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Vitis labrusca e vinificazione 
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Buongiorno,
vorrei avere la conferma a un dubbio che mi è venuto ultimamente riguardo la possibilità di vinificare varietà di uve di Vitis labrusca in Italia (a scopo di vendita): la legislazione italiana (e europea) non lo permette, vero?
Grazie


29/09/2017, 12:57
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La commercializzazione come "vino" (denominazione secondo le norme della C. E. esclusivamente riservata ai prodotti della Vitis vinifera pura), dei produttori diretti o ibridi, con altre specie, è vietata in Italia sin dal 1931 (l'ultima regolamentazione in materia risale al 1987) ed oggi in tutta la Comunità Europea (Regolamento CE n. 1493/1999) come misura di protezione commerciale nei confronti dei prodotti enologici della Vitis vinifera, salvo alcuni permessi particolari di coltivazione in territori definiti, come anche per il Fragolino.

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29/09/2017, 13:40
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Come ricordavo. Grazie per la risposta.
Mi permetto di chiedere altre cose a riguardo. Oltre a motivazioni di carattere culturale (la salvaguardia delle varietà autoctone, ecc.), il divieto ha anche un motivo sanitario? Vinificare uve di Vitis labrusca porta effettivamente a vini con caratteristiche negative o dannose (alcol metilico)?
Me lo chiedo perché in altre parti del mondo si produce vino con "uve americane", a volte anche con risultati degni di riconoscimenti, come certi icewine canadesi.


30/09/2017, 4:38
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Stai facendo un pò di confusione, le varietà di cui si sta parlando sono gli "ibridi produttore diretto" che non vengono usate
per vari motivi, il gusto del vino che ne ottieni, percentuale di metilico più alta, non credo che vengano usate per produrre vino.
Anche gli Icewine:

"La fermentazione del mosto per la produzione degli Eiswein può richiedere anche alcuni mesi e la vinificazione è svolta sia in contenitori inerti - come le vasche d'acciaio - sia in botti di rovere o barrique. Gli Eiswein sono generalmente prodotti con uve a bacca bianca, tuttavia non mancano esempi di vini prodotti con uve a bacca rossa. Fra le varietà utilizzate per la produzione degli Eiswein - Ice Wine il Riesling è certamente l'uva più importante, seguita dal Vidal, tipica delle produzioni Canadesi. Fra le altre uve a bacca bianca utilizzate per la produzione di questi vini si ricordano: Chardonnay, Chenin Blanc, Ehrenfelser - un incrocio fra Riesling e Sylvaner - Gewürztraminer, Kerner, Pinot Bianco e Seyval Blanc, un ibrido ottenuto in Francia all'inizio del XX secolo dall'incrocio di due ibridi di uva Seibel. Fra le uve a bacca rossa, la più tipica è il Cabernet Franc, tuttavia si utilizzano anche Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero e, marginalmente, Syrah. "

Ciao

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30/09/2017, 10:53
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Ciao, mi riferisco proprio a quelli, in particolare a varietà come Delaware, Niagara e Concord (tutte Vitis labrusca), che sono usate in alcune parti del mondo anche per produrre vino. Mettendo da parte i discorsi sul gusto e sulla tradizione, mi chiedevo se il vino prodotto con queste uve sia poi effettivamente dannoso per la salute. La formazione di metanolo (se esiste) è davvero così pericolosa, o in realtà ne dovremmo bere una quantità considerevole per avere effetti nocivi?


30/09/2017, 16:51
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Prova a leggere questo,magari ti chiarisce qualche dubbio:

https://www.researchgate.net/profile/Paolo_Sabbatini/publication/260563673_Ibridi_di_Vitis_storia_status_e_futuro/links/02e7e53447e4c025af000000/Ibridi-di-Vitis-storia-status-e-futuro.pdf

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30/09/2017, 18:35
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Grazie mille per il link all'articolo, molto interessante. Le varietà che citavo più su, Delaware, Concord e Niagara, non sono comunque degli ibridi, ma autoctoni americani, come riportato anche nell'articolo (p. 33).


01/10/2017, 3:05
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Si ho visto che sono autoctoni, come vedi comunque la tendenza è al 95% produzione di succo d'uva non
fermentato, come in linea generale si tende a fare ormai vino di qualità....

Ciao

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01/10/2017, 19:43
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