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Coltivazione grano duro 
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Non so se e' prassi nelle marche ma in genere i mulini , che hanno uno spaccio e vendino direttamente farine e crusche commercializzano anche sementi concimi e fitosanitari qui vendini anche le bombole der gas ...

Se e gente seria consigliano le varietà che danno più soddisfazione in ambito molitoria, oltre a diserbanti e insetticidi e fungicidi.

E compilano la parte di quaderno di campagna a loro interessante..

Sulla rotazione anche biennale soya grano funziona bene nn facciamo giri di valzer troppo ampi solo x farsi vedere ambiziosi ... E non e detto che la soya renda meno del grano duro bisogna trovare la varietà che si adatta meglio soprattutto come lunghezza di ciclo..
ai prezzi medi degli ultimi 10anni on le varietà 1 e 1+ hanno delle plv buone colombi e corvi permettendo

2raccolto = irrigazione. Non mi pare fino qui si sia parlato di irrigare..
Perché se si irriga chi te lo fa fare mettere grano duro? Vai giù di mais x 3anni e uno di soya e vedi il terreno dipartire come fertilità e tessitura.

A titolo di info i grani orzo triticale segale sono depauperartici senza ma e senza ne.
Il mais e sorgo se si interrano degli stocchi sono delle colture che lasciano la medesima S.O. Che trovano e sono chiamate avvicendate.
La medica trifoglio soua e leguminose minori sono miglioratrici
Nella rotazione fatta von acrupolo nn si può nn tenere da conto questi criteri.

Un consiglio molto spassionato prima di mettere con punto fermo il discorso bio ogni 3righe di ogni vs intervento come fosse la panacea di tutti i mali , vorrei ricordare che il bio non ha la stessa normativa seguita in altri paesi esteri sopratutto oltreaceano
Un controllo positivo a sostanze chimiche qui si rischia un ammenda o un procedimento amministrativo al peggio un processo civile.

Una "svista" in America su un prodotto Organico o peggio venduto in Russia rischi il penale.... Là.

X conto mio preferisco molto più un prodotto da agricoltura integrata certificata dove i controlli sono fatti in campo in preraccolta x la ricerca di residui (filiera grano plasmon ecc)

Piuttosto che l assenza di controlli in campo come avviene nel bio(vedi risone e riso brillato)

Posso garantirti che il premio pac x il bio, non da la soddisfazione di una produzione sana certificata e ben pagata. Ovvio che bisogna lavorare con gente corretta e non con gente che fa le foto con un Smartphone inclinato per far vedere che ara in pendenze di 60gradi.....

I buffoni si canni a vedere al circo.. Nn per i campi.

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06/09/2015, 20:47
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Scusa tanto Grintosauro, la mia stima di utile è fattibile? E con le Pac penso non sia male che dici?


06/09/2015, 22:32
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Nei costi nn hai considerato imposte tasse e contribiti e assicurazioni obbligatorie li variano da regione a regione.

Ma si possono raggruppare in
Inps (ex scau) versamento iva(visto la esuguita della superfice sarai sicuramente in regime jva forfettario) tassa su p. Iva iscr Cciaa

Sulla domanda pac e contabilità devi chiede al agrinomo se e convenzionato da qual he parte

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07/09/2015, 7:17
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assicurazioni obbligatorie cosa intendi? per i mezzi?
tasse e contributi li considero in un ottica più globale e poi avendo fatto degli investimenti ho molta iva da recuperare che mi compensa irpef e contributi inps, e continuando ad investire ne avrò un altra po' di iva da compensare (sono in procinto di costruire un piccolo capannone di 200MQ).
dunque io ti chiedevo parere solo sul rapporto fatturato delle grano duro e costi diretti a questo fatturato, tralasciando il resto che riesco a ponderare, mentre essendo ignorante a livello tecnico pratico volevo capire se i 12.000 euro di spese che mi hai stimato (dirette: lavorazioni meccaniche, sementi, concimi, fitofarmaci, e trasporto) generano un utile (lordo dalle spese indirette e ammortamenti vari) di circa 6.500 euro per tutti e 16 ha considerando, come mi hai indicato, una produzione di circa 4t/ha, e vedendo sul sito ISMEA, i prezzi medi( anche questi da prendere con le pinze) sulla piazza di Ancona a 295,00 €/t.
Tutto questo mio domandare è volto a capire se lasciare tutti e 16ha in mano a qualcuno e ricevere in cambio poco più di 100 euro all'ettaro oppure se mi dedico io nella gestione del lavoro e controllo guadagnare qualche migliaio di euro in più. Ho questo fondo da 5 anni e fino adesso non mi ha reso gran che volevo incrementare anche se di poco qualcosa e allo stesso tempo iniziare a imparare qualche nozione tecnico pratica. grazie ancora per l'ascolto Grintosautro, sei molto gentile a rispondermi..


07/09/2015, 18:31
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Ma x prendere la pac iscr cciaa e tassa p iva dovresti averlo come azienda agricola\iap o no? Idem i versamenti contributi inps ex scau malcontati siamo sui 4.5\5 mila. Per lo meno qui e cosi cioè l azienda agricola deve dimostrare di essere attiva e nn sulla carta vedi il casino fatto con l affitto dei pascoli e i premi pac quest'anno tra piemonte e Lombardia valle d aosta.

Si vuole evitare situazioni in passato di gente che ha mantenuto aperta la partita iva e iscr cciaa e chiuso la posizione inps/inail perché nn più fisicamente attivi perché ultrasettantenni con problemi fisici
Davano in sub affitto in pratica i terreni e si tenevano la pac , avendo dato via qua tutti la attrezzatura e affittato anche una parte delle twttoie x ricovero scorte d attrezzi .

Parliamo di gente che ha o aveva una pac sui 30/35mila euro annui più subaffitto x asservimento smaltimento liquami suini e pensioni.
ora mi pare che con la riforma zi sia messo un tappo a questo..

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07/09/2015, 21:41
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Sì sì certo ho una partita Iva come IAP, aperta 4 anni e mezzo fa circa quando acquistai questo fondo da 17 ha dove era stata apena piantata medica. Un ettaro l'ho fatto a uliveto piantando 500 ulivi e poi tutto medicale, e sono riuscito a gestire quasi tutto da solo tranne la raccolta del fieno mi veniva il terzista con la imballatrice. Adesso vorrei cambiare ma prima di investire su macchinari voglio provare un anno come va..... allora dici che posso raggiungere l'utile che ho stimato con le tue indicazioni?


07/09/2015, 22:03
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Sec me si.

Una domanda sui generis, chi ti ha offerto 100euro a ettaro di affitto?

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08/09/2015, 1:55
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una azienda agricola, impantanata in un piccolo consorzio per la gestione di un impianto di bio gas! io non sono un esperto, come avrai capito, ma non la reputi un offerta sfacciata? ecco perche mi vorrei organizzare per gestire tutto io...


08/09/2015, 8:51
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Sono momenti poco felici per i biogas , parlo per quello che vedo nella mia zona alcuni che non utilizzano reflui a costo zero ma solo insilati hanno chiuso lasciando alcuni cin la bocca amara. Non dici di rifiutare ogni loro offerta ma di valutare attentamente le proposte e considerare attendibili quelle dove si conferirebbero i sottoporti(stocchi di mais, tutoli, paglia di soya) cambio di spargimento di compost gia stabilizzato che nn fermenti ulteriormente.

Considera che in Piemonte Lombardia Emilia Veneto i biogas son arrivati a pagate x terreni pianeggianti irrigui anche oltre 6/700euro a ettaro.... Ma parliamo di tereni con produzioni di biomassa oltre i 1000qli di trinciato

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08/09/2015, 13:17
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Al di là dei profitti, eticamente non condivido coltivare delle piante solo per dopo triturarle per fare corrente elettrica. Secondo me dovrebbero essere solo i scarti a nutrite questi impianti.


08/09/2015, 22:47
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