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CONAF 
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CONAF - Federazione Abruzzo

COMUNICATO STAMPA SULLA GESTIONE DEL VERDE URBANO A TERAMO

Le nostre città e i nostri territori, senza il verde, sono spazi morti. Occorre che ognuno faccia, da subito, la sua parte. La Federazione regionale degli ordini dei dottori agronomi e forestali d’Abruzzo sposa l’appello degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Teramo. Perché solo con una corretta gestione del verde pubblico si può accrescere la salute degli spazi
urbani. L’ultimo caso di cattiva gestione del verde urbano a Teramo. Il verde pubblico abruzzese non gode di un buono stato di salute. Nelle nostre città ci sono parchi storici che ricevono una quantità di manutenzioni inferiori alle loro esigenze con danni inevitabili. Viali alberati vetusti, la cui crescita si è interrotta ormai da anni diminuendo fortemente l’assorbimento della CO2. Molte di queste alberature (fortunatamente non tutte), spesso mastodontiche rappresentano un pericolo per la sicurezza. Spesso infatti la loro struttura è stata compromessa da potature inappropriate e dispendiose, da strangolamenti provocati dall’asfalto e dalla crescita del fusto in spazi insufficienti. Ancora, si assiste ad interventi effettuati nel corso di molti anni che hanno impedito la crescita salutare delle piante che non hanno potuto svilupparsi correttamente offrendo una copertura insufficiente e malata. L’incuria è spesso l’unica protagonista dei nostri scenari urbani. E i cittadini non se ne rendono neanche conto. Se da un lato in Abruzzo ci sono comuni più virtuosi che mostrano maggiore sensibilità verso la tematica del verde urbano, essenziale per la salute dell’ambiente e dell’uomo che vi abita, ci sono altri comuni, il più delle volte la maggioranza, che dimostrano scarsa attenzione e poca organizzazione.
Un recente caso di cronaca riguarda la città di Teramo dove il comune ha ordinato nei giorni scorsi l’abbattimento di alcuni esemplari di pino domestico (Pinus pinea), ubicati di fronte alla scuola Noè Lucidi in via Porta Reale. Questo intervento ha suscitato l’interesse dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Teramo che, nella persona del Presidente Gabriele Rizzo, ha proceduto alla richiesta di accesso agli atti per verificare la corretta esecuzione dell’iter che ha portato all’abbattimento delle piante. In particolare, l’Ordine vuole verificare che sia
stata redatta una relazione tecnica specifica a firma di un Dottore Agronomo o Dottore Forestale, unica categoria professionale autorizzata ad effettuare questo tipo di attività. L’abbattimento è purtroppo stato portato a compimento e sulla vicenda indaga ora la magistratura. Questo quindi, è solo un esempio tra le innumerevoli decisioni che le amministrazioni comunali intraprendono sul verde pubblico senza alcun accertamento, parere tecnico o atto ufficiale dagli Ordini Professionali competenti.
Il verde costa. Questa è la convinzione di molti amministratori. La Federazione regionale degli agronomi e forestali, in totale condivisione dell’appello sulle stesse tematiche lanciato nei giorni scorsi dall'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Teramo, intende sfatare questa opinione. Perché intervenire sul verde urbano è un investimento, non una spesa.
Come evidenziato dai colleghi architetti, la difesa del verde pubblico, dimostrata su basi scientifiche, comporta notevoli miglioramenti per l’ambiente. Come ad esempio la mitigazione dell’inquinamento atmosferico e acustico, attraverso la depurazione dell’aria e la produzione di ossigeno; la difesa del suolo, riducendo la superficie impermeabilizzata; la conservazione della biodiversità; il miglioramento dell’estetica e dell’immagine della città e del paesaggio in generale; lo sviluppo della didattica naturalistica e della cultura storico-sociale e ambientale.
Occorre che si diffonda la consapevolezza, soprattutto da parte della politica e degli amministratori, che la cura del verde pubblico comporta vantaggi economici, sociali e occupazionali. Proprio a questo riguardo, la Federazione abruzzese degli ordini degli agronomi e forestali intende stimolare le amministrazioni pubbliche, primo fra tutti il Governo regionale, a dedicare maggiore attenzione nell’indirizzare la scelta di chi è chiamato a gestire il verde pubblico. La totale assenza di una cultura della gestione del verde, intesa come servizio pubblico (vedasi Deliberazione n. 6/2015
del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, organismo del Ministero dell’Ambiente), porta infatti troppo spesso i Comuni ad affidare la cura e la manutenzione di quello che è un vero e proprio patrimonio della collettività, a soggetti non qualificati, con azioni, quali potature inutili se non addirittura dannose, impianti di essenze non idonee, assenza di programmazione negli interventi, con
grave danno per i singoli esemplari, per gli spazi verdi e per il paesaggio e l’ambiente. L’improvvisazione e la scarsa conoscenza della gestione del verde porta una serie incalcolabile di danni economici, di immagine delle città, urbanistici e di sicurezza per la salute e incolumità umana. Intervenire con cognizione di causa e professionalità sul verde è dunque non solo segno di civiltà, ma anche buona pratica amministrativa.


31/08/2015, 11:31
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Ad Expo il padiglione La Fattoria Globale del futuro 2.0 dell’Associazione mondiale Agronomi
“Protagonisti ad Expo”, gli Agronomi onorati per parole ministro Martina. Sisti: «Insieme per sviluppare la Carta di Milano»
Il presidente Conaf ricorda l’impegno degli agronomi italiani ad Expo per la sfida sul futuro del cibo


“Gli Agronomi protagonisti all’Expo”: questo il titolo dell’articolo a firma del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, sulla sua rubrica “Diario all’Expo”, sulle pagine de L’Unità , e pubblicato anche sul suo sito ufficiale. Martina ha parlato del ruolo degli Agronomi e della Fattoria Globale del futuro 2.0, il padiglione della World Association of Agronomists ad Expo 2015 Milano.

«Siamo onorati dalle parole e dall’attenzione del ministro Martina – commenta il presidente Conaf Andrea Sisti – che ha parlato del nostro impegno ad Expo e del ruolo di “veri artigiani del territorio” come ha definito i dottori agronomi e i dottori forestali. Il nostro lavoro ad Expo prosegue quotidianamente, abbiamo elaborato ulteriori idee per i progetti di sviluppo della Carta di Milano, il lascito più significativo di Expo 2015. La Carta infatti, dovrà essere supportata da progetti concreti, uno tar tutti è lo sviluppo del sito di EXPO: un grande Campus per la ricerca e l’innovazione sul cibo dove ricercatori professionisti e studenti dell’ultimo anno di ogni disciplina si confrontano per studiare problemi globali a cui vanno date risposte globali. Un’agenzia sotto l’egida dell’ONU che dia l’opportunità a tutti i Paesi aderenti all’esposizione e non di continuare l’esperienza dell’esposizione attraverso questa niova metodologia che parte dal basso, dal confronto e dalla condivisione. Su questo e su altri progetti vogliamo supportare l’esperienza EXPO contribuendo alle volontà di cambiamento che cercano risposte.
Inoltre – aggiunge Sisti - fra poche settimane (dal 14 al 18 settembre) gli Agronomi mondiali celebreranno il sesto congresso mondiale, che per la prima volta si tiene in Italia a cui parteciperà il ministro Martina, che ha definito il nostro congresso “un momento importante di condivisione di idee, di scambio di know how e di ricerca di soluzioni per nutrire il pianeta negli anni futuri, in perfetta sintonia con gli obiettivi di questa Esposizione milanese”. Sarà proprio così – prosegue il presidente Conaf – idee e know how che andranno a comporre il documento congressuale, la Carta mondiale dell’Agronomo, frutto del lavoro colleghi professionisti provenienti da tutto il mondo, di rappresentanti della ricerca scientifica e addetti ai lavori. Siamo fieri di poter dare il nostro contributo concreto al futuro della produzione di cibo, tema portante di Expo: il nostro documento vuole porre alcuni limiti etici alla ricerca agronomica, esplicitando degli indicatori, che andranno periodicamente rivisti, che limitino la pressione dell’uomo sull’ambiente e misurino il livello di benessere della Terra nel corso del tempo».

Il link per leggere l’articolo “Agronomi protagonisti all’Expo” di Maurizio Martina http://www.conaf.it/node/116590


Milano, 31 agosto 2015 - C.s. 28B


31/08/2015, 22:29
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DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI DI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA A EXPO 2015
Dal 7 al 9 settembre agronomi e forestali di Piemonte e Valle d’Aosta saranno ospiti a Expo 2015 presso il padiglione WAA-CONAF per presentare al pubblico il patrimonio agroforestale e alimentare piemontese e valdostano. Eventi, tavole rotonde e degustazioni di prodotti locali accompagneranno addetti ai lavori e visitatori attraverso le eccellenze regionali.


A pochi giorni dal VI World Agronomist Congress, che si terrà dal 14 al 18 settembre a Milano nella cornice di EXPO 2015 e riunirà Agronomi e Forestali di tutto il mondo intorno ai temi portanti dell’Esposizione Universale – dall’alimentazione allo sviluppo, dalla biodiversità ai cambiamenti climatici –, i Professionisti degli Ordini di Alessandria, Aosta, Asti, Cuneo e Novara-VCO insieme ai produttori e alle aziende del territorio tornano a EXPO 2015, ospiti del padiglione della World Association of Agronomists e del Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali che partecipano come esponenti della Società Civile (Civil participants).

«Agronomi e Forestali di Piemonte e Valle d’Aosta saranno nuovamente protagonisti dell’Esposizione Universale dal 7 al 9 settembre – ha spiegato Marco Bonavia, presidente della Federazione Interregionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali del Piemonte e della Valle d’Aosta –. Dopo le iniziative presentate lo scorso luglio, torniamo a EXPO 2015 con eventi, tavole rotonde e degustazioni di prodotti locali per accompagnare addetti ai lavori e visitatori attraverso le eccellenze di gestione territoriale e di produzione alimentare del nordovest, sensibilizzando ed educando al rispetto ambientale. Daremo spazio alle attività di alcuni caseifici regionali e alle produzioni viticole di pregio, ai casi di innovazione in campo frutticolo e nella risicoltura, portando esempi di sviluppo di filiere efficienti tra Piemonte e Valle d’Aosta».

Intorno al tavolo della Democrazia del padiglione WAA-CONAF, nella mattinata di lunedì 7 settembre (10.30-13.30) verrà dato spazio al tema della gestione territoriale: tra gli interventi principali quello di Roberto Cerrato, Direttore-site manager dell'Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato iscritti nella Lista del patrimonio mondiale nel 2014, e quelli dei presidenti degli Ordini di Alessandria, Asti e Cuneo, soci dell'ente gestore. In seguito, verranno presentati alcuni casi virtuosi di gestione del territorio che hanno visto la creazione di filiere in Piemonte (ad esempio, nell’ambito legno-energia con la società Pellerei di Cossato) e in Valle d'Aosta (progetto “AlpGrain” della dott.ssa Barrel e progetto “Legno edilizia” delle dott.sse Pozzi e Pittana). Mercoledì 9 settembre (10.30-13.30) verranno presentati alcuni casi di successo piemontesi e valdostani nella produzione alimentare: dal cuneese l’esperienza del caseificio Ceirano Villosio, dal novarese quella degli Antichi Vigneti di Cantalupo e della Cascina San Maiolo, dall’alessandrino il dott. Pansecchi, esperto in corilicoltura, e dalla Valle d'Aosta formaggi e vini con i dott. Lunardi, Gaudio e Prosperi.

A fare da colonna sonora alle iniziative in programma, il video “Agronomi e forestali di Piemonte e Valle d’Aosta: professionisti del territorio agroforestale e delle produzioni alimentari”, prodotto dalla Federazione negli scorsi mesi per presentare attraverso dati esplicativi e immagini naturalistiche il ricco patrimonio agroforestale e alimentare piemontese e valdostano, toccando le principali tematiche che ogni giorno impegnano la categoria dei dottori agronomi e forestali in un lavoro che va dal campo, al fianco delle aziende agrarie, zootecniche e forestali, e fino alla tavola dei consumatori. Al centro, la biodiversità, l’ecosostenibilità, il rispetto delle identità locali, l’alimentazione e i cambiamenti climatici. Il video è disponibile su You Tube al link http://bit.ly/1LOGbFg oppure digitando nella stringa di ricerca “‪Agronomi e Forestali di Piemonte Valle d'Aosta a EXPO 2015‬”.


03/09/2015, 20:35
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Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali Presso Ministero della Giustizia
UFFICIO STAMPA CONAF

INVITO CONFERENZA STAMPA


PRESENTAZIONE VI CONGRESSO MONDIALE
WAA WORLD AGRONOMISTS ASSOCIATION


Cibo ed identità
LA FATTORIA GLOBALE DEL FUTURO
(Expo Milano 14 – 18 settembre 2015)



Progetti per modelli di produzione di cibo, identitari, sostenibili e duraturi.
La professione dell’agronomo per la responsabilità sociale nello sviluppo sostenibile e nelrispetto della diversità dei territori delle comunità locali


EXPO MILANO
MARTEDì 8 SETTEMBRE ORE 12 PADIGLIONE 142 FARM LAB – WAA


All’incontro con la stampa interverranno:

Andrea Sisti, participant director WAA e presidente CONAF
Rosanna Zari, comunication manager Waa e vice presidente CONAF



I COLLEGHI GIORNALISTI SONO INVITATI A PARTECIPARE




Milano, 4 settembre 2015


04/09/2015, 15:03
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Lotta alla fame: il contributo degli agronomi al World Food Programme.
Sisti: «Cibo è indicatore stato di salute di un popolo»


«Il cibo è un indicatore dello stato di salute di un popolo ed un indicatore del grado di libertà e di accesso alla democrazia. Purtroppo la disponibilità in alcuni paesi è limitata; per questo bisogna migliorare la produzione agricola e la capacità di trasformazione per dare a tutti cibo di qualità. Gli agronomi mondiali sono in prima linea per la lotta alla fame, in questi mesi ad Expo abbiamo dato un contributo concreto in fatto di contenuti, alimentato un dibattito nel padiglione della Fattoria Globale, che vedrà il suo compimento nel congresso mondiale degli agronomi di settembre che culminerà con la Carta dell’agronomo mondiale». E’ quanto sottolinea Andrea Sisti, presidente CONAF e participant director della Fattoria Globale del Futuro, il padiglione della World Association of Agronomists ad Expo 2015 Milano, che domani – domenica 6 settembre – parteciperà all’evento di Expo con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e Bono Vox, insieme per sostenere la Carta di Milano e il lavoro del World Food Programme; con il ministro Maurizio Martina e il ministro all’agricoltura d’Irlanda Simon Coveney. Evento che si inserisce nel quadro degli appuntamenti di promozione della Carta di Milano.

Con il presidente Sisti ci saranno due giovani dottori agronomi volontari in Expo, Maria Raimondo e Marco Montemurro. Il futuro della sfida alla fame, passa anche dalla loro professionalità.

«Siamo fieri – aggiunge Sisti – di poter dare il nostro contributo concreto al futuro della produzione di cibo, tema portante di Expo: il nostro documento (la Carta dell’Agronomo, che sarà presentata durante il National Day del 18 settembre) vuole porre alcuni limiti etici alla ricerca agronomica, esplicitando degli indicatori, che andranno periodicamente rivisti, che limitino la pressione dell’uomo sull’ambiente e misurino il livello di benessere della Terra nel corso del tempo».

Milano, 5 settembre 2015


05/09/2015, 8:53
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A Expo dal 14 al 18 settembre il VI Congresso mondiale della World Association of Agronomists
Agronomi, una carta mondiale dei principi per nutrire il Pianeta
Attesi a Milano oltre 800 partecipanti da tutto il mondo con 48 tavoli di lavoro dislocati in altrettanti padiglioni dei Paesi e dei partecipanti ufficiali.


Una Carta mondiale dei principi che pone limiti etici alla ricerca agronomica per ridurre la pressione dell'uomo sull'ambiente e misurare il livello di benessere della Terra nel corso del tempo. E' quanto sarà redatto dalla World Association of Agronomists, l’associazione che raccoglie oltre 380mila agronomi in tutto il mondo, in occasione del VI Congresso mondiale degli agronomi in programma a Expo Milano dal 14 al 18 settembre e dal titolo “Cibo e identità”.
La Carta dell’Agronomo è il documento che sarà consegnato nella mani del Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina come contributo tecnico e professionale alla Carta di Milano, a conclusione della cinque giorni all’interno dell’Esposizione Universale con lo svolgimento di 48 tavoli di lavoro e il coinvolgimento di 48 tra Paesi e partecipanti ufficiali di Expo. «L’obiettivo finale – spiega Andrea Sisti, presidente CONAF e participant director WAA – è formulare una Carta dei principi della governance (pianificazione, progettazione e monitoraggio) della “Fattoria Globale” utile per il confronto professionale e scientifico, ma soprattutto utile alle comunità locali e ai cittadini consumatori del mondo».

Il VI Congresso Mondiale I lavori si svolgeranno sotto il coordinamento del Comitato Accademico internazionale per il programma. Il congresso si articola in cinque giornate, nella prima verrà presentato il manifesto del VI Congresso, nella seconda, le relazioni delle autorità, degli specialisti e dei coordinatori delle sei sessioni. Per ogni sessione sono stati individuati sei coordinatori che avranno il compito di redigere la carta dell’agronomo mondiale da portare all’approvazione dell’Assemblea dell’AMIA. La terza giornata le sei sessioni articolate ciascuna per otto tavoli verranno associate a 48 Paesi partecipanti ad EXPO che hanno trattato temi similari. In questa giornata il tavolo di lavoro ospitato da Paese sarà una vera e propria delegazione che articolerà i propri lavori con ospiti e personalità. Il tavolo di lavoro sarà costituito da un coordinatore, da un rappresentante WAA, da un rapporteur, da ospiti nazionali, internazionali e agronomi iscritti al Congresso per un massimo di 15-18 partecipanti. La quarta giornata prevede la redazione della Carta mondiale dell’agronomo mentre per gli altri partecipanti le visite guidate ai padiglioni EXPO attraverso i volontari agronomi. Nel pomeriggio seguirà l’assemblea WAA con l’approvazione della Carta e l’elezione del nuovo Presidente mondiale. A seguire la cena di gala. La giornata conclusiva coinciderà anche con il National Day in EXPO dell’Associazione Mondiale degli agronomi. In questa giornata verrà presentata la Carta dell’Agronomo Mondiale e verrà sottoscritta la Carta di Milano. «Quello che si sta per aprire sarà un congresso con numeri record per la nostra categoria – spiega Rosanna Zari, vice presidente CONAF e communication manager WAA – raggiungeremo, infatti, gli 800 partecipanti provenienti da ogni parte del mondo con particolare riferimento all’Europa e al Sud America. Così come è straordinaria l’adesione da parte dei 48 Paesi di Expo al nostro progetto che consentirà, nei cinque giorni, di avviare un confronto fondamentale su temi di interesse per il Pianeta».

Le sessioni di lavoro Biodiversità e miglioramento genetico La biodiversità ed il miglioramento genetico rappresentano l’indicatore per la misura della complessità ecosistemica di una Fattoria. Misurano le criticità della semplificazione dei processi produttivi, della monospecificità delle scelte agronomiche, dell’uso delle risorse genetiche modificate. Sostenibilità e produttività La sostenibilità e la produttività rappresentano l’indicatore dell’efficienza dell’uso delle risorse naturali ed antropiche di una Fattoria. La valutazione dell’efficienza si basa sulla contabilizzazione della produzione in rapporto al consumo di risorse. Sviluppo e identità locale Lo sviluppo e l’identità locale rappresentano l’indicatore dell’organizzazione territoriale dei processi produttivi. La rilevanza delle modifiche antropiche determina la riconoscibilità paesaggistica, la perdita di suolo, le relazioni di comunità. Alimentazione e scarti alimentari Il rapporto tra quanto prodotto e quanto utilizzato a scopi alimentari rappresenta l’indicatore dell’efficienza produttiva della Fattoria. Infatti la bontà della filiera agroalimentare si valuta rispetto al rapporto produzione-consumo riferito ai diversi ambiti culturali. Cambiamenti climatici e territori di produzione L’adattabilità delle colture all’ambiente di produzione è l’indicatore dell’efficienza dei territori di produzione ai cambiamenti climatici. La resilienza delle colture ai cambiamenti climatici rappresenta la capacità di perpetuazione della produzione agricola. Cultura progettuale e responsabilità sociale Senza la cultura progettuale dell’agronomo e l’assunzione di un elevato grado di responsabilità sociale nelle sue scelte non si promuove lo sviluppo sostenibile: le buone pratiche professionali, l’applicazione di nuove tecnologie, la definizione di standard professionali sono risposte concrete al miglioramento del sistema produttivo a livello globale.

Gli agronomi in Expo Gli agronomi hanno voluto sviluppare questi grandi temi di discussione nel contesto del Padiglione della Fattoria Globale 2.0 (pad. 142) per evidenziare le migliori pratiche ma soprattutto la comparazione nei diversi contesti territoriali dei flussi di innovazione e del loro trasferimento, le modalità di produzione di cibo in relazione al proprio territorio per verificare nel contempo la crescita sostenibile delle comunità locali. Dove il ruolo dell’agronomo e della sua professione appare determinante nella costruzione di questa rete. Sono stati trattati i temi sia dal punto di vista scientifico ma soprattutto dal punto di vista professionale, con particolare riferimento all'aspetto reale della produzione di cibo e dei modelli organizzativi aziendali.

Gli agronomi nel mondo Nel mondo, operano oltre 380mila agronomi. Qual è il loro ruolo? Progettare il cibo, assistere le aziende sulla sicurezza alimentare e ambientale, organizzare il lavoro agricolo in modo da assicurare la disponibilità delle risorse nel tempo. Possiamo quindi dire che si tratta di una figura professionale chiave per garantire il nutrimento del Pianeta. Per questo l’Associazione mondiale degli agronomi (WAA -World Association of Agronomists), attraverso Conaf-Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, è presente a Expo Milano 2015 come esponente della Società Civile.

Tutte le info e la diretta streaming del congresso mondiale su http://congress.worldagronomistsassociation.org/ e http://expo.worldagronomistsassociation.org


Milano, 8 settembre 2015
c.s. 32


08/09/2015, 17:28
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CONAF - Federazione Abruzzo

COMUNICATO STAMPA
Una legge regionale che recepisca tutte le normative nazionali per difendere la biodiversità agricola in Abruzzo, un patrimonio genetico vegetale che rischia di essere perduto per sempre.

E’ l’appello della Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali d’Abruzzo all’indomani dalla partecipazione all’Expo Milano 2015 con il convegno “Biodiversità e miglioramento genetico vegetale: prospettive per il futuro”. I lavori avviati nel corso dell’incontro nel padiglione 142 FarmLab dell'Associazione Mondiale Agronomi all’interno di Expo contribuiranno alla Carta di Milano, l’eredità culturale di Expo Milano 2015 - “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.

MILANO - Difendere la biodiversità agricola in Abruzzo, un patrimonio tra i più ricchi d’Italia per numero e varietà di piante autoctone coltivate, che rischia però di andare perso per sempre. E’ questo l’imperativo che si pone all’indomani del convegno “Biodiversità e miglioramento genetico vegetale: prospettive per il futuro” di scena sabato 5 settembre nel padiglione 142 FarmLab dell'Associazione Mondiale Agronomi all’interno di Expo Milano 2015, organizzato dalla Federazione regionale degli ordini dei dottori agronomi e forestali d’Abruzzo grazie anche alla collaborazione dello sponsor, ditta D’Eugenio Sementi di Fabio D’Eugenio & c. srl (Alba Adriatica, Teramo). Presente il Presidente Regionale degli Agronomi d’Abruzzo, Mario Di Pardo, assieme ai rappresentanti di tutte e quattro le provincie abruzzesi, Teramo, L'Aquila, Pescara e Chieti e a Marcella Cipriani Consigliere Conaf (Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali) e Dottore Agronomo di Teramo.
La Federazione abruzzese ha partecipato a una due giorni all’interno dell’Expo nel suggestivo padiglione dell’associazione mondiale agronomi le cui pareti esterne in legno sono completamente tappezzate di piante, muschio e fiori. All’interno dello spazio centrale, in un’area totale di 600 metri quadri, troneggia invece il tronco di un albero ai piedi del quale è sistemato un tavolo circolare con sedili a incastro e schermi interattivi tutto intorno. E’ il simbolo della fattoria globale 2.0 , idea concepita dall’Associazione mondiale agronomi e dal Conaf, che da un lato ha voluto omaggiare le riunioni di famiglia, lo spazio comune dove si producevano idee e si progettava il futuro, e dall’altro ha voluto porre l’accento sull’universo tecnologico e l’innovazione, strumenti senza i quali oggi nessuno sviluppo sostenibile è possibile.
Nel corso dei lavori della tavola rotonda di sabato è emersa l’urgenza per l’Abruzzo di dotarsi di una legislazione specifica sulla biodiversità, recependo la normativa nazionale già in essere e dando seguito alle direttive contenute nel Piano di Sviluppo Rurale (Psr). Attualmente l’Abruzzo vanta un patrimonio di 300 specie e varietà autoctone coltivate arboree e erbacee. Grazie ad un lavoro certosino di un pool di Agronomi (tra cui il Dottore Agronomo Donato Domenico Silveri, relatore al convegno*) coordinato e finanziato dall’ex Arssa, negli scorsi anni è stato possibile collezionare, conservare e studiare le risorse genetiche abruzzesi dal 1996 al 2003. I semi che costituiscono il patrimonio della biodiversità abruzzese sono custoditi nella Banca del germoplasma di Sulmona e nella Banca del germoplasma del Parco nazionale della Majella. Ma molti semi nella Banca di Sulmona, che versa in uno stato di abbandono dopo la cancellazione dell’Arssa, rischiano di perdersi per sempre. E’ urgente e necessario dunque riprendere la ricerca sul territorio, tradurre in concreto le misure dettate dalla normativa nazionale, creare una rete regionale di agricoltori custodi, unire le banche del germoplasma in un un’unica realtà e verificare alcune situazioni ambigue sulla caratterizzazione delle varietà.
La Fao ha calcolato che in 100 anni di storia si è perso il 75% della biodiversità delle principali specie agricole coltivate. Si parla a tutti gli effetti di erosione genetica causata dalla perdita degli habitat, dall’inquinamento, dall’agricoltura intensiva, dall’eccessiva omologazione dei prodotti. “La biodiversità agricola è la vita – sottolinea il Presidente della Federazione Dottori Agronomi e Dottori Forestali d’Abruzzo, Mario Di Pardo – le risorse genetiche di cui disponiamo sono la base del nostro capitale umano e la base della sicurezza alimentare. E’ quindi vitale conservare questo patrimonio non solo per noi, ma soprattutto per le generazioni che verranno. Approfondiremo il tema della biodiversità anche in Abruzzo, con una serie di incontri e dibattiti che avranno lo scopo di sensibilizzare le istituzioni su questo importante argomento”.
Uno dei simboli della biodiversità in Abruzzo è ad esempio la Solina, una delle popolazioni locali di frumento tenero più diffuse in Abruzzo e tipica delle montagne della catena appenninica. Il grano di Solina dell’Appennino abruzzese non ha subito miglioramento genetico (ha un corredo genetico “antico” rimasto inalterato negli anni) ed è da poco entrato a far parte anche dei presidi Slow Food, nella rete dei prodotti da salvare. In Abruzzo è considerato la “mamma di tutti i grani” (Manzi, 2002). E’ per proteggere prodotti di questo tipo che si impone dunque un discorso serio e urgente sulla biodiversità in Abruzzo.
“I lavori della due giorni della Federazione abruzzese Dottori agronomi e Dottori Forestali all’interno di Expo Milano 2015 assieme al Conaf e alla World Association of Agronomist – spiega Marcella Cipriani, consigliere Conaf - contribuiranno alla definizione della Carta di Milano: un documento partecipato e condiviso che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo. Tra i grandi temi affrontati nella Carta di Milano c’è anche quello che riguarda l’individuazione di un tipo di agricoltura, tra i diversi esistenti, che riuscirà più di tutti a produrre una quantità di cibo sano sufficiente senza danneggiare le risorse idriche e la biodiversità e, aggiungo io, riuscendo ad utilizzare anche l’innovazione e le moderne tecnologie”.
*Il convegno dal titolo "Biodiversità e miglioramento genetico vegetale: prospettive per il futuro" è andato in scena sabato 5 settembre dalle 16 alle 20. La dottoressa Romana Bravi, responsabile della sede Cra-Scs di Battipaglia (Sa) e del Centro per la sperimentazione e certificazione delle sementi è stata relatrice di un intervento dal titolo "Biodiversità e convervazione delle risorse genetiche d'interesse agricolo". A seguire il Dottore Agronomo Donato Domenico Silveri ha illustrato il suo intervento sulle "Risorse genetiche autoctone della Regione Abruzzo: conservazione e valorizzazione".


10/09/2015, 18:01
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Alla Fattoria Globale (pad. 142) le suggestive opere dedicate al cibo ed ai paesaggi
I paesaggi da mangiare. Carl Warner ad Expo, l’artista dei foodscapes
Visita all’Esposizione universale in programma lunedì 14 settembre. In serata presentazione del Manifesto degli Agronomi mondiali all’Expo Gate

Colline di frutta e verdura, mongolfiere di cipolle e mozzarelle; paesaggi di formaggio e patate. Sono i “paesaggi da mangiare” di Carl Warner l’artista inglese della Foodscapes; con il cibo riesce a creare paesaggi meravigliosi.
Paesaggi ed opere che si possono ammirare ad Expo 2015 alla Fattoria Globale del Futuro 2.0, il padiglione (142) della World Association of Agronomists.
Ed in occasione del VI Congresso mondiale degli Agronomi, Warner sarà a Milano, per presentare – ore 19.30, Expo Gate, Castello Sforzesco – il Manifesto degli Agronomi, un’opera inedita realizzata per l’occasione e per omaggiare i ‘costruttori di cibo’, ovvero gli agronomi provenienti da tutto il mondo.
Sempre nelle giornata di lunedì Warner sarà all’interno di Expo, dove visiterà (ore 12), accompagnato dal presidente CONAF e particicipant director WAA, Andrea Sisti, il Padiglione Zero e la Fattoria Globale, il padiglione degli Agronomi. Inoltre con i giovani agronomi guide per Expo, effettuerà un itinerario in alcuni padiglioni.

Carl Warner - Nato a Liverpool nel 1963, Warner fin da piccolo inizia a dedicarsi alla pittura. I suoi disegni ritraggono un mondo fantastico che si ispira al lavoro di Dalì, Patrick Woodroofe e alle copertine d’album di Roger Dean. Dopo aver studiato arte al college, Carl decide di andare a Londra per studiare fotografia, film e televisione nel London College of Printing. Famoso a livello mondiale per la creazione di paesaggi, paesaggi urbani, ritratti e ritratti d’interni realizzati utilizzando il cibo. E’ dai tempi dell’Arcimboldo che il cibo non veniva usato in questo modo; non solamente per mostrare la relazione tra cosa mangiamo ed il mondo nel quale viviamo, ma altresì per sollecitare le persone di tutte le età e culture a guardare il cibo nel modo più creativo ed originale possibile.
Tanto come fotografo e pubblicitario, quanto come artista nel campo delle arti figurative, l’opera di Carl può essere ammirata in tutto il mondo; essa celebra la sua passione per il cibo ed il desiderio di affrontare alcuni tra i molti problemi associati alla necessità di educare alla nutrizione al parti i altre tematiche affini con le quali la società del XXI secolo è tenuta a confrontarsi. La speranza di Carl è che queste immagini non soltanto permettano alle persone di guardare il mondo in modo totalmente nuovo, ma che facciano anche sorridere tutti coloro che la ammirano.

Milano, 12 settembre 2015
C.s. 33


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Gli Agronomi ‘stregano’ Expo. Fra padiglioni e cluster i lavori del Congresso mondiale

Un congresso mondiale che coinvolge tutto Expo, con 48 tavoli tematici in altrettanti padiglioni, dove si svilupperanno le 6 sessioni di lavoro, che daranno vita alla Carta dell’Agronomo. E’ quello della World Association of Agronomists, che si svolgerà dal 14 al 18 settembre a Milano, con la partecipazione di agronomi provenienti da tutto il mondo e da ogni parte d’Italia.

I tavoli tecnici si svilupperanno infatti nei padiglioni di Expo: in ognuno dei siti, interverranno agronomi, addetti ai lavori e rappresentanti delle istituzioni e della stampa.
«Abbiamo voluto coinvolgere tutti i protagonisti di Expo – commenta il presidente Conaf e participant director Andrea Sisti – nel congresso mondiale degli agronomi che per la prima volta si svolge in Italia. I temi di cui trattiamo mettono in primo piano i progetti per modelli di produzione di cibo, identitari, sostenibili e duraturi; parleremo di nutrizione e di scarti alimentari come di biodiversità e di miglioramento genetico. Expo è un modello per le città di domani. L’Esposizione Universale in questi mesi ci ha mostrato come si possa organizzare la produzione di cibo nei centri urbani: fattorie verticali, orti, biotopi urbani resilienti e flussi veicolari ad energia pulita. Il nostro congresso vuole essere un momento aggregante e di compartecipazione delle scelte per il futuro del cibo».

Coinvolti nei lavori del congresso mondiale, con la partecipazione diretta, ospitalità nei lavori di mercoledì 16 settembre, e comunque riconoscibili con i drappi della World Association of Agronomists, oltre alla Fattoria Globale (il padiglione degli Agronomi) e gli spazi istituzionali, sono: Onu, Unione Europea, Italia, Stati Uniti, Liberia, Ecuador, Argentina, Mozambico, Pif (Pacific Island Forum), Irlanda, Venezuela, Austria, Cambogia, Giordania, Messico, Francia, Repubblica Domenicana, Italia, Somalia e Gibuti, Costa D’Avorio, Angola, Ungheria, Kazhakstan, Israele, Turkmenistan, Emirati Arabi Uniti, El Salvador, Kuwait, Slovenia, Camerun, San Marino, Cile, Benin, Sao Tomè, Colombia, Monaco, Svizzera, Russia, Estonia, Uganda, Bangladesh, Santa Sede, Uruguay, Serbia, Slovacchia, Polonia, Guatemala, Marocco, Qatar, Slow Food, Biodiversità, Sicilia, Cascina Triulza, Eurochocolate, Bicocca, Samsung.
Partecipazione in tutti i cluster di Expo: Cluster Zone Aride, Tuberi e Cereali, Riso, Spezie, Isole mare e cibo, Caffè, Cacao, Frutta e legumi, Bio-Mediterraneo.


13/09/2015, 13:41
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Countdown Congresso mondiale Agronomi. ‘Spirito di categoria’ per i volontari della Fattoria Globale


Sta per concludersi il countdown per il VI Congresso mondiale degli Agronomi, in programma da domani lunedì 14 a venerdì 18 settembre a Expo 2015 Milano. Intanto prosegue alla Fattoria Globale la formazione per i 60 agronomi volontari, guide del Congresso mondiale. A loro il presidente CONAF Andrea Sisti ha raccomandato “spirito di categoria“


13/09/2015, 13:42
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