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Iscritto il: 09/12/2012, 15:36
Messaggi: 11
Località: Sardegna (SS)
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Vorrei inizire una piccola attivita agricola secondaria, Sono un lavoratore dipendente e pago gia' l'INPS. Vorrei aprire una Partita IVA per vendere direttaente i miei prodotti. Posse essere esonerato dal pagamento dell'INPS ?

Grazie


10/12/2012, 15:49
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Iscritto il: 04/06/2012, 22:47
Messaggi: 92
Località: Ancona
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Ciao, non so rispondere alla tua domanda, ma vorrei farti rifletter su ciò che vuoi fare.

Aprire una partita iva nel nostro paese è a mio veder un autentico suicidio e te lo dice uno che ce l'ha avuta per decenni dopo esser stato dipendente statale.
hai fatto bene i tuoi conti? La normativa attuale di fatto non ti costringere ad aver un commercialista, ma in pratica non ne potrai fare a meno, dato che le normative sono VOLUTAMENTE fatte per far si che chi lavora non possa in proprio gestire la sua contabilità.
Ammesso anche che tu non debba pagare l'inps per essere già dipendente, quanto pensi di guadagnare con la nuova attività? riuscirai a pagare le spese del commercialista? e tutti gli stress che sempre pervengono da una attività privata? e l'inail l'hai considerata, se necessaria x ciò che vuoi fare??
Ancora un aspetto di questa faccenda: non conosco il regime iva per l'agricoltura e non so se questo settore rientra negli studi di settore, informati. Se dovessi rientrarci, però, ricorda che tu dovrai dichiarare quanto il fisco riterrà essere dovuto, e non quanto avrai effettivamente guadagnato/incassato, perchè se tale cifra fosse diversa da quanto ti verrà "imposto" sarai considerato un evasore, un ladro. Credimi, da dipendente non è facile comprendere tutto ciò, ma è così.

Forse ti sembrerò cinico, ma l'unico vantaggio ad aprire una partita iva è il poter comprendere direttamente sulla tua pelle ciò che tale situazione significa: un capestro, o se preferisci una forca.

Un suggerimento da grande amico: o vai all'estero o qui da noi tienti lontano dalla partita iva per quanto ti sarà possibile, come si trattase di un cancro, almeno finchè ci saranno le situazioni attuali.

Se non fosse così non saremmo nelle condizioni in cui ci troviamo.... comunque AUGURI!!!


13/12/2012, 23:41
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Iscritto il: 09/12/2012, 15:36
Messaggi: 11
Località: Sardegna (SS)
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Grazie, del suggerimento. Vorrei analizare personalmente quali sono i costi e le tasse che dovro' pagare per questa piccola attivita agricola che produce veramente poco reddito. Ho letto che fino a 7000 euro annui non e' molto oneroso. Faccio agricoltura per passione, come attivita secondaria. La mia attivata' principale e' un'altra e mi basta per vivere. Non voglio cambiare mestiere.


16/12/2012, 7:28
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Sez. Aspetti Legali in Agricoltura
Sez. Aspetti Legali in Agricoltura

Iscritto il: 22/05/2008, 15:13
Messaggi: 1149
Località: Roma
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caro utente del forum,
allora andiamo per ordine. In primo luogo, il collega che mi ha preceduto ha ragione. In Italia i lavoratori autonomi sono tartassati. Non hai idea di quante corbellerie lo Stato, gli enti locali si inventano fosse solo per regolarizzare la propria situazione contabile, previdenziale ecc ecc
In secondo luogo, dovresti capire la compatibilità professionale e deontologica. Voglio dire fra il lavoro che già fai e quello che penseresti di fare...

_________________
avv. Ivano Cimatti


16/12/2012, 16:07
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Iscritto il: 15/11/2012, 18:46
Messaggi: 622
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Se lo fai per passione puoi cimentarti in lavorazioni private senza vendere niente, avere partita iva significa avere numerosi fastidi da gestire e se è per un attività semi hobbystica non conviene.Poi comunque una volta che l'hai aperta devi avere la sicurezza di vendere, nelle attività nuove non è sempre facile avere un volume di vendita adeguato da subito,potrebbe passare un po di tempo.Insomma se hai già un lavoro che ti basta secondo me non vale la pena prendersi ulteriori fastidi.


16/12/2012, 19:25
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Iscritto il: 15/12/2012, 23:07
Messaggi: 6
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Ciao, sono sempre quello che già ti ha risposto, max100, ma ho dovuto cambiare nick per problemi tecnici che puoi leggere qui
problemi-con-il-forumdiagraria-org-f51/offro-un-euro-all-anno-per-un-forum-piu-funzionale-t57386.html

Cita:
Vorrei analizare personalmente quali sono i costi e le tasse che dovro' pagare per questa piccola attivita agricola che produce veramente poco reddito. Ho letto che fino a 7000 euro annui non e' molto oneroso.

Attenzione: quel poco che percepirai dall'agricoltura, non andrà tassato a parte, ma verrà aggiunto al tuo reddito e tu pagherai sul cumulo dei 2 redditi.

A prescindere da questo, valuta, è solo un esempio, un aspetto che chi non ha mai provato a lavorare in proprio di solito non considera: le scadenze.
Presentare una dichiarazione in ritardo sono dolori e tu non puoi presentarla da solo, ma devi portare i documenti al commercialista che prepara il tutto e poi la consegna; talvolta c'è da andare a firmare prima della consegna, quindi tu devi prendere un appuntamento col tuo commercialista per portare i documenti, lui li analizza e come spesso accade non comprende perchè questo e perchè quello, ti cerca per spiegazioni e non ti trova, tu lo cerchi e lui (o lei) è impegnato, devi richiamare, oppure può capitarti uno di quelli che se per errore ha ricevuto da te un biglietto del cinema ti inserisce anche quello come spesa quando ciò non è dovuto e poi sono fatti tuoi, perchè ti dirà che glielo hai portato tu. Poi devi andare a prendere i documenti per i pagamenti (altro appuntamento e code nel suo ufficio perchè quel giorno altra gente come te deve ritirare le stesse cose) o portargli i soldi per pagarli lui con la speranza che non se li freghi come accaduto spesso.
Poi c'è un altro aspetto da valutare e che appare evidente solo quando ci cadi dentro: sicuro del fatto di essere assistito dal commercialista, tu aspetti sue informazioni per fare o per pagare. Diciamo che alla fine tu non abbia fatto qualcosa per non esserne stato informato -capita spesso- e ti arriva una sanzione. Tu credi che il tuo commercialista sarà tanto retto da riconoscere il suo errore o non ti sentirai dire che è colpa tua? E come dimostri il contrario?
Il fisco, ricorda bene, comerrcialista o meno che tu paghi, conosce te e solo te, e tu paghi per errori tuoi e del commercialista. Certo, i più onesti hanno un'assicurazione, ma sono restii ad usarla perchè poi si sa che aumenta loro il premio

Per ultimo solo un esempio, una situazione reale che contribuisce come tante altre a rendere impossibile il lavoro di tutti noi: il 16 di agosto, pieno periodo di ferie, c'è la scadenza di un pagamento, non ricordo cosa, a cui debbono adempiere anche i lavoratori stagionali che in quel periodo non hanno neanche tempo per dormire (pensa ad uno che lavora al mare, se non lavora in quei giorni quando lavora? può in quei giorni preoccuparsi di pagare le tasse?).
Non sarebbe più logico che tale scadenza per gli stagionali estivi potesse essere spostata a due mesi dopo quando un disgraziato ha tempo di organizzarsi? Ma di ciò al fisco non frega proprio niente..... ed il tuo commercialista in quei giorni sarà disponibile? Molti lo sono , ma molti no, quindi si prepara tutto prima, in fretta e furia poi tutti in ferie con la speranza che il tutto si stato fatto a dovere, perchè per ogni ripensamento non c'è più tempo. Questi sono solo esempi.

Lo capisco, tutto ciò ti sembra fantasia, ma hai mai saputo, ad esempio, che sino a neanche 20 anni una ditta qualsiasi che lavorasse con uno o più frigoriferi doveva pagare per ognuno di essi ben 120.000 lire all'anno? E guai a ritardare...... Chiedilo al tuo macellaio o farmacista (hanno il frigo per certi medicinali)

Penso tu non lo sapessi e forse ti sembra assurdo, hai ragione, ma fare impresa in Italia è così, ti imbatti TUTTI I GIORNI in qualche nuovo trabocchetto fatto apposta per farti cadere e meritare una sanzione.

Dammi ascolto, lascia stare la partita iva se non ci sono dietro molti, molti soldi per davvero; è triste, ma siamo in queste condizioni e per questo c'è un detto famoso che forse non hai conosciuto, dice così, più o meno: mettiti in proprio e dal giorno successivo il tuo deratano diventerà il tiro a bersaglio di tutte le istituzioni - che poi hanno sempre ragione-


16/12/2012, 21:00
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Iscritto il: 15/11/2012, 18:46
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Beh ma quello che dici tu succede quando ti affidi ad un commercialista che ci dà molto là e molto poco organizzato professionalmente, noi non abbiamo mai avuto questo genere di problemi e mai preso sanzioni in anni di attività, il commercialista ci ha sempre assistito in toto.


16/12/2012, 21:18
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Iscritto il: 15/12/2012, 23:07
Messaggi: 6
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Si vede che non è dei peggio, ma prova un po' a girare e chieder ad altri; per mia esperienza non conosco persone troppo grate a questa categoria.

C'è poi un altro aspetto: doversi servire di un commercialista per il fatto che tu da solo non hai neanche la possibilità di affronatre le situazioni, tanto sono complesse e ben orchestrate per farti cadere in tutti i modi, a mio avviso è già un gran sopruso, oltre al fatto che nessuna norma o legge difende i'imprenditore da eventuale stupidaggini del commercialista stesso; in caso di problemi il tutto si risolve in una contesa civile, dicasi avvocati e tribunali.

Mi è stato detto, ma non ho verificato, che in Spagna l'imprenditore presenta i suoi documenti all'ufficio finanze che fatti i conti ti indica cosa pagare. Se vero mi sembra un sistema molto più onesto; chi lavora non può avere come socio, oltre lo stato, anche il commercialista


16/12/2012, 23:34
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Iscritto il: 09/12/2012, 15:36
Messaggi: 11
Località: Sardegna (SS)
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Amici,
grazie per i vostri suggerimenti.
Pero' vorrei chiarire; conosco bene tutti i problemi legati all'attivita' in proprio, mia moglie ha avuto un'attivita commerciale e so bene cosa tutto questo comporta.
Non ho neppure intenzione di lasciare il mio lavoro dipendente che mi va benissimo, non c'e nessuna compatibilita tra il mio attuale lavoro e quello che vorrei fare in agricoltura.

Ho una 20na di ettari di terreno ereditato, per lo piu boschivo, sassoso e di scarso interesse agricolo (dal punto di vista puramente commerciale).
Siccome ho abbastanza tempo libero e una grande passione per la campagna ho iniziato da qualche anno a occuparmi di agricoltura in genere, in particolare a settori che posso svolgere nella mia proprieta': Apicoltura (ho qualche arnia), Qualche animale allo stato brado, piante aromatiche, una piccola vigna e altre piccole attivita che posso gestire bene nel tempo libero e con l'aiuto della famiglia. Quello poco che produco lo uso io o lo regalo agli amici.
Ora, con le attuali leggi Italiane non e' possibile fare nulla (neppure per Hobby!)
Esempio: Non si possono avere piu di 5 galline, non si puo macellare un maiale (senza spendere il doppio del suo valore per pagare i balzelli vari), non si puo' avere piu di 1000 m2 di vigna senza quote regionali, ecc. ecc.

La mia intenzione, non e' : "Avere per forza una partita IVA" ma:

- Poter esercitare una attivita agricola professionale secondaria,
- Vendere i miei prodotti direttamente (filiera corta)
- Ripagarmi almeno le spese e iniziare una piccola attivita per integrare una futura pensione (se la daranno ancora !)

Il tutto rispettando regole e leggi vigenti (visto che non lo posso fare solo per passione)

Quindi, mi chiedevo se devo pagare l'INPS (credo oltre 2000 euro/annui). Leggendo qua e la in rete, pare che non sia necessario e ci sono tante possibili soluzioni, altri personalmente mi dicono cose diverse. Insomma sono un po confuso
Per avere questi chiarimenti ho postato il mio quesito.

Grazie


17/12/2012, 15:22
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Iscritto il: 15/11/2012, 18:46
Messaggi: 622
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Io non ho mai sentito questa cosa che bisogna regolarizzarsi per lavorare in campagna a scopo hobbistico,ora mi informerò meglio. Se non è attività a fine di reddito non ho mai sentito che bisogna avere una posizione fiscale.


17/12/2012, 17:11
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