Messaggi senza risposta | Argomenti attivi Oggi è 25/04/2024, 13:36




Rispondi all’argomento  [ 27 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3  Prossimo
trattamenti a una pergola 
Autore Messaggio

Iscritto il: 31/07/2008, 21:36
Messaggi: 575
Località: Cagliari
Rispondi citando
Ho una pergola di vite nel cortile che, nonostante faccia i trattamenti diverse volte contro l'oidio e la peronospora, si ammala tutti gli anni. Io penso sia dovuto al fatto che la pergola è poco arieggiata perchè circondata da alberi , un mio amico asserisce che faccio pochi trattamenti, e che ad ogni botta di caldo-umido bisogna trattare di nuovo per l'oidio e per la per.

1)Ho letto che la peronospora però, attacca solo dopo la pioggia. é vero?

2)La regola del minimo 10 di temperatura, 10 di lunghezza del tralcio, 10 di piovosità in millimetri per la peronospora è valida, o dipende dal tipo di vite?

3)Personalmente ritengo vere le asserzioni di sopra, penso che la peronospora, come del resto l'oidio, siano malattie che si insediano e che durano da un anno all'altro, anche se successivamente non piove più.

4)Quali varietà reggono di più alle crittogame, reggendo bene il caldo?

Voglio inoltre dire a Francesco, perchè non si risenta, che se non ho mandato il calendario dei trattamenti non è stato per mancanza di disponibilità, ma perchè ho per l'appunto solo una...pergola, e che per giunta non seguo un calendario rigido.
Cordiali saluti.


12/06/2009, 16:59
Profilo
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:45
Messaggi: 6200
Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
Rispondi citando
Ciao lucio,
non ti preoccupare non mi risento, ci mancherebbe altro, ho creato quella discussione per sviluppare l'argomento trattamenti e far vedere le differenze nelle varie parti d'Italia.
Sulla peronospora è stato detto molto, la regola dei tre 10 non è rigida, non devono essere necessariamente 10 mm di pioggia, basta anche un'umidità elevata (che bagni) per 10 ore, naturalmente le piogge favoriscono, il trattare dopo ogni pioggia non è necessario, ma anche qui si devono valutare varie cose, prima di tutte l'intensità della pioggia, secondo i prodotti che stiamo usando per trattare la vigna.
I vitigni sono tanti e potrai trovarne qualcuno meno suscettibile, ma poi molto dipende da clima della zona, si possono scegliere varietà a grappolo spargolo, in cui l'incidenza di malattie fungine a carico del grappolo sono minori, e inoltre si possono scegliere portinnesti che diano poco vigore, così si ha meno vegetazione e di conseguenza un migliore arieggiamento, bisogna anche stare attenti alla concimazione azotata che favorisce lo sviluppo vegetativo, insomma gli accorgimenti possono essere tanti.
Spero di esserti stato di aiuto.
Saluti Francesco

_________________
- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


13/06/2009, 0:14
Profilo

Iscritto il: 31/07/2008, 21:36
Messaggi: 575
Località: Cagliari
Rispondi citando
Ciao, Francesco.
Ti ringrazio per i chiarimenti.
Ma è vero che le malattie funginee possono rimanere latenti sulla pianta per anni e comparire quando la situazione climatica le è favorevole?


13/06/2009, 11:20
Profilo
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:45
Messaggi: 6200
Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
Rispondi citando
Ciao lucio,
certo, ogni fungo ha il suo metodo di conservazione, principalmente le spore, che si possono anche isolare dall'ambiente esterno se vedono che non ci sono le condizioni giuste, e vegetare solo quando le condizioni sono ideali e dare origine alla patologia, per questo le rotazioni brevi hanno poco effetto, bisognerebbe fare rotazioni molto lungo, almeno 5-6 anni per fa si che la patologia non si presenti, questo per le coltivazioni erbacee, in una coltura arborea è impossibile ruotare ogni anno, e quindi spesso troviamo le patologie.
Saluti Francesco

_________________
- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


13/06/2009, 14:51
Profilo
Avatar utente

Iscritto il: 05/04/2009, 13:36
Messaggi: 114
Località: Sassari(SS)
Formazione: Maturità scientifica
Rispondi citando
http://it.wikipedia.org/wiki/Plasmopara_viticola" target="_blank" target="_blank
Buongiorno, infatti le spore della peronospora permangono nella corteccia della vite e nel terreno limitrofo anche in autunno e in inverno per poi generare l’infezione quando si presentano le dovute condizioni climatiche.
Per quanto riguarda l’oidio ho letto che è il vento il principale veicolo per la diffusione delle spore nei ceppi all’inizio della primavera.
Da tempo ho imparato che per contrastare efficacemente queste malattie è fondamentale dare qualche trattamento anche in inverno a base di rame o mancozeb unito a zolfo, da eseguire subito dopo la potatura, quando la vite è ancora a riposo vegetativo.
Tenuto conto che l’anno scorso nella zona dove ho la campagna si è verificata una notevole infezione di peronospora, quest’anno mi hanno consigliato che nel periodo della potatura sarebbe opportuno eliminare dai ceppi la parte più esterna della corteccia, dove ho notato che talvolta si possono vedere palesemente le tracce della muffa che causa la peronospora e poi di bruciarle, non abbandonarle per terra, altrimenti questa operazione servirebbe a poco e dopo questa operazione dare un trattamento per disinfettare la vigna.
Quest’operazione sulla corteccia l’ho effettuata per esperimento solo sull’uva da tavola e sicuramente male non gli ha fatto.
Saluti


13/06/2009, 15:11
Profilo

Iscritto il: 05/01/2010, 18:46
Messaggi: 8
Località: Isola d'Elba
Rispondi citando
Buonasera a tutti...è qui che si parla di pergole?
se si...
Anch'io ho una grossa vecchia pergola di vite (Isola d'Elba) con un ottima struttura legnosa (grande) ma negli ultimi anni mi sembra più spoglio d'estate....meno frasche...meno foglie = meno ombra :!:
Peccato...se fosse in forma coprirebbe...forse 20 mq?
Ogni anno la poto a gennaio - taglio sempre ogni magliolo e ci lascio due o tre butti (gemme).
Poi le do sempre la poltiglia bordolese (rame), la prima volta verso aprile/maggio e poi dopo ogni pioggia estiva.
Lo zolfo non glielo mai dato.
Negli ultimi anni, dicevo, fa meno foglie e alcune diventano gialle e poi seccano.
Le foglie sono più piccole..non diventano belle grandi come prima.

Da questa discussione ho imparato che dopo la potatura, gratto via un po la corteccia sui rami legnosi e poi gli do la poltiglia bordolese d'appertutto per disinfettare in caso di 'funghi/peronospera' che dorme sui tronchi.

Volevo sapere se dovrei dare anche lo zolfo e qualche consiglio sulla potatura che dovrei fare....ora a gennaio?
Spero di avervi dato abbastanza informazione..ok


05/01/2010, 19:17
Profilo

Iscritto il: 05/01/2010, 18:46
Messaggi: 8
Località: Isola d'Elba
Rispondi citando
Non mi fa modificare il messaggio...scusate ancora, volevo precisare:

La potatura la faccio tagliando tutti i rami che partono dalla struttura legnosa (con la corteccia) e ci lascio due/3 gemme ad ognuno.
Aggiungo che le foglie sono anche accartocciate..non belle aperte.
Grazie


05/01/2010, 19:42
Profilo
Avatar utente

Iscritto il: 08/12/2009, 13:37
Messaggi: 3588
Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Rispondi citando
Peronospora e oidio hanno esigenze climatiche diverse, al sud la peronospora normalmente è ciclica e spesso non si manifesta o con sintomatologia molto blanda o larvata. mentre l'oidio normalmente è sempre presente, per questo almeno in sicilia più che il rame si usa lo zolfo, io come primo trattamento uso sempre lo zolfo ramato, che mi copre entrambi le patologie.

per vagabondo: è facile che nella tua pergola sia in atto un deperimento o già ci sia in atto il mal dell'esca.
controlla se ci sono parti cariate(nelle parti basali più vecchie) e se il giallume è concentrato su alcuni tralci, dovresti verificare se tagliandoli ci sono parti brune.


05/01/2010, 21:46
Profilo
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:45
Messaggi: 6200
Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
Rispondi citando
Ciao Vagabondo,
si sono mai verificate infezioni di oidio?
Saluti Francesco

_________________
- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


05/01/2010, 22:59
Profilo

Iscritto il: 05/01/2010, 18:46
Messaggi: 8
Località: Isola d'Elba
Rispondi citando
Marco e Francesco, grazie ad entrambi per le risposte.
Da quest'anno proverò con lo zolfo ramato.
Ho controllato senza trovare marciumi nelle parti più vecchie.
Dopo essermi informato sullo oidio, c'è il sospetto che sia quello il problema: le foglie non si estendono anzi ingialliscono si accartocciano e i grappoli sono ammuffiti.
Quindi deduco che sia dovuto a un fingo..iodio o peronospera o entrambi?
Adesso viene da me un amico che mi porta la macchina fotografica e provo a fare delle foto rilevanti della vite, nello stato in cui è ora..con i tralci spogli non ancora potati...domani posterò le foto...spero che diano un idea.


06/01/2010, 17:08
Profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Rispondi all’argomento   [ 27 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3  Prossimo

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
POWERED_BY
Designed by ST Software.

Traduzione Italiana phpBB.it
phpBB SEO

Informativa Privacy