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Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG 
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L’EFFICACIA DELLE SINERGIE DOP E IGP E IL PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO: ALLA REGGIA DI CASERTA UN SEMINARIO FORMATIVO DI AICIG

Condividere le strategie per creare una rete efficace di comunicazione attorno alle Indicazioni Geografiche, individuare gli strumenti più idonei per determinare e mettere in atto politiche di tutela del prodotto e produrre sinergie per valorizzare le eccellenze enogastronomiche di un territorio unitamente al suo patrimonio storico artistico: questo il focus dell’incontro seminario formativo «Promozione e valorizzazione dei prodotti Dop e Igp attraverso i beni culturali» organizzato da AICIG che si è tenuto questa mattina, presso la sede del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP nella Reggia di Caserta. L’incontro di oggi, a cui sono intervenuti rappresentanti di vari Consorzi fa parte del ciclo di seminari che l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche organizza periodicamente in giro per l’Italia, con lo scopo di coordinare l’attività dei Consorzi stessi mettendo di fatto a disposizione l’esperienza che ognuno di essi fa nello svolgimento della propria attività al fine di offrire spunti interessanti per creare sinergie efficaci tra le varie realtà. E se si parla di sinergie, la più evidente emersa dall’incontro è quella tra eccellenze enogastronomiche e patrimonio storico-artistico: DOP e IGP riunite a simposio in una location di elevato interesse culturale quale la Reggia di Caserta, una scelta non casuale in previsione del 2018 proclamato “Anno del cibo” proprio dai due ministeri delle Politiche agricole e dei Beni culturali.

“Siamo di fronte a dimensioni e capacità diverse di presentare i prodotti – ha commentato il Presidente di AICIG e del Consorzio di tutela del formaggio Grana Padano DOP Cesare Baldrighi – e ritengo che all’interno di una ampia attività di comunicazione ci possano essere canali più specifici di intervento che si tagliano meglio su determinati prodotti. Ogni consorzio, in virtù delle caratteristiche del prodotto e della sua capacità di intervenire sul mercato, si trova a scegliere quelle che sono le strade più confacenti al suo obiettivo, anche in base alla linea di comunicazione che intende perseguire e al target di consumatori a cui intende rivolgersi. Certo, più sono ampie le possibilità e più è facile raggiungere i potenziali consumatori, tuttavia se si sceglie di portare avanti una comunicazione molto mirata alla fine il ritorno che si ottiene ha la stessa efficacia”.
Un aspetto su cui Baldrighi si è soffermato con attenzione è l’approccio alla comunicazione che va diversificato in base agli obiettivi di portata nazionale o internazionale. “Italia ed estero vanno affrontati in maniera diversa – ha sottolineato – quando ci poniamo nei confronti dei mercati esteri, dobbiamo sempre ricordarci che in molti casi il prodotto non è conosciuto, così come non se ne conoscono le modalità di utilizzo e le reti distributive non sono sempre consolidate. Dobbiamo puntare su educazione e diffusione della conoscenza del prodotto, anche e soprattutto attraverso il canale della ristorazione”.
Dopo i saluti istituzionali di Carlo Marino, sindaco di Caserta e Mauro Felicori, direttore della Reggia, l’appuntamento si è aperto con la relazione introduttiva di Domenico Raimondo, presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop il quale ha sottolineato quanto sia importante “valorizzare e promuovere l’intreccio tra cibo, arte e paesaggio, un volano possibile, una strada in realtà appena iniziata a essere battuta con l’esperienza del nostro consorzio. Nell'incontro di oggi ci è stato chiesto se è un modello replicabile: noi siamo convinti di si. Qui ci siamo riusciti grazie al dialogo e alla collaborazione tra privati e il pubblico: è grazie al sostegno del direttore della Reggia Felicori se abbiamo potuto realizzare il nostro progetto ed è grazie all’asse con il sindaco del capoluogo Carlo Marino se abbiamo appena raggiunto un nuovo traguardo ovvero la firma, ieri, di una convenzione con la scuola nazionale dell’amministrazione per utilizzarne la struttura nell’ambito delle attività della nostra Scuola nazionale di formazione lattiero-casearia. Bisogna favorire il dialogo tra i privati e il pubblico, per coinvolgere tutte le realtà di un territorio in una strategia di sviluppo, così come è necessario portare su questa strada anche piccole realtà consortili, con poche risorse a disposizione, ma simboli di intere aree di produzione con potenzialità tutte da esprimere”.

Tra gli altri presenti, il Segretario Generale di AICIG Leo Bertozzi, il responsabile tecnico di AICIG Rita Serafini, il direttore del Consorzio di tutela del Limone Costa di Amalfi Igp Chiara Gambardella e il maestro pizzaiolo Franco Pepe di “Pepe in Grani”, che ha portato la sua testimonianza in merito alla valorizzazione dei prodotti Dop e Igp nella ristorazione.

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13/09/2017, 14:43
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DOMANI ENTRA IN VIGORE L’ACCORDO CETA: UNA OPPORTUNITA’ PER IL RICONOSCIMENTO IN CANADA DEL PRINCIPIO DI TUTELA DI DOP E IGP

Entrerà in vigore domani 21 settembre, l’Accordo CETA ovvero l’accordo di liberalizzazione degli scambi commerciali e degli investimenti siglato a luglio tra Europa e Canada, con l’obiettivo primario di incrementare il commercio di beni, servizi ed investimenti sul mercato canadese. Una entrata in vigore che – in realtà – sarà solo provvisoria, in attesa della ratifica dei singoli parlamenti nazionali e regionali dell’Unione Europea, ma che comunque comporterà l’applicazione di tutte le disposizioni più importanti ovvero il riconoscimento e tutela delle DOP italiane, l’aumento progressivo delle quote export e una riduzione dei dazi, soprattutto per i prodotti lattiero-caseari.

Su siffatto punto si esprime anche il Segretario di AICIG Leo Bertozzi, il quale sottolinea: “a parte le innegabili prospettive commerciali per i formaggi che beneficeranno del raddoppio delle quote di importazione in Canada – ha commentato - il risultato basilare per il sistema DOP/IGP é il riconoscimento da parte del Canada del principio delle denominazioni tutelate: questo a fronte del persistente e sempre più forte contrasto al sistema europeo di tutela delle denominazioni che invece porta avanti il CCFN (Consortium FOr Common Food Names) USA”.

Siffatto accordo bilaterale prevede - nella parte relativa alla protezione dei prodotti e degli standard sociali - l’inclusione di clausole per uno sviluppo sostenibile, per la salvaguardia degli standard ambientali e sociali e l’eliminazione dei dazi sulla maggior parte dei beni e dei servizi, oltre ad essere operativo il mutuo riconoscimento della certificazione per una vasta gamma di prodotti. Il processo di globalizzazione infatti, se da un lato ha aperto la strada a una diffusione a livello planetario dei prodotti agroalimentari italiani, dall’altra ha rappresentato terreno fertile per i fenomeni di imitazione che i Consorzi stessi, con accordi internazionali di reciprocità cercano di contenere facendo politiche di informazione verso i consumatori a livello globale e facendo altresì leva su una regolamentazione più istituzionale del fenomeno.

Quello canadese è un mercato dall’elevato appeal, con 40 milioni di potenziali consumatori i quali ad oggi valgono – solo per le esportazioni del settore caseario made in Italy – oltre 45 milioni di euro (fonte: Assolatte).

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20/09/2017, 16:29
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SIGNIFICATO, SALVAGUARDIA E PROTEZIONE DELLE DOP E IGP: PRESENTATE IERI A ROMA LE ATTIVITA’ 2017 DI AICIG

La conferenza stampa si è tenuta presso la sede dell’Associazione in Via XX Settembre

Salvaguardia, significato e protezione delle DOP e delle IGP: questi i tre main topics che hanno caratterizzato la conferenza stampa tenutasi ieri a Roma presso la sede di AICIG con la quale sono state presentate le attività associative portate avanti nel corso del 2017. Argomenti che per il mondo delle Denominazioni rivestono una primaria importanza: dalla salvaguardia delle produzioni intese anche come patrimonio culturale di interi territori, alla definizione del significato intrinseco dei marchi DOP e IGP fino alla riconosciuta esigenza del legislatore europeo di prevederne una tutela sui generis, specialmente per quei marchi collettivi che in aree geografiche extra-UE godono di tutela inferiore rispetto a quella concessa ai marchi commerciali, nell’ottica di un pieno ed effettivo riconoscimento dei diritti di proprietà intellettuale ad essi connessi, soprattutto all’interno degli accordi bilaterali e multilaterali che l’Unione europea sottoscrive con i Paesi terzi.
In tale attività, a rivestire un ruolo da protagonista sono le realtà consortili, per le quali si rende necessario o quantomeno auspicabile procedere secondo un approccio articolato ma soprattutto condiviso: a fare la differenza è l’esperienza e le buone pratiche messe in atto da esse nello svolgimento delle funzioni pubbliche a cui vengono delegati, anche attraverso un dialogo costante animato con organizzazioni di settore di altri Paesi europei. Se a livello nazionale infatti essi agiscono con specifiche e mirate attività di vigilanza, a livello internazionale grazie all’intervento dei Consorzi è possibile tutelare Ex Officio le Denominazioni se i tentativi di imitazione o frode intervengono entro i confini dell’Unione Europea, mentre si fanno portavoce degli interessi rappresentati con accordi di libero scambio multilaterale se l’abuso proviene da Paesi extracomunitari, vedi CETA con il Canada o quelli recentemente siglati con Cina e Giappone. A livello multilaterale, in sede di Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale OMPI/WIPO, il riferimento é la Convenzione di Lisbona.
In Italia, a rappresentare la maggioranza dei Consorzi di tutela di DOP e IGP è l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG, che attraverso la voce del Presidente Cesare Baldrighi tiene a sottolineare come “la rete dei Consorzi realmente rivesta un ruolo strategico nella definizione di politiche per la valorizzazione e la tutela dei prodotti DOP e IGP. AICIG – prosegue - riunisce infatti 64 Consorzi di tutela riconosciuti che rappresentano oltre il 90% del valore economico complessivo espresso dalle DOP e IGP italiane e circa 1/3 del valore economico totale della produzione europea attribuita alle Indicazioni Geografiche agroalimentari. Attraverso il sistema dei consorzi – aggiunge - si va a tutelare quella biodiversità caratteristica del patrimonio agroalimentare italiano, riflesso in una varietà e moltitudine di prodotti che spesso difettano di adeguata visibilità e dei quali occorre raccontarne le peculiarità, perseguendo anche lo spirito insito in quella strategia di crescita economica attesa per il 2020 e registrata da quelle filiere della qualità certificata che hanno necessità di “recuperare terreno”, in termini di valore economico espresso, rispetto a produzioni già affermate sui mercati”.
Presentando il resoconto delle attività di AICIG per il 2017, è stato altresì ribadito in sede di conferenza stampa come di fatto vada avanti con successo l’azione di contrasto alle frodi online intrapresa insieme a ICQRF, Federdoc e i colossi dell’e-commerce *****, Amazon e Alibaba: grazie alla ratifica di specifici accordi oggi appare infatti più facile intervenire, facendo rimuovere gli annunci di vendita posti a violazione dei prodotti. Ciò significa disporre di un efficace strumento di tutela del consumatore che in questo modo può ricevere maggiori garanzie di autenticità per il made in Italy agroalimentare acquistato in rete.

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25/10/2017, 14:12
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PLAUSO DI AICIG ALLA CALENDARIZZAZIONE DEL VOTO SULLA PAC AL PARLAMENTO EUROPEO

Il Presidente Baldrighi: “uno strumento di forza per la salvaguardia di DOP e IGP in un momento delicato”

AICIG plaude alla calendarizzazione del voto sulla PAC al Parlamento Europeo e all’importante lavoro compiuto dal Primo Vice Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro in tale direzione: “il superamento del limite temporale sui piani produttivi per i formaggi previsto dal Pacchetto latte, le misure di mercato e quelle sulla concorrenza con le possibilità offerte alle interprofessioni – ha commentato il Presidente di AICIG Cesare Baldrighi - rappresentano un traguardo veramente importante per il mondo delle Indicazioni Geografiche. Questi risultati dimostrano il grande lavoro che l'on De Castro ed i suoi colleghi della Commissione agricoltura del Parlamento europeo hanno saputo realizzare per dare sempre più efficacia agli strumenti di gestione e valorizzazione dei prodotti DOP ed IGP che i Consorzi di tutela possono utilizzare. Come rappresentante dell’Associazione dei Consorzi, ribadisco quindi il plauso e sostegno di tutti all’attività svolta dallo stesso De Castro in tali incontri. Con l’accordo TTIP attualmente fermo infatti, trovare sponda per la tutela dei nostri prodotti DOP e IGP in uno strumento come la PAC che gestisce e regola la Politica Agricola Comune dell’Unione Europea, riteniamo sia un ottimo viatico per mantenere comunque alta l’attenzione sulla difesa delle nostre eccellenze. Non possiamo che essere ottimisti di fronte alle prospettive che ci presenta l’adozione di tale strumento che, come ha sottolineato anche lo stesso De Castro, si configura come un risultato importante raggiunto grazie al determinante lavoro di squadra che ha di fatto reso il pacchetto agricolo un regolamento autonomo”.

La comunicazione di detta calendarizzazione per il 12 dicembre prossimo è arrivata direttamente dalla voce di Paolo De Castro, a Washington per partecipare all’81esima riunione interparlamentare Ue-Usa avente come obiettivo la riapertura di canali di dialogo con la controparte americana su temi sensibili per l’Italia come il commercio di beni agroalimentari. Dopo il voto finale del Parlamento Europeo sulla riforma di medio termine della PAC, essa poi passerà al vaglio del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura UE per l’approvazione definitiva al fine di consentire l’entrata in vigore delle nuove misure agricole già da gennaio 2018.

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05/12/2017, 19:02
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PLAUSO DI AICIG AGLI ACCORDI COMMERCIALI SOSTENUTI AL CONSIGLIO DEI MINISTRI EUROPEI DI AGRICOLTURA E PESCA A BRUXELLES DAL MINISTRO MARTINA


Baldrighi: "Necessario il coinvolgimento dei Consorzi per evitare la banalizzazione e l'uso generico delle Denominazioni"



Ci sono anche gli accordi commerciali di libero scambio tra i temi portati dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina al Consiglio dei Ministri europei dell’agricoltura e della pesca tenutosi a Bruxelles. In una nota diffusa dal Mipaaf in merito alla partecipazione del Ministro al suddetto summit, si legge come esso abbia definito tali accordi commerciali “uno strumento estremamente importante per aprire nuovi mercati e dare opportunità ai produttori”, per gestire i quali “sono necessarie regole giuste”. “La nostra priorità – si legge ancora nel comunicato - è tutelare i prodotti sensibili, e le nostre Indicazioni Geografiche. Il mancato riconoscimento o una tutela parziale delle Ig possono creare enormi penalizzazioni alle produzioni europee di qualità e vanificare gli effetti positivi dell’apertura di nuovi mercati.”

A tale dichiarazione, AICIG attraverso il Presidente Cesare Baldrighi risponde con un plauso all’attività portata avanti in siffatto contesto dal Ministro, evidenziando come “tali accordi commerciali di libero scambio siano importanti anche per fare riconoscere il principio della tutela delle Indicazioni Geografiche, DOP ed IGP, in Paesi diversi da quelli della Unione Europea, contesto in cui queste produzioni sono parte della politica di qualità. Riteniamo – aggiunge Baldrighi - che i prodotti derivanti dalle caratteristiche geografiche e culturali del territorio d'origine permettano di salvaguardare la tradizione e di dare impulso all'economia agroalimentare, garantendo nel contempo il consumatore sulla scelta d'acquisto. Per questo – conclude - i Consorzi di tutela riconosciuti debbono essere informati ed ascoltati in merito al riconoscimento ed alle clausole di tutela per le rispettive Indicazioni Geografiche che detengono, in modo da evitare la banalizzazione o l'uso generico delle denominazioni”.


Allegati:
Commento file: Il Presidente di AICIG Cesare Baldrighi ed il Ministro dell'agricoltura Martina
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30/01/2018, 19:19
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VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE: LA SETTIMANA DI AICIG TRA INCONTRI FORMATIVI E CHIANTI CLASSICO COLLECTION

Si profila una settimana impegnativa ma proficua per l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche. Proseguono infatti i seminari formativi organizzati da AIGIC con il sostegno del MIPAAF e inizia altresì la stagione delle anteprime dei grandi Consorzi del Vino, con alcune Denominazioni protagoniste sotto il cappello istituzionale dell’Associazione di degustazioni e incontri.

L’incontro formativo si è tenuto ieri a Roma presso la sede di AICIG ed è stato incentrato sul tema delle azioni di valorizzazione, tutela e vigilanza che i vari Consorzi sono chiamati a svolgere, attraverso le analisi economiche di mercato che i Consorzi stessi sono tenuti a realizzare. In particolare, sono stati esaminati i dati relativi all’andamento dei consumi, conoscenza fondamentale da rapportare con quantità prodotta, giacenze ed export, per poter individuare le azioni più opportune di valorizzazione. Fabio Del Bravo ed Antonella Giuliano di Ismea hanno presentato i risultati del progetto portato avanti con Aicig di rilevazione dei consumi su formaggi e prosciutti DOP.

Lunedì 12 e martedì 13 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze è invece tempo di anteprime con il Chianti Classico grande protagonista e anche quest’anno AICIG sarà presente all’evento con un calendario di incontri e degustazioni.

“Si rinnova la collaborazione fra i Consorzi di Tutela del vino e del cibo nell’ottica dell’aggregazione per creare sinergie operative di immagine e di comunicazione per promuovere il patrimonio italiano del cibo – commenta il Presidente di AICIG Nicola Baldrighi – e anche quest’anno tra i partner della manifestazione ci saranno importanti nomi dell’enogastronomia e dell’industria a questo legata, come alcuni dei migliori prodotti DOP e IGP italiani che si presentano sotto il cappello istituzionale dell’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche”.

I momenti di incontro e degustazione saranno curati in particolare da Consorzio Tutela del Formaggio Parmigiano-Reggiano DOP, Consorzio del Prosciutto Toscano DOP, Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP, Consorzio di Tutela Oliva da Mensa La Bella della Daunia DOP, Consorzio per la Tutela del Formaggio Mozzarella di Bufala Campana DOP, Consorzio di Tutela Pecorino Toscano DOP, Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP e Consorzio Tutela Grana Padano DOP. Dodici gli appuntamenti calendarizzati, sei nella giornata di lunedì 12 e altrettanti martedì 13: per ciascuno dei due giorni si alterneranno abbinamenti al buio tra Finocchiona IGP e Chianti Classico DOCG, degustazioni di Parmigiano Reggiano DOP di lunga stagionatura, incontri tematici su Aceto Balsamico di Modena IGP, degustazioni guidate di Olive DOP La Bella della Daunia, sinergie di sapori tra Grana Padano DOP Riserva e Chianti Classico DOCG, messa a confronto tra territori della Mozzarella di Bufala Campana DOP e del Chianti Classico DOCG ed in più, in entrambi i giorni a rotazione dalle 10 alle 18 sono previsti incontri su Olio DOP Chianti Classico, Prosciutto Toscano DOP e Pecorino Toscano DOP.

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09/02/2018, 21:29
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DA FIRENZE A MIAMI PASSANDO PER DUBAI: FEBBRAIO INTENSO PER L’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP


Il Consorzio di Tutela presente al Chianti Classico Collection il 12 e il 13, a Dubai il 20 per la 100per100 Italian Night e dal 21 al 25 febbraio sarà invece a Miami per il SOBEWFF



Inizia oggi da Firenze, il lungo viaggio che porterà l’Aceto Balsamico di Modena IGP a toccare tre Continenti in appena dieci giorni: da Firenze dove sarà protagonista il 12 e 13 febbraio alla Stazione Leopolda della Chianti Classico Collection 2018, si sposterà a Dubai per un esclusivo evento il 20 febbraio e poi volerà a Miami, per la 17° edizione del SOBEWFF che durerà fino al 25 febbraio.

L’appuntamento con il prezioso condimento è quindi alla Stazione Leopolda di Firenze dove si presenta sotto il cappello istituzionale di AICIG, nell’ambito di una partnership che si rinnova da anni tra il Consorzio Chianti Classico e una selezione delle più famose eccellenze agroalimentari italiane, di cui l'oro nero di Modena è uno dei più accreditati rappresentanti. In tale contesto l'Aceto Balsamico di Modena IGP è presente sia con materiale informativo sia con degustazioni ed incontri tematici su “Aceto Balsamico di Modena IGP, autentico all’origine”. Quella di Firenze si conferma una vetrina internazionale di tutto rispetto per questa denominazione che vanta il primato di essere la più esportata nel mondo – circa il 92% della produzione viene infatti indirizzato in oltre 120 Paesi dei cinque Continenti – e che nell’anno appena trascorso ha raggiunto una produzione di 97,5 milioni di litri per un valore al consumo di circa 970 milioni di euro, come stimato dal recente rapporto Qualivita-Ismea.

Da Firenze il tour del prezioso condimento si sposta a Dubai, per la serata 100per100 Italian Night ovvero l’evento di lancio del progetto “100per100 Italian” organizzato dall’associazione culturale no profit - nonché network - “I Love Italian Food”, che promuove e difende la cultura enogastronomica italiana nel mondo. L’evento, che si terrà in occasione di Gulfood 2018, è in programma per il 20 febbraio al The Artisan by Enoteca Pinchiorri all'interno del Bury Daman di Dubai e a rappresentare il Consorzio di Tutela in tale contesto ci sarà il Presidente Mariangela Grosoli a cui spetterà altresì l’onore e l’onere di consegnare uno dei riconoscimenti “100per100 Italian in Dubai” volto a premiare le più rilevanti realtà italiane presenti in città.

“Quella negli Emirati Arabi Uniti, considerati una delle più importanti porte per il Medio Oriente – commenta la Grosoli – rappresenta una occasione unica di valorizzazione per i prodotti agroalimentari italiani, tra cui anche l'Aceto Balsamico di Modena che è parte integrante della collaborazione con I Love Italian Food”.

Da un Continente all’altro in meno di 24 ore: dal 21 al 25 febbraio l'Aceto Balsamico di Modena è infatti pronto per aprirsi con il Consorzio di Tutela alla scena gastronomica di Miami partecipando al Food & Cooking Channel South Beach Wine & Food Festival (SOBEWFF), che mette in scena i più rinomati produttori di cibo, vino e liquori, cuochi e personalità del settore che registra un volume di oltre 65.000 ospiti per edizione. Tale partecipazione rientra nel progetto "Aceto Balsamico di Modena, l'originale", cofinanziato dall'Unione Europea con il quale il Consorzio vuole sensibilizzare i consumatori americani in modo consapevole all'acquisto.

"Per la prima volta – spiega il Direttore Generale del Consorzio di Tutela Federico Desimoni - faremo parte di questo festival in Florida che riunisce i nomi più prestigiosi del mondo culinario e presenta eventi unici, mettendo in risalto cibo e vino di livello internazionale. Riteniamo che sarà una grande opportunità per la nostra campagna promozionale che mira a dare un contributo concreto alla consapevolezza della denominazione del prodotto".

Nel dettaglio, la partecipazione del Consorzio a SOBEWFF inizierà giovedì 22 febbraio con la partecipazione al Barilla's Italian Bites on the Beach, dove i più grandi chef del Paese serviranno piatti provenienti da varie regioni d'Italia tra cui si può trovare anche una reinterpretazione dell'Aceto Balsamico di Modena. Venerdì 23 febbraio il Consorzio parteciperà invece al Trade Day di Wine Spectator, presentato da Beverage Media Group e ospitato da Southern Glazer's Wine & Spirits mentre sabato 24 e domenica 25 sarà tra i protagonisti dell'evento caratteristico del festival, "The Goya Foods Grand Tasting Village" che si svolgerà sulla sabbia, nel cuore di Miami Beach con dimostrazioni culinarie di oltre 50 ristoratori e assaggi di cibi e vini provenienti da tutto il mondo. Negli stessi giorni il Consorzio parteciperà inoltre a numerosi eventi collaterali, con l’obiettivo di stringere relazioni forti con chef e operatori locali.

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12/02/2018, 21:43
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AICIG TRA I SOCI FONDATORI DI ORIGIN EU: A BRUXELLES LA PRESENTAZIONE UFFICIALE

Coinvolte oltre 300 indicazioni geografiche per un fatturato stimato alla produzione di oltre 30 miliardi di euro

Un’organizzazione europea di circa 300 indicazioni geografiche per un fatturato alla produzione di oltre 30 miliardi di euro: si presenta così OriGIn UE, il progetto che lo scorso 21 marzo è stato illustrato a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo dal Vicepresidente della Commissione Agricoltura Paolo De Castro e del membro della stessa Commissione Michel Dantin, oltre che dal Presidente di OriGIN Claude Vermot-Desroches e del Direttore Massimo Vittori. Tra i membri fondatori di OriGIn EU e del consiglio c’è anche AICIG, Associazione dei Consorzi di tutela che rappresenta circa il 95% delle produzioni italiane ad Indicazione Geografica.

“Lo scopo di OriGIn EU è quello di presidiare l’evoluzione dei negoziati bilaterali di libero scambio della UE per aiutare i consorzi europei a rafforzare il dialogo con le istituzioni – ha spiegato ilPresidente di AICIG Cesare Baldrighi – al fine di migliorarne le clausole e chiedere una maggiore partecipazione al negoziato. Come Associazione Italiana dei Consorzi Indicazioni Geografiche cercheremo di fare la nostra parte – assicurando il riferimento all'autorità nazionale competente MIPAAF - mettendo a disposizione le specifiche esperienze dei Consorizi di Tutela affinchè questo coinvolgimento del sistema delle DOP e IGP sia il più fattivo possibile.

Il sistema europeo di tutela rinforzata per le Denominazioni di Origine nasce nei primi anni novanta, in coincidenza con l’apertura dei mercati globali. Una coincidenza di date importante perché segnala che la COMUNITA' EUROPEA ha voluto fin da subito tutelare il suo patrimonio agroalimentare per bilanciare l’apertura della concorrenza mondiale.

“A distanza di vent’anni - ha affermato Paolo De Castro, vicepresidente della Commissione Agricoltura dell’Europarlamento che ha ospitato la presentazione di OriGIn Europa – la Commissione Europea considera il riconoscimento del sistema delle DOP e delle IGP come un elemento centrale degli accordi commerciali, in quanto importanti fattori per lo sviluppo economico e produttivo. I trattati internazionali sono importanti per la tutela delle denominazioni fuori di confini comunitari, ma lo è anche il coinvolgimento dei consorzi di tutela durante le negoziazioni di tali accordi. Non è possibile escludere i diretti interessati: i consorzi devono essere consultati perché sia possibile raggiungere, quando non si riesce ad ottenere il pieno riconoscimento, il miglior compromesso possibile. Grazie alla costituzione di OriGIn EU sarà possibile far gioco di squadra a livello comunitario per difendere ed incentivare la qualità dei nostri prodotti”.

Le priorità di OriGIn EU per il biennio 2018-2019 saranno principalmente, oltre agli accordi bilaterali e plurilaterali dell’UE riguardanti le IG, la semplificazione delle procedure con riduzione dei ritardi e armonizzazione delle regole di protezione, la difesa verso gruppi di IG al fine di farne valere i diritti nell’UE compresa l’applicazione della protezione d’ufficio negli Stati membri, il rifiuto delle domande di registrazione di marchi in conflitto con le IG e la lotta alla contraffazione a livello doganale, nonché dal sostegno agli accordi firmati dalle autorità nazionali con le piattaforme di e-commerce per proteggere le IG sul web. Rientra tra gli obiettivi del biennio 2018-2019 anche l’interpretazione dei regolamenti UE sulle IG in merito alle infrazioni e una lettura più uniforme della legge a livello europeo per la risoluzione di controversie, la protezione per le Indicazioni Geografiche di prodotti non agricoli, il sostegno ai propri membri per rispondere efficientemente alle sfide della sostenibilità economica, sociale e ambientale, nonché la promozione e la fornitura di informazioni relative ai prodotti agricoli nel mercato interno e tra i Paesi terzi con l’obiettivo di diventare una piattaforma di incontro e scambio per gruppi di IG di diversi Paesi UE interessati a lanciare campagne promozionali congiunte, soprattutto nei Paesi terzi.

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La Cipolla Bianca di Margherita Igp si presenta a livello nazionale

Illustrate ieri a Roma le peculiarità e i dati sul prodotto pugliese nella sede dell’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche

Roma, 11 aprile 2018 – Segni particolari: Igp. È stata presentata ieri a Roma, nella sede dell’Aicig (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche) un’eccellenza che arriva dalle terre pugliesi: la Cipolla Bianca di Margherita Igp. Le peculiarità del prodotto, che ha ottenuto due anni fa il marchio di indicazione geografica protetta, sono state spiegate durante la conferenza stampa, alla presenza di Leo Bertozzi segretario generale di Aicig, Giuseppe Castiglione presidente del Consorzio di Valorizzazione e Tutela della Cipolla Bianca di Margherita Igp, Ruggiero Piazzolla agronomo, Antonio Russo produttore. Presente anche lo chef Salvatore Riontino che nell’occasione ha preparato alcune ricette a base della specialità pugliese.
«La nostra cipolla è rimasta sempre la stessa negli ultimi due secoli – ha commentato Giuseppe Castiglione - viene prodotta non nel terreno, come di consueto accade, ma nelle sabbie del Mar Adriatico, a sud del Gargano, in una zona di elevato interesse ambientale, tutelata da una convenzione internazionale (Ramsar 1979), nei territori compresi tra Margherita di Savoia (Bat), Zapponeta (Fg) e Manfredonia (Fg). La nostra cipolla è versatile, si presta bene per ogni tipo di ricetta, dagli antipasti ai primi piatti, dai secondi alle zuppe, fino alla confettura a base di cipolla da abbinare con i formaggi. Cotta si abbina a numerose ricette, in particolare ai secondi piatti, anche se cruda “esprime” al meglio il suo sapore. Facendo un bilancio dei due anni trascorsi dalla costituzione del Consorzio – prosegue Castiglione - possiamo affermare che i mercati e la grande distribuzione stanno dimostrando sensibilità per il nostro prodotto a qualità certificata. I numeri del 2017 per la certificazione e vendita della Cipolla bianca di Margherita Igp sono stati incoraggianti, arrivando a 22.164 quintali, il 30% in più del 2016. Siamo convinti che con le opportunità offerte dal marchio Igp si possano aprire nuovi mercati. L’obiettivo per il 2018 è mantenere questa percentuale di crescita».
«La Cipolla Bianca IGP - spiega il Segretario Generale di AICIG Leo Bertozzi - è l’espressione dell'eccellenza di un sistema DOP e IGP che a livello europeo conta ben 1398 IG food, di cui 294 soltanto in Italia tra DOP, IGP e STG. La Cipolla Bianca IGP è un esempio di come i fattori ambientali ed umani, determinino le caratteristiche specifiche del prodotto e di fondamentale importanza è il ruolo del Consorzio che deve tutelare, valorizzare e promuovere tale eccellenza. Il contesto associativo di AICIG permette di confrontare le specificità dei diversi prodotti e contesti produttivi, in modo da accrescere sempre più lo strumento dell'Indicazione Geografica come valorizzazione del prodotto territoriale».

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IL CONSIGLIERE DI AICIG FEDERICO DESIMONI RELATORE AL CONVEGNO INAUGURALE DI SOL&AGRIFOOD

Dati e numeri su settore food delle eccellenze enogastronomiche nazionali in Italia ed Europa al centro del suo intervento

L’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG presente in veste istituzionale al convegno inaugurale di Sol&Agrifood, il Salone Internazionale dell’Agroalimentare di Qualità che si tiene in contemporanea con Vinitaly e a cui sono intervenuti Maurizio Danese Presidente di Veronafiere, Felice Assenza della Direzione generale delle politiche internazionali e dell'Unione europea del Ministero delle politiche agricole, Abdelkrim Adi membro del COI Consiglio Oleicolo Internazionale e Virgilio Romano di IRI-Infoscan che ha presentato dati e numeri sul settore dell’olio in Italia ed Europa. A rappresentare AICIG all'incontro, moderato dal direttore della testata online Teatro Naturale Alberto Grimelli, il Consigliere e Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni, il quale ha portato il proprio contributo enucleando dati e numeri sul settore food delle eccellenze enogastronomiche nazionali in Italia ed Europa.

Ad oggi in Italia le denominazioni agroalimentari (fonte: Qualivita) sono 295, di cui 168 DOP, 125 IGP, 2 STG, circa il 21% del totale di tutte le IG Food riconosciute in Europa, dove sono 1401. Il valore del comparto IG Food alla produzione è di oltre 6,5 miliardi, di cui 3,1 corrispondenti al valore dell’export. Se si considerano anche le IG Wine e le IG Spirits, il valore produttivo generale supera i 15 miliardi - circa il 10% del fatturato dell’industria agroalimentare – mentre il valore dell’export arriva a circa 7,8 miliardi (21% del totale export agroalimentare). Il primo prodotto italiano per quota export è l’Aceto Balsamico di Modena IGP, che colloca sui mercati esteri circa il 92% della produzione totale.

“AICIG rappresenta oltre il 95% delle produzioni italiane ad indicazione geografica – ha precisato Desimoni – e ciò pone l’Associazione in una posizione di grande rilievo per la rappresentanza degli interessi del mondo consortile a essa afferente. In AICIG piccoli e grandi Consorzi si sono uniti per discutere delle tematiche principali del settore in maniera trasversale ed individuare le linee guida per perseguire l’obiettivo condiviso di tutela delle IG: il nostro obiettivo è soprattutto supportare la politica delle IG in sede nazionale, comunitaria ed internazionale e favorire lo sviluppo omogeneo del settore. Tra le priorità di AICIG negli ultimi anni anche un programma di formazione mirata, rivolta ai rappresentanti delle istituzioni coinvolte nel processo di promozione e valorizzazione dei prodotti, in cui i Consorzi più strutturati mettono a disposizione i propri skills per agevolare una crescita comune”.

Al termine della parte “istituzionale” del convegno tenutosi nella Sala Convegni del Padiglione F, l’incontro si è trasformato in talk show condotto dal cuoco e testimonial di Sol&Agrifood Giorgio Barchiesi, noto come Giorgione.

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