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tesi elicicoltura, domande per gli allevatori 
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Kjeldhor ha scritto:
scusate se mi intrometto, leggendo i vari commenti mi è venuta spontanea una domanda per Lumacosio,
te dici che hai 4 ettari con cui fai sfarinati per integrare l'ingrasso in piano campo giusto? ma quanti mq sono in tutto i tuoi recinti? e visto che da te le temperature sono più fredde immagino che anche la stagione di ingrasso in campo sia più corta, quindi quanti giorni stanno le lumache nei recinti d'ingrasso?

tutto per capire quanto posso caricare in lumache su un terreno e quanto adibirne invece alla produzione di sfarinato e ovviamente non credo che abbia senso mettermi a contare le UF prodotte e convertirle in UBA per degli animali che si misurano a grammi
tutto questo perché sono convinto che finire il ciclo nel'arco dell'anno sia quasi obbligatorio far passare l'inverno alle lumache mi pare che abbia troppi rischi anche dove il clima è favorevole


Ciao, l`allevamento e` attorno ai 7000 mq e le lumachine vengono liberate in campo intorno a maggio (ovviamente e` il meteo a decidere il momento piu` appropriato) prevedendo di raccoglierle tutte entro fine settembre. Dai 4 ettari ricaviamo anche prodotto da vendere e non solo cereali per le chiocciole.
Non ha senso fare conti con unita` foraggiere e unita` bovini adulti per il semplice motivo che stiamo parlando di chiocciole e non ci sono studi attendibili (o almeno non li ho trovati fin`ora) che mettano in relazione accrescimento - composizione e quantita` di alimento somministrato. L`unico dato certo e` che il carbonato di calcio deve essere sempre aggiunto a qualsiasi razione scelta 8-) .

Per la tesi : sono curiosa anche io di leggerla, magari ne verra` fuori un`altra discussione :lol:

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18/07/2015, 6:18
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grazie LumacosiA... ma sei arrivata tardi =P LumacosiO mi aveva già risposto in un altro tread per non andare OT ;) (però davvero grazie lo stesso, due risposte sono meglio che nessuna)


20/07/2015, 9:01
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Di nuovo buonasera, sono quasi un incubo..ma è un incubo quasi finito!!
Ancora qualche domanda:
qualcuno è in grado di dirmi quanto costa portare l'elettricità per una pompa da 3cv? chi posso chiamare per fare un Preventivo?

Avete idea dei m cubi di acqua che si utilizzano per un impianto? la tesi prende a riferimento un impianto di 5000 mq con impianto irriguo a nebulizzazione

Sapreste dirmi quanto spendete di elettricità? avete mai fatto dei calcoli?

E quante ore al giorno dedicate all'allevamento?

Ma soprattutto qualcuno può dirmi se sto scrivendo una stupidaggine..?...
Nella tesi sto ipotizzando che (e vi prego di correggermi se trovate numeri inappropriati), in un allevamento di 5000 mq di Aspersa muller, produco:
1° anno 1.320kg
2° anno 2.380kg
3° anno 3.440kg
4-20°anno 4.500kg

E sto valutando l'ipotesi per la qual l'80% del prodotto venga venduto ad u grossista direttamente in azienda e che il restante 20% venduto al dettaglio venga stoccato in celle frigo in affitto in attesa di essere consegnato. Il ricavo che ne scaturisce è questo:

1° anno 7.022
2° anno 12.662
3° anno 18.301
4-20°anno 23.940

A vostro parere sono introiti che si allontanano di molto dalla realtà? (questi sono ricavi e non profitti....cioè non sono al netto delle spese)

E' plausibile dunque ipotizzare che non ci siano strutture di stoccaggio primario direttamente in campo?
Di solito tutti avete strutture? Per tempi cosi brevi di permanenza della produzione in campo può bastare una tettoia di ondulit o comunque serve un magazzino in muratura?

Voi come vi organizzate?!

Se c'è qualcuno che ha voglia di farsi mandare un foglio excel (di facile e lettura e comprensione) da leggere e semmai da correggere sarei felice di inviarglielo...però non so come si fa a scrivere in privato per scambiarci l'indirizzo mail!!!

Grazie mille ancora per i pazienti che risponderanno!!!


26/07/2015, 19:26
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agrognoma ha scritto:
Di nuovo buonasera, sono quasi un incubo..ma è un incubo quasi finito!!
Ancora qualche domanda:
qualcuno è in grado di dirmi quanto costa portare l'elettricità per una pompa da 3cv? chi posso chiamare per fare un Preventivo? dipende da che distanza devi coprire, se un contatore c'e' gia' o e' da fare, la domanda e' un po' troppo generica. senti cmq un elettricista per qualche numero indicativo

Avete idea dei m cubi di acqua che si utilizzano per un impianto? la tesi prende a riferimento un impianto di 5000 mq con impianto irriguo a nebulizzazione anche qui dipende da tanti fattori, da un paio di litri a metro quadro fino a 3,5 o 4 se hai andamento climatico secco e su terreni sabbiosi

Sapreste dirmi quanto spendete di elettricità? avete mai fatto dei calcoli?bypasso in quanto all'estero con altre tariffe

E quante ore al giorno dedicate all'allevamento? giornata da 15 ore in primavera o sotto raccolta, mezza giornata o meno durante l'ingrasso (anche se poi mille lavoretti collaterali non mancano mai)

Ma soprattutto qualcuno può dirmi se sto scrivendo una stupidaggine..?...
Nella tesi sto ipotizzando che (e vi prego di correggermi se trovate numeri inappropriati), in un allevamento di 5000 mq di Aspersa muller, produco:
1° anno 1.320kg
2° anno 2.380kg
3° anno 3.440kg
4-20°anno 4.500kg

E sto valutando l'ipotesi per la qual l'80% del prodotto venga venduto ad u grossista direttamente in azienda e che il restante 20% venduto al dettaglio venga stoccato in celle frigo in affitto in attesa di essere consegnato. Il ricavo che ne scaturisce è questo:

1° anno 7.022
2° anno 12.662
3° anno 18.301
4-20°anno 23.940

A vostro parere sono introiti che si allontanano di molto dalla realtà? (questi sono ricavi e non profitti....cioè non sono al netto delle spese) dipende da che dati hai assunto per i calcoli, cosi' com'e' e' difficile dare giudizi

E' plausibile dunque ipotizzare che non ci siano strutture di stoccaggio primario direttamente in campo?
Di solito tutti avete strutture? Per tempi cosi brevi di permanenza della produzione in campo può bastare una tettoia di ondulit o comunque serve un magazzino in muratura? si, e' plausibile anche se sopra i 5000 metri per me un ricovero attrezzi e un minimo di magazzino serve. inoltre se nella tua simulazione presupponi una quota di venduto al dettaglio hai per forza necessita' di computare un magazzino, mica puoi obbligare i clienti a comprare tutto alla raccolta.

Voi come vi organizzate?! azienda con riproduzione al chiuso e celle conservazione/incubatoio. facciamo poco testo

Se c'è qualcuno che ha voglia di farsi mandare un foglio excel (di facile e lettura e comprensione) da leggere e semmai da correggere sarei felice di inviarglielo...però non so come si fa a scrivere in privato per scambiarci l'indirizzo mail!!!
in basso per ogni utente ci sono i tasti di contatto diretto (MP per i maessaggi privati, email per la posta elettronica e www per il sito dell'utente, se presente)
Grazie mille ancora per i pazienti che risponderanno!!!

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26/07/2015, 22:25
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Buongiorno a tutti,

abito a Torino e lavoro da una decina di anni nell'ambito dell'agricoltura sociale (formazione al lavoro agricolo, in particolare in orticoltura e frutticoltura, rivolta a persone con disagio psichico o cognitivo). Mi sono interessato al mondo dell'elicicoltura perchè dalle informazioni che fornisce l'istituto di Cherasco mi sembra che potrebbe essere un ambito adatto per dare un impiego a persone portatrici di disagio. Ho iniziato a informarmi questa primavera leggendo il libro dell'Istituto internazionale di Cherasco e prima di buttarmi nell'impresa vorrei sottoporre a voi esperti, praticanti o studiosi alcune domande sparse.
- Pensavo di inziare con una superfice di 20.000 metri e di allevare almeno inizialmente Elix aspersa, con l'obiettivo di cavarne 4 part-time (per me e 3 soci) più 2 o 3 tirocini pagati equamente per le persone che impareranno a fare questo mestiere e che spero in futuro potranno essere assunte. Secondo voi è plausibile?
- Ho letto che molti degli allevamenti che vengono aperti vengono dopo poco dismessi. Voi avete un'idea di quali siano, se sono individuabili, le cause più incidenti in questi fallimenti, cioè a che cosa sia necessario prestare particolare attenzione?
- Mi sembra di aver capito che nell'economia dell'allevamento uno dei lavori che assorbono più manodopera (oltre al periodo di raccolta e la preparazione delle colture) sia lo sfalcio con decespugliatore delle verdure nei recinti. Non sarebbe giustificato l'utilizzo di un braccio con barra falciante? Quante lumache vengono danneggiate o uccise durante questa operazione?
- Che voi sappiate, qualcuno ha mai tentato la strada della certificazione biologica?
Avrò ancora tantissime domande da porvi ma non voglio tartassarvi troppo :)

Vi ringrazio in anticipo per tutto il vostro aiuto!
Leonardo


30/07/2015, 11:45
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woodstock ha scritto:
Buongiorno a tutti,

abito a Torino e lavoro da una decina di anni nell'ambito dell'agricoltura sociale (formazione al lavoro agricolo, in particolare in orticoltura e frutticoltura, rivolta a persone con disagio psichico o cognitivo). Mi sono interessato al mondo dell'elicicoltura perchè dalle informazioni che fornisce l'istituto di Cherasco mi sembra che potrebbe essere un ambito adatto per dare un impiego a persone portatrici di disagio. Ho iniziato a informarmi questa primavera leggendo il libro dell'Istituto internazionale di Cherasco e prima di buttarmi nell'impresa vorrei sottoporre a voi esperti, praticanti o studiosi alcune domande sparse.
- Pensavo di inziare con una superfice di 20.000 metri e di allevare almeno inizialmente Elix aspersa, con l'obiettivo di cavarne 4 part-time (per me e 3 soci) più 2 o 3 tirocini pagati equamente per le persone che impareranno a fare questo mestiere e che spero in futuro potranno essere assunte. Secondo voi è plausibile? dipende dall'organizzazione, ma si', secondo me e' una soluzione plausibile
- Ho letto che molti degli allevamenti che vengono aperti vengono dopo poco dismessi. Voi avete un'idea di quali siano, se sono individuabili, le cause più incidenti in questi fallimenti, cioè a che cosa sia necessario prestare particolare attenzione?la marea di lavoro manuale per cui tanta gente oggi come oggi preferisce fare altro, i risultati che agli inizi sono spessissimo distanti dalle aspettative: non ci vuole un genio a far lumache, ma ci sono tante piccole cose che innescano catene di inconvenienti che alla fine ti portano alla delusione. la mia teoria e' sempre che allevare non e' un mestiere ma uno stile di vita, se non accetti questo, ti viene dura come il ferro accettare tutto il resto
- Mi sembra di aver capito che nell'economia dell'allevamento uno dei lavori che assorbono più manodopera (oltre al periodo di raccolta e la preparazione delle colture) sia lo sfalcio con decespugliatore delle verdure nei recinti. Non sarebbe giustificato l'utilizzo di un braccio con barra falciante?di per se si se trovi un trattore e un braccio a prezzi accessibili. all'atto pratico devi lasciare spazi di servizio molto grandi per il transito e la manovra in testata dei mezzi, sprecando molto spazio utile all'allevamento Quante lumache vengono danneggiate o uccise durante questa operazione? dipende come lo fai, si fa apposta col sole a picco per avere meno lumache possibile in alto sulle foglie
- Che voi sappiate, qualcuno ha mai tentato la strada della certificazione biologica?che mi risulti solo una in corso di conversione in Polonia settentrionale di circa 2 ettari, ma non e' una mia conoscenza diretta
Avrò ancora tantissime domande da porvi ma non voglio tartassarvi troppo :)

Vi ringrazio in anticipo per tutto il vostro aiuto!
Leonardo

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30/07/2015, 13:44
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Iscritto il: 15/07/2015, 23:38
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Grazie mille Lumacosio per la disponibilità e la solerzia nella risposta.
ancora qualche domanda:
-esiste un orientamento dei recinti ottimale es nord-sud o ovest-est?
-mi piacerebbe moltissimo l'ipotesi di piantumare alberi da frutta (da tenere di piccole dimensioni per non limitare la rugiada notturna) lungo i recinti appena all'esterno di questi. il mio ragionamento è che se le file fossero orientate ovest-est e le piante a sud di ogni filare lungo la rete, si creerebbe una limitata zona più fresca solo nelle ore centrali della giornata e probabilmente si abbasserebbe un pochino la temperatura così da aumentare l'attività delle lumache e magari limitare un po' l'estivazione. secondo voi ci sono grosse controindicazioni che non considero (oltre all'intralcio nei passaggi)?
-l'estivazione è un fenomeno evitabile, ad esempio con nebulizzazioni di acqua qualora la temperatura superi una certa gradazione, oppure evitandolo le chiocciole sono più stressate e quindi più soggette a mortalità o altri pericoli? oppure brucio tutto se nebulizzo con il sole a picco?
-ho visto in altri thread in cui si parla dell'attrezzatura necessaria per l'allevamento che viene consigliato l'uso di motocoltivatore piuttosto che di un trattore. Ponendo che ho già sia un goldoni 14 hp diesel sia un pasquali 35 hp (larghezza 140) sia un cingolato fiat 455 (larghezza 110, e dovendo decidere come posizionare i recinti e quanto lasciare di passaggio, vorrei sapere se voi per la semina fresate solo (con il rischio di creare una soletta di lavorazione che impedisce una ottimale crescita degli ortaggi) o prima arate o rippate.
Di nuovo grazie mille, trovo bellissimo che siate così disponibili a condividere l'esperienza acquisita con duro lavoro.
p.s Agrognoma ho tentato di mandarti un messaggio privato, lo hai ricevuto? scusate sono alle prime armi con i forum


31/07/2015, 16:16
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woodstock ha scritto:
Grazie mille Lumacosio per la disponibilità e la solerzia nella risposta.
ancora qualche domanda:
-esiste un orientamento dei recinti ottimale es nord-sud o ovest-est?qualcunoo dice est ovest ma per me e' ininfluente.
-mi piacerebbe moltissimo l'ipotesi di piantumare alberi da frutta (da tenere di piccole dimensioni per non limitare la rugiada notturna) lungo i recinti appena all'esterno di questi. il mio ragionamento è che se le file fossero orientate ovest-est e le piante a sud di ogni filare lungo la rete, si creerebbe una limitata zona più fresca solo nelle ore centrali della giornata e probabilmente si abbasserebbe un pochino la temperatura così da aumentare l'attività delle lumache e magari limitare un po' l'estivazione. secondo voi ci sono grosse controindicazioni che non considero (oltre all'intralcio nei passaggi)?lascia perdere, salgono e cadono sfracellandosi, la frutta che cade le schiaccia, sono un trampolino ideale per gli uccelli, poi vedi tu
-l'estivazione è un fenomeno evitabile, ad esempio con nebulizzazioni di acqua qualora la temperatura superi una certa gradazione, oppure evitandolo le chiocciole sono più stressate e quindi più soggette a mortalità o altri pericoli? oppure brucio tutto se nebulizzo con il sole a picco?ne avevamo parlato, inutile fare doppioni
-ho visto in altri thread in cui si parla dell'attrezzatura necessaria per l'allevamento che viene consigliato l'uso di motocoltivatore piuttosto che di un trattore. Ponendo che ho già sia un goldoni 14 hp diesel sia un pasquali 35 hp (larghezza 140) sia un cingolato fiat 455 (larghezza 110, e dovendo decidere come posizionare i recinti e quanto lasciare di passaggio, vorrei sapere se voi per la semina fresate solo (con il rischio di creare una soletta di lavorazione che impedisce una ottimale crescita degli ortaggi) o prima arate o rippate. al terzo anno: primo anno aratura e lavorazioni di fondo, secondo fresatura, terzo idem, l'anno venturo mi sono costruito un ripper per il motocoltivatore, considerato che la suola della fresa e' a 5-7 cm, con 12 cm di ancora la rompi.
Di nuovo grazie mille, trovo bellissimo che siate così disponibili a condividere l'esperienza acquisita con duro lavoro.
p.s Agrognoma ho tentato di mandarti un messaggio privato, lo hai ricevuto? scusate sono alle prime armi con i forum

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31/07/2015, 21:59
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Ciao Lumacosio,

grazie per le tue risposte, tutto chiaro.

Cita:
-l'estivazione è un fenomeno evitabile, ad esempio con nebulizzazioni di acqua qualora la temperatura superi una certa gradazione, oppure evitandolo le chiocciole sono più stressate e quindi più soggette a mortalità o altri pericoli? oppure brucio tutto se nebulizzo con il sole a picco?ne avevamo parlato, inutile fare doppioni


Ho letto diverse discussioni sull'estivazione su questo forum, ma pur cercando non sono riuscito a trovare riferimenti alla nebulizzazione come tecnica per abbassare la temperatura per limitare l'estivazione. Mi potresti indicare il thread in cui se ne parla?

Grazie,
Leonardo


01/08/2015, 11:35
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post826407.html?hilit=estivazione#p826407

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01/08/2015, 12:23
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