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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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Agricoltura: M5S, migliorare rete irrigua e sistema assicurazioni

Roma, 29 giugno – “Migliorare la rete irrigua e il funzionamento del sistema di assicurazioni per gli agricoltori per prevenire l’emergenza idrica legata alla siccità e le relative conseguenze negative sui raccolti”. È questo, in sintesi, il contenuto di una risoluzione dei deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura. “Ad oggi le anomalie legate al cambiamento climatico, in particolare l’incremento della temperatura e la scarsità di pioggia, hanno provocato danni al comparto che, secondo le prime stime di alcune associazioni di categoria, si attestano intorno al miliardo di euro – spiega il deputato 5stelle Filippo Gallinella, primo firmatario della risoluzione – Un fenomeno ormai noto da tempo che andrebbe riconosciuto e prevenuto, innanzitutto come una crisi ecologica oltre che produttiva, prima di trovarsi a fronteggiare l’ennesima emergenza”. “Stando alla situazione attuale, chiediamo che quindi sia promosso il sistema assicurativo agevolato, anche tramite i servizi Ismea e Rete Rurale per potenziarne la struttura informativa, e migliorato ulteriormente attraverso una più efficace organizzazione delle procedure, prevedendo che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, rediga il Piano Assicurativo annuale e predisponga la possibilità di presentare la Manifestazione di interesse o il Piano Assicurativo Individuale nel corso del mese di ottobre al fine di consentire la sottoscrizione delle coperture assicurative già dai primi giorni di novembre e a prevedere la possibilità di validazione dei criteri di risarcimento delle polizze da parte del Ministero evitando il silenzio-assenso al fine di avere polizze assicurative chiare e in tempo per i periodi più critici”. “Tra gli interventi proposti per migliorare l’approvvigionamento idrico: velocizzare il completamento delle opere irrigue, pubblicare ed aggiornare costantemente l’avanzamento dei lavori al fine di registrare i progressi compiuti; promuovere ed incentivare l’uso di sistemi irrigui di precisione e della rete IRRIFRAME e ad aggiornare i dati presenti nel SIGRIAN”, concludono i parlamentari 5stelle.

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29/06/2017, 17:25
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AGRICOLTURA: RESPINTA LA LIBERALIZZAZIONE DEL FASCICOLO AZIENDALE PER LE IMPRESE AGRICOLE

La maggioranza guidata dal Partito Democratico boccia la proposta del deputato L’Abbate (M5S) durante la discussione della legge sulla concorrenza che mirava a togliere il monopolio del fascicolo aziendale ai Centri di Assistenza Agricola

La Camera approva la legge annuale per il mercato e la concorrenza non liberalizzando, però, il fascicolo aziendale per le imprese operanti nel primo settore. La maggioranza guidata dal Partito Democratico, infatti, ha bocciato a Montecitorio l’ordine del giorno proposto dal deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo 5 Stelle della Commissione Agricoltura alla Camera,

“Da un lato si parla di promuovere la concorrenza e di razionalizzare gli adempimenti burocratici per le imprese ma poi si prendono decisioni in senso esattamente opposto. L’ennesima riprova della schizofrenia del PD – dichiara Giuseppe L’Abbate (M5S) – L’esclusività riconosciuta ai Centri di Assistenza Agricola (CAA) nella presentazione delle domande di aiuto per l’erogazione dei contributi comunitari, nella gestione del fascicolo aziendale e più in generale nella assistenza alle imprese agricole costituisce un ingiustificato privilegio oltre che un considerevole onere per le aziende. Peraltro, a fronte anche di contributi statali che si sommano ai pagamenti per i servizi resi agli agricoltori. Se proprio si vuole aprire alla concorrenza – prosegue il deputato pugliese 5 Stelle – questi servizi potrebbero essere utilmente resi dai dottori agronomi, professionisti abilitati non solo a sopralluoghi e relazioni agronomiche ma anche alla predisposizione di ogni documentazione necessaria. O, addirittura, si potrebbe permettere alle stesse aziende agricole di svolgere questi adempimenti in autonomia”.

L’ordine del giorno, a prima firma L’Abbate (M5S), impegnava il Governo “a procedere urgentemente alla liberalizzazione del fascicolo aziendale al fine di consentire anche agli agronomi ovvero alle stesse aziende agricole di poter provvedere all’espletamento delle domande di contributo e ad ogni altro adempimento necessario allo svolgimento dell’attività agricola”. Una liberalizzazione che il settore primario, però, dovrà ancora attendere a causa della bocciatura della maggioranza guidata dal PD. “Si sarebbero potute creare nuove occasioni di lavoro per i tanti laureati nelle materie agronomiche – conclude Giuseppe L’Abbate (M5S) – e, al contempo, si sarebbero abbattuti i costi per le imprese agricole. Una occasione persa su più fronti per mantenere un monopolio ingiustificato a favore dei CAA”.

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29/06/2017, 17:26
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TUTELA ANIMALI: IN COMMISSIONE GIUSTIZIA LA LEGGE, ASSENTE LA FINTA PALADINA BRAMBILLA

Roma 30 giugno 2017: “E' stata incardinata in Commissione Giustizia la proposta di legge del MoVimento 5 Stelle a prima firma Vittorio Ferraresi che vuole rivoluzionare la tutela degli animali nel nostro Paese. Frutto di mesi di lavoro, una proposta strutturale che prevede non solo l’inasprimento delle pene per i reati esistenti nei confronti di animali domestici e selvatici, ma anche nuove fattispecie di reato come quella della zooerastia e una previsione sulle esche avvelenate. Inoltre rivoluziona il sistema delle confische, contrasta il traffico di animali e di specie esotiche, tutela la biodiversità ed integra le banche dati delle forze dell’ordine sui reati nei confronti degli animali, visto che l’FBI ha rilevato che chi commette questi reati in concreto è più propenso a commettere violenze nei confronti di esseri umani, in particolare di quelli socialmente più deboli, come bambini e anziani"

I deputati del Movimento 5 Stelle della Commissione Giustizia sottolineano, attraverso Vittorio Ferraresi e Paolo Bernini come: "La proposta pone al centro la tutela dell’animale come essere senziente, non tutelando solo come oggi accade il sentimento umano nei confronti degli animali, e parte dal fatto che nel nostro paese la repressione di questi crimini è assolutamente sottovalutata e non perseguita con forza. Il Movimento non fa parole ma fatti, cosa che non possiamo dire della finta paladina degli animali Michela Brambilla, assente in commissione, che ha avuto con il suo partito Forza Italia l’occasione di cambiare veramente le cose visto che sono stati numerose volte al Governo ed all'opposizione, ma che di fatto in modo ipocrita oltre a parole e show mediatici ha prodotto tanta carta che è rimasta lettera morta senza mai attivarsi concretamente per fare avanzare queste proposte. Mentre il nuovo partito animalista di Berlusconi ha organizzato nel mese di luglio una manifestazione per chiedere l’inasprimento delle pene, il M5S produce atti concreti in Parlamento, che a nostro avviso sono molto più efficaci per tutelare gli animali che semplici show".

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30/06/2017, 15:11
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Agricoltura: M5S, da Governo sistema farsa su controlli biologico

Diverse le criticità del decreto: dalle deleghe gli organismi privati al rischio di conflitto d'interessi fino all'automatismo tra irregolarità e sospensione dell'autorizzazione

Roma, 30 giugno – “Il sistema di controlli per la lotta alla contraffazione dei prodotti biologici, previsto nel decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, è a sua volta, e paradossalmente, una farsa”. Lo dichiarano i deputati del MoVimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura. “Diverse le criticità riscontrate. Eccole: innanzitutto il decreto del Governo accentua la frammentazione delle competenze e attività di controllo, visto che l’autorità competente, il Ministero delle Politiche Agricole, le delega ad organismi privati e autorizzati. Eppure si tratta di compiti che di norma vengono svolti principalmente dall'Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF) e dal Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare. Una parcellizzazione – spiega Filippo Gallinella, deputato 5stelle in Commissione Agricoltura – che rende l’intero sistema anti truffa inefficace, anche perché sono le Regioni e le province autonome ad esercitare l’attività di vigilanza negli ambiti territoriali di competenza. Sarebbe meglio potenziare L’Icqrf. Inoltre – continua Gallinella – nel decreto rimane in sospeso anche la questione dei conflitti d'interessi. All'art. 4, relativo alle procedure per la presentazione dell'istanza di autorizzazione da parte degli organismi di controllo e allo svolgimento dell’attività di verifica, si legge che tale richiesta deve contenere anche un elenco delle misure precauzionali che l'organismo intende imporre agli operatori soggetti al suo controllo, nonché le misure da applicare in caso di accertamento di irregolarità, infrazioni, ecc. Questa previsione appare assolutamente inopportuna, poiché non deve essere l'organismo di controllo a stabilire le misure da applicare alle irregolarità ed il tariffario da estendere agli operatori, altrimenti ognuno può fare le regole che vuole”. “Infine, all'articolo 7, quello relativo alla sospensione e revoca dell'autorizzazione, vengono stabiliti i casi in cui può essere abrogato consenso ad operare per l'organismo di controllo. Emerge un eccessivo automatismo tra irregolarità e sospensione dell’autorizzazione: se manca del tutto la previsione di una contenuta discrezionalità, come nel caso di inadempimenti di carattere formale, si rischia di bloccare l'intero sistema di certificazione”. “Il Governo corregga queste storture e, come abbiamo chiesto più volte, estende la normativa ‘anti falsari’ (articolo 517-quater del codice penale) alla contraffazione o alterazione di prodotti biologici, e alla messa in vendita o in circolazione di alimenti falsamente presentati come biologici”.

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30/06/2017, 17:57
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AGRICOLTURA: PRESSIONI SULL’ASSESSORE DI GIOIA PER IL BANDO CON GLI AIUTI PER LA GELATA CHE HA COLPITO LA PUGLIA A GENNAIO 2017

Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza del Consiglio dei Ministri, il deputato pugliese L’Abbate (M5S), i sindaci 5 Stelle di Ginosa e Mottola, i consiglieri M5S di Castellaneta e il meet up di Palagiano chiedono all’Assessore regionale Di Gioia di emanare il bando con i relativi fondi per le zone colpite dalla eccezionale ondata di gelo di inizio anno

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato nella riunione dello scorso 16 giugno la dichiarazione di stato di emergenza per il territorio della Regione Puglia, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 5 all’11 gennaio 2017. Le straordinarie nevicate e gelate di inizio anno, infatti, misero in ginocchio l’agricoltura regionale soprattutto nelle zone tarantine di Castellaneta, Ginosa, Mottola e Palagiano. Il Governo, su pressioni di diverse interrogazioni parlamentari, promise il massimo impegno ma solo a metà giugno è giunta la tanto attesa dichiarazione dello stato di emergenza. Una misura, però, propedeutica all’attuazione dei bandi relativi alla sottomisura 5.2 del Piano di Sviluppo Rurale come suggerito sin dai primissimi giorni dal Movimento 5 Stelle.

“Ora l’Assessore regionale Di Gioia non può più accampare scuse – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – La sottomisura 5.2 del PSR in attuazione dell’art. 18 del Regolamento Ue sullo sviluppo rurale permette di finanziare, fino al 100% dei costi, il ripristino del potenziale produttivo perso in caso di ‘calamità naturali’ ed ‘eventi catastrofici’. I beneficiari, infatti, hanno diritto al rimborso degli interventi per la ricostituzione del capitale fondiario, del capitale di scorta, scorte vive e morte, il ripristino di impianti arborei, etc. Insomma – prosegue L’Abbate (M5S) – con un Fondo di Solidarietà Nazionale ridotto all’osso, questa misura se ben attuata potrebbe concedere ai territori colpiti quantomeno di rialzarsi e tornare a competere sul mercato. La prima bozza del bando relativo alla 5.2 purtroppo riguardava solo la Xylella fastidiosa. Ci auguriamo che ora l’Assessore Di Gioia mantenga la parola data mesi fa e si adoperi per dare un sostegno all’agricoltura pugliese e principalmente tarantina”.

A richiedere l’attuazione della misura 5.2, infatti, sono anche il Sindaco di Ginosa Vito Parisi (M5S) che ha firmato con il consigliere delegato Acquasanta una missiva indirizzata all’Assessore Di Gioia per ottenere finalmente bando e risorse promesse. Identica lettera è stata inviata anche dal neo-sindaco di Mottola Giampiero Barulli (M5S). Ulteriore spinta giunge dai territori colpiti di Castellaneta, con i neo-consiglieri eletti Raffaele Rochira e Agostino De Bellis che invitano il Primo Cittadino Giovanni Gugliotti ad imitare i sindaci di Ginosa e Mottola e da Palagiano dove medesima pressione è stata svolta da Carlo Corigliano, primo dei non eletti dei 5 Stelle al consiglio comunale, sul Sindaco Lasigna.

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01/07/2017, 14:20
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AGRICOLTURA: PRESSING PER GLI INTERVENTI A FAVORE DEL SETTORE PATATICOLO

A oltre tre mesi dall’approvazione della risoluzione in Commissione Agricoltura alla Camera, il deputato L’Abbate (M5S) chiede conto al ministro Martina degli impegni presi per il settore pataticolo, a partire dai 3 milioni di euro di finanziamenti previsti per il comparto

Il settore pataticolo pugliese sta vivendo un’annata davvero critica nonostante sia partita con attese e speranze elevate. Una situazione aggravata da strategie commerciali attuate dalla Grande Distribuzione Organizzata che, come denuncia Unapa (Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate), generano fenomeni speculativi preferendo l’acquisto di patate francesi raccolte e congelate 7 mesi prima alle eccellenze della produzione nazionale. Uno scenario che il mondo politico dovrebbe fronteggiare mettendo in atto misure e strumenti utili al comparto e funzionali ad un suo sviluppo ma che, sinora, sembra siano rimasti solamente sulla carta. Lo scorso 22 marzo, la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha approvato la risoluzione conclusiva di dibattito che impegnava il Governo ad attuare tutta una serie di interventi per il settore pataticolo. Trascorsi oltre tre mesi, il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera, ha presentato una interrogazione parlamentare indirizzata al ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina per chiedere conto degli sviluppi. Rilevanti i numeri del settore sia in termini di coltivatori, oltre 50.000, sia di superficie investita, oltre 55.000 ettari, mentre la produzione lorda vendibile è di circa 800 milioni di euro per le patate da consumo e circa 100 milioni di euro per quelle da industria.

“È dal 2012 che gli agricoltori vengono ingannati con un piano nazionale per il settore pataticolo mai attuato – dichiara Giuseppe L’Abbate (M5S) – Ci sembra doveroso, dunque, che vengano date loro risposte sul relativo finanziamento di circa 3 milioni di euro previsto per le azioni del piano, sulle iniziative che il Governo ha assunto per rafforzare i rapporti di filiera attraverso il riconoscimento di A.O.P. (Associazioni di Organizzazioni di Produttori) nazionali previste dal regolamento Ue n. 1308/2013, su quali ulteriori misure il ministro Martina ha messo in campo in relazione agli altri impegni contenuti nella risoluzione approvata alla Camera. Infine – conclude il deputato pugliese 5 Stelle – abbiamo chiesto se siano giunte al Ministero delle Politiche Agricole richieste per la costituzione di una CUN (Commissione Unica Nazionale) per il settore pataticolo come previsto dalla legge 91/2015 grazie ad un mio emendamento”.

Diversi gli impegni conferiti al Governo con la risoluzione approvata nel marzo scorso. Dalla lotta alle principali problematiche fitosanitarie della patata e alle fisiopatie allo sviluppo di uno specifico progetto di ricerca genetica, dall’adozione di iniziative volte a promuovere e incentivare l’adozione da parte degli operatori di innovazioni tecnologiche nella gestione agronomica della coltura capaci di aumentare le rese, la redditività e la sostenibilità di una produzione di altissima qualità attraverso la validazione scientifica ed aziendale all’attivazione di programmi colturali dedicati alla produzione di tubero-seme nazionale, dall’adozione di azioni specifiche per la tracciabilità dell’origine della patata con l’impiego della tecnica degli isotopi all’avvio di un programma di informazione al consumatore in materia di sicurezza alimentare, anche con metodo biologico, sino al rinnovo della convenzione con l’Osservatorio economico della patata e allo sviluppo di progetti di ricerca per l’individuazione degli itinerari tecnici più adatti e delle varietà più appropriate alla coltivazione della patata con metodo biologico. Numerose misure che hanno trovato d’accordo le diverse forze presenti in Parlamento ma su cui ora il Governo dovrà dar conto del proprio operato.

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03/07/2017, 17:06
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Agricoltura: “Convegno M5S, alternative eco sostenibili alla chimica”

Camera dei Deputati, Sala della Lupa, Venerdì 14/07 Ore 15 - 19.30

Roma, 3 luglio – “Agricoltura del domani: le alternative concrete per coltivare il futuro” è il titolo del convegno del MoVimento 5 Stelle che si terrà venerdì prossimo, 14 luglio, dalle ore 15 alle 19.30, nella Sala della Lupa presso la Camera dei Deputati (ingresso da Piazza Montecitorio). Al centro del dibattito, le tecniche e gli strumenti disponibili per avviare, con un percorso di medio-lungo termine, una riconversione ecologica dell’agricoltura italiana, passando da un modello produttivo, basato sull’uso della chimica con costi eccessivi per i produttori, a pratiche ecosostenibili, in grado di offrire maggiori garanzie anche ai consumatori, sempre più orientati a scegliere un Made in Italy di qualità.
Interverranno, tra gli altri, i parlamentari 5stelle Silvia Benedetti, Massimiliano Bernini, Mirko Busto, Elena Fattori e Paolo Parentela; Patrizia Gentilini, medico oncologo di ISDE- Medici per l’Ambiente; Alberto Mantovani, dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità ed esperto dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare; Carlo Grignani, professore di Agronomia all’Università di Torino; Simone Vieri, professore di Economia all’Università degli Studi di Roma "La Sapienza".

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03/07/2017, 17:50
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CAMERA DEI DEPUTATI

On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico

COMUNICATO STAMPA

On. Cova: “Cessione del latte crudo: Ministero controlli i contratti scritti tra produttori e industria”

I contratti per la cessione del latte crudo sono al centro di un’interrogazione a risposta in Commissione Agricoltura che l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, rivolge al Ministro delle Politiche agricole.
Nell’atto Cova ricorda che “i contratti per la cessione dei prodotti agricoli e agroalimentari sono stipulati obbligatoriamente in forma scritta e indicano la durata, le quantità e le caratteristiche del prodotto venduto, il prezzo, le modalità di consegna e di pagamento. In particolare, per quanto riguarda il latte crudo, i contratti devono avere una durata non inferiore a dodici mesi, salvo rinuncia espressa e formulata per iscritto da parte dell'agricoltore cedente”.

Una norma introdotta “per proteggere e sostenere gli operatori del settore che, a seguito della fine del regime delle quote latte nel marzo 2015, si sono trovati esposti al crollo del prezzo del latte crudo, passato da 40 a 33 centesimi al litro - con un minimo di 30,47 centesimi/litro nell’agosto 2016 - anche per effetto del notevole aumento delle importazioni. Ma nell’ultimo anno si segnala una ripresa dei mercati internazionali e il prezzo si aggira attualmente intorno ai 39 centesimi, vicino quindi a quello dell’ultimo periodo delle quote latte. Tuttavia, la domanda di latte e derivati è in flessione e il rischio che le disposizioni non vengano applicate è alto, tanto che esistono appositi organi per il controllo”.

Per questo il parlamentare Pd chiede “se vi siano dati aggiornati sullo stato dell’arte a livello nazionale nell’ambito dei contratti per la cessione del latte crudo, in particolare se siano presenti in forma scritta, e se il Ministro non ritenga utile e necessario un monitoraggio dei contratti stipulati tra i produttori di latte e l’industria di trasformazione”.

Roma, 5 luglio 2017

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Agricoltura: M5S, Governo indichi soglia livelli Thc in alimenti

Roma, 6 luglio – “Il Governo indichi i livelli massimi di residui di THC ammessi negli alimenti per i quali il Ministero della Salute avrebbe dovuto emanare un apposito decreto entro lo scorso giugno, come disposto all’articolo 5 della legge del MoVimento 5 Stelle per il rilancio della canapa industriale pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2016 e come previsto in un ordine del giorno a firma Silvia Benedetti approvato in Aula alla Camera. Il Governo ci dica a che punto è l’adozione di questa misura per far ripartire uno dei segmenti principali della filiera della canapa”. È questo, in sintesi, il contenuto di un’interrogazione dei deputati del MoVimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura rivolta al Ministero della Salute a prima firma di Filippo Gallinella. “La proposta di legge del MoVimento 5 Stelle è un’opportunità per rilanciare dopo 60 anni la filiera della canapa industriale in Italia garantendo una maggiore tutela e più strumenti per l’agricoltore - spiegano i deputati 5stelle Filippo Gallinella e Silvia Benedetti - Tre le novità introdotte: 700mila euro annui per gli impianti di trasformazione; per le varietà che contengono fino allo 0,2% di Thc non è necessaria l’autorizzazione; i controlli vengono fatti da un unico soggetto e la percentuale di Thc consentita potrà oscillare fino allo 0,6%”. “Le proposte sono tutte sul tavolo e sono diventate ormai legge, mancano solo i decreti attuativi per renderle operative. Il Governo li emani al più presto per garantire gli interessi di produttori e consumatori”, concludono i parlamentari 5stelle.

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Agricoltura: “Convegno M5S, alternative eco sostenibili alla chimica”

Camera dei Deputati, Sala della Lupa, Venerdì 14/07 Ore 15 - 19.30

Roma, 7 luglio – “Agricoltura del domani: le alternative concrete per coltivare il futuro” è il titolo del convegno del MoVimento 5 Stelle che si terrà venerdì prossimo, 14 luglio, dalle ore 15 alle 19.30, nella Sala della Lupa presso la Camera dei Deputati (ingresso da Piazza Montecitorio). Al centro del dibattito, le tecniche e gli strumenti disponibili per avviare, con un percorso di medio-lungo termine, una riconversione ecologica dell’agricoltura italiana, passando da un modello produttivo, basato sull’uso della chimica con costi eccessivi per i produttori, a pratiche ecosostenibili, in grado di offrire maggiori garanzie anche ai consumatori, sempre più orientati a scegliere un Made in Italy di qualità.
Interverranno, tra gli altri, i parlamentari 5stelle Silvia Benedetti, Massimiliano Bernini, Mirko Busto, Elena Fattori e Paolo Parentela; Patrizia Gentilini, medico oncologo di ISDE- Medici per l’Ambiente; Alberto Mantovani, dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità ed esperto dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare; Carlo Grignani, professore di Agronomia all’Università di Torino; Simone Vieri, professore di Economia all’Università degli Studi di Roma "La Sapienza".

Per accrediti giornalisti, contattare l'ufficio stampa della Camera alla seguente email: sg_ufficiostampa@camera.it

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