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Considerazioni sulla coltivazione dei prataioli. 
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Sez. Funghi
Sez. Funghi
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Iscritto il: 23/08/2010, 16:29
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Ultimamente, più di qualche appassionato di funghi, che spazia sul Forum di Agraria, ha chiesto informazioni circa la possibilità di intraprendere la coltivazione dei prataioli. In diverse occasioni, nel tempo, ho espresso qualche mio umile pensiero in merito cercando di mettere in evidenza le difficoltà di una tale coltivazione, sia per preparare il substrato e sia per la fase di coltivazione. Abito nel Veneto e nella mia zona ci sono un sacco di fungaie, comprese quelle che coltivano i prataioli. Ogni tanto, siccome sono degli amici, mi permetto, previa telefonata, di fare qualche visita per salutarli e per sentire in merito alla situazione di mercato. Ultimamente, con degli amici, sono stato a trovare il presidente della Associazione Fungicoltori Italiani che possiede una fungaia nel trevigiano, fungaia che viene mandata avanti con l'aiuto di suo figlio. Una fungaia bellissima, ultramoderna, anche in fase di ampliamento. Dopo aver fatto i miei complimenti per le bellissime strutture a loro disposizione, ho chiesto come va con il mercato dei prataioli..........e qui cominciano le mie riflessioni serie. Oggi in Italia, come ho già scritto, abbiamo delle bellissime fungaie moderne, all'avanguardia e che producono funghi prataioli bellissimi morfologicamente. Le rese sono elevate in quanto si parla di 32-33/35 kili di funghi per metro quadrato di coltivazione, con punte di 40 kili. Le rese sono elevate, raddoppiate rispetto agli anni 70/80 e ottenute con sole due-tre raccolte, quindi con cicli più brevi e quindi anche con più cicli all'anno.Bene, e allora? Allora il problema sta nel mercato ove c'è una forte concorrenza anche di produzioni estere.......il problema sta nei prezzi! I nostri produttori veneti sono organizzati in alcuni consorzi per meglio valorizzare le produzioni e per trattare in modo più competitivo i prezzi con la grande distribuzione, ma talvolta, nonostante ciò, non sempre riescono a venirne fuori in modo gratificante. Possiamo affermare che forse si salvano con le elevate produzioni annuali che ogni fungaia produce. Ma se pensiamo ai grandi investimenti che servono per realizzare una fungaia da prataiolo, i nostri amici produttori hanno ragione di lamentarsi. Il messaggio che io lancio agli appassionati, a tutti coloro che vorrebbero avere la soddisfazione di veder nascere dei prataioli da un loro substrato, è che non è facile con questo tipo di fungo: è piuttosto esigente e fiscale nei suoi parametri colturali. O si spende qualche milione di euro o niente! E' chiaro che qualcuno potrebbe acquistare una serra coibentata e climatizzata per iniziare a coltivarli, senza avere però la continuità. Sopratutto, prima di iniziare a spendere soldini, dovrebbe andare a lavorare in una fungaia sino a quando non ha acquisito una padronanza assoluta in merito a quella coltivazione. Il substrato si può acquistare seminato od incubato, questo non è un problema. Il problema, come ripeto, oltre alla padronanza nella coltivazione, potrebbe esistere nei prezzi di mercato della propria zona. Se ci sono questi due presupposti ed i soldini per quanto sopra, allora, perchè no? Uno potrebbe iniziare proprio così! Buona fortuna! E' bello comunque constatare che esistono, sempre, gli appassionati del mondo micologico. Cordiali saluti da Raoul.............. sono un appassionato però quando debbo decidere su cosa fare( mi riferisco chiaramente sempre ai nostri funghi), cerco innanzitutto di riflettere, perchè, anche se poco, dobbiamo guadagnare e non rimettere dei soldini. Quindi occhio alle scelte e sopratutto fare inizialmente quelle più facili, semplici e meno costose.


31/07/2012, 8:41
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Iscritto il: 12/04/2012, 16:43
Messaggi: 38
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Ciao Raoul, sono Alessandro,
leggo sempre con piacere le tue SAGGE e PROFESSIONALI considerazioni.
Io sono un ferroviere con la passione per l'agricoltura, innestata da generazioni nella mia famiglia, specializzato nella coltura di oliveti e ciliegeti, meravigliato da questo strano mondo micologico.... ;)
Questo sara il mio secondo anno da funghicultore.. sono poco meno di una spora ancora... :lol:
Ma il 99 % delle nozioni acquisite le devo sopratutto a te, ad ANGY e a questo geniale forum!
BEATO CHI LO HA INVENTATO ! :lol:
Io per mia fortuna o sfortuna non ho il problema di POTER coltivare prataioli, poiche il mercato del barese e fortemente ristretto al solo cardoncello o al max allo champignon...
Voi su in campo di funghicultura e di passione micologica siete anni luce avanti nei gusti e nelle varietà.. noi siamo ancora ai tempi della pietra avvinghiati a quei 2 o 3 sapori..
E ovviamente neanche a dirlo, cio condiziona fortemente la tua scelta e la concorrenza quantità - prezzo sul mercato.
Quest'anno non me la son sentita di mettere in pratica i vostri insegnamenti sulla produzione propria di substrati, o PRODUZIONE A CICLO CHIUSO come tu l'hai battezzata :D
Quindi anche quest'anno substrati acquistati dal rivenditore di fiducia in lucania !
Ma spero di provarci l'anno venturo.
Ti saluto e ti seguiro anche in questo nuovo anno produttivo, e se avro altri problemi ti contatto come ho gia fatto l'anno passato.
Ma tu rispondi, ci conto ... :lol: :lol: :lol:
Ti saluto, Alessandro.


31/07/2012, 20:46
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Iscritto il: 07/09/2012, 9:24
Messaggi: 1
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Ciao a tutti sono un ragazzo che studia all'agraria di Todi e mi piacerebbe coltivare in un pezzo di campo funghi Champignon (5/6 Metri Quadri) e non so proprio come si deve fare per preparare il substrato, come impiantare i miceti, e tutte le altre procedure. Saluti e ringrazio in anticipo aspetto vostre risposte e consigli.Nicholas


07/09/2012, 18:58
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Iscritto il: 02/10/2012, 12:16
Messaggi: 3385
Località: abruzzo
Formazione: Maestro di musica
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Ciao a tutti da premettere che in materia non ne so un tubo...ma ho tanti amici che vanno a funghi, e parlando appunto con uno di loro... mi stava dicendo che lui aveva messo il micelio di non so quale fungo in un tronco morto.....e voi parlate di substrato...e possibile?........... oppure aveva bevuto da buon abruzzese molto vino montepulciano?

_________________
Azienda Agricola MicoVivai
Produzione piante da tartufo certificate.
www.micovivai.it
@micovivai


10/10/2012, 17:34
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