buonasera,

sono proprietario di un terreno che ha dato a titolo gratuito ad un coltivatore diretto l'uso dello stesso per coltivare. il terreno è sottoposto a vincolo idrogeologico in quanto a meno di 150 metri dal fiume, precisamente 140m. il CD ha posato una serra in PVC lunga 60m x 5m senza alcuna autorizzazione e senza opere murarie.
il comune ha inviato al CD e a me proprietario del terreno un'ordinanza di demolizione e ripristino del suolo in base all'art 146 legge 42/2004 con conseguente procedimento penale. il nostro avvocato ha risposto a tale istanza asserendo che la stessa legge specifica che non è necessaria alcuna autorizzazione per una serra fissata nel terreno ma il tecnico comunale ha risposto ordinando la demolizione entro 90 giorni con possibilità di ricorso al Tar.
in comune ci hanno assicurato che se avessimo fatto domanda per la posa della serra non ci sarebbero stati ostacoli.
secondo voi è mai possibile che non ci sia la possibilità di sanare la situazione senza arrivare ad una demolizione? qualcuno sa quanto tempo ci vuole a smontare e montare una serra di 60m?

Grazie
Francesco

Buongiorno Francesco,
sarebbe opportuno conoscere la località dove ricade la serra e se l’ordinanza fa anche riferimenti a normative locali e regionali.

Comunque, in ordine al vincolo idrogeologico l’art. 149 della legge 42/2004 specifica che non sono soggetti ad autorizzazione paesaggistica gli “interventi inerenti l’esercizio dell’attività agro-silvo-pastorale che non comportino alterazione permanente dello stato dei luoghi con costruzioni edilizie ed altre opere civili, e sempre che si tratti di attività ed opere che non alterino l’assetto idrogeologico del territorio”.

In merito alle norme urbanistiche, in genere, salvo diverse prescrizioni normative locali, la realizzazione di serre può essere sottratta all’ordinario regime edilizio e non necessita del preventivo di rilascio del permesso di costruire ma solo nel caso in cui il sistema adottato per la protezione delle colture sia precario e non preveda metodi stabili di ancoraggio al suolo.

Diversamente, la realizzazione di serre destinate a far fronte ad esigenze continuative, stabilmente fissate al suolo, e che comunque alterano in modo duraturo l’assetto urbanistico, è soggetta ad autorizzazione in base alla normativa edilizia in atto nel luogo interessato.

Infatti, la serra, stabilmente ubicata sul territorio, con destinazione a una utilizzazione permanente e non momentanea o precaria, è sicuramente un manufatto incidente sull’assetto del territorio e quindi soggetto all’obbligo di conseguimento del titolo edilizio e delle autorizzazioni previste dalla legge 42/2004.

Senza una perfetta e diretta conoscenza della situazione è difficile capire quale sia l’effettiva situazione, nella risposta al comune sarebbe stato opportuno collegare la nota del vostro legale ad una perizia tecnico-descrittiva redatta da un tecnico abilitato che possa confermare la non assoggettabilità prevista dall’art. 149 succitato.

E' possibile chiedere il permesso "in sanatoria", qualora gli interventi abusivi siano comunque conformi alle norme edilizie e ai regolamenti locali ma prima bisogna che ciò sia sancito e confermato.

Per i tempi di smontaggio e rimontaggio della serra chi può saperlo meglio di chi l’ha costruita o fatta costruire?

Saluti, Gianni

P.S.: Se ti può essere utile, ti allego un parere del 2013 delle Regione Piemonte http://www.regione.piemonte.it/territor ... ionale.pdf

Ma non solo.
Sarebbe opportuno anche comprendere come la serra è stata edificata

la serra è una comune serra ad arco con telo in pvc, e l'arco di metallo è direttamente piantato nel terreno, senza cemento né altri tipi di ancoraggio.

allora non credo