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Definizione COLTIVATORE in ambito giuridico 
Autore Messaggio

Iscritto il: 09/05/2018, 9:31
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Buongiorno a tutti, vi chiedo solo un quesito con una piccola premessa per aiutarvi a capire la questione.
Vorrei sperimentare la coltivazione della canapa industriale per produrre semi di canapa destinati ai mangimi, ma visto che vivo in un territorio molto freddo prima di aprire una P.I. , acquistare diversi ettari, ecc..., voglio provare una piccola piantagione non destinata alla vendita, ma solamente per studiare l'accrescimento delle piante, che verranno distrutte a crescita compiuta.
La legge 242/16 per coltivazione della canapa impone la conservarvazione dei cartellini e fatture, ma lo stesso farei una denuncia preventiva alle autorità per eviatre fraintendimenti.
Quello che vorrei sapere, dato che la legge parla di coltivatore, è se per coltivatore si intende solo colui che vende i propri prodotti, oppure anche chi non destina i prodotti alla vendita.
L'unico riferimento che ho trovato è un estratto di un libro IL COMPENDIO UNICO dell'avvocato Lacopo Valentina, che riporto testualmente:

Secondo quanto sostenuto dalla Corte di Cassazione[3], inoltre, la definizione di cui alla legge 590/1965, non richiamando in alcun modo la disciplina del piccolo imprenditore, deve intendersi riferita sia all'agricoltore imprenditore, sia all'agricoltore che non coltivi per destinare al mercato. Poiché poi tale definizione vale ai fini dell'intera legge 590/1965 (che prevede anche la prelazione agraria), se ne deve dedurre che i diritti di prelazione e riscatto spettino al coltivatore diretto indipendentemente dalla sua qualifica di imprenditore[4].

GRAZIE IN ANTICIPO A CHI POTRA' AIUTARMI


09/05/2018, 10:11
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Iscritto il: 04/03/2015, 13:56
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Buongiorno,
per prima cosa è bene specificare le figure professionali rilevanti che operano in agricoltura che sono sostanzialmente tre e cioè:
• il coltivatore diretto (CD);
• l’imprenditore agricolo professionale (IAP);
• le società agricole.
Tralascio la terza e specifico le prime due che interessano la domanda posta:

Secondo l’art. 2082 del Codice Civile, è definito imprenditore agricolo “chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi”;

Sempre lo stesso articolo del c.c. definisce che è coltivatore diretto “il piccolo imprenditore che svolge attività agricola, organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e della propria famiglia e che si dedica abitualmente alla coltivazione del fondo o all’allevamento del bestiame, sempre che la forza lavorativa totale del nucleo familiare non sia inferiore a 1/3 di quella necessaria per la corretta coltivazione del fondo stesso e per l’allevamento del bestiame”.

Per coltivare la canapa bisogna essere agricoltori con un fascicolo aperto nel portale sian (www.sian.it).
In effetti non esiste un divieto esplicito per i privati ma nel momento in cui si intenda seminare ed ottenere dei prodotti si dovrà sottostare a tutte le regole che devono rispettare gli agricoltori, quindi, a meno che non si voglia coltivare qualche singola pianta e per puro diletto, si deve avere la qualifica di agricoltore (una delle tre sopraindicate).

Il coltivatore ha l’obbligo della conservazione dei cartellini della semente acquistata per un periodo non inferiore a dodici mesi. Ha altresì l’obbligo di conservare le fatture di acquisto della semente per il periodo previsto dalla normativa vigente.

In ogni caso, come confermato dalla Legge 242 02/12/2016 non serve nessuna autorizzazione da nessuna autorità. Vanno comunque effettuare delle dichiarazioni di semina entro due settimane dopo la semina per evitare futuri fraintendimenti, al corpo Forestale delle Stato (ora Carabinieri Forestali), soggetto autorizzato ad effettuare eventuali controlli.

Credo che in merito al quesito ci possiamo fermare a quanto detto, anche perché la materia può entrare in un campo normativo e interpretativo molto più vasto. In tal senso c’è già aperta un’altra discussione sul Forum.

Saluti, Gianni


09/05/2018, 12:32
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Iscritto il: 09/05/2018, 9:31
Messaggi: 3
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Grazie della risposta dettagliata sig. Gianni. In effetti la coltivazione di poche piante è proprio quella che mi interessa perchè vorrei sperimentare prima di farne un lavoro.
Il mio dubbio nasce dal quesito se posso coltivare canapa in un piccolo appezzamento ( conservando cartellini e ricevute) così come coltivo pomodori nel mio orto, senza essere ufficialmente un agricoltore.
Comunque grazie ancora per la risposta
Saluti
Maurizio


09/05/2018, 14:46
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Iscritto il: 04/03/2015, 13:56
Messaggi: 1049
Località: Palmi (RC)
Formazione: Geometra
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Forse sono stato troppo largo nell'esposizione, in sostanza non vi sono espliciti divieti e particolari prescrizioni per i privati (quindi non CD o IAP) per la sola coltivazione ma è bene, oltre a conservare cartellini e ricevute, effettuare la dichiarazione ai Carabinieri Forestali al semplice scopo di evitare fraintendimenti.
Tempo fa ho letto di una persona che ha avuto problemi, poi risolti ma in sede giudiziaria, per aver piantato circa trenta semi prelevati dal mangime dei canarini e sviluppato altrettante piantine di canapa nel balcone di casa.
Prevenire e meglio che curare.

Saluti, Gianni


09/05/2018, 15:30
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