scopo di rafforzare nella società civile l'idea del Dottore Agronomo e Forestale come figura di riferimento della collettività in cui vive e di far conoscere meglio il ruolo e la finalità pubblica della professione a garanzia del cittadino. Questo avverrà anche nelle classi terminali di alcune scuole superiori del mantovano, per far conoscere alle giovani generazioni una professione affascinante e che rappresenta per loro una seria e concreta opportunità di carriera, con radici nel passato, ed una grande capacità di rinnovarsi per stare al passo coi tempi moderni.



Mantova 08/03/2018 - Dott. Edoardo Tolasi – Referente comunicazione ODAF Mantova


12/03/2018, 11:20
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LA QUALITÀ DEL BUON CIBO
L’Assemblea degli agronomi e dei forestali (CONAF) si incontra a FICO per discutere
le sfide della produzione alimentare


Cosa significa produrre buon cibo? Ogni cibo può essere definito buono? Perché è buono e per chi?
Il consumatore finale spesso non si interroga su queste semplici domande, nonostante incidano
profondamente sulla realtà che ci circonda, sulla salute di ognuno, sulla salute dell’ambiente in cui
viviamo.

Domande a cui gli agronomi e forestali vogliono dare risposta, riuniti il 10 e 11 aprile a Bologna,
nella sede di F.I.CO, per l’assemblea nazionale del Consiglio dell'Ordine (CONAF).
“Ci riuniamo a F.I.CO, nella patria del cibo made in Italy, per riflettere sul significato di produrre
buon cibo e per definire il contributo possiamo dare, noi agronomi e forestali, all’intera filiera
alimentare, dal campo allo scaffale” – afferma Andrea Sisti, presidente CONAF – “Parlare di
qualità e di sicurezza alimentare significa capire, studiare, progettare e certificare tutto il percorso
del cibo, coniugando i saperi antichi con le conoscenze più innovative per garantire l’accesso al cibo
a tutti.”

Il consumatore dei prodotti made in Italy ha la certezza di acquistare prodotti sani e con qualità
certificata poiché lungo l’intera filiera esistono figure professionali competenti e preparate: gli
agronomi e i forestali.

“Il nostro ruolo, che accompagniamo ogni cibo dal seme al consumatore, è centrale per garantire sia
la salute dell’alimento che quella dell’ambiente, infatti al centro della discussione di quest’assemblea
ci sarà la biodiversità agraria.” – continua Andrea Sisti, presidente CONAF – “Parlando di grano,
per esempio, esistono varietà antiche, che sono rustiche e adatte ad ambienti difficili, e varietà più
produttive che garantiscono meglio l’approvvigionamento alimentare. A noi agronomi spetta il
compito di fare consulenza ai produttori, tenendo in considerazione le esigenze dei consumatori per
coniugarle con le caratteristiche agronomiche di prodotto.”

L’assemblea bolognese si concluderà il giorno successivo, 11 aprile, nell’aula magna di Scienze
Agrarie dell’ateneo felsineo, in cui saranno presentati agli studenti di agraria alcuni esempi pratici
di esperienze di lavoro presentati direttamente dai professionisti.

“Mondo universitario e mondo del lavoro non possono camminare separati: abbiamo voluto questo
momento per guardare i nostri futuri colleghi, per portargli l’esperienza di chi opera in campo, per
stimolarli a pensarsi in modo innovativo.” – conclude Andrea Sisti, presidente CONAF – “Il mondo
che ci aspetta cambia in fretta: cambiamenti climatici, attenzione all’ambiente e alla biodiversità,
mercati globalizzati, consapevolezza del consumatore sono sfide che impattano sulla nostra
professione e con cui dovremo saperci confrontare.”

Roma, 9 aprile 2018
Ufficio Comunicazione Conaf


10/04/2018, 16:29
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Domenica 13 maggio 2018 | Festa della Mamma

Torna l’appuntamento con l’Azalea della Ricerca di AIRC, Contro il cancro, gli Agronomi e Forestali dell’Umbria ci sono.

L’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, in occasione della Festa della Mamma, rinnova il suo impegno per la salute delle donne colorando migliaia di città e piccoli centri con l’Azalea della Ricerca, pianta che da più di trent’anni contribuisce a migliorare la prevenzione e la cura dei tumori femminili. Domenica 13 maggio in 56 piazze torna anche in Umbria l’Azalea della Ricerca dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, un regalo speciale per festeggiare le mamme e tutte le donne. Questo fiore, simbolo della salute femminile, ha permesso ad AIRC, solo negli ultimi 5 anni, di investire oltre 64 milioni di euro per sostenere 498 progetti di ricerca e 126 borse di studio per studi sulla prevenzione, la diagnosi e la cura dei tumori femminili.

Quest’anno all’iniziativa ha aderito anche la Federazione dei Dottori Agronomi e Dottori forestali dell’Umbria.

“I Dottori Agronomi e Dottori Forestali dell’Umbria contro il cancro, ci sono”, è stata la prima dichiarazione del Presidente dei Dottori Agronomi e Forestali dell’Umbria, nel corso della conferenza stampa di presentazione della giornata dell’Azalea organizzata dall’AIRC – Umbria, che si terrà domenica 13 maggio.

“Abbiamo accolto con favore la proposta di AIRC- Umbria di aderire alla giornata di distribuzione dell’Azalea della ricerca. Considerato che un’alimentazione sana è tra le principali azioni di prevenzione che ognuno di noi può fare, come dottori agronomi ci sentiamo protagonisti e pienamente coinvolti in quanto sovraintendiamo alla produzione del cibo, sia nella fase agricola proponendo e applicando metodi di produzione che hanno l’obiettivo di ottenere prodotti agricolo a residuo zero. Anche nella fase di trasformazione agroalimentare, importante è il ruolo degli agronomi, con il massimo impegno per la qualità e la sicurezza alimentare. E’ un principio deontologico fondamentale dei Dottori Agronomi e Dottori forestali di adottare e consigliare metodi e tecniche di produzione che non abbiano impatto per la salute dei consumatori e sull’ambiente” ha continuato il Presidente Martella.

“Vista la nostra competenza in materia, abbiamo preparato una piccola brochure su come coltivare l’Azalea in casa, in modo chi dà un contributo per la ricerca acquistando nelle piazze l’Azalea, la possa tenere in casa il più lungo tempo possibile”

A fronte di una donazione di 15 euro, insieme alla piantina verrà consegnata una speciale Guida interamente dedicata alla salute in rosa con indicazioni pratiche degli esperti sui percorsi di prevenzione e diagnosi precoce.

Nelle piazze umbre oltre ai volontari AIRC, ci saranno anche i Dottori Agronomi e Dottori Forestali.

In allegato, foto della conferenza stampa.

Francesco Martella, Dottore Agronomo
Presidente Federazione Regionale Dottori Agronomi e Forestali dell'Umbria


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Incontro di avvicinamento al Congresso nazionale della categoria che si terrà a Matera
SOSTENIBILITÀ, L’AGENDA ONU 2030 SOTTO LA LENTE DEGLI AGRONOMI UMBRI
Ribadite le competenze dei professionisti nello sviluppo di città a misura di uomo

Perugia, 31 ott. – Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. Questo prevede l’obiettivo 11 ‘Città e comunità sostenibili’ fissato dalle Nazioni unite nell’Agenda 2030. E a questo fine i dottori agronomi e forestali si sono impegnati ad approfondire su come con le loro competenze possono contribuire al raggiungimento dei target fissati dalle Nazioni Unite. Sono stati gli stessi professionisti umbri a ribadirlo nel corso del convegno organizzato a Perugia, mercoledì 30 ottobre, in preparazione del Congresso nazionale della categoria che si terrà a Matera dal 7 al 9 novembre. “L’appuntamento di Perugia – ha commentato Francesco Martella, presidente della Federazione Ordini dei dottori agronomi e forestali dell’Umbria – è servito per fare il punto su gli obiettivi complessivi di Agenda 2030 e la connessione con le competenze proprie dei dottori agronomi e dottori forestali, competenze di tipo multidisciplinare: dalla pianificazione territoriale, alle competenze botaniche, idraulico agrarie, chimiche oltre a quella di natura agronomica ed economica”. “Noi – ha spiegato Stefano Villarini del Consiglio nazionale Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali – siamo professionisti altamente competenti e strutturati per la progettazione territoriale, per questo ci mettiamo a disposizione di enti e istituzioni. Tra una settimana, al nostro congresso, non a caso faremo un focus specifico sul verde pubblico che è per noi un elemento fondamentale per la vita e la resilienza all’interno delle città”.
L’evento ha visto anche la partecipazione di Francesco Pennacchi, ordinario di Economia ambientale all’Università degli studi di Perugia. “Agenda 2030 – ha spiegato il professore – è la strategia delle Nazioni unite, fissata nel 2015, con 17 obiettivi per concorrere alla sostenibilità delle risorse naturali, all’equità tra le persone e alla democrazia. I Paesi membri che hanno sottoscritto questo protocollo si sono impegnati a raggiungere entro il 2030 gli obiettivi prefissati. L’Italia è in una situazione di chiaro scuro: l’obiettivo più distante da raggiungere riguarda l’eguaglianza di genere tra uomini e donne mentre siamo messi meglio, per esempio, sugli impatti ambientali. Insomma, c’è ancora molto da fare”.
Molto interessante anche l’intervento di padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, che nel suo intervento ha spiegato l’approccio francescano ai temi della sostenibilità incentrando il suo intervento sull’integralità nella progettazione, ovvero avere una relazione integrale con l’ambiente, uno sviluppo integrale con le città e un coinvolgimento integrale con istituzioni e popolazioni. Inoltre, ha messo in risalto la straordinarietà del messaggio contenuto nell’enciclica Laudato sì di Papa Francesco, dove per la prima volta il valore della terra è elevata al valore dell’uomo.
All’incontro sono intervenuti anche Guido Marino, ingegnere di Tps-Pro, sul Piano urbano di mobilità sostenibile della città di Perugia ei principi della progettazione della mobilità sostenibile, la dottoressa agronoma Chiara Paffarini sul tema degli orti urbani e il dottore agronomo Luigi Nasini, che ha fatto un excursus sui principi della progettazione di comunità sostenibili.
A chiusura dell’evento il Presidente Francesco Martella ha avanzato due proposte:
• una a Padre Enzo Fortunato la richiesta di poter partecipare a “Economy of Francesco” che si terrà ad Assisi dal 26 al 28 marzo 2020 vedrà 500 giovani da tutto il mondo fare con il Pontefice un “patto” per cambiare l’economia;
• la prima di istituire un appuntamento nazionale annuale a Perugia di riflessione di Agenda 2030, da organizzare con il Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi, gli Ordini aderenti alla Rete delle Professioni Tecniche e l’Università degli Studi di Perugia.


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Agronomi e Forestali perugini al XVII Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Matera dal 7-9 novembre.

"#Agrofor2030 – The Global Goals” - Paradigmi ed evoluzione di una professione in uno scenario di sviluppo sostenibile



Perugia 6 novembre 2018. Dottori Agronomi e Forestali perugini protagonisti a Matera 7 al 9 novembre al XVII Congresso Nazionale della categoria. "#Agrofor2030 – The Global Goals - paradigmi ed evoluzione di una professione in uno scenario di sviluppo sostenibile” è il tema sul quale si confronteranno gli agronomi e forestali di tutta Italia.

Nutrita la pattuglia di agronomi perugini presenti a Matera, - spiega il Presidente dell'Ordine di Perugia Francesco Martella - oltre ai quattro consiglieri delegati membri di diritto del congresso, l’Ordine di Perugia vedrà impegnati tre colleghi volontari, Luigi Villani delle Vergini, Valentina Fuoco e Adriano Ciani, quattro colleghi impegnati come relatori, Stefano Ciliberti esperto di politiche comunitarie, il Prof. Fabio Veronesi genetista, Antonio Brunori esperto in temi forestali oltre al sottoscritto. Ruolo importante sarà anche quello svolto dai due consiglieri nazionali di Perugia, Valentina Marconi alla quale è stato affidato il coordinamento dei volontari oltre a coordinare insieme ala collega Stefano Villarini la tesi congressuale su: benessere, sicurezza e sostenibilità nelle città e nelle comunità, nell'ambito del Goals 11. “Il coinvolgimento di tanti colleghi nel congresso nazionale è motivo di orgoglio per il nostro Ordine, testimonianza della nostra vivacità professionale, ha chiosato il Presidente Martella”.

L’Ordine di Perugia nel corso del congresso presenterà un lavoro con al centro l’Obiettivo 11 di l’Agenda 2030: sviluppo e progettazione di città e comunità sostenibili, frutto del convegno del 30 ottobre scorso organizzato a Perugia, che ha visto la partecipazione del Prof. Francesco Pennacchi economista ambientale che ha illustrato i nobili obiettivi fissati dalle Nazioni Unite, e come l'analisi dati testimonia quanto si è lontani dal loro raggiungimento, si impone quindi una riconsiderazione delle politiche di sviluppo del pianeta. All’iniziativa aveva partecipato Padre Enzo Fortunato Direttore della sala stampa del sacro Convento di Assisi, che nel suo intervento ha spiegato l’approccio francescano ai temi della sostenibilità, incentrando il suo contributo sul tema della integralità nella progettazione delle città sostenibili. Avere una relazione integrale con l'ambiente, uno sviluppo integrale delle città e un coinvolgimento integrale tra istituzioni e popolazioni, è l'approccio indicato dal frate di Assisi, che poi messo in evidenza la straordinarietà del messaggio contenuto nell'enciclica Laudato sì di Papa Francesco, dove per la prima volta il valore della terra è elevata al valore dell’uomo. Nel corso del convegno sono stati sviluppati alcuni temi più tecnici che saranno riproposti anche in sede congressuale. L'impostazione di uno sviluppo urbano secondi i principi dell'economia circolare e l’importanza sociale degli orti urbani, affrontati rispettivamente dai Dottori Agronomi Luigi Nasini e Chiara Paffarini, altro tema rilevante è stato quello affrontato dell’Ing. Guido Marino che ha illustrato i principi dei piani di mobilità urbana sostenibile.

Dal Congresso Nazionale i Dottori Agronomi e Dottori Forestali licenzieranno la Carta di Matera su sviluppo sostenibile. L’Ordine di Perugia in sede congressuale – annuncia il Presidente Martella- si renderà disponibile ad ospitare ed organizzare a Perugia un convegno annuale su Agenda 2030 allargando la partecipazione ed il confronto con la Rete delle Professioni Tecniche e l’Università degli Studi di Perugia, tra l'altro la Regione Umbria – continua il Presidente Martella – ha il coordinamento del tavolo nazionale sulla sostenibilità nell'ambito della programmazione delle politiche comunitarie, quindi riteniamo importante creare sinergie positive tra il mondo Tecnico e quello politiche.


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EPAP – Approvato il Bilancio consuntivo 2020

EPAP (Cassa di Previdenza ed Assistenza di Agronomi, Forestali, Geologi, Chimici ed Attuari).
Il bilancio consuntivo 2020 mostra risultati di gestione positivi, più che soddisfacenti, superiori alle migliori
attese, stante il perdurare dell’emergenza Covid-19, con le gravi conseguenze sanitarie, economiche e
sociali. L’anno si chiude con un avanzo di gestione di 2,78 mln di euro e un rassicurante patrimonio netto
dell’Ente che cresce del 2,5% rispetto al 2019, raggiungendo i 114,6 mln di euro, pari all’11% circa dei fondi
istituzionali.
Il risultato, di per sé già buono, migliora ulteriormente il suo valore in termini di soddisfazione,
considerando che è stato raggiunto in presenza di rivalutazioni dei fondi istituzionali in crescita del’11,9%
rispetto al 2019 attestandosi a 17,30 mln di euro, anche per effetto di circa 510.000 euro di rivalutazione
dei 27 mln di euro relativi all’extra-rendimento finanziario distribuito sui montanti degli iscritti nello scorso
esercizio.
Positivo e soddisfacente l’esito della gestione finanziaria che chiude l’anno con un lusinghiero 3,45% lordo a
valori di mercato (2,67% netto). Il 2020 ha visto per il primo anno il pieno funzionamento del comparto
investimenti dedicato con un interessante rendimento netto del 3,40%. I risultati sono stati tanto più
significativi se si considera che sono stati ottenuti senza i capitali delle entrate contributive 2020, in buona
parte arrivate al termine dell’anno, senza l’investimento della liquidità giacente 2019 in quanto utilizzata
per anticipare i sussidi Covid e per le prestazioni obbligatorie dell’Ente, con le riscossioni coattive sospese
dal DL 18/2020.
Concrete, tempestive e consistenti sono state le azioni messe in campo dall’Ente per fronteggiare gli effetti
la crisi pandemica, incrementando di oltre il 40% le provvidenze agli iscritti, che sono passate da 593.000
euro del 2019 ad oltre 847.000 euro nel 2020 ed erogando circa 423.000 euro di sussidi “Covid-19” a 385
iscritti. Solo per sussidi statali l’Ente ha inoltre anticipato 16,8 milioni di euro per circa 22.639 sussidi.
Il Presidente Stefano Poeta: “Esprimo piena soddisfazione per i risultati raggiunti nonostante gli effetti della
pandemia che hanno caratterizzato il 2020 e ancora oggi presenti. Il nostro impegno per andare incontro
alle necessità degli iscritti proseguirà nel 2021”.

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