buongiorno,
vorrei chiedere consiglio su una questione relativa ad un terreno agricolo. Mia madre ha deciso di vendere un terreno di sua proprietà di fatto dato in gestione da mio nonno ad un coltivatore diretto dal 1972 per pascolo, senza aver stipulato con esso alcun contratto scritto e senza percepire dal 72 nessun affitto. Contattato il coltivatore se interessato all'acquisto del terreno ha risposto in maniera negativa. Ora però ci ha inviato una raccomandata accusandoci di "recesso unilaterale di contratto d'affitto" (che ripeto non è mai esistito nè con mio nonno nè con mia madre poi) . Tale contratto sarebbe passato, secondo lui, da mezzadria ad affitto automaticamente nell'82. Il contadino pretende ora una buonuscita dal 1972 ad oggi perchè ha fatto delle migliorie ed ha reso il terreno più produttivo, cosa peraltro non vera!!! (le case coloniche sono inagibili ed hanno rubato persino le pietre dell'aia....). Il coltivatore è in pensione da circa 4-5 anni...ed ha minacciato di rivolgersi all'ispettorato agricolo (che non so cosa sia). Ringrazio fin d'ora per la disponibilità.

inanzitutto sei realmente fortunata. Con la loro lettera, il contadino od i contadini hanno riconosciuto di possedere un terreno in nome alieno. Il tuo supposto contadino poteva benissimo agire per usucapione e la causa era, allo stato, sembra vinta.
Innanzitutto, dove si trova il terreno e dove Tu stai?
Nel merito mi servono, per rispondere, che Tu mi chiarisca meglio i tempi del possesso, l'estensione.
ciao

Innanzi tutto grazie per la sua attenzione. Rispondo alla sua richiesta dicendole che il terreno si trova in calabria dove mia madre ha la residenza, pur essendo domiciliata a roma. Comunque ogni anno, più volte l'anno c'erano contatti con il contadino che ci veniva a trovare portandoci ora qualche uova ora una gallina e noi stessi siamo andati più volte a visionare lo stato dei terreni. Non ci sono mai stati problemi, solo ora, dovendo vendere, il contadino avanza pretese, anzi ha concluso la lettera, mi dimenticavo di dirlo, minacciando di non liberare il fondo qualora non gli venga corrisposta una congrua buonuscita...il nostro rappiorto non può essere assimilabile ad un contratto di comodato d'uso gratuito seppur verbale? (non c'è nessuna ricevuta di pagamento da parte di entrambi per qualsivoglia servizio) e se così fosse non è tenuto a liberare immediatamente la terra senza chiedere alcunchè?

Attenzione che sei invischiata in un ginepraio, io non sono un legale ma sto affrontando una causa per un diritto di prelazione e, a mie spese, ho capito che il diritto agrario è, più ancora che il diritto civile e penale, quell'insieme di norme che fanno si che abbia ragione chi ha l'avvocato migliore, nel senso relativo alla questione in oggetto.
Il contratto di affittanza agraria può essere anche solo verbale e hanno valore probatorio le testimonianze di chi ha visto il contadino di cui parli lavorare il vostro fondo anche solo per due anni sucessivi.
Per effetto di ciò, il contadino ha diritto ad esercitare la prelazione sul fondo con tutto ciò che ne deriva e non so fino a quando, nel caso non possa esercitarla, possa permanere sul fondo.
Comunque è necessario che ci coltivi qualcosa, diversamente, dovesse saltare anche una sola semina, il suo diritto decade.
Per l'esperienza che ho io, non molta lo premetto e poi bisogna conoscere usi e costumi della zona in oggetto, se le richieste sono ragionevoli, ma non mi sembra il caso, pagate e fatelo smammare altrimenti, non conosco l'ammontare dell'affare ma è meglio vi rivolgiate almeno a un tecnico o alle associazioni di categoria o, sich ! A un avvocato.

In bocca al lupo.

Scusate se apro un quesito nel quesito, ma l'intenzione ad esercitare il diritto d'usucapione non va comunque comunicata ai proprietari del fondo?

Appunto ed esatto. Nel caso di specie la missiva del supposto affittuario del parente dimostra che il mittente ammetta di aver sempre utilizzato ild etto fondo in nomine alieno e quindi riconoscendo l'altrui diritto. Al suo posto, stante l'uso prolungato del terreno, il mancato pagamento di alcun onere, canone, livello, io avrei agito per rivendicarne la proprietà

E l'esito della sentenza ti sarebbe stato favorevole senza ombra di dubbio?

Se fossi un indovino inizierei a giocare al lotto. Comunque assai probabilmente si

@ivanocimatti

Grazie