Primo post con qualche antefatto, dunque abbiate pazienza.

Da un due o tre anni ho affiancato mio zio nell'attività hobbistica di un apiario che ha al momento una decina di famiglie ma che negli anni passati è arrivata anche a venti-ventidue famiglie. L'apiario è in Valtellina, "sotto montagna", in una zona rivolta a nord pertanto non prende il sole dalla metà di ottobre a febbraio, tuttavia in genere le famiglie riescono a svernare decentemente, qualche famiglia viene persa, qualcuna su indebolisce parecchio ma con la primavera la situazione tra sciami artificiali e qualche nuova regina si ristabilisce rapidamente.
Quest'anno invece la situazione è stata drammatica complici la varroa e il clima particolare, e le famiglie sono state proprio decimate, per cui siamo usciti dall'inverno con solo tre famiglie.

Ora tra nuovi nuclei e sciami artificiali fatti da noi siamo appunto a dieci famiglie, alcune delle quali sono arrivate a fare due/tre melari, mentre altre non sono ovviamente arrivate a melario. Le nostre fioriture principali sono acacia e castagno il quale sta finendo per cui smieleremo il prossimo fine settimana.

Normalmente facciamo il trattamento estivo con Api Life Var e prima dell'invernamento a fine settembre/primi di ottobre quando oramai non c'è più covata l'ossalico gocciolato, ma leggendo e documentandomi sul forum e in rete ho deciso che varrebbe la pena passare all'ossalico sublimato per cui abbiamo acquistato un sublimatore (in arrivo).

A questo punto arrivo alle domande:

Com'è meglio procedere?
Provare a stimare l'infestazione di varroa campionando le famiglie con lo zucchero al velo ed eventualmente procedere subito dopo la smielatura con un ciclo di sublimato? oppure trattare regolarmente in agosto con Api Life Var come gli altri anni e fare il ciclo con l'ossalico sublimato a settembre/ottobre al posto del gocciolato?
Se dovessi fare il sublimato a fine luglio/agosto, come procedo visto che le api "fanno la barba" per il caldo?

nella tua zona autunno iniltrato ed inverno fa decisamente freddo per cui penso che il blocco di covata avvenga naturalmente .
Il gocciolato invernale , monitorando la covata , è un ottimo intervento radicale, dato che non va ripetuto lo riserverei proprio per il periodo invernale.
Il sublimato ripetuto a scadenze fisse per un periodo di tempo tiene molto bassa la presenza di varroa, per cui è valido.
Con il caldo (non troppo ) interventi a base di timolo ottengono risultati discreti.
Dai alla varroa tutte le colpe a lei ... , escudi altre patologie io la mano sul fuoco non la metterei.
Due anni fa su 12 arnie ne ho perse 9 e sono convinto che la causa non sia stata solo la varroa.
ciao nicol

Grazie nicol,

ti confermo che ad autunno inoltrato il blocco di covata è naturale con il freddo che fa da quelle parti, per cui il gocciolato è sempre risultato abbastanza efficace.

Il mio dubbio era se fare dopo l'ultima smielatura un ciclo di sublimato per anticipare la pulizia dalla varroa così da evitar di indebolire troppo le famiglie che rimangono in glomere fino a febbraio.

Alberto

ciao bolk

ho preso stamattina un sublimatore Lega per fare i trattamenti conl'ossalico.

il venditore (un signore stimato e riconosciuto nell'ambiente apistico) mi ha consigliato di fare una serie di 4/5 trattamenti ogni 5 giorni a settembre (per "chiudere" tutto il ciclo di vita delle api in alveare) per ripetere poi il gocciolato a ottobre.

in alternativa avrei dovuto iniziare in questi giorni con il timolo ma togliendo i melari e, quindi, raccogliere un mese di miele in meno.
ho letto che l'ossalico sublimato è da preferire come trattamento per l'alta % di penetrazione nella lotta alla varroa.

pierluigi

Io la scorsa stagione ho fatto il sublimato a settembre ogni 4 gg. per 6 volte praticamente per un ciclo di covata precedentemente ad agosto 2 trattamenti con apiguard, a dicembre gocciolato.
In mancanza di covata il gocciolato per mia esperienza è più radicale .
Basta un solo trattamento, mentre secondo me con il sublimato necessitano più trattamenti.
ciao nicol

Salve a tutti.
Dato che non ho voglia di rischiare di trovarmi a gennaio con qualche famiglia orfana x colpa del blocco covata forzato(che devo fare perchè qua ancora fanno covata da fuco), avrei accarezzato l'idea di comprare un sublimatore x fare cicli ripetuti di ossalico in presenza di covata. Però vorrei delle delucidazioni su come effettuarlo. Ho letto un poco e sono ancor più confuso.
Funziona, non funziona?
Meglio farlo col blocco covata? E allora mi tengo il gocciolato col blocco orizontale.
Devo farne 7 (1 ogni 3 giorni)?
Devo farne 3 (1 alla settimana)?
Ditemi voi.

Altre al sublimatore ti serve una buona maschera e tuta , in quanto con l'acido sublimato bisogna andarci molto cauti.
Con presenza di covata dovresti fare una serie di interventi atti a coprire i 21 gg.
2 gr. di acido per arnia ogni 3 giorni ogni 3 giorni dovresti avere una buona copertura .
Dato che da te penso non ci sia freddo e che le api tranquillamente se ne vanno a zonzo, il giorno del primo intervento eliminerei più celle da fuco possibile .
Idea se il sublimatore lo permette , potresti caricare l'acido nella quantità necessarie per tutte le 7 arnie ,
Fai una prova cronometrata per definire il tempo che il sublimatore impiega ad esaurire l'acido .
Es. per sette arnie 14gr,+1 tempo : 7 = tempo per ogni arnia .
Velocemente cronometrando passi da arnia ad arnia e corri via .
ciao nicol

Finora ho usato il sublimato ripetuto d'inverno, più o meno ogni cinque giorni, ma visti i sempre più numerosi esperimenti di blocco invernale che si fanno in giro, in certi casi diventato pratica consolidata, sono sempre più attratto da questa tecnica.