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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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Pesca: M5S, Martina affronti crisi mari fuori da passerelle

Roma, 18 maggio – “È da anni che associazioni ambientaliste, del mondo della pesca, comunità scientifica e anche il M5S con diversi atti parlamentari denunciano la crisi ecologica dei mari, e in particolare del Mediterraneo, che, a causa del sovra sfruttamento dei mari da parte della grande industria, ha fagocitato tutti gli stock ittici, e con essi la biodiversità marina e le piccole e medie imprese della pesca. Ma solo oggi il ministro delle Politiche Agricole, Martina, si è svegliato all’improvviso annunciando, sulla passerella di Slow Fish, un provvedimento per la tutela della pesca artigianale”. Così i deputati del M5S della Commissione Agricoltura. “In questi anni il ministro Martina non ha pianificato le attività di pesca per una gestione nazionale in chiave sostenibile ma si è attivato dopo le proteste dei pescatori per rispolverare, solo oggi, una legge che ferma dal 2013 – dichiara Silvia Benedetti, deputata 5stelle prima firmataria di una risoluzione per la pesca sostenibile approvata alla Camera nel 2014 – Eppure già qualche anno fa con la nostra proposta avevamo impegnato il Governo ad una serie di azioni da realizzare entro i termini stabiliti, come ad esempio: definire il rendimento massimo sostenibile, visto che il mare Mediterraneo è il bacino che presenta il 91% degli stock ittici sovra sfruttati; promuovere in sede di Consiglio dell'Unione europea la conclusione degli accordi di cooperazione tra Stati membri in modo da raggiungere l'implementazione dei piani gestione degli sbarchi nelle aree di pesca condivise; privilegiare la redistribuzione dell’eventuale aumento delle quote di pesca del tonno rosso a favore di sistemi di pesca più sostenibili”. “Bisogna agire in fretta. Secondo infatti una recente analisi dell’organizzazione indipendente ‘The Pew Charitable Trusts’, ‘il 54 per cento dei limiti fissati dal Consiglio della Pesca ha superato i massimi livelli suggeriti dagli scienziati’ raggiungendo ‘solo una riduzione marginale rispetto alla proporzione dello scorso anno’. Il ministro Martina abbandoni la politica degli spot ad oltranza e affronti la crisi dei mari e della pesca artigianale anche fuori dalle passerelle”, concludono i parlamentari 5stelle.

Area Comunicazione M5S Camera

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18/05/2017, 19:48
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CAMERA DEI DEPUTATI

On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico

COMUNICATO STAMPA

On. Cova: “Apa Lombardia: il Governo vigili sulla riorganizzazione”

In Italia sono in corso le riorganizzazioni delle sedi delle Associazioni provinciali allevatori, in un’ottica di razionalizzazione dei costi, conseguente anche al ridimensionamento delle risorse pubbliche stanziate, avvenuto a inizio 2010. In Lombardia, che è la regione in cui si controlla la metà dei capi italiani iscritti ai libri genealogici, dove maggiore è la presenza di bovini da latte e si effettua il numero più elevato di analisi quantitative, le Apa hanno subito un taglio netto dei fondi, operato dalla Regione, che ha comportato problematiche e difficoltà. Per questo l’on. Paolo Cova e l’on. Veronica Tentori, parlamentari del Pd, avevano presentato un’interrogazione in merito al Ministro per le Politiche agricole, cui è stata data risposta stamattina, durante la seduta dedicata agli atti di indirizzo.

“Ho chiesto che il Ministro continui a garantire una ripartizione maggiore sui fondi per Regione Lombardia per le Apa, perché il 41% di tutti i controlli avvengono lì, mentre la ripartizione si ferma al 28% del nazionale – spiega Cova –. E in effetti la risposta da parte del Governo è stata positiva”.

E se bene ha fatto il Governo su questo fronte, al parlamentare rimangono dei dubbi in merito alla riorganizzazione: “L’efficientamento e la riorganizzazione messi in atto da Aia, l’Associazione italiana allevatori, non tiene conto dello sforzo fatto in Lombardia e della qualità del servizio che vi si svolge. Quindi si sta andando a penalizzare le organizzazioni provinciali lombarde che già si erano accorpate negli ultimi anni. Se a ciò si aggiunge il commissariamento dell’Apa di Cremona e dell’Associazione allevatori Lombardia Ovest (Aalo), il rischio di penalizzare gli agricoltori è alto”.

Per questo Cova ha chiesto al Ministero di “vigilare, perché ci sono di mezzo dei finanziamenti pubblici e perché accentrare non vuol dire un miglioramento del servizio per gli allevatori. Anzi, proprio prendendo l’esempio di Cremona che aveva un bilancio in positivo, vanno valorizzate realtà che danno reale efficienza e supporto agli agricoltori”.

Piuttosto, per il parlamentare Pd, “è meglio intervenire sui comparti di Aia che non funzionano, come la parte di Inseme che continua a perdere soldi e produce pochi vantaggi per gli allevatori. Invece, avere dati certi e un lavoro fatto con qualità, significa un grande risultato non solo per la zootecnia, ma per tutta l’economia italiana”.

Roma, 23 maggio 2017

Per contatti
On. Paolo Cova

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23/05/2017, 17:56
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Etichetta: M5S, Ok indicazione stabilimento proposta in nostra legge

Roma, 23 maggio - “Una misura che, garantendo la tracciabilità dei prodotti, tutela la salute dei consumatori e le eccellenze del Made in Italy e che il M5S ha portato in Parlamento già nel 2014 con una propria proposta di legge a prima firma Paolo Parentela”. Così i deputati del M5S della Commissione Agricoltura commentano il proprio voto favorevole al decreto legislativo per l’indicazione obbligatoria nell'etichetta della sede e dell'indirizzo dello stabilimento di produzione o di confezionamento. “In particolare accogliamo con favore che l'indicazione in etichetta dovrà essere visibile per esteso e non tramite diciture, marchi o codici equivalenti e – proseguono i deputati - siamo soddisfatti di aver convinto la maggioranza a modificare il proprio parere senza accogliere quello espresso dalla Conferenza Stato Regioni che non ci trovava d’accordo soprattutto in merito al restringimento del campo di applicazione, l’eliminazione della gestione nazionale dei controlli e la riduzione delle sanzioni; elementi che rischiavano di depotenziare il provvedimento. Dopo aver eliminato questa misura, e dopo tante sollecitazioni da parte nostra, il Governo ha finalmente reintrodotto tale obbligo. Meglio tardi che mai”.

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23/05/2017, 20:06
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DDL AGRUMETI: SAGGESE (PD), LEGISLATURA PIU' PROFICUA SU TEMA AGRICOLTURA
"Il ddl sulla salvaguardia degli agrumeti caratteristici è un altro importantissimo passo compiuto dal Parlamento sul tema della tutela della biodiversità. Si conferma inoltre un altro dato: questa legislatura è una delle più proficue per quanto riguarda l'agricoltura. Si è presa definitivamente consapevolezza che lo sviluppo del settore agroalimentare è determinante per la crescita del Paese, in particolare per il Sud". Lo afferma la senatrice del Pd Angelica Saggese.

"Il cuore del provvedimento - prosegue - è recuperare quei territori che rischiano l'abbandono e il degrado, dove il rischio idrogeologico è particolarmente forte. Il paesaggio tipico della costiera amalfitana è situato in aree le cui particolari condizioni climatiche ed ambientali riescono a conferire al prodotto qualità uniche, motivo per cui i suoi agrumeti caratteristici potranno avvalersi dei finanziamenti stabiliti nel provvedimento. Inoltre ci sarà maggiore tutela dei terreni strutturati 'a terrazzo', che da sempre costituiscono un argine fondamentale ai rischi di smottamento dei pendii e di desertificazioni. Il nostro impegno a tutela del paesaggio e della biodiversità continuerà in commissione e in Aula - conclude Saggese - ma oggi con l'approvazione di questo ddl compiamo un passo fondamentale a sostegno dell'agricoltura".

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Camilla Povia
Ufficio Stampa
Gruppo PD

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23/05/2017, 20:09
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DDL AGRUMETI: PADUA (PD), BENE NORME PER TUTELA E VALORIZZAZIONE BIODIVERSITA' AGRARIA.
Provvedimento di vitale importanza per la Sicilia
"La tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e la salvaguardia di alcune aree caratteristiche coltivate storicamente ad agrumeti sono tra gli obiettivi prioritari di questo provvedimento. Obiettivi che riguardano numerose aree della nostra Penisola, compresa la Sicilia orientale e sud-orientale" Lo ha detto la senatrice del Pd Venera Padua, eletta in Sicilia, intervenendo nel dibattito sul DdL per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici.
"Insieme all'aspetto ambientale-paesaggistico - sottolinea Padua - il provvedimento stabilisce, inoltre un sostegno economico, previsto dal fondo per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli, relativo alla promozione indiretta del benessere fisico legato a una più sana alimentazione. Infatti, il rafforzamento al sostegno della produzione di agrumi, come previsto anche dalle norme sulle attività dei consorzi di tutela, si pone anche l'obiettivo di migliorare la resa produttiva e far rivivere agrumeti posti in zone impervie o abbandonate, con l'obiettivo di riavvicinare le comunità locali al consumo di prodotti tipici del territorio. Nella sola area della Sicilia orientale la produzione di agrumi, coinvolge circa 80.000 aziende, con 130.000 ettari di superfici coltivate: qui, come in altre zone d'Italia, sono coltivati quei prodotti di qualità, dall'elevato valore nutrizionale, che rappresentano un simbolo caratteristico dell'isola. A questo proposito è da valorizzare, poi, l'aspetto della norma che incoraggia sempre più la presenza di giovani che stanno tornando a prendersi cura della terra e dell'agricoltura".
"È fondamentale, quindi, prevedere interventi - aggiunge Padua -- che ripristino e valorizzino condizioni commerciali, sociali e culturali, relative alla produzione agrumicola, che sono mutate nel corso del tempo, a volte facendo perdere, nelle aree interessate, quell'importanza e quella fonte di benessere che gli agrumi rappresentano per l'intero nostro Paese e, in particolare, per il Mezzogiorno. Questo provvedimento dunque è di vitale importanza per le nostre culture, siamo certi che la sua approvazione consentirà di attuare strategie di ampio respiro che, ripartendo da una rinnovata centralità per la terra e per i suoi prodotti, si pongano l'intento di salvaguardare, tutelare e rendere sempre più competitive le produzioni locali, oltre a quello della tutela paesaggistico-ambientale, riconoscendo il valore nazionale di un inestimabile paesaggio formato da un intreccio secolare di natura e cultura", conclude la senatrice Padua.
Roma, 23 maggio 2017

Antonella Clementi
Ufficio stampa Gruppo Pd Senato

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23/05/2017, 20:11
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AGRICOLTURA: FASIOLO (PD), DA MIPAAF CONFERMA SU PAGAMENTI AGEA DESTINATI A SVILUPPO RURALE
"Le amministrazioni regionali italiane che hanno scelto di affidarsi ad AGEA per accedere ad aiuti, contributi, premi e interventi comunitari denunciano un ritardo nella gestione delle pratiche e nella liquidazione dei finanziamenti prevalentemente destinati allo sviluppo rurale. Per questo lo scorso mese ho presentato un'interrogazione in commissione Agricoltura del Senato per chiedere al ministro dell'Agricoltura di adottare misure per far fronte ai ritardi nell'erogazione dei contributi da parte degli sportelli regionali di Agea e di conoscere l'orientamento del Governo sull'attesa revisione generale dell'agenzia stessa". Lo afferma la senatrice del Pd Laura Fasiolo.

"Oggi in commissione il viceministro Olivero ha risposto alla mia interrogazione fugando ogni dubbio. Entro il prossimo 31 luglio - spiega - Agea stima di terminare il trattamento del 98% delle richieste di premio provenienti dalle Regioni che hanno avviato la programmazione nel 2015. Quelle che hanno avviato la programmazione nel 2016, dovranno aspettare fino a settembre. Si tratta di 70 milioni di euro per un anno e di 168 milioni di euro per l'altro, una somma considerevole che finalmente è stata sbloccata e che potrà aiutare centinaia di agricoltori in difficoltà per i ritardati pagamenti. Riguardo alla riorganizzazione di Agea - conclude Fasiolo - ci è stato confermato che il provvedimento è in corso di predisposizione per garantire maggiore unitarietà ed efficacia".

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Camilla Povia
Ufficio Stampa
Gruppo PD
Senato della Repubblica

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24/05/2017, 18:48
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AGRICOLTURA: FASIOLO (PD), DA MIPAAF CONFERMA SU PAGAMENTI AGEA DESTINATI A SVILUPPO RURALE
"Le amministrazioni regionali italiane che hanno scelto di affidarsi ad AGEA per accedere ad aiuti, contributi, premi e interventi comunitari denunciano un ritardo nella gestione delle pratiche e nella liquidazione dei finanziamenti prevalentemente destinati allo sviluppo rurale. Per questo lo scorso mese ho presentato un'interrogazione in commissione Agricoltura del Senato per chiedere al ministro dell'Agricoltura di adottare misure per far fronte ai ritardi nell'erogazione dei contributi da parte degli sportelli regionali di Agea e di conoscere l'orientamento del Governo sull'attesa revisione generale dell'agenzia stessa". Lo afferma la senatrice del Pd Laura Fasiolo.

"Oggi in commissione il viceministro Olivero ha risposto alla mia interrogazione fugando ogni dubbio. Entro il prossimo 31 luglio - spiega - Agea stima di terminare il trattamento del 98% delle richieste di premio provenienti dalle Regioni che hanno avviato la programmazione nel 2015. Quelle che hanno avviato la programmazione nel 2016, dovranno aspettare fino a settembre. Si tratta di 70 milioni di euro per un anno e di 168 milioni di euro per l'altro, una somma considerevole che finalmente è stata sbloccata e che potrà aiutare centinaia di agricoltori in difficoltà per i ritardati pagamenti. Riguardo alla riorganizzazione di Agea - conclude Fasiolo - ci è stato confermato che il provvedimento è in corso di predisposizione per garantire maggiore unitarietà ed efficacia".

Interrogazione n. 3-03665 (in Commissione)

Pubblicato il 12 aprile 2017, nella seduta n. 807

FASIOLO , SPILABOTTE - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. -
Premesso che:
con decreto legislativo n. 165 del 1999 è stata istituita l'AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) per lo svolgimento delle funzioni di organismo di coordinamento e di organismo pagatore ai sensi del regolamento (CE) n. 1290/2005;
tra le competenze di AGEA rientrano quelle di erogare aiuti, contributi, premi e interventi comunitari, nonché gestire gli ammassi pubblici, i programmi di miglioramento della qualità dei prodotti agricoli per gli aiuti alimentari e per la cooperazione economica con altri Paesi;
le amministrazioni regionali italiane, che hanno scelto di affidarsi ad AGEA e di non istituire, in alternativa, un organismo pagatore regionale, denunciano un ritardo da parte dell'ente pagatore nella gestione delle pratiche e nella liquidazione dei contributi prevalentemente destinati allo sviluppo rurale, che si attesta su una media di 2 anni; questo ritardo nell'erogazione dei contributi crea problemi ai beneficiari del contributo, da un lato, ma anche all'Italia, da un altro, poiché nei prossimi piani europei di sviluppo rurale si vedrà impossibilitata a richiedere la stessa percentuale di risorse stanziate nei piani in essere, a causa della mancata erogazione e, quindi, utilizzo dei finanziamenti stanziati dall'Europa;
considerato che:
la legge n. 154 del 2016, all'art. 5, delega il Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di agricoltura, silvicoltura e filiere forestali, il che prefigura la possibilità di una riforma generale di AGEA attraverso la formulazione di una proposta tecnica al Ministro ma i tempi di questa soluzione mal si attagliano alle esigenze degli agricoltori in attesa di erogazione dei contributi;
AGEA si avvale per adempiere alle proprie funzioni anche di soggetti terzi, oggetto di contratti nazionali di durata novennale che in questo momento si trovano proprio nella fase di rinnovo e questo aspetto non agevola di certo la soluzione dei problemi,
si chiede di sapere quali azioni il Ministro in indirizzo intenda adottare per far fronte ai ritardi nell'erogazione dei contributi da parte degli sportelli regionali di AGEA e quale sia l'orientamento del Governo sull'attesa revisione generale dell'agenzia stessa.

Risposta del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

OGGETTO: Interrogazione a risposta in Commissione n. 3-03665 del Sen. Fasiolo.

Signor Presidente, onorevoli Senatori,

Agea sta lavorando in queste settimane per recuperare i ritardi registrati nell'attuazione dei Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020.

Per raggiungere questo risultato Agea ha rafforzato e riorganizzato l’intero comparto operativo.

Grazie a queste azioni, per le "misure a superficie", alle Regioni che hanno avviato la programmazione nel 2015 sono stati erogati circa 70 milioni di euro. Entro il prossimo 31 luglio, Agea stima di terminare il trattamento del 98% delle richieste di premio recepite.

Alle Regioni che hanno avviato la programmazione nel 2016, l'importo erogato ammonta ad oltre 168 milioni. Entro il prossimo settembre, Agea prevede di terminare il trattamento del 97% delle richieste di premio d sostegno e pagamento.

Per l' Organismo pagatore ARCEA, informo che è stata completata la procedura di controllo e pagamento per l'indennità compensativa che consentirà il pagamento di oltre 33 milioni a 11.905 aziende.

Relativamente alle "misure strutturali", AGEA ha adottato ed implementato un intervento sul SIAN per permettere alle Regioni ed all'Organismo pagatore di istruire e porre in pagamento le domande. Ad oggi, per i diversi bandi il cui termine di presentazione delle domande risulta concluso, sul sistema SIAN sono state presentate 25.605 domande di sostegno, per un totale di importo richiesto pari ad euro 4.508.309.150.

Riguardo alla riorganizzazione di Agea, vogliamo sfruttare appieno le possibilità previste dalla delega e il relativo provvedimento è in corso di predisposizione. In breve tempo, quindi, sarà possibile avviare la discussione con le Amministrazioni interessate.

L'obiettivo della riorganizzazione è migliorare l'efficienza dell'erogazione dei servizi e del sistema dei pagamenti, nonché ottimizzare l'accesso alle informazioni da parte degli utenti e delle pubbliche amministrazioni.

Il provvedimento in corso di stesura interviene anche sul riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare, al fine di garantirne maggiore unitarietà. ed efficacia.

Sen. Laura Fasiolo

Componente della 9a Commissione permanente Agricoltura e produzione agroalimentare
Componente della Commissione d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali
Componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere
Componente del Comitato parlamentare Schengen, Europol e immigrazione
Componente supplente della 7a Commissione permanente Istruzione pubblica, beni culturali

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24/05/2017, 19:00
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MANOVRA, M5S: MARCHETTA A FEDERCONSORZI, RENZI RICAMBIA FAVORI COLDIRETTI?

ROMA, 25 maggio 2017 - “Nelle manovre, con questo governo, la marchetta è sempre dietro l’angolo. Ecco che spunta un fondo da 40 milioni per salvare i bilanci della Federazione italiana dei consorzi agrari. Mentre dall’altra parte, tanto per dire, gli enti locali restano sempre a bocca asciutta”. Lo denunciano i deputati M5S in Commissione Bilancio in relazione agli ultimi emendamenti dell’esecutivo.
“C’entrano per caso gli ‘aiutini’ che associazioni come Coldiretti danno da tempo a Renzi, dal referendum del 4 dicembre alla più recente mozione congressuale? Abbiamo naturalmente chiesto il ritiro di questa modifica che puzza di ‘do ut des’ sfacciato. I cittadini italiani, storicamente, hanno già pagato troppo per gli sprechi di Federconsorzi”, concludono i portavoce Cinquestelle.

Area Comunicazione M5S Camera

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25/05/2017, 23:42
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Ecco la risposta del ViceMinistro Olivero all’interrogazione n. 3-02305 nella quale la scrivente poneva i due quesiti qui sotto riportati e ai quali l’esponente del Governo ha di fatto risposto positivamente all’istituzione, per la prima volta, di una DOP transfrontaliera e alla possibilità di utilizzo e riconversione dell’immobile ex sede universitaria del corso di laurea in viticoltura ed enologia di Cormòns (GO) da destinare a centro di ricerca di viticoltura ed enologia del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea).

-se e in che modo il Ministro in indirizzo intenda agire al fine di trovare soluzioni definitive per tutelare il patrimonio agroalimentare italiano, e specificatamente il Terrano del Carso, al fine dell'istituzione di una DOC transfrontaliera;

-se intenda, inoltre, mettere a disposizione del distretto vitivinicolo del Carso, potenziando la struttura "CREA" già presente a Gorizia (si segnala la struttura attrezzata attualmente libera e disponibile di Cormons, precedentemente dedicata al corso di laurea in Viticoltura ed enologia dell'università di Udine), una struttura laboratoriale in cui sostenere attività di ricerca e anche di sperimentazione transfrontaliera, localizzata nel cuore di un'area viticola rinomata a livello internazionale e dotata di un considerevole e diffuso know how vitivinicolo

OLIVERO, vice ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. Signora Presidente, onorevoli colleghi, in premessa evidenzio che il Ministro e i competenti uffici del Ministero, in collaborazione con la Regione Friuli-Venezia Giulia, si sono attivati, fin dall'autunno del 2015, sostenendo le iniziative dei produttori vitivinicoli del Carso triestino, al fine di risolvere la problematica mediante la creazione della DOP transfrontaliera Italia-Slovenia «Teran».
Rilevo, inoltre, che nell'ultima riunione del gruppo di lavoro, costituito da rappresentanti del Ministero, della Regione Friuli-Venezia Giulia, delle autorità slovene e dai rappresentanti dei produttori dei due Paesi, sono stati messi a punto gli elementi tecnico-procedurali per la presentazione della domanda di protezione della DOP transfrontaliera. Peraltro, evidenzio che questo è il primo caso di DOP transfrontaliera per il nostro Paese, quindi è un procedimento nuovo e, per questo, anche particolarmente rilevante.
In particolare, è stata effettuata una prima valutazione di un disciplinare comune e sono stati acquisiti elementi tecnico-storici atti a comprovare che il vitigno Terrano, registrato in Italia, è in realtà sinonimo del Refosk, registrato in Slovenia.
Per uniformare il disciplinare in Italia, su richiesta della Regione Friuli-Venezia Giulia, è stato iscritto nel Registro nazionale delle varietà di vite detto sinonimo Refosk. Dopo la valutazione dei due Paesi, con il relativo esito positivo, la domanda sarà inoltrata alla Commissione europea.
Per quanto attiene il secondo quesito dell'interrogazione, si assicura che questo Ministero metterà a disposizione degli operatori vitivinicoli del Carso la struttura attrezzata della sede di Gorizia del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea), per sostenere l'attività di ricerca e sperimentazione transfrontaliera. In particolare, la riorganizzazione del Crea ha individuato dodici centri di ricerca, tra cui il centro di viticoltura ed enologia, cui risulta aggregato anche il gruppo di ricerca di Gorizia. Il centro cosi costituito racchiude in sé le competenze necessarie per lo sviluppo della filiera vitivinicola. La conduzione delle attività di ricerca attivate presso il centro, sempre ispirata a criteri agro-ecologici e alla massimizzazione dei servizi eco-sistemici, favorisce la salvaguardia dell'ambiente e mitiga i cambiamenti climatici.
Infine, il futuro laboratorio di Gorizia del centro di viticoltura ed enologia, per la sua collocazione geografica, potrà ulteriormente favorire lo sviluppo del settore vitivinicolo e raggiungere livelli di eccellenza, favorendo sinergie positive a vantaggio di tutta la filiera.

FASIOLO (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FASIOLO (PD). Signora Presidente, replico esprimendo viva soddisfazione per la risposta e spero che il tavolo di lavoro concluda presto la sua attività. Certamente siamo anche ben felici di inaugurare una stagione di collaborazione e cooperazione delle DOP a livello transfrontaliero.
Sono soddisfatta anche per quanto riguarda la seconda risposta, per il sostegno che il Ministro intende dare a un'operazione e a un'attività di ricerca comune, perché è inevitabile che, essendo la vitivinicoltura al di qua e al di là di un confine che non c'è più, la collaborazione e la cooperazione diventino un fatto naturale, includendo in ciò anche attività di ricerca e di formazione delle giovani generazioni. La ringrazio, signor Vice Ministro.

Sen. Laura Fasiolo

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M5S e ‘No Cap’ presentano rete internazionale anti caporalato

Camera dei Deputati, martedì 1/06, ore 11.30, Sala Stampa (Via della Missione, 4)

Roma, 1 giugno – Martedì prossimo, 6 giugno, alle 11.30, presso la sala stampa della Camera dei Deputati (Ingresso in Via della Missione, 4), il MoVimento 5 Stelle e l’associazione ‘No Cap’ presenteranno in Italia la rete internazionale anti caporalato volta a promuovere un nuovo modello economico ed occupazionale, libero dallo schiavismo e dal sovra sfruttamento delle risorse ambientali e Paesaggistiche.

Interverranno:

- Massimiliano Bernini, deputato del M5S in Commissione Agricoltura
- Yvan Sagnet, presidente dell’associazione ‘No Cap’
- Angelo Consoli, Direzione strategica ‘No Cap’

Per accrediti contattare l'ufficio stampa della Camera alla seguente email: sg_ufficiostampa@camera.it

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