sulle vipere lanciate dagli elicotteri mi sono già espresso sul post precedente
ma te ne voglio dire un'altra alcuni (tanti) sono convinti che le vipere essendo vivipare quando devono figliare salgono su dei rami in modo che i viperotti cadono al suolo e non mordono la madre essendo essi molto più velenosi
le fantasie popolari non hanno limiti che ne dici ciao

Buongiorno a tutti,
le leggende e credenze hanno sempre fatto parte della cultura e storia dell'uomo e, sinceramente, non mi dispiace affatto.

Alcune nascono dalle nostre paure, altre per spiegarci cose a cui non sappiamo dare risposte logiche, altre dalla nostra capacità di colorare i racconti con buona dose di fantasia ed altre ancora inventate con lo specifico scopo di fare da deterrente per qualcosa.
Così è stato, così è, così sarà.

Qualcuna col tempo si riesce a sfatare e questa di cui parla Contadino è una di quelle.

Di vero c'è solo che appena nate, le piccole vipere, sono munite di veleno.
Il parto avviene a terra, le vipere per loro natura fanno fatica ad arrampicarsi sugli alberi se non in piccoli arbusti, ed i piccoli rimangono alcuni giorni con la madre.
Mi sa tanto che su questa vecchia credenza non possiamo avere tanto da dire. Ciao, Gianni.

Ciao, Armagheddon... Purtroppo non riesco a vederla bene. Potrebbe essere, ma la testa non mi sembra molto triangolare e la coda nella foto non si vede. Lì per lì mi è sembrata una coronella, a dire il vero; devo provare a guardare la foto dal pc.
Dimenticavo che bisogna guardare anche le dimensioni delle squame sulla testa, che mi pare siano più grandi nei colubridi.




Ciao Contadino, la conoscevo già ed in effetti è un'altra di quelle leggende metropolitane che sentiamo regolarmente, ma è difficile fare entrare in testa le cose ad alcune persone.




Ciao Gianni. Nulla da dire in merito, basta che a fare le spese delle leggende non siano gli animali, uccisi ingiustamente per ignoranza (nel senso buono del termine).

Ma se una vipera si morsicasse la lingua??

Ciao Poiana,
non credo proprio che ci sia chi pratica la caccia alle vipere e, tantomeno, perché si racconta che partoriscano sugli alberi.
Le uccisioni avvengono, comunque causalmente, perché l’uomo istintivamente ha sempre diffidato dei serpenti, anche se ne subisce fascino ed attrazione.
Prova paura, repulsione o panico, senso di pericolo e diffidenza nei confronti di un animale ritenuto pericoloso, mortale, abietto.
Purtroppo è così.

dovrebbe pero' intervenire il raziocinio.

il colubro che abbiamo trovato in allevamento, che effettivamente mi ispira le sensazioni che hai ben descritto, è stato preso con un secchiello e liberato al torrente, mica spiaccicato a priori...

ai detto bene ...DOVREBBE......
ma purtroppo non è così, sai quante cose ANDREBBERO meglio e quanti meno danni si FAREBBERO.

Comunque specifico che il mio intervento non è stato una giustificazione allo "spiaccicamento a priori", scusatemi se ho dato ad intendere questo, ho solo fatto una considerazione sul rapporto che ha l'uomo con i serpenti in genere.

Mica gli animali ne fanno le spese solo con la caccia. Se uno crede che un animale sia il male personificato, di sicuro quando lo incontrerà tenderà ad ucciderlo, se invece si conosce e si capisce anche la sua importanza all'intellinterno dell'ecosistema si agisce come ha fatto lumacosio (magari con la vipera si prende qualche precauzione in più, ecco ).
Per quanto mi riguarda, se incontro un biacco piuttosto che una vipera, la mia reazione è la stessa; provo a fargli una foto e poi mi allontano con calma senza disturbare. Conoscendo le due specie, poi, il morso me lo aspetto molto di più dal biacco che non dalla vipera, ma so che in entrambi i casi, se faccio un po' di rumore si allontanano.
Se uno non conosce le caratteristiche e pensa che il serpente velenoso morda tanto per mordere, invece prende un bastone e gli spacca la testa; se poi non lo sa distinguere dagli altri ammazza tutti.
Quest'estate ci è entrata una Natrice in agriturismo, l'abbiamo presa ed "accompagnata" fuori e nemmeno gli ospiti se ne sono preoccupati più di tanto, perché probabilmente era gente che sapeva che in campagna capitano questi incontri.



me lo chiedo spesso anche io

No, non sembrava una giustificazione allo "spiaccicamento incondizionato", tranquillo

Questa è presa da un altra angolatura