Buongiorno,
affitto da più di 10 anni un terreno su cui, a mie spese, ho impiantato un vigneto.
Era un seminativo, precedentemente e storicamente.
Per cui i costi, a mio carico, comprendono:barbatelle, pali, fili e diritti di impianto.
I proprietari del fondo vogliono vendere il terreno, ma non al sottoscritto.
Ho ancora alcuni anni di affitto, 2 per la precisione.

Volevo capire questo: nel caso scada l'affitto ed io non riesca a comprarlo, che valore ha il fatto che tutto il SOPRASSUOLO sia di mia proprietà?
Che valore avrebbe il terreno in questione, senza il soprassuolo?
Come posso, legalmente, far valere i miei diritti?

grazie,
giorgio

Salve Giorgio,
per rispondere è necessario sapere se le modifiche che hai apportato sono state, anticipatamente, comunicate e autorizzate dal proprietario e se sono state eseguite nel rispetto dei programmi regionali di sviluppo o, in assenza, delle vocazioni colturali della zona in cui è ubicato il fondo (artt. 16 e 17 della legge n. 203 del 1982).

Per l'acquisto del fondo ha diritto di prelazione l'affittuario coltivatore diretto secondo quanto stabilito dagli artt. 8 e 31 della legge 26 maggio 1965, n. 590.

Saluti, Gianni

No, attualmente non ho apportato nessuna modifica ( se per modifica intende, ad esempio, l'estirpo ).
Da quando ho fatto, nel 2007, l'impianto, le uniche modifiche sono state delle migliorie.
L'impianto è a norma, seconda le varie disposizioni di legge, e lo stesso contratto di affitto è registrato.

La questione non si pone, per me, sul "diritto di prelazione", in quanto non sono, attualmente in possesso delle risorse finanziarie per procedere all'acquisto del fondo.

Di conseguenza, voglio capire come fare valere LEGALMENTE il fatto che tutto ciò che è SOPRASSUOLO (pali, barbatelle, e, soprattutto i DIRITTI DI IMPIANTO - ora AUTORIZZAZIONI - ) sia di mia proprietà. Di conseguenza, poterli trasferire su di un altro fondo di mia proprietà.

E' chiaro che se chiedessi al proprietario di estirpare il vigneto la sua risposta sarebbe negativa perchè:
- il valore del fondo è maggiore oggi, rispetto al 2007, in quanto vi è un vigneto
- il vigneto è in piena produzione
- il valore di mercato oggi, per i vigneti, è decisamente molto importante

( mi corregga se sbaglio, ma non ci sono delle modifiche sulle leggi per gli affitti per cui l'affittuario non debba comunicare al proprietario del suolo le varie modifiche effettuate? )

grazie per l'attenzione
gc

Forse non ho capito:
ma se era seminativo e durante l'affitto hai impiantato il vigneto le modifiche ci sono.

In ogni caso, secondo il mio parere, scaduto l'affitto il vigneto resta di proprietà del proprietario del terreno.

Ti consiglio, prima di intraprendere qualunque iniziativa di sentire direttamente un legale, carte alla mano.
Nel forum possiamo dare opinioni più o meno corrette ma sempre basate su pochi elementi.

Saluti, Gianni

Nel contratto di affitto, il proprietario del fondo consente l'impianto del vigneto.

Nella ricerca effettuata, sia nel campo del Diritto che nel campo dell' Estimo, è palese la differenziazione tra la proprietà del suolo e la proprietà del soprassuolo.
Per cui è mio interesse capire come poter agire nel rispetto della Legge, in quanto tutto ciò che è SOPRASSUOLO è di mia proprietà.

Grazie,
attendo comunque esperienze e riflessioni da altre persone

gc

[quote="giorgiocava0072"]Nel contratto di affitto, il proprietario del fondo consente l'impianto del vigneto.
Nella ricerca effettuata, sia nel campo del Diritto che nel campo dell' Estimo, è palese la differenziazione tra la proprietà del suolo e la proprietà del soprassuolo.
Per cui è mio interesse capire come poter agire nel rispetto della Legge, in quanto tutto ciò che è SOPRASSUOLO è di mia proprietà.


La parte evidenziata in rosso é proprio quello che si voleva sapere.
A mio avviso, cercherò riscontro nel codice civile, poiché hai modificato migliorando il fondo, ti spetta di percepire il valore della miglioria.
Se il fondo a seminativo (non so da che zona scrivi) vale (ad esempio) 15 euro al mq ed il vigneto ne vale 40 a te spetta la differenza, o quasi, di valore aggiunto.
Certamente, come dice Gianni, devi rivolgerti ad un avvocato per le conferme e la strategia da seguire per questo caso.
Saluti

nel contratto d'affitto per l'impianto di arboreti, vigneti viene solitamente indicato se al termine del contratto l'affittuario deve restituire il fondo come gli è stato dato (ovvero devi estirpare e tornare il terreno nudo, in questo caso porti con te i diritti di impianto e puoi piantare su altri terreni) oppure se viene lasciato il soprassuolo (che verrà indennizzato dal proprietario del fondo)



il contratto rimane valido
può essere che i nuovi proprietari ti facciano un nuovo contratto fra 2 anni

fatto sta che la proprietà del soprassuolo è tua

domani o alla scadenza del contratto potresti anche decidere di radere al suolo la vigna e nessuno potrebbe dire nulla
questo gioca a tuo vantaggio

Siamo in zona Prosecco Docg, per cui può capire, penso, che la differenza tra il seminativo ed il vigneto non è 25, come nell'esempio da Lei fatto, ma almeno 250..........
Io non voglio percepire nessun valore dalla miglioria apportata, voglio solo rivendicare che le autorizzazioni per l'impianto ( gli ex diritti ) sono di mia proprietà e non del proprietario del fondo. Che senza di quelli, il terreno o vigneto, ha valore praticamente zero.
Soprattutto, non voglio perdere ciò che è di mio diritto e di conseguenza poterli trasferire su di un altro fondo di mia proprietà, LEGALMENTE.

grazie,
gc

Il contratto in questione ha subito una variazione nel tempo.
La prima stesura prevedeva affitto di 10 anni ed al termine l'estirpo, come Lei scrive.
Nel prolungamento che viene fatto, quindi un secondo contratto - quello attuale - questi due punti da Lei citati non vengono riportati nel contratto.