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resterà qualche razza italiana al 100 % ??!!! 
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Sez. Asini
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ciao
grazie Mario, mi dai anche l'occasione per dire due parole più chiare sulla questione incroci.
Non trovo niente di strano se all'inizio della selezione del maremmano sia stato utilizzato uno stallone come Ussero (classificato come razza Moscati) che era un salernitano allevato dalla famiglia dei Moscati in Maremma o l'utilizzo di Tarquinio il Superbo (classificato come della razza Pugliese del Tavoliere), anche lui con ascendenze salernitane, nella selezione del Murgese, visto che erano soggetti molto affini sul piano sia morfologico che genetico alla razza che si andava selezionando ed il loro impiego era mirato, circoscritto e collocato in una fase iniziale o intermedia della selezione.
Faccio un esempio: qualcuno di voi avrà probabilmente letto qualche mio intervento a proposito del recupero della razza Pugliese del Tavoliere. Questa razza è estinta da circa 30 anni ma il R.A. è ancora esistente presso l'ANA, si hanno notizie precise sui discendenti diretti di uno stallone di questa razza impiegato nella selezione del Murgese, c'è un rapporto dell'allora diregente dell'IRIIP di Foggia che descrive meticolosamente i piani di incrocio perseguiti fino a quell'epoca. E' ovvio che per ripristinare questa razza dopo aver concentrato in una base di selezione Murgese la più alta percentuale di sangue dello stallone Tarquinio il Superbo, si dovrà procedere con degli incroci o all'inserimento in razza di soggetti di altre razze che prima dell'estinzione erano state utilizzate nei piani di miglioramento. Inoltre riguardo alla razza Pugliese del Tavolire gli incroci erano la filosofia su cui si basava la razza, visto che venivano utilizzati regolarmente stalloni Salernitani e Laziali ed in seguito Anglonormanni di seconda generazione su fattrici locali che conservavano una certa affinità con il Murgese. Dopo questa fase sarà obbligatorio procedere solo con gli stalloni e le fattrici ricavate da questi incroci per fissare i caratteri, eliminare i difetti e rendere stabile la trasmissione delle peculiarità. In questo caso è chiaro che gli incroci siano normali e chi acquista un cavallo del genere non si aspetta altro che un ottimo cavallo frutto di incroci finalizzati al recupero ed al miglioramento di una razza estinta e delle sue PECULIARITÀ, così come chi acquista un sella italiano sa che non è frutto di una riproduzione in purezza ma di incroci tesi al raggiungimento di prestazioni sportive di un certo tipo che sono la PECULIARITÀ di questa razza.
Come diceva paolo quando si mettono in pratica piani di "miglioramento" con soggetti provenienti da altre razze si rischia proprio di perdere le PECULIARITÀ della razza e di renderla uguale a tante altre e quindi priva di valore intrinseco, non più capace di rappresentare la storia e le caratterisitche del territori da cui proviene e dei soggetti da cui discende. E la questione della biodiversità si cala perfettamente in questo discorso, se si seguisse la strada dell'omegeneizzazione delle razze equine alla fine avremo solo cavalli Anglo-Arabo-Qualcosa e la perdita di enormi quantità di patrimonio genetico. Tutto questo fa il paio con la macellazione precoce degli animali da carne, il patrimonio genetico dei soggetti macellati prima che possano riprodursi è perso definitivamente... ma questo è un altro discorso...
Scusatemi se spesso tiro in ballo le questioni riguardanti le razze su cui sono più ferrato ma credo sia il modo più sicuro per non dire sciocchezze e per argomentare un discorso su basi di cui ho una certa padronanza.
A rileggerci
Ciao

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Giuseppe Acella


15/10/2009, 13:02
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Giuseppe ciao, ti straquoto e non cerco il favore di nessuno con le prossime parole............
La biodiversità c'entra giustamente come dici tu, MA QUI DELLE VOLTE NEGHIAMO L'EVIDENTE: L'USO ABUSIVO DI STALLONI COSA VIETATA PER LEGGE; il frutto di queste cose deve essere chiamato con il NOME GIUSTO PRODUZIONE COMUNE E CHI VENDE UNA COSA PER UN ALTRA COMPIE UN REATO, e i soggetti non devono finire nel gruppo delle razze locali.
Detto sopra, non sono ottuso da non capire o sapere che gli incroci si fanno e si faranno ecc ecc, ma DEVONO ESSERE TRACCIATI e dare le giuste informazioni all'acquirente.

MI rifaccio a quanto detto da Mario molti si improvvisano allevatori e cercano la strada veloce.
Io scriverò alla nausea non perché professo il verbo ma sperò nei giovani, e l'unico modo per formare i giovani e parlare/scriverle le cose, il silenzio alimenta solo il mal costume e i giochi sporchi.

Comunque ne avremo di argomenti........... il nuovo Bardigiano ecc ecc.

Saluti Paolo


15/10/2009, 13:40
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ciao
dai paolo sotto con il bardigiano :D è giusto che questo forum porti alla luce le stranezze che accadono nei vari settori dell'allevamento.
Trovo assurdo che se un contadino o un appassionato che possiede un cavallo maschio ed una femmina meticcia non possa praticamente farli accoppiare in modo legale per ricavarne qualche puledro da vendere o da crescere per il proprio uso ed in modo del tutto trasparente ed onesto, mentre poi si distruggono i patrimoni genetici di antiche razze in modo più o meno ufficiale e trasparente.
A rileggerci
Ciao

_________________
Giuseppe Acella


15/10/2009, 20:39
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Giuseppe ciao, scrivo due cose per chi non è del settore
1)Monta pubblica: luogo dove sono presenti stalloni di enti regionali/statali concessi in uso o sono presenti stalloni privati, in entrambi i casi i stalloni sono controllati sotto ogni aspetto, luogo dove viene rilasciato il bollettone monta, ovviamente ci sono delle norme da rispettare anche per i locali e tenuta stallone/i
2) Monta privata: stalloni presenti in azienda (quindi privati) verificati solo una due volte l'anno e questi stalloni possono servire solo le fattrici private dell'azienda.
Tutti gli accopiamenti diversi sono illeciti.
Esempio: io ho una fattrice un mio amico uno stallone l'accoppiamento è vietato ecc ecc

Per il Bardigiano che dire attendiamo...... anche se è noto l'apporto di sangue arabo attraverso un solo stallone.

Saluti Paolo


16/10/2009, 0:48
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ciao
paolo io della normativa non condivido un solo aspetto, cioè, il fatto che io se posseggo un maschio ed una femmina meticci, provvisti di regolare passaporto, in regola da un punto di vista sanitario, debba essere costretto a tenerli in recinti separati, perchè, se si dovessero accoppiare liberamente io senza aver fatto nulla avrei tragredito la legge, pur non avendo arrecato danno a nessuno, tanto meno ai miei eventuali due cavalli che al contrario avrebbero solo vissuto in modo naturale, alimentandosi e riproducendosi. Se invece posseggo dei cani posso farli accoppiare come voglio tanto poi al limite li abbandonerò da qualche parte con tutti problemi connessi.
Ovviamente la questione è totalmente diversa per le razze selezionate dove è giusto che tutto sia controllato e certificato per evitare gli imbrogli e le truffe oltre che alla vanificazione della selezione.
Spero di aver reso l'idea.
A rileggerci
ciao

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Giuseppe Acella


17/10/2009, 13:13
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Giuseppe ciao, dobbiamo considerare una cosa la normativa è antecedente all'istituzione dell' anagrafe equina, quindi l'unico modo per avere certezze era il vietare, (ricordando che prima delle lamentele animaliste era prevista la castrazione per i soggetti maschi non destinati al servizio stalloneria), ovvio fatta la legge trovato l'inganno, ma l'inganno non è legale......
Poi per l'esempio tuo posso essere d'accordo, ma se vendi il tuo cavallo sai come viene usato???

Inoltre io attendo con anzia l'entrata in vigore delle nuove norme Europee che vietano anche la macellazione per soggetti ignoti........
Anzi di mio farei anche dei controlli a tappeto su tutti i stalloni delle razze tipiche per determinare con certezza il DNA... paterno e materno, e se non riconducibile a razze tipiche castrazione e denuncia ecc ecc.......
Tutto è perfettibile partendo sempre dalla buona fede.
Saluti Paolo


17/10/2009, 15:17
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