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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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Agricoltura: M5S, dove sono i soldi per canapa industriale?

Roma, 2 agosto – “Il ministro delle Politiche Agricole, Martina, ci dica a che punto sia l’iter di adozione del decreto ministeriale che dovrebbe sbloccare le risorse economiche per il rilancio della canapa industriale, circa 700mila euro annui, come previsto dalla legge del MoVimento 5 Stelle pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2016. Il Governo rispetti la volontà del Parlamento e dia seguito al più presto all’attuazione del provvedimento 5stelle votato da tutte le forze politiche fondamentale per il rilancio di una delle filiera produttive storiche dell’agricoltura italiana ricca di potenzialità”. E’ questo, in sintesi, il contenuto di un’interrogazione dei deputati del MoVimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura a prima firma Filippo Gallinella.

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02/08/2017, 18:05
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Agricoltura: M5S, al via obbligo origine in etichetta pomodoro

Roma, 4 agosto – “Introdurre anche per la filiera industriale del pomodoro l'obbligo di indicare in etichetta l'origine della materia prima, come già avviato in via sperimentale per il latte e i prodotti derivati, per la filiera del grano-pasta e del riso. Una misura indispensabile per garantire la tracciabilità di un comparto simbolo dell'agroalimentare Made in Italy, che va salvaguardato in virtù del fatto che i suoi prodotti esprimono una qualità di gran lunga superiore rispetto a quelli analoghi importati dall’estero”. E’ questo, in sintesi, il contenuto di una risoluzione del MoVimento 5 Stelle a prima firma di Filippo Gallinella, deputato 5stelle in Commissione Agricoltura. “A tale proposito giova ricordare che, fin dal 2006, per la sola passata di pomodoro è stato introdotto l'obbligo di indicazione in etichetta dell'origine della materia prima utilizzata, a testimonianza del fatto che anche per i derivati di pomodoro la piena tracciabilità delle produzioni è un elemento imprescindibile di competitività e distintività. Inoltre – conclude Gallinella - la filiera del pomodoro costituisce una preziosa riserva occupazionale, visto che, nel settore dei prodotti derivati dalla trasformazione, operano oltre 8 mila imprenditori agricoli che coltivano circa 72mila ettari e vede coinvolte 120 industrie, con oltre 10mila occupati per un valore complessivo della produzione superiore a 6 miliardi di euro”.

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05/08/2017, 8:38
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AGRICOLTURA: FASIOLO (PD), IN ARRIVO GLI AIUTI DI AGEA PER I COLTIVATORI

"Intervengo sui ritardi nell’erogazione dei contributi da parte di Agea, già oggetto delle preoccupazioni espresse in questi giorni dalla Presidente Serracchiani e dall’assessore regionale Shaurli, per specificare che il viceministro Olivero ha risposto ad una mia interrogazione in commissione assicurando l’erogazione di finanziamenti in due tranches, entro settembre". Lo dice la senatrice del Pd Laura Fasiolo.
"Questo - continua Fasiolo - il contenuto della risposta all'interrogazione: 'entro il prossimo 31 luglio Agea stima di terminare il trattamento del 98% delle richieste di premio provenienti dalle Regioni che hanno avviato la programmazione nel 2015. Quelle che hanno avviato la programmazione nel 2016, dovranno aspettare fino a settembre. Si tratta di 70 milioni di euro per un anno e di 168 milioni di euro per l’altro, una somma considerevole che finalmente è stata sbloccata e che potrà aiutare centinaia di agricoltori in difficoltà per i ritardati pagamenti'.
A pesare sui ritardi nelle erogazioni - continua ancora Fasiolo - è anche la riorganizzazione di Agea; il rappresentante dell’esecutivo ha chiarito a tal proposito che il provvedimento è in corso di predisposizione per garantire maggiore unitarietà ed efficacia. Spetta quindi attendere la scadenza delle tappe del crono-programma indicato dal viceministro per vedere se gli impegni assunti saranno effettivamente rispettati. Sarà comunque mia premura risollecitare il ministero a vigilare sul rispetto dei tempi di erogazione dei pagamenti. Ora si tratta di aspettare ancora solo di pochi giorni, non sia mai che si prolunghi ancora l'attesa. Ecco perché ho scritto oggi una nuova lettera al ministro e al viceministro, ricordando la risposta all'interrogazione".
Roma, 4 agosto 2017

Ilaria Di Bella
vice capo Ufficio stampa gruppo Pd Senato

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05/08/2017, 8:39
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CAMERA DEI DEPUTATI

On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico

COMUNICATO STAMPA

On. Cova: “Uova contaminate: urgente porre in sede Ue la questione dell’etichettatura degli alimenti”

La notizia che anche in Italia vi sarebbero due campioni positivi di uova contaminate con l'insetticida Fipronil, ha spinto l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, componente della XIII Commissione Agricoltura della Camera, a sollecitare la questione etichettatura anche a livello europeo.

“È quanto mai urgente porre in sede Ue la questione dell’etichettatura dei prodotti alimentari che contengono uova, per giungere alla definizione di un nuovo sistema di tracciabilità maggiormente trasparente e vincolante, che certifichi ai consumatori la provenienza e la qualità delle materie prime impiegate – invita Cova –. Già è stato fatto per alcuni alimenti, ora questo campanello d’allarme deve indurci a intervenire per le uova​. Anche il rispetto dell'uso dei farmaci deve essere omogeneo in tutta Europa, come noi ci impegniamo per la tracciabilità del nostro farmaco”.

Roma, 21 agosto 2017

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21/08/2017, 15:17
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AGROALIMENTARE: L’INUTILE GUERRA DELLE MOZZARELLE

La genericità del termine “mozzarella” è sostenuta da Giurisprudenza, ricerca universitaria e normative nazionali e pertanto la guerra commerciale tra la Mozzarella di bufala campana Dop e la Mozzarella di Gioia del Colle non sussiste. L’Abbate (M5S) invita a sostenere le due filiere e ad adoperarsi per il loro sviluppo per il bene dell’intero Meridione

La Regione Campania si oppone fortemente al riconoscimento della denominazione di origine protetta Mozzarella di Gioia del Colle e ha già dichiarato che porrà in essere tutte le azioni necessarie per tutelare la Mozzarella di bufala campana Dop, prodotto di punta del suo comparto agroalimentare. Al contempo, il deputato Paolo Russo (FI) ha lanciato una petizione online nonché presentato una interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina di sospendere la procedura per il riconoscimento del marchio DOP al prodotto caseario della Murgia pugliese. Insomma, è scoppiata la “guerra delle mozzarelle”, un conflitto tutto italiano e meridionale che vede incredibilmente contrapposte due tipicità vanto del made in Italy, una di latte di bufala l’altra di latte vaccino, per presunti equivoci e confusioni che potrebbero ingenerarsi nei consumatori nazionali e internazionali.

“Ma piuttosto che disperdere energie in inutile e fuorvianti ricorsi e intraprendere una insensata guerra all’interno del comparto caseario, sarebbe più utile e proficuo per l’intero comparto zootecnico e agroalimentare del Mezzogiorno adoperarsi per promuovere le singole filiere – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Peraltro, è paradossale che la genericità del termine ‘mozzarella’ sia stato fortemente voluta in passato proprio dagli stessi produttori di mozzarella di bufala per contrastare le contraffazioni di chi utilizzava latte vaccino o mischiava i due latti per la loro realizzazione. Ora si punta a mettere in contrapposizione, per polemica politica o per insensati campanilismi, due filiere di latte importanti: una bufalina e l’altra vaccina che andrebbe sostenute come espressione tipica dei territori campani e pugliese”.

Ad oggi, infatti, l’unica “mozzarella di bufala” è quella campana Dop. Chiunque altro produca in Italia o nell’Unione europea una mozzarella con latte bufalino non Dop può farlo ma solamente utilizzando la formula del doppio genitivo “mozzarella di latte di bufala” alla quale non può essere associata in alcun modo una denominazione geografica. Il termine “mozzarella”, peraltro, è privo di tutela e può oggi essere utilizzato liberamente anche per indicare formaggi freschi prodotti al nord con latte vaccino come ribadito sin dal 1982 dai professori universitari Cortesi e Maranelli nel loro studio “Fiordilatte e Mozzarella: Considerazioni di ordine igienico e normativo”. Inoltre, è l’allora ministro delle Politiche agricole, il salernitano Michele Pinto (PPI), ad aver riscostruito la storia terminologica dei prodotti caseari realizzati con latte di bufala o con latte vaccino. Rispondendo ad una interrogazione parlamentare nell’ottobre 1998, Pinto ricorda il decreto del Presidente della Repubblica del 1979 volto a proteggere il prodotto ottenuto con latte di bufala rispetto al prodotto ottenuto prevalentemente o solamente con latte di vacca. Nonché la volgarizzazione del termine “mozzarella” sostenuta anche da numerose sentenze di Cassazione passate in giudicato che ne permettono l’uso a chiunque.

“La soluzione ideale per venire incontro alle richieste di riconoscibilità esclusiva dei produttori di Mozzarella di bufala campana Dop potrebbe effettivamente essere, come ha già suggerito qualcuno – conclude il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) – quello di sottolineare graficamente nel marchio l’origine vaccina del latte della Mozzarella di Gioia del Colle Dop. Avremo così due filiere in grado di sostenere l’agroalimentare del Sud Italia, ognuna con proprie specificità e caratteristiche e senza che una sia tacciata di essere la bella o brutta copia dell’altra. Indi l’invito è quello di foderare le sciabole per rimboccarsi le maniche”.

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06/09/2017, 20:19
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Zootecnia: M5S, rivedere sistema nazionale allevamenti

Roma, 6 settembre – “Rivedere il sistema nazionale degli allevamenti che, se non aggiornato, razionalizzato e ripulito dai conflitti d'interessi, rischia di portare a fondo l’intero comparto della zootecnia”. E’ questo, in sintesi, il contenuto dell’interrogazione del MoVimento 5 Stelle rivolta al Ministero delle Politiche Agricole e discussa oggi in Commissione Agricoltura alla Camera dal deputato 5stelle Filippo Gallinella. “Due i nodi principali portati all’attenzione del Governo: gli sprechi economici che penalizzano gli allevatori e la redazione della legge per riorganizzazione del sistema (la cosiddetta ‘riforma della legge 30’). Sul primo punto – spiega Gallinella – il Ministero ci ha risposto che i fondi allocati sono stati trasferiti alle Regioni nonostante alcune difficoltà mentre sulla riforma della legge 30 il Ministero ha glissato dicendo che ci stanno lavorando. Intanto il tempo passa, la zootecnia è sempre più in crisi e il sistema rischia di non essere aggiornato e di restare in balìa di metodi obsoleti come ad esempio quello dei controlli sul latte munto, i cui campioni potrebbero essere analizzati automaticamente con un macchinario, il cosiddetto ‘lattometro’, invece che essere prelevati manualmente per ogni vacca. Un semplice aggiornamento che potrebbe ottimizzare tempi, costi e garantire una maggiore precisione”.

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06/09/2017, 20:20
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Bracciante morta nei campi: M5S, Si colmi gap legalità su reclutamento

Roma, 7 settembre – “La triste vicenda di Giuseppina Spagnoletti, la bracciante agricola deceduta nei giorni scorsi a Ginosa, in provincia di Taranto, mentre era a lavoro, è l’ennesima dimostrazione che in certi settori il gap di legalità inizia nella fase del reclutamento dei lavoratori. Giuseppina era al suo primo giorno di lavoro, non aveva firmato alcun contratto e dunque non era sottoposta a nessun tipo di controllo sanitario, così come previsto dalla normativa vigente. Una situazione grave e del tutto fuori dalla legalità e dalle più elementari norme di diritto. Certi che la giustizia farà il suo corso per punire le persone coinvolte nell’accaduto, ribadiamo a gran voce la necessità di adeguare urgentemente i Centri pubblici per l'impiego dal punto di vista tecnico ed organizzativo, al fine di promuovere un corretto incontro tra domanda e offerta di lavoro in agricoltura nel rispetto della legalità, così come previsto anche dalla nostra risoluzione votata in Commissione Agricoltura a fine 2015. Situazioni come questa non sono più accettabili e ci pare sacrosanto che i tanti buoni propositi governativi sbandierati in diversi documenti, trovino davvero attuazione sui territori a cominciare dal rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per un contrasto effettivo ed efficace al lavoro nero e ad ogni forma di sfruttamento. Purtroppo al momento non ci pare che si siano effettuati reali passi in avanti per prevenire eventi tragici come quelli che hanno visto coinvolta Giuseppina Spagnoletti”. Così Massimiliano Bernini, deputato del MoVimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura.

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07/09/2017, 17:37
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Uova contaminate: M5S, Governo attui decreto fitosanitari

Roma, 12 settembre – “Il Governo attui il decreto che regolamenta l’uso dei prodotti fitosanitari per la tutela di ambiente e salute ed evitare così che venga intaccata la catena alimentare con grave rischio per i consumatori così come accaduto con il recente caso delle uova contaminate dall’insetticida fipronil”. E’ questo, in sintesi, il contenuto di un’interrogazione del MoVimento 5 Stelle al Ministero delle Politiche Agricole, a prima firma Silvia Benedetti, deputata 5stelle in Commissione Agricoltura “Per quali motivi, a ormai cinque anni dal decreto legislativo (d. lgs. 150/2012) che doveva regolamentare i fitosanitari, il Ministero delle Politiche Agricole non ha ancora emanato i decreti attuativi che lo avrebbero reso operativo? Abbiamo sollecitato il Governo già nel 2014 con una risoluzione a prima firma Chiara Gagnarli, tuttora senza risposta - Inoltre – conclude Benedetti – vogliamo sapere se il Governo ha contezza dell’entità del commercio on-line dei prodotti fitosanitari e di quali tipologie di prodotti, che dovrebbero essere commercializzati ed usati per scopi agricoli, siano invece utilizzati nel settore zootecnico mettendo così a rischio gli standard di sicurezza alimentare del Made in Italy”.
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12/09/2017, 14:42
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Agricoltura: M5S a Martina, su grano rischio etichetta ingannevole

Roma, 12 settembre – “L’etichetta per la pasta proposta dal Governo, che permette di indicare il Paese d’origine da cui derivi almeno il 50% del grano utilizzato rischia di essere ingannevole per i consumatori, spaccare la filiera tra industriali e produttori agricoli e tradursi in una bocciatura della richiesta dell’Italia da parte della Commissione Europea. Un esito fallimentare che, oltre a bruciare un’opportunità, potrebbe innescare nei confronti del nostro Paese l’apertura di una procedura EU-Pilot, anticamera delle sanzioni comunitarie, e il conseguente spreco di soldi pubblici”. Così i deputati del MoVimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura commentano le dichiarazioni del Ministro delle Politiche Agricole, Martina, sull’etichetta per la pasta. “La formula, legata alla per percentuale di grano calcolata in base al Paese di provenienza, proposta nel decreto del ministro delle Politiche Agricole, Martina, di concerto con il ministro Calenda, è ingannevole perché nessuna verifica può garantire che il grano presente nel pacco di pasta acquistato sia italiano per il 50% invece che per il 49% – spiega Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura – Il limite minimo del 50% non fa altro che raggirare i consumatori. Per cui, ad esempio, in confronto alla formula ‘Italia ed altri Paesi Ue/non Ue’ (che dovrebbe appunto corrispondere al 50% di grano tricolore), sarebbe più affidabile persino una più generica dicitura ‘Miscele di grani Ue/non Ue’. In questo modo invece viene proposta una via di mezzo che promette un prodotto in gran parte di origine italiana ma che, nei fatti, rischia di non esserlo e di dare solo un contentino rispetto all’obiettivo ‘100% italiano’”. “Chiediamo al ministro delle Politiche Agricole, Martina, di aggiustare il tiro e tutelare così i consumatori e tutti gli attori della filiera”, concludono i parlamentari 5stelle.

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12/09/2017, 19:00
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ISTAT; VALDINOSI (PD): EXPORT CRESCE, MADE IN ITALY SI RAFFORZA
Dichiarazione della senatrice Mara Valdinosi (PD)

"Nel secondo trimestre 2017 l'export italiano è in netta crescita. Il balzo in avanti in un settore centrale della nostra economia come le esportazioni dimostra che il Paese sta mettendo a frutto le riforme attuate negli anni scorsi. Il Made in Italy si rafforza e l'Italia può ora puntare a una ripresa definitiva, anche se i dati del Sud non sono ancora soddisfacenti, a dimostrazione che la guardia va tenuta alta e che la politica deve impegnarsi ancora di più per favorire anche in quelle aree la crescita". Lo afferma in una nota la senatrice del Pd Mara Valdinosi, componente della Commissione Industria.

Roma 13 settembre 2017

Giovanni Orfei
Ufficio stampa PD Gruppo Senato

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