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Re: triste realta'

12/11/2010, 19:03

maxy ha scritto::o ma no........ti volevo fare degli esempi.....tranquillo stiamo solo parlando........ma penso che i problemi ci siano veramente e le soluzioni non sono cosi facili come noi crediamo :? ........poi mi posso sbagliare.....ma non siamo del settore :? ........le cose al esterno sembrano facili ma quando ci stai dentro..........bè è tutto un altro paio di maniche :? ........purtroppo per tutti noi :(


Si, non é un nostro settore quello politico, ma visto che tocca anche noi, é giusto esprimere i nostri giudizi e magari chiedere di migliorare. Noi chiacchieriamo, loro che facesserò i fatti.
Buona serata.

Re: triste realta'

12/11/2010, 19:30

ahh mi sa che se facessimo il rinnovo della politica io e tremor, sarebebro in molti a nn dormire nei palzzi del potere..
vedi come sale il pil, lu' pil....

Re: triste realta'

12/11/2010, 23:33

...a proposito di pilu, credete che l'onorevole Laqualunque sia molto distante dalla nostra realtà?

Re: triste realta'

13/11/2010, 11:37

Mmmmm......potebbe anche guadagnare qualche punto..........FORSE :!:

Re: triste realta'

14/11/2010, 15:06

grintosauro ha scritto:Dopo aver studiato ci dissero:
“Ma non lo sapete che la laurea non serve a niente? Avreste fatto meglio a imparare un mestiere!”.
Lo imparammo. Dopo averlo imparato ci dissero:
“Che peccato però, tutto quello studio per finire a fare un mestiere?”.
Ci convinsero e lasciammo perdere. Quando lasciammo perdere, rimanemmo senza un centesimo.
Ricominciammo a sperare, disperati. Prima eravamo troppo giovani e senza esperienza. Dopo pochissimo tempo eravamo già troppo grandi, con troppa esperienza e troppi titoli.
Finalmente trovammo un lavoro, a contratto, ferie non pagate, zero malattie, zero tredicesime, zero Tfr, zero sindacati, zero diritti. Lottammo per difendere quel non lavoro. Non facemmo figli - per senso di responsabilità - e crescemmo.
Così ci dissero, dall’alto dei loro lavori trovati facilmente negli anni ‘60, con uno straccio di diploma o la licenza media, quando si vinceva facile davvero: “Siete dei bamboccioni, non volete crescere e mettere su famiglia”.
E intanto pagavamo le loro pensioni, mentre dicevamo per sempre addio alle nostre. Ci riproducemmo e ci dissero: “Ma come, senza una sicurezza nè un lavoro con un contratto sicuro fate i figli? Siete degli irresponsabili”.
A quel punto non potevamo mica ucciderli. Così emigrammo. Andammo altrove, alla ricerca di un angolo sicuro nel mondo, lo trovammo, ci sentimmo bene. Ci sentimmo finalmente a casa.
Ma un giorno, quando meno ce lo aspettavamo, il “Sistema Italia” fallì e tutti si ritrovarono col culo per terra. Allora ci dissero: “Ma perchè non avete fatto nulla per impedirlo?”. A quel punto non potemmo che rispondere: “Andatevene affanculo! -
Torto, Breve storia di una generazione


si effettivamnete e' propio cosi

Caro amico grinto.. apprezzo molto quello che hai scritto ed è pura cruda realtà, no mi sono permesso di intervenire dall'inizio per non rovinarti il 3D, avrei sicuramente detto cose che su un forum credo non si puo dire visto che in tanti altri dove ho detto la mia sono stato bannato definitivamente e non certo voglio che succede di nuovo su questo,

nella vita ne ho passato di tutti i colori, non ho un titolo di studio e non lo rimbiango, la mia vita è stata piena di amarezza, maltrattatamento, non retribuito su lavori fatti, da ragazzo all'età di 6/7 anni e non riesco a dimenticarlo la mattina alle ore 5 mio padre mi svegliava con una cinghiata mi dovevo recare nelle stalle accudire gli animali, poi dovevo portare le pecore al pascolo alle ore 7,30 mia nonna mi chiamava ritornavo a casa e mi recovo a scuola, finito la scuola mentre tornavo a casa mi veniva intontro mia nonna mi dava un pezzo di pane con un po di formaggio quello era il mio pranzo, e mi ordinava i lavori che dovevo svolgere nei campi, a 14 anni stufo dei continui litigi con la famiglia mi recai al comune feci il libretto di lavoro ed emigrai a circa 170 km dalla mia abitazione da un mio zio il fratello di mia madre, li ho passato 4 anni di agonia... andai a imparare un mestiere il carrozziere, mio zio mi sfruttava al massimo lui muratore diverse volte non voleva che andavo a lavorare e mi portava con lui e svolgevo lavori pesanti con piccone e pala, non entro nei tanti particolari ne cito solo uno...quando tornavo a casa 2 ore dopo di lui visto che dovevo mettere a posto attrezzature ed altro, mi sedevo a tavala per cena...loro gia lavevano fatta, mi zia mi dava un piatto di spaghetti tutti tritati il piatto era sporco di sugo per tutto il bordo capivo che era un piatto dove altro aveva gia cenato e i spaghetti erano quelli avanzati a loro,

poi la chiamata all'esercito, li mi incavolai veramente e cominciai a comportarmi da ribelle... dopo tante disanventure con la legge fino a che fui portato dai carabinieri alla visita militare, li combinai tanti ma tanti casini e ci rimasi 10 giorni nella caserma spinucci a chieti poi mi spedirono a casa in attesa di chiamata, provai ad emigrare in svizzera ma mi fu impedito, aspettai un'anno nessuno mi chiamava poi una cartolina dal comune, era arrivato il concedo < scartato per sopraffollamento> intanto avevo perso due anni di lavoro senza una lira...provai a trovarmi il lavoro nell'impresa appaltatrice del traforo del gran sasso d'italia ma non c'era verso di entrare, bisognava regalare a diverse persone un milione di lire a testa io non li avevo quindi niente lavoro, da li incrementai ulterioramento l'odio per l'essere umano mi chiusi in me stesso fino a quanto non conobbi mia moglie figlia di contadini e da quel momento ho lavorato sempre con le scarpe sporche di merdae vivo nel mio piccolo mondo che mi sono costruito non do fastidio a nessuno, e nessuno mi deve romprere le @@ sono cordiale con tutti rispetto tutti ma chi mi pesta i piedi gli rombo le ossa!!! :evil:


perdonate se potete..

peppe.

Re: triste realta'

14/11/2010, 15:39

Caro Peppe,
non mi metto a scrivere le mie disavventure perché penso che ci vorrebbero diverse ore e altrettante pagine. Io dico che bene o male tutti ne abbiamo passate e ne passiamo per riuscire ad avere un minimo di libertà e di tranquillità. Comunque devo dire che anche tu ne hai passate mica poche. Pensiamo al futuro, il passato bello o brutto che sia, ora mai é passato e rimane. ;)

Re: triste realta'

14/11/2010, 17:53

tranquillo peppino ce ne x tutti

Re: triste realta'

14/11/2010, 18:04

ragazzi io non mi pronuncio xke non ho vissuto in quegli anni.. xò come stanno le cose ora e nel prossimo futuro x i giovani in questa italia non si sta facendo un tubo.. ho 17 anni xò gia da un po sto capendo ke il futuro di noi giovani da qui a fra qualke tempo sara molto triste se non lo è gia.. non c'è lavoro non c'è proprio niente.. si parla gia di generazione a rischio.. dico a peppinook ke è un grande ma lo pensavo gia sopratutto per come scriveva in altri post..

Re: triste realta'

14/11/2010, 18:20

:o spero che ora le condizzioni di tutti siano migliori......... :oops: mi reputo quindi fortunato:.....mi sono quasi conperato casa,la terra ......ma perche ho sempre lavorato dai 16 anni ;) .......certo ci vuole fortuna ma anche voglia di lavorare.........ma veramente e non a chiacchiere come sento........io intrapresi un lavoro che facvcio tutt ora.........il fornaio.......unico turno dalle 1:00 di notte fino alla mattina dal lunedi al sabato :roll: .......non sapete quanti giovani come me mi dissero che ero matto e che loro preferivano rimanere disoccupati che fare la mia attivita :o ........certo gnente uscite serali,poche vacanze,quasi gnente tv(sopratutto le prime serate).....ma se uno si da da fare e vuole veramente migliorare e a poche scelte prende cio" che trova :( si rinbocca le maniche e via ;)

Re: triste realta'

14/11/2010, 18:58

maxy ,posso capirti ..

a me la cosa strana che ho visto all'etero sui prestini /fornai , e che senza andar molto lontano , in francia il pane fresco si compra al pomeriggio , perche da quasi sempre il pasto piu importante della giornata e' la cena, e anche di conseguenza gli orari de fornai son piu vivibili( Be in effetti parechi mieie amici che vanno in austria , i negozi hanno degli altri orari...)

per cui a volte mi sembra di pensare che a volte siamo noi i bastian contrari.

ciro93, sono dalla tua col discorso che in italia ce poco alvoro, ma ti do contro quando andiamo a vedere i motivi.
il primo che quando hai uno stato che tra tassazione diretta e indiretta ti prende piu del 60% del pil REALE ci rimane poco dall'altra vai a scoprire che secondo me ma anche confortato nelle opinioni da micalizio , non ce piu tanta la voglia di emigrare in paesi dove l'alternativa ce, il rpoblema e' che abbimo una brutt nomea in giro( itliani bum bum mafia...)prima di andare a vedre di quello che seimo realmente capaci..
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