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sublimatore 
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Vas, la mia domanda non è retorica.
Siamo in un 3d in cui si parla di sublimatori e sarebbe utile, se lo hai fatto, sapere come hai modificato il tuo attrezzo.
I sublimatori costano una sassata, se si trovasse il modo di realizzare un progettino partendo da materiale facilmente reperibile e poi lo si testasse su un pò di famiglie per valutarne l'efficacia non sarebbe una cattiva idea.


05/01/2013, 13:32
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approfitto della discussione
prima un dato di fatto.
ho un sublimatore senza termostato , e' almeno la terza stagione che lo uso , solo trattamenti invernali , adesso non l'ho sottomano per dire la potenza in w , funziona senza dubbio.

la riflessione che mi posso permettere e' questa:
poiche' la sostanza che andiamo a sublimare non e' confinata in un ambiente ma e' destinata a fuoriuscire immediatamente(in altre parole non c'e' un aumento significativo di pressione e questo lo deduco anche dal fatto che altrimenti mi salterebbe via il tappo) , il gas prodotto non ha il tempo per accumulare calorie .
ma avrei piacere che chi ha la competenza giusta mi confortasse o smentisse.


05/01/2013, 14:42
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romeoadriatico ha scritto:
ho un sublimatore senza termostato , e' almeno la terza stagione che lo uso , solo trattamenti invernali , adesso non l'ho sottomano per dire la potenza in w , funziona senza dubbio.


Non ne dubito, può darsi che lavori alla temperatura giusta!
Rimane il fatto che senza il termostato è difficile saperlo e molti autocostruiti potrebbero lavorare in un range di temperature non ideale.

romeoadriatico ha scritto:
la riflessione che mi posso permettere e' questa:
poiche' la sostanza che andiamo a sublimare non e' confinata in un ambiente ma e' destinata a fuoriuscire immediatamente(in altre parole non c'e' un aumento significativo di pressione e questo lo deduco anche dal fatto che altrimenti mi salterebbe via il tappo) , il gas prodotto non ha il tempo per accumulare calorie .
ma avrei piacere che chi ha la competenza giusta mi confortasse o smentisse.

Forse non ho capito esattamente cosa intendi ma, non è il gas che accumula calore e quindi si degrada, è l'ossalico in forma ancora solida che si scalda troppo!


05/01/2013, 15:40
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per humblebee

condivido la prima ipotesi , piu' tardi avro' modo di verificare i w della resistenza

alla seconda l'obiezione e' :nel momento in cui da solido supera la temperatura di sublimazione cambia stato e a quel punto se non e' confinato come fa' ad accumulare ancora calore?


05/01/2013, 16:22
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In teoria ha ragione Romeoadriatico, quando l'ossalico raggiunge la temperatura di sublimazione (che dovrebbe essere di 168°, se non sbaglio) si trasforma in gas e fuoriesce dal sublimatore senza scaldarsi ulteriormente. Un po' come buttare dell'acqua su una superficie rovente; quando raggiunge i 100° evapora, non prende fuoco.
In pratica non so cosa cosa succede quando la temperatura vine portata repentinamente a 1000°.
Per quanto riguarda il termostato, la limitazione di quello meccanico è la grandezza del bulbo che è, per quelli con campo di regolazione in torno ai 200°, di circa 100 mm di lunghezza, decisamente eccessivo per un piccolo sublimatore, mentre i termoregolatori elettronici hanno dei prezzi abbastanza alti. Un'alternativa potrebbe essere il termostato a pasticca, prezzo contenuto, circa 7 €, ma niente regolazione. Purtroppo non sono riuscito a trovare nessuno che lavori a 200° o poco più, temperatura che dovrebbe essere ideale per un sublimatore. Il mio l'ho impostato a 240° e quando lo giro la temperatura scende a 170-180°.

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05/01/2013, 22:13
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Il vostro discorso non fa una grinza...non sono un mostro di chimica quindi non saprei dire...
Ma questo discorso riguardo all'importanza di una temperatura controllata vi risulta?l'ho sentito solo io?


05/01/2013, 22:45
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Nel caso dei sublimatori a scodella non credo che sia importante il controllo della temperatura. Sempre che la resistenza non sia a contatto con l'acido e non si scaldi molto velocemente, tipo 1000° in 2 s. Visto che questo tipo di sublimatore va raffreddato prima di ogni utilizzo si ha un riscaldamento lento e progressivo e nella maggior parte dei casi non si ha nemmeno una sublimazione ma si passa per la fase liquida. Discorso diverso per quelli a caldaia, come il mio, dove l'ossalico cade su una superficie già calda e la sublimazione è istantanea, o quasi.

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06/01/2013, 0:03
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Ciao a tutti ho acquistato un sublimatore Bioletal e scrivo perché ho dei dubbi sui modi d uso . Sulle istruzioni Cè scritto di non spegnere mai il macchinario tra un arnia ed un altra ,il che mi trovo nella situazione di avere l ossalico che sublima ancora prima di metterlo dentro. Vorrei sapere se ci sono metodi alternativi di utilizzo differenti da quelli suggeriti nella confezione ma cmq funzionanti . Saluti


13/11/2016, 21:15
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Fermo restando il fatto che l'utilizzo di maschera e indumenti protettivi è assolutamente indispensabile, a prescindere dai metodi usati per sublimare, la scelta di far raffreddare o meno il sublimatore dipende più che altro dal numero di alveari da trattare e del tempo a disposizione. Per operare velocemente si può anche mettere l'ossalico nel sublimatore caldo, mandando così un po' di vapori di ossalico in giro.

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13/11/2016, 22:37
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