Ho parlato con l'entomologo che aveva studiato alcuni anni fa attacchi di scolitidi su giovani impianti di castagno in Piemonte.
Tu riporto.
- In quel caso la specie fu identificata come
Xyleborus dispar, tuttavia i suoi attacchi non producevano l'estrusione di quella sorta di stuzzicadenti di segatura.
- Usualmente questo tipo di insetti vivono su forestali e aggrediscono piante indebolite da malattie o stressate, come potrebbero esserlo giovani astoni di fruttiferi per il trapianto o a causa di patimenti per freddo intenso; però se la popolazione aumenta essi potrebbero portarsi anche su piante non debilitate.
- Dai suoi contatti gli risulta che recentemente è stata segnalata una nuova specie su piante da reddito, del genere
Xylosandrus (dovrebbe essere
X. germanus), e potrebbe essere quello che è andato sul tuo castano: ti metto un link
http://www.unipd.it/esterni/wwwfitfo/xylosandrus.htm" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank).
- Circa la lotta mi ha detto che la vernice che provarono a impiegare può andar bene su astoni di melo ma non tanto su quelli di castagno che sono più delicati. L'impiego di trappole, sia pure per il monitoraggio, può risultare controproducente in quanto è vero che catturano ma anche attirano.
- L'uso di piretroidi è di dubbia efficacia poiché bisognerebbe quantomeno tenere per lungo periodo in copertura la piantagione. Nel caso da lui studiato si sono resi conto che almeno quella specie di scolitidi si muoveva già a febbraio con temperature sopra i 10°C; ovviamente tutto va in realtà rapportato alla specie.
In definitiva la cosa migliore, se l'attacco è limitato a uno o pochi astoni, sarebbe sradicare e distruggere.
Ti consiglio cmq di raccogliere esemplari che potrebbero servire per una identificazione di specie.
Per caso da Minoprio ti hanno risposto?