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norme del PRP Abruzzo (Piano Regionale Paesistico) 
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Buonasera a tutti, secondo voi come posso ottenere chiarimenti su alcune norme del PRP Abruzzo (Piano Regionale Paesistico)?
Sono dubbi di questo genere:
Su terreni agricoli catastalmente qualificati come seminativi rientranti nelle zone A1 e A2 del PRP Abruzzo:
1. Che si intende esattamente per "interventi volti a migliorare l’efficienza dell’unità produttiva"? Mi sembra un po' vaga questa definizione. Cosa ci rientra e cosa no? Stiamo parlando di cose tipo concimazione, trattamenti fitosanitari, ... o altro?
2. Nella voce "interventi atti a rendere maggiormente funzionale l'uso agricolo del suolo (irrigazione, strade interpoderali, impianti di elettrificazione)" con irrigazione si intende solo il sistema di tubi e pompa o sono compresi anche pozzi e cisterne? È quindi ammessa la realizzazione di cisterne interrate o non per la raccolta dell'acqua piovana o di pozzi?
3. Se a causa dell'abbandono sul terreno sono cresciute piante spontanee che ne limitano l'utilizzo agricolo, è consentito togliere cespugli o alberi in eccesso per far spazio alle coltivazioni?
4. È possibile cambiare il tipo di coltivazione presente? (anche ad esempio riportare a seminativo o frutteto un terreno che è stato trasformato in bosco ceduo o altro)
5. Vi sono vincoli sul tipo di coltivazioni possibili? Nello specifico siccome vorrei provare a coltivare piccoli frutti, è un problema se alcune specie o varietà non sono tipiche della flora e della tradizione locale? (non essendo specificato nel PRP presumo non sia un problema, ma volevo togliermi il dubbio)
6. Quanto ad un eventuale contrasto con il regolamento edilizio comunale, se ho capito bene quest'ultimo prevale se era già in vigore all'approvazione del PRP e limitatamente alle zone A, B, C, D, F (ma del PRG comunale giusto?). Quindi se il PRP non consente di costruire su un certo terreno, mentre il PRG del comune per tali zone prevedeva già la possibilità di farlo a certe condizioni, allora è ancora possibile, giusto? Invece non è possibile costruire nulla su un terreno che ricade in zona E (agricola) del PRG se rientra in zona A1 del PRP, mentre in zona E del PRG che rientra in A2 del PRP solo manufatti ad uso deposito, magazzino, … ma non residenza del contadino, con gli indici di fabbricabilità, lotto minimo ecc stabiliti dal PRG. È tutto corretto?
7. Se ho capito bene in tutte le zone quindi anche in zona A1 è possibile recuperare vecchi fabbricati compresa demolizione e ricostruzione secondo la L.R. 18/83, art. 30 lett. a), b), c), d), e). Tali manufatti possono avere uso sia di deposito/magazzino sia abitativo per il coltivatore del fondo?
8. È consentita l'installazione di piccolo impianto fotovoltaico e/o microeolico per il fabbisogno personale?
9. Quanto alla realizzazione di eventuali recinzioni non mi pare di aver letto nulla, perciò immagino che al massimo bisogna verificare se c'è qualche limitazione nel regolamento edilizio comunale.
10. E se il terreno rientrasse in zona definita boschiva ai sensi del DLgs n. 42/04 art. 142 comma 1 lettera g? Temo che in questo caso la situazione sia anche peggiore, perché se ci sono alberi da togliere è un po' una rogna ottenere l'autorizzazione, o sbaglio?
Probabilmente alcune domande sono da geometra e altre più da agronomo, che dite?
Scusate la mia ignoranza in materia e il poema, mi sa che ho messo troppa carne al fuoco, ne ho collezionati un bel po' di dubbi :mrgreen:
Grazie a tutti per l'attenzione e le eventuali risposte
Mary


12/12/2017, 21:39
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Ragazzi domanda breve e sintetica....é molto più lunga di una tematica per un esame di Stato...dove offrono cinque ore per lo svolgimento. :D
Forse con gli addetti ai lavori di Comune e Regione ottieni subito dei chiarimenti concreti.....senza offesa. Ciao

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15/12/2017, 7:24
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Sì, scusa, hai ragione


15/12/2017, 13:33
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Secondo voi però, ci sono possibilità di ripristinare almeno in parte un seminativo allo scopo di coltivare ad es piccoli frutti su un terreno considerando le seguenti informazioni?
Se i database sono aggiornati, al catasto il terreno dovrebbe essere ancora qualificato in parte come seminativo e in parte come seminativo arborato.
La destinazione urbanistica è zona E1 agro, mentre secondo il PRP Abruzzo ricade in zona A1 (conservazione integrale), boscata ai sensi del DLgs n. 42/04 art. 142 comma 1 lettera g.
Il proprietario pare che abbia fatto crescere degli alberi (non so se spontanei o piantati appositamente) che usa (o ha usato) come bosco ceduo.
Se pensate che non ci siano speranze non ci sto a perdere tempo più di tanto a pensare a quel terreno.

Grazie e scusate ancora il disturbo
Buona serata a tutti
Mary


15/12/2017, 19:14
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Il terreno ti serve ripristinarlo nella classificazione o nella coltura reale?
Non é ancora tuo e vorresti comprarlo?
Ciao

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15/12/2017, 21:58
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Bepi ha scritto:
Il terreno ti serve ripristinarlo nella classificazione o nella coltura reale?
Non é ancora tuo e vorresti comprarlo?
Ciao


Non è ancora mio, devo valutare la possibilità di poter togliere almeno in parte gli alberi per far posto ai piccoli frutti (quindi ripristinare il seminativo arborato) per capire se vale la pena comprarlo o se è meglio lasciar perdere.
Temo però che sia impossibile o quasi ottenere un'autorizzazione del genere considerando i vincoli, quindi ho l'impressione che è meglio vederne un altro.
Grazie dell'attenzione
Ciao
Mary


16/12/2017, 14:00
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Per una risposta d'indirizzo, ti scriverò un messaggio privato (MP).
Ciao

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17/12/2017, 9:57
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Grazie comunque
Ciao
Mary


17/12/2017, 10:34
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ma80 ha scritto:
Buonasera a tutti, secondo voi come posso ottenere chiarimenti su alcune norme del PRP Abruzzo (Piano Regionale Paesistico)?
Sono dubbi di questo genere:
Su terreni agricoli catastalmente qualificati come seminativi rientranti nelle zone A1 e A2 del PRP Abruzzo:
1. Che si intende esattamente per "interventi volti a migliorare l’efficienza dell’unità produttiva"? Mi sembra un po' vaga questa definizione. Cosa ci rientra e cosa no? Stiamo parlando di cose tipo concimazione, trattamenti fitosanitari, ... o altro?
2. Nella voce "interventi atti a rendere maggiormente funzionale l'uso agricolo del suolo (irrigazione, strade interpoderali, impianti di elettrificazione)" con irrigazione si intende solo il sistema di tubi e pompa o sono compresi anche pozzi e cisterne? È quindi ammessa la realizzazione di cisterne interrate o non per la raccolta dell'acqua piovana o di pozzi?
3. Se a causa dell'abbandono sul terreno sono cresciute piante spontanee che ne limitano l'utilizzo agricolo, è consentito togliere cespugli o alberi in eccesso per far spazio alle coltivazioni?
4. È possibile cambiare il tipo di coltivazione presente? (anche ad esempio riportare a seminativo o frutteto un terreno che è stato trasformato in bosco ceduo o altro)
5. Vi sono vincoli sul tipo di coltivazioni possibili? Nello specifico siccome vorrei provare a coltivare piccoli frutti, è un problema se alcune specie o varietà non sono tipiche della flora e della tradizione locale? (non essendo specificato nel PRP presumo non sia un problema, ma volevo togliermi il dubbio)
6. Quanto ad un eventuale contrasto con il regolamento edilizio comunale, se ho capito bene quest'ultimo prevale se era già in vigore all'approvazione del PRP e limitatamente alle zone A, B, C, D, F (ma del PRG comunale giusto?). Quindi se il PRP non consente di costruire su un certo terreno, mentre il PRG del comune per tali zone prevedeva già la possibilità di farlo a certe condizioni, allora è ancora possibile, giusto? Invece non è possibile costruire nulla su un terreno che ricade in zona E (agricola) del PRG se rientra in zona A1 del PRP, mentre in zona E del PRG che rientra in A2 del PRP solo manufatti ad uso deposito, magazzino, … ma non residenza del contadino, con gli indici di fabbricabilità, lotto minimo ecc stabiliti dal PRG. È tutto corretto?
7. Se ho capito bene in tutte le zone quindi anche in zona A1 è possibile recuperare vecchi fabbricati compresa demolizione e ricostruzione secondo la L.R. 18/83, art. 30 lett. a), b), c), d), e). Tali manufatti possono avere uso sia di deposito/magazzino sia abitativo per il coltivatore del fondo?
8. È consentita l'installazione di piccolo impianto fotovoltaico e/o microeolico per il fabbisogno personale?
9. Quanto alla realizzazione di eventuali recinzioni non mi pare di aver letto nulla, perciò immagino che al massimo bisogna verificare se c'è qualche limitazione nel regolamento edilizio comunale.
10. E se il terreno rientrasse in zona definita boschiva ai sensi del DLgs n. 42/04 art. 142 comma 1 lettera g? Temo che in questo caso la situazione sia anche peggiore, perché se ci sono alberi da togliere è un po' una rogna ottenere l'autorizzazione, o sbaglio?
Probabilmente alcune domande sono da geometra e altre più da agronomo, che dite?
Scusate la mia ignoranza in materia e il poema, mi sa che ho messo troppa carne al fuoco, ne ho collezionati un bel po' di dubbi :mrgreen:
Grazie a tutti per l'attenzione e le eventuali risposte
Mary


Risposte:
1) il miglioramento dell'efficienza produttiva consiste nell'eliminazione di tutti quegli ostacoli (piante, arbusti, ecc...) che non consentono una perfetta gestione dell'appezzamento
2) è ammessa la realizzazione di pozzi e cisterne per la raccolta di acqua piovana
3) sì
4) sì
5) no, nessuna limitazione
6) corretto
7) sì si tratta di ristrutturazione anche in caso di demolizione e ricostruzione anche con volumi e prospetti diversi
8) sì integrato nei fabbricati
9) le recinzioni senza basamento in c.a. son libere, quelle con basamento (cordolo) in c.a. devono essere autorizzate
10) bisogna verificare con l'assistenza dei carabinieri forestali che devono approvare l'abbattimento

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L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione. (O. Wilde)


04/01/2018, 23:50
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studiozenobi ha scritto:
ma80 ha scritto:
Buonasera a tutti, secondo voi come posso ottenere chiarimenti su alcune norme del PRP Abruzzo (Piano Regionale Paesistico)?
Sono dubbi di questo genere:
Su terreni agricoli catastalmente qualificati come seminativi rientranti nelle zone A1 e A2 del PRP Abruzzo:
...
10. E se il terreno rientrasse in zona definita boschiva ai sensi del DLgs n. 42/04 art. 142 comma 1 lettera g? Temo che in questo caso la situazione sia anche peggiore, perché se ci sono alberi da togliere è un po' una rogna ottenere l'autorizzazione, o sbaglio?
...
Mary


Risposte:
...
10) bisogna verificare con l'assistenza dei carabinieri forestali che devono approvare l'abbattimento


Ciao, buongiorno, grazie delle info
Stavo rianalizzando il tutto e volevo chiedere un chiarimento.
Dalla risposta al punto 10 deduco che un bosco ceduo, anche se rientra in zona definita boschiva ai sensi del DLgs n. 42/04 art. 142 comma 1 lettera g, non ha gli stessi vincoli giuridici di un bosco diciamo "normale" (spontaneo o rimboschimento che sia) e non rientra nella superficie alberata che per legge si è obbligati a mantenere. Quindi la possibilità di ottenere il permesso di estirpare in tutto o in parte gli alberi e cambiare coltura dipende dalle caratteristiche specifiche del terreno (es. l'assetto idrogeologico).
È corretto? Ho capito bene?
Grazie ancora
Buona domenica
Mary


14/01/2018, 13:30
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