Caro Giuseppe,
sino alla prima metà degli anni settanta e da qualche decennio, in Aspromonte, non c'era più traccia nè di lupi, nè di cinghiali. I contemporanei non li conoscevano proprio. Poi qualche organo istituzionale nazionale, a livello locale, si è messo a giocare con cinghiali, lupi e daini a Basilicò (Gambarie) e non per interessi venatori e senza una vera cognizione scientifica. A quei tempi, in parte pure ora, era molto facile agire in modo estemporaneo e senza dare conto. Comunque i DODICI LUPI REINTROTTI allora non hanno avuto vita lunga, dopo l'attacco ai primi capi di bestiame la risposta dei pastori (che comunque non giustifico) non è mancata. Dei daini qualche iniziale avvistamento, poi nulla. I cinghiali grazie alle loro caratteristiche non hanno subito la stessa sorte. I lupi, a quel tempo, erano presenti in Sila (se come dici tu, e non metto in dubbio, in Italia erano presenti 100/200 lupi pensa quanti potevano essere in Sila) e per giustificarne la presenza in Aspromonte, chi ci giocava giustificava tale presenza con spostamenti dalla Sila all'Aspromonte (?). Per capire come sia stato possibile ciò basti pensare che sino a pochi anni fà a Basilicò esisteva, nonostante le giuste polemiche, gestito dall’Azienda Foreste Regionali Calabria (A.FO.R.) uno zoo di animali esotici con la singolare collocazione di zebre, lama, dromedari, pappagalli ed altri animali di certo non tipici di luoghi e ammantatati sotto la neve. Tornando alla reintroduzione dei lupi è chiaro che tutto ciò che è stato fatto senza una procedura ufficiale non trova un riscontro documentale, quindi se si vuole fare una ricerca non si troverà nulla, nel contesto però di informazioni se ne trova e si possono approfondire. E poi non credo sia difficile "tenere le carte nascoste". Comunque ogni tanto, dopo di allora, qualche lupo arriva ancora ..... dalla Sila! ... o dai Balcani???

Visto che escludi l'ipotesi di reintroduzione in modo assoluto ed imperativo, mi viene da pensare che in questi 15 anni che ti occupi dei lupi non ti sei limitato solo a leggere ciò che scrivono gli altri ma con indagini, testimonianze, studi propri ed approfonditi e quant'altro sei arrivato a tale conclusione, nel merito, senza ombra di dubbio. Mi piacerebbe saperne di più anche per evitare di dire "corbellerie". Cordialmente, Gianni.

per arricchire la discussione, i primi lupi che dopo decenni si sono rivisti in maremma laziale avevano il radiocollare...forse se lo sono messi da soli per evitare di perdersi??
al di la della stupida ironia il discorso di gianni non fa una piega?
avete mai sentito parlare di ripopolamento di vipere?
no?
bè io vi porto dieci persono che hanno visto con i loro occhi lanciare vipere da un elicottero in una zona del mio paese e a supporto vi dico che nei giorni successivi anche io ho visto decine se non centinaia di vipere in quella zona...

C'è un detto che dice: quanti più boschi giri e più lupi incontri.
Certe cose prima di scriverle bisognerebbe viverle , troppo facile stare seduti a scrivere ed entrare nel bosco una volta a settimana per qualche ora, chi vive nel bosco tutti i giorni vede e sente .
Vi assicuro che molti animali liberati in natura hanno il radio collare(mufloni,cervi,lupi) e sono monitorati da tecnici , la commissione Europea 4-5 anni fà ha stanziato dei soldi (diversi soldini) per il reinserimento e monitoraggio........
come diceva il mitico Antonio de Curtis : E IO PAGO!!!!!

Quando si dice dai al lupo c'è chi insorge dicendo che non sono lupi,quando si dice che lupi si trovano alle porte delle città si dice che bisogna conoscerli i lupi prima di sparare eresie ecc ecc
Ma esistono fonti attendibili documentali e scientifiche che diano supporto alle stime di 2000? diversamente sono chiacchiere come quanti dicono 20000000000000000000000
(non so che cifra ho scritto)
Personalmente non sono ne pro ne contro, come Michelaccio non condivido il fai da te, ma è indiscutibile che il progetto "life" finanziato dall' Europa a partire da fine anni 80 ha permesso la cattura di alcuni soggetti per poter mappare la densità gli spostamenti e le relative nuove famiglie ecc ecc e permettere la salvaguardia di questa specie.
Ora in italia abbiamo un numero x di soggetti che si dimostrano essere troppi visto che nessuno mette moneta per gestire il problema un poco come mandare un astronauta nello spazio e non recuperarlo per mancanza di soldi per il rientro e questo mi par veramente troppo
Ma invito chi è un esperto a produrci documenti, metodi di censimento,figure preposte a tale lavoro in modo da poter noi tutti essere più documentati
Ps so di un lupo benestante che passa la buona stagione sul Gran Sasso e l'inverno si ritira in vacanza in provenza passeggiando allegramente sul crinale appenninico da un capo all'altro, di un altro che si sposta dai paesi dell'est (non ricordo quale) per venire nel paese del sole, insomma saranno pure pochi ma non fanno nulla per passare inosservati

Grande Gargamella, la metafora dell'astronauta rende l'idea.

Vedo che la discussione è ancora accesa Tantissima stima per Michelaccio, di cui apprezzo sempre molto i commenti.
Per il mio compaesano calabro, che non ricordo come si chiama (chiedo venia), ricordo che il lupo in Sila c'è sempre stato, seppure in pochi esemplari e che ha ricominciato ad espandersi grazie ai progetti di tutela. Per altro, trattandosi di un animale che percorre moltissimi km in un giorno (non dico quanti prima di controllare sui libri, per non scrivere corbellerie), una sua migrazione in aree italiane precedentemente non popolate, ma divenute adatte al suo insediamento, non è da escludere a prescindere.
Solo perché non vediamo un animale non vuol dire che non ci sia, altrimenti non si scoprirebbero più nuove specie (eppure succede ogni anno che qualche nuovo animaletto sconosciuto giunga a fare scherzi agli zoologi). L'ultimo esempio di "se non vedo non è detto che non ci sia" è il "coniglio magico" in Cina, non più avvistato da oltre vent'anni, ritenuto estinto da alcuni eppure ricomparso.



Ah be' il radiocollare è una prova inconfutabile della reintroduzione del lupo da parte dell'uomo; in effetti non succede mai che animali selvatici vengano catturati, radiocollarati e liberati a scopo di studio........


Ahahahahahahahah!!! Oddio, esiste ancora qualcuno che crede al ripopolamento delle vipere tramite elicottero???!!! Le hanno fornite di paracadute una per una? Sarei curiosa di vedere il corso di preparazione al lancio....
Ho qualche notizia dell'ultima ora: le vipere non volano e nemmeno sanno planare (e non hanno mani per aprire aventuali casse), non partoriscono sugli alberi per non essere morse dai cuccioli e non sono stati effettuati ripopolamenti di questa specie. Il veleno è un'arma di caccia, non di difesa, e per produrlo occorre un certo dispendio energetico, motivo per cui questi animali non mordono se non sono provocate (tipo che se gli si pesta la coda o si tenta di ammazzarle, magari si difendono), non secernono una dose di veleno sufficiente per uccidere un uomo adulto (salvo reazioni allergiche o particolari punti di inoculo del veleno). In compenso vengono confuse 9 volte su 10 con le innocue "bisce", mangiano ratti e topi rientrando quindi fra gli animali utili e, come i lupi, sono protagoniste di molte leggende metropolitane.

A questo punto mi aspetto di leggere qualche commento in cui si suggerisce di uccidere il lupo, la volpe o chi che sia ed appenderlo nelle vicinanze in modo da non fare avvicinare i conspecifici......

Ah, dimenticavo... sono tutti animali protetti!

Carissima Poiana, non ho detto che il lupo in Sila non c'era, ho solo fatto una considerazione: se in tutta Italia, a quel tempo (anni 70), erano stimati poco più di cento, quanti potevano essere in Sila? Si suppone pochissime unità!
E' forse per questo che sentendosi soli, alcuni di loro, hanno deciso di migrare sino in Aspromonte alla ricerca disperata di nuovi amici, non certamente per l'elevata densità!!
Le migrazioni avvengono prevalentemente per questo (eccessiva densità) ed altri fattori contingenti ed estremi che comunque non hanno riguardato il nostro paese.

Dici anche: Ah be' il radiocollare è una prova inconfutabile della reintroduzione del lupo da parte dell'uomo; in effetti non succede mai che animali selvatici vengano catturati, radiocollarati e liberati a scopo di studio........

Te la senti di escludere che ci siano stati casi in cui i lupi una volta catturati e radiocollarati non siano stati poi reintrodotti in zone diverse da quelle di cattura?

Per finire, tengo a puntualizzare che qui NON si sta dicendo: ABBASSO IL LUPO! o AMMAZZIAMO IL LUPO! Anzi il contrario. Basta leggere bene tra le righe.

Nella buona sostanza si stanno criticando le scarse iniziative, come supporto anche economico e strutturale agli allevatori, informazione, formazione sulle strategie legali preventive e funzionali alla risoluzione del problema principale che ne deriva.
Se così non fosse questa discussione non avrebbe motivo di essere, o mi sbaglio?

Che poi il lupo si stia espandendo in via del tutto naturale o per reintroduzione il discorso non cambia: Sono l'incompletezza nella gestione e L'ESTREMISMO (da una parte e dall'altra) che danneggiano il lupo!
Saluti, Gianni.

Chiedo scusa Gianni, essendo molto tardi devo aver letto male.
Comunque anche io non ho mai parlato di eccessiva densità. Le migrazioni avvengono anche per la ricerca di cibo o di condizioni più favorevoli all'espansione della specie o per allontanarsi da altre.
Comunque si, me la sento di escluderlo a dire il vero, poi può darsi anche che mi sbagli.... e a quanto pare lo esclude anche chi lavora con i lupi da molti anni.
Il discorso del radiocollare era fatto solo in risposta a chi, ironizzando, lo imputava necessariamente a ripopolamenti. Be' non è così! Un radiocollare può voler indicare ciò, ma non ne è prova certa. Gli animali migrano spontaneamente per molte ragioni, ed anche i lupi possono farlo.

Non ho mai detto che questo fosse un post contro i lupi e sono d'accordissimo sul fatto che ci vogliano gli indennizzi, caro Gianni, e che debbano essere adeguati a coprire i danni; sono anche convinta, però, che oltre ai risarcimenti adeguati occorrano le misure preventive adeguate anche da parte degli allevatori, perché, come ho già detto in un altro commento, chi si è attrezzato ha risolto del tutto, o quasi, il problema. Se una notte non ho chiuso il pollaio, non posso prendermela con nessuno se la volpe è riuscita a crearsi un varco nella recinzione e mi ha dimezzato le galline, e di certo non è colpa della volpe.
Un allevatore che conosco, nel tenere le sue pecore al pascolo, si è attrezzato non solo di recinzioni per la notte, ma anche di 5 pastori abruzzesi grossi quanto me, un meticcio che si trovava lì per caso ed un uomo che sta lì notte e giorno (il tutto per uno solo dei gruppi in cui ha diviso le sue pecore). E a quell'altitudine i lupi non ci stanno, ma ci sono i cani randagi, che dei lupi sono molto più pericolosi.... Ma d'altronde, su 300 delle sue pecore, non ce n'era una, dico una, zoppicante o con un filo del vello fuori posto; ci ho fatto caso perché è stata l'unica volta in vita mia che ho visto un gregge così bello, sano e ben tenuto (ovviamente sarà stato un caso che sia stato l'unico, ma fino ad ora è così).
Con questo voglio dire solo che prendersela con i predatori, se non si assumono le misure di sicurezza, è come prendersela con il cielo perché ci siamo bagnati uscendo sotto la pioggia senza ombrello. I predatori ci sono e ci saranno sempre e ringraziamo il cielo che sia così, perché vuol dire che ancora l'ecosistema è sano. Cominciate a preoccuparvi quando essi spariranno...

L'abbattimento controllato è una soluzione di sicuro, ma non quando ci sono 2000 individui su tutto il territorio nazionale. Ci può stare per i cinghiali (che in realtà andrebbero eradicati del tutto), per le volpi, ma non per il lupo, non ancora almeno. Preveniamo il randagismo ed evitiamo quegli ibridi fenotipicamente uguali al lupo ma etologicamente diversi, invece....