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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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AGRICOLTURA: FASIOLO (PD), INCENTIVARE ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO CON ISTITUTI AGRARI

"Questa settimana in commissione Agricoltura e Istruzione ci sono state le audizioni dei rappresentanti di Agrinsieme, Coldiretti, Uecoop e Unci, sull'affare assegnato che prevede l'implementazione dei percorsi Istruzione-formazione per il rilancio del settore agricolo. Sono stati contributi molto interessanti che ci permetteranno di mettere mano con più consapevolezza ad alcune criticità dei percorsi dei tecnici e professionali agrari, per renderli più aderenti alle attuali esigenze del settore primario". Lo dichiara la senatrice del Pd Laura Fasiolo.
"Nel corso degli interventi - continua - sono emerse necessità di integrazioni delle competenze, tuttora insufficienti nel piano formativo degli istituti tecnici e professionali agrari. Tra questi l'introduzione nei programmi del diritto civile, diritto commerciale, diritto del lavoro, economia e finanza, sicurezza sul lavoro. La conoscenza di queste materie, infatti, è necessaria nel settore agricolo moderno, dove ormai non basta più avere un prodotto agricolo o agroalimentare ottimo, ma bisogna anche essere in grado di collocarlo sul mercato e di conoscere le norme che regolano la commercializzazione e la gestione delle imprese. Lo strumento migliore a disposizione delle aziende e degli istituti rimane l’alternanza scuola-lavoro per questo occorre rafforzare la cooperazione tra istituti e aziende e l'accompagnamento degli studenti, attraverso tutor competenti, nel mondo aziendale. L'agricoltura di precisione e l'agricoltura sociale - conclude Fasiolo - sono i nuovi mondi da esplorare, un futuro che c'è già e che la scuola ancora aspetta".

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Camilla Povia
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04/02/2017, 1:32
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CONVEGNO M5S, “OLIO DI PALMA: CRITICITÀ E ALTERNATIVE – COME USCIRE DALLA FILIERA SPORCA”

14 febbraio 2017, Ore 14, Camera dei Deputati, Auletta dei Gruppi (Ingresso: via Campo Marzio, 78)

Roma, 3.01.2017 – Liberarsi dell’olio di palma aumentando fatturato e qualità dei prodotti, garantendo così ai consumatori tutela della salute e sostenibilità ambientale e sociale. È questo il tema, e la sfida, che il M5S propone con il Convegno “Olio di palma: criticità e alternative – Come uscire dalla filiera sporca”, che si terrà martedì, 14 febbraio, alle ore 14, nell’Auletta dei Gruppi della Camera dei deputati (ingresso: via Campo Marzio, 78). Al tavolo dei relatori la testimonianza di alcune aziende (Di Leo, Alce Nero, Coop Italia) che hanno avviato l’iter per sostituire nella propria filiera produttiva l’olio tropicale con altri ingredienti (olio di girasole, olio d'oliva ecc.) che valorizzano l'agroalimentare Made in Italy. Tra gli altri temi al centro del dibattito, gli effetti dell’olio di palma sulla salute e lo sfruttamento delle popolazioni indigene legato alla coltivazione delle palme da olio. Ne parleranno i parlamentari 5stelle Mirko Busto, Carlo Martelli e Paolo Bernini con Ong ed esperti del settore, tra cui Alberto Mantovani, dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, esperto dell'Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare; Laura Renzi, Responsabile Campagne Amnesty International sezione Italia; Fabio Ciconte, direttore di ‘Terra! Onlus’ e portavoce della campagna ‘Filiera sporca’; Flaviano Bianchini, giornalista, fondatore di Source International; Dario Novellino, antropologo, ricercatore presso l’Università di Kent.

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Ue: M5S, su Pac si lavori su nostro testo già pronto

Roma, 8 febbraio - “In vista della definizione della nuova Politica Agricola Comune il M5S ha già depositato una mozione per la Pac 2020. Il Governo parta dal nostro testo già pronto per tracciare una visione di lungo periodo”. Lo dichiarano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura. “Avere una proposta già pronta per la PAC post 2020 rientra nel lavoro di programmazione politica di medio e lungo termine che il M5S ha avviato da tempo su diversi settori. Per l'agricoltura, in particolare, oggi più che mai occorre garantire che i fondi vadano ai veri agricoltori con un’identificazione rapida e chiara del cosiddetto ‘agricoltore attivo’ – spiega il deputato 5stelle Filippo Gallinella, primo firmatario della mozione per una PAC post 2020 - Allo stesso tempo è necessaria la semplificazione delle attuali regole ‘greening’ soprattutto per le aree svantaggiate, in modo da velocizzare le pratiche di pagamento e favorire l’insediamento e l'aggregazione dei produttori agricoli nelle aree più scomode del Paese”.
“Tra le misure prioritarie suggerite dal M5S, la revisione dell’attuale ‘sistema dell’aiuto accoppiato’ focalizzandolo sulle produzioni in difficoltà e costituendo un ‘Fondo per gli interventi di crisi in Agricoltura’ per il sostegno durante le crisi di mercato; interventi contro epizoozie, fitopatie e calamità naturali non ricomprese nell’attuale gestione del rischio; ristrutturazione dei settori oggettivamente in crisi (olivicoltura, cerealicoltura, zootecnia, prati di montagna ecc). Infine – concludono i pentastellati - nella Pac del futuro occorre prevedere nei PSR misure specifiche a sostegno delle colture di pregio paesaggistico che, diversamente dalle altre, hanno un alto valore ambientale ma non commerciale in modo che l’agricoltore possa contare su un sussidio economico per mantenerle (oliveti monumentali, agrumeti caratteristici, vigneti storici ecc)”.

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08/02/2017, 22:22
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AGRICOLTURA: BERTUZZI (PD), BENE DE CASTRO SU REVISIONE PAC 2020

"Il confronto di oggi in commissione Agricoltura con l'Onorevole Paolo De Castro è stato importante per aprire una discussione sulle linee su cui lavoreremo per la PAC post 2020". Così la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
"Ci sono novità significative per l'agricoltura italiana - continua - come l'eliminazione dei limiti posti dai titoli o dagli ettari ai giovani, l'abbassamento della soglia dal 30 al 20% della perdita di reddito per l'accesso agli strumenti contro i rischi, fino alle semplificazioni sulle misure del greening per le piccole imprese. In particolare, sulla gestione del rischio - prosegue Bertuzzi - è arrivato il tempo per prefigurare anche interventi di prevenzione. Ragioniamo da tempo su come incrementare l'ingresso dei giovani in agricoltura: dovremo tenere conto non solo del dato numerico ma anche di quali strumenti verranno offerti per raggiungere questo obiettivo. Da giovani imprenditori a imprese giovani - conclude Bertuzzi - è così che rafforzeremo il modo di fare impresa in agricoltura".

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Camilla Povia
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Ue: M5S, su Pac si lavori su nostro testo già pronto

Roma, 9 febbraio - “In vista della definizione della nuova Politica Agricola Comune il M5S ha già depositato una mozione per la Pac 2020. Il Governo parta dal nostro testo già pronto per tracciare una visione di lungo periodo”. Lo dichiarano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura. “Avere una proposta già pronta per la PAC post 2020 rientra nel lavoro di programmazione politica di medio e lungo termine che il M5S ha avviato da tempo su diversi settori. Per l'agricoltura, in particolare, oggi più che mai occorre garantire che i fondi vadano ai veri agricoltori con un’identificazione rapida e chiara del cosiddetto ‘agricoltore attivo’ – spiega il deputato 5stelle Filippo Gallinella, primo firmatario della mozione per una PAC post 2020 - Allo stesso tempo è necessaria la semplificazione delle attuali regole ‘greening’ soprattutto per le aree svantaggiate, in modo da velocizzare le pratiche di pagamento e favorire l’insediamento e l'aggregazione dei produttori agricoli nelle aree più scomode del Paese”.
“Tra le misure prioritarie suggerite dal M5S, la revisione dell’attuale ‘sistema dell’aiuto accoppiato’ focalizzandolo sulle produzioni in difficoltà e costituendo un ‘Fondo per gli interventi di crisi in Agricoltura’ per il sostegno durante le crisi di mercato; interventi contro epizoozie, fitopatie e calamità naturali non ricomprese nell’attuale gestione del rischio; ristrutturazione dei settori oggettivamente in crisi (olivicoltura, cerealicoltura, zootecnia, prati di montagna ecc). Infine – concludono i pentastellati - nella Pac del futuro occorre prevedere nei PSR misure specifiche a sostegno delle colture di pregio paesaggistico che, diversamente dalle altre, hanno un alto valore ambientale ma non commerciale in modo che l’agricoltore possa contare su un sussidio economico per mantenerle (oliveti monumentali, agrumeti caratteristici, vigneti storici ecc)”.

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09/02/2017, 16:35
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CAMERA DEI DEPUTATI

On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico

COMUNICATO STAMPA

On. Cova: “Migliorare la farmaco vigilanza veterinaria per contrastare l'antibiotico resistenza e la commercializzazione di farmaci in nero”

Migliorare l’organizzazione dei servizi di farmaco vigilanza in generale e veterinaria in particolare, per evitare che vengano controllati solo gli allevamenti che cercano di stare in regola . E verificare come mai si parla di carenza di veterinari pubblici quando sono sette volte superiori, per numero, che in altre nazioni dove vi sono il doppio degli animali rispetto all’Italia. Sono le richieste dell’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, che ha presentato un’interpellanza al Ministro della Salute dopo che su tema analogo – la distruzione dei farmaci veterinari e il rapporto con la loro immissione sul mercato nero – aveva già depositato un’interrogazione, rivolta anche al Ministro dell’Interno.

Il punto è sempre lo stesso: “Nella relazione annuale al Piano nazionale integrato 2015 del Ministero della Salute sulla farmacosorveglianza vengono indicate tutte le attività svolte per verificare la tracciabilità del farmaco veterinario e l’uso corretto negli animali da reddito e da compagnia. Ma la relazione indica un livello minimo di controlli/annuo diversificato a seconda delle strutture interessate per verificare la tracciabilità del farmaco prima di arrivare all’utilizzatore finale e questa relazione indica un livello minimo di controlli/annuo pari al 33% per gli allevamenti di animali da reddito senza detenzione di scorte, mentre deve essere fatto un controllo/annuo per gli allevamenti zootecnici di animali da reddito con scorta di farmaci veterinari”, ribadisce Cova nell’interpellanza.

“La giustificazione del mancato raggiungimento del numero minimo di controlli è attribuita a carenze croniche di personale veterinario e amministrativo e a difficoltà di riorganizzazione territoriale”, fa sapere il parlamentare Pd.
Eppure, “In Italia risultano assunti circa 6.500 medici veterinari pubblici dipendenti e altri circa 1.500 medici veterinari assunti come convenzionati dalle Regioni con un patrimonio zootecnico composto da circa 5.800.000 capi bovini, 400.000 capi bufalini, 8.600.000 capi suini, 6.700.000 capi ovini. In Francia, con una popolazione identica alla nostra, risultano assunti circa 900 medici veterinari pubblici dipendenti, con un patrimonio zootecnico composto da circa 19 milioni di capi bovini, 13 milioni capi suini, 7 milioni di capi ovini”.

Ecco perché, numeri alla mano (tutti nel documento allegato, ndr), Cova chiede al Ministro della Salute se “non ritenga che la tracciabilità del farmaco veterinario negli allevamenti di animali da reddito senza scorte sia troppo bassa visto che i dati indicano che si arrivi a verificare solo il 21% di allevamenti bovini e il 7% di allevamenti di capi suini. Invece, sono stati controllati l’89% di allevamenti bovini con scorte e l’85% di allevamenti suini. A queste verifiche sfuggono il numero maggiore di aziende zootecniche e il maggior numero di capi. Inoltre, se tutti gli allevamenti senza detenzione di scorte siano stati controllati almeno una volta ogni tre anni e se le aziende controllate rappresentano almeno il 40% degli animali da reddito a seconda delle specie ogni anno. Infine, se il Ministero, anche alla luce di questi dati, non ritenga sia necessaria una migliore organizzazione dei servizi di farmaco vigilanza e farmaco sorveglianza veterinaria, visto la diversa consistenza dei numeri di veterinari pubblici dipendenti assunti in Italia rispetto a quello di altre nazioni”.

In questa battaglia Cova è appoggiato da tutta la Camera: pochi giorni fa i deputati hanno approvato una mozione sul tema dell’antibiotico resistenza in cui c’è anche “l’impegno per una maggiore tracciabilità e controllo dei farmaci veterinari nelle aziende zootecniche di animali da reddito”, ricorda il parlamentare Pd.

Roma, 9 febbraio 2017

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09/02/2017, 16:37
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Salute: M5S, stop a olio di palma in prodotti per neonati

Roma, 9 febbraio – “Vietare l’uso di olio di palma nei prodotti destinati ai neonati, come il latte in polvere, a causa delle conseguenze nocive sulla salute dimostrate ormai da diversi studi scientifici, come quello condotto su diversi latti artificiali da K-Tip, mensile svizzero indipendente, e pubblicato nelle ultime ore su testmagazine.it, che ha riscontrato la presenza allarmante del contaminante genotossico e cancerogeno 3-MCPD, contenuto appunto nell’olio di palma, in alcuni casi 14 volte superiore al limite massimo indicato dall’Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare”. È questo, in sintesi, il contenuto della mozione del M5S presentata alla Camera. “Nello studio svizzero sono state inoltre trovate tracce di clorato e perclorato in nove prodotti su dieci. E in tre prodotti è stato scoperto il glicidolo, sostanza che si crea per riscaldamento degli oli, in particolar modo il palma, e ritenuta mutagena e cancerogena sia dall’Efsa che dallo Jecfa, il comitato congiunto Fao-Oms sugli additivi alimentari. Proprio per la sua cancerogenicità le due Autorità non hanno potuto stabilire alcuna dose minima tollerabile”, spiega il deputato 5stelle Mirko Busto, primo firmatario della mozione . “Nella nostra mozione riportiamo anche i dati di altri studi, tra cui: una ricerca dell’Università polacca di Gansk che ha analizzato 24 latti in polvere, gran parte dei quali venduti in tutta Europa, con i seguenti risultati: la contaminazione da 3-Mcpd è 4 volte oltre il limite fissato dall’Efsa per il migliore dei campioni, 150 volte sopra per il peggiore; un’inchiesta di Altroconsumo che denuncia come un bimbo di 5 mesi che beve 5 biberon di latte (1050 ml) andrebbe ad assumere 53 mcg del contaminante 3-MCPD, dieci volte superiore al limite di sicurezza, che per un bimbo di 7 kg è di 5,6 mcg. Parleremo anche di questo al Convegno ‘Olio di palma – Criticità e Alternative – Come uscire dalla filiera sporca’ che si terrà il 14 febbraio alla Camera”.

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09/02/2017, 18:54
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Olio palma: M5S, da aziende palm free spinta a riconversione

ISS: “Dimezzati i livelli di sostanze nocive nel 2010-2015 grazie a misure volontarie dei produttori alimentari
ma il consumo eccessivo di olio di palma resta un rischio sanitario”

Roma, 14.02.2017 – “Riconvertire le filiere produttive sostituendo l’olio di palma con altri olii vegetali (semi, girasole, d’oliva ecc.), più sostenibili per salute, ambiente e diritti umani , è un progetto reale, già al centro di una proposta di legge e diversi atti parlamentari del M5S, che oggi riceve un nuovo impulso proprio dalle imprese ‘palm free’, che ci dimostrano come trovare un’alternativa all’olio tropicale non solo è possibile ma conviene, al proprio fatturato e ai consumatori”. Lo affermano i parlamentari 5stelle in occasione del Convegno M5S ‘Olio di palma: Criticità e alternative – Come uscire dalla filiera sporca’, che si svolge oggi alla Camera. “Le testimonianze di Coop Italia, Alce Nero e Di Leo, tra i relatori del convegno, ci danno prova che, sulla spinta delle richieste dei consumatori sensibilizzati, è possibile creare filiere virtuose e allo stesso tempo proficue. Basti pensare al caso della Di Leo che, nonostante abbia eliminato l’olio di palma in un anno, dal 2015 al 2016, ha comunque registrato una crescita del fatturato, passando dai 10,5 milioni del 2010 ai 18 del 2016”. “Una scelta che oggi viene ‘certificata’ anche da una voce autorevole come Alberto Mantovani, dirigente dell’Istituto Superiore di Sanità ed esperto dell’Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, che ha sottolineato che i livelli di glicidil esteri (GE) negli oli e grassi di palma (sostanze nocive identificate come mutagene e cancerogene) ‘si sono dimezzati tra il 2010 e il 2015, proprio grazie a misure adottate volontariamente dai produttori e che occorre continuare su questa strada per ridurre ulteriormente il rischio per la salute, visto che il consumo eccessivo di olio di palma resta comunque un rischio sanitario”, spiega il deputato 5stelle Mirko Busto. “Tra le altre criticità legate all’olio di palma, ci sono la deforestazione e la violazione dei diritti umani, come denunciato nel recente report di Amnesty International secondo il quale in Indonesia bambini tra gli otto e i 14 anni lavorano in condizioni pericolose, trasportando sacchi di frutti che pesano da 12 a 25 chili. “Come ci ricorda inoltre il documentario ‘Frontera invisible’, proiettato oggi in anteprima nazionale, l'Italia con il 95% nel 2015 è inoltre il principale produttore di biodiesel tratto dall’olio di palma. Un business che sta spazzando via interi habitat naturali e popolazioni indigene e che va fermato al più presto con l'obiettivo 'zero olio di palma'”.

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14/02/2017, 19:03
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AGRICOLTURA: SENATRICI PD, BENE CANTONE SU APPALTI RISTORAZIONE COLLETTIVA
"L'audizione del presidente dell'Anac ha confermato la necessità di linee guida per stabilire criteri di qualità nelle gare di appalto"

"Oggi in commissione Agricoltura del Senato si è tenuta l'audizione del presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, sul ddl Pd in materia di servizi di ristorazione collettiva". Lo rendono noto le senatrici del Pd Leana Pignedoli e Angelica Saggese, rispettivamente presentatrice e relatrice del ddl in questione.
"Cantone è intervenuto in particolare sugli articoli che riguardano le modalità delle gare di appalto che fino a prima dell'entrata in vigore del nuovo codice, erano essenzialmente basate sul criterio del massimo ribasso con conseguente scarsa valutazione dell'elemento qualitativo dell'offerta. Il presidente dell'Anac - continuano - ha dunque condiviso l'obiettivo del nostro disegno di legge di mettere a punto criteri che coniughino le esigenze della salute, della nutrizione e delle peculiarità territoriali con l'aspetto più strettamente economico del contratto di affidamento del servizio. Oggi i servizi di ristorazione vengono aggiudicati all'offerta economicamente più vantaggiosa ed è sicuramente un passo avanti ma abbiamo sottolineato l'esigenza di mettere a punto linee guida per ridurre al minimo i margini di discrezionalità nella definizione dei criteri di qualità per servizi di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica. Cantone ci ha confermato di essere già al lavoro da un po' e verosimilmente nelle prossime settimane sarà presentato il piano che contiene le linee guida. Noi continueremo intanto con le audizioni in commissione - concludono le senatrici del Pd - e speriamo di approvare il ddl in Aula entro i prossimi mesi".

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AGRICOLTURA: SENATRICI PD, BENE CANTONE SU APPALTI RISTORAZIONE COLLETTIVA
"L'audizione del presidente dell'Anac ha confermato la necessità di linee guida per stabilire criteri di qualità nelle gare di appalto"

"Oggi in commissione Agricoltura del Senato si è tenuta l'audizione del presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, sul ddl Pd in materia di servizi di ristorazione collettiva". Lo rendono noto le senatrici del Pd Leana Pignedoli e Angelica Saggese, rispettivamente presentatrice e relatrice del ddl in questione.
"Cantone è intervenuto in particolare sugli articoli che riguardano le modalità delle gare di appalto che fino a prima dell'entrata in vigore del nuovo codice, erano essenzialmente basate sul criterio del massimo ribasso con conseguente scarsa valutazione dell'elemento qualitativo dell'offerta. Il presidente dell'Anac - continuano - ha dunque condiviso l'obiettivo del nostro disegno di legge di mettere a punto criteri che coniughino le esigenze della salute, della nutrizione e delle peculiarità territoriali con l'aspetto più strettamente economico del contratto di affidamento del servizio. Oggi i servizi di ristorazione vengono aggiudicati all'offerta economicamente più vantaggiosa ed è sicuramente un passo avanti ma abbiamo sottolineato l'esigenza di mettere a punto linee guida per ridurre al minimo i margini di discrezionalità nella definizione dei criteri di qualità per servizi di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica. Cantone ci ha confermato di essere già al lavoro da un po' e verosimilmente nelle prossime settimane sarà presentato il piano che contiene le linee guida. Noi continueremo intanto con le audizioni in commissione - concludono le senatrici del Pd - e speriamo di approvare il ddl in Aula entro i prossimi mesi".

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15/02/2017, 20:49
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