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Esame di abilitazione, esercizio della libera professione di Agrotecnico, Perito agrario, Agronomo e Forestale
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Costo "giusto" di una perizia estimativa

24/03/2017, 4:16

Buongiorno a tutti.

Devo vendere un piccolo appezzamento di terreno ereditato (0,78 ha), seminativo arborato.

Per non prendere grosse cantonate sul valore ho pensato di rivolgermi a un agronomo.

Temo sia stata una pessima idea.

Mi ha redatto una stima di due paginette, nella quale ha scritto di aver determinato il valore con interviste sul posto e interpellando suoi colleghi, e mi ha chiesto una parcella di oltre 500 € per un terreno il cui valore è stato stimato in un massimo di 14.000 € circa. Gli estremi dei confinanti che possono esercitare la prelazione non sono riportati, quindi li dovremmo recuperare noi facendo delle visure. Nessuna informazione sullo stato delle piante (ci sono 14 piante di ulivo che due anni fa produssero 5,2 q con una resa di circa il 14 per cento) né del terreno. Il perito si è limitato a fare un sopralluogo e a visionare la banca dati sulle quote PAC.

A me sembra un po' tanto. Non ci sono dei tariffari?

E' solo una mia impressione o devo pagare e basta?

Spero di non essere andato fuori tema, non saprei dove altro chiedere.

Re: Costo "giusto" di una perizia estimativa

24/03/2017, 9:12

Buongiorno Stefano,
premesso che in merito alla qualità della stima eseguita, senza carte alla mano e senza conoscere i luoghi e la situazione, non mi permetto di esprimere alcun giudizio e rispondo solo alle tue domande.
Ogni Ordine/Collegio professionale regolamenta, con apposito documento, le tariffe degli onorari per le prestazioni professionali.
E' facoltà del professionista o del committente chiedere al Consiglio dell'Ordine/Collegio la revisione e la liquidazione delle specifiche allegando, alla richiesta documenti e chiarimenti idonei alla valutazione e controllo.
Saluti, Gianni

Re: Costo "giusto" di una perizia estimativa

24/03/2017, 10:56

gianni58 ha scritto:Buongiorno Stefano,
premesso che in merito alla qualità della stima eseguita, senza carte alla mano e senza conoscere i luoghi e la situazione, non mi permetto di esprimere alcun giudizio e rispondo solo alle tue domande.
Ogni Ordine/Collegio professionale regolamenta, con apposito documento, le tariffe degli onorari per le prestazioni professionali.


Certamente, non pretendo che ci si esprima sull'operato di un professionista.

C'è modo di informarsi sulle tariffe degli onorari, per esempio scrivendo al collegio provinciale/nazionale?

Re: Costo "giusto" di una perizia estimativa

24/03/2017, 13:21

L'ho già specificato:

E' facoltà del professionista o del committente chiedere al Consiglio dell'Ordine/Collegio la revisione e la liquidazione delle specifiche allegando, alla richiesta documenti e chiarimenti idonei alla valutazione e controllo.

Nulla ti vieta di contattare l'Ordine interessato e chiedere chiarimenti.

Saluti, Gianni

Re: Costo "giusto" di una perizia estimativa

26/03/2017, 23:44

Ciao Stefano ... per esempio ti do un mio onorario ... per un parere NON scritto ... euro 150 naturalmente con fattura .... ma poi mi pagano quasi sempre con baratti ... agnello a Pasqua , capretto a Natale ... durante l'anno ortaggi , miele , frutta ,...euri quasi mai :lol: :lol: :lol:

Re: Costo "giusto" di una perizia estimativa

27/03/2017, 3:22

elmo ha scritto:Ciao Stefano ... per esempio ti do un mio onorario ... per un parere NON scritto ... euro 150 naturalmente con fattura .... ma poi mi pagano quasi sempre con baratti ... agnello a Pasqua , capretto a Natale ... durante l'anno ortaggi , miele , frutta ,...euri quasi mai :lol: :lol: :lol:


Mi dispiace. :)

In effetti io mi aspettavo di pagare una somma intorno ai 200 €; e, a differenza dei tuoi clienti, sono una persona seria: quando faccio fare un lavoro a qualcuno non traccheggio al momento del pagamento.

Solo che quest'atteggiamento viene spesso considerato una specie di via libera, il segnale che sono un pollo da spennare, e mi da fastidio che sia interpretato così. Ho l'impressione che sia questo il caso.

Ripeto: capisco che sia sgradevole porre questioni del genere in un forum simile, con il rischio di "diffamare" l'intera categoria; ma non avrei saputo a chi altro chiedere. Quando si ha occasionalmente bisogno delle prestazioni di un professionista, in qualunque ambito, dall'avvocato al medico al carrozziere, il rischio che ci si approfitti della buona fede altrui è alto.

Per il momento aspetterò qualche giorno a pagare; è probabile che scriva una lettera all'Ordine per sapere se la tariffa è adeguata, mi sembra il comportamento più corretto e onesto.

Re: Costo "giusto" di una perizia estimativa

27/03/2017, 12:14

.....e mi ha chiesto una parcella di oltre 500 € per un terreno il cui valore è stato stimato in un massimo di 14.000 € circa. Gli estremi dei confinanti che possono esercitare la prelazione non sono riportati, quindi li dovremmo recuperare noi facendo delle visure. Nessuna informazione sullo stato delle piante (ci sono 14 piante di ulivo che due anni fa produssero 5,2 q con una resa di circa il 14 per cento) né del terreno. Il perito si è limitato a fare un sopralluogo e a visionare la banca dati sulle quote PAC.

A me sembra un po' tanto. Non ci sono dei tariffari?



Secondo la mia opinione qui il problema non è tanto nel prezzo. Alla fine un professionista che fa un sopralluogo, una relazione professionale timbrata firmata, fatturata, il prezzo che ti ha chiesto non sarebbe fuori misura se:
- la relazione descrive bene l'immobile, le sue caratteristiche, peculiarità e potenzialità magari corredata di foto
- sono presenti visure e mappe (che costano non una follia ma hanno un costo)
- sono presenti indicazioni sugli strumenti urbanistici vigenti e sulla eventuale potenzialità edificatoria
- Viene utilizzata una metodologia per addivenire al valore (e non c'è semplicemente scritto io sottoscritto affermo che il terreno vale x da fantomatiche interviste in zona -- vere o presunte :( ) il valore deve discendere da un elaborazione di recenti dati di compravendita per immobili simili, e fatte le opportune aggiunte o detrazioni basate sulle caratteristiche del terreno in oggetto.

E sono queste cose che mi par di capire che il collega non ha fatto o fatto solo un po "velocemente". Tu i soldi glieli darai buoni ed altrettanto buono deve essere il lavoro che ti da lui. L'elaborato che ti ha consegnato deve esserti utile, e non solo un costosissimo pezzo di carta!
L'onorario deve poi essere correlato al valore stimato (se stimo 1000 € non posso chiederne 500), alla complessità ed al tempo impiegato.

In sostanza una perizia non è un Kg di mele che hanno un prezzo piu' o meno allineato, ma puo' essere cara oppure a buon mercato solo valutandola in base alla sua qualità ed utilità che porta al cliente.

Re: Costo "giusto" di una perizia estimativa

27/03/2017, 12:43

... SE credi che un Professionista ti costi troppo E' perchè Non hai idea di quanto ti costerà alla Fine un Incompetente .... :lol: :lol: :lol:

Re: Costo "giusto" di una perizia estimativa

04/04/2017, 1:11

tecmn ha scritto:Secondo la mia opinione qui il problema non è tanto nel prezzo.


Riporto solo la prima parte giusto perché lei sia avvisato che ho letto il suo commento.

Concordo pienamente. Stiamo comunque parlando di una stima pari a quasi il 4 per cento del valore stimato del bene oggetto della perizia.

Il punto è anche quello che lei mette in rilievo. La perizia riporta qualche dato aggiuntivo sulle due particelle, ma niente di sostanziale. Non c'è alcuna considerazione sullo stato del terreno e delle piante (mi sarebbe piaciuto sapere se si trattava, che so, di un terreno di buona qualità oppure no, a quale tipo di coltivazione poteva essere adatto). Nessuna valutazione specifica, nessun metodo di stima, sintetico o analitico che sia (consideri che sono laureato con lode in Economia e che mi occupo di istruttorie fidi in una banca, qualche nozione su come si stimi il valore di un cespite ce l'ho). Il valore determinato, alla fine, è quello che avrei stimato io sulla base dei valori di esproprio vigenti nella zona, che sono accessibili a tutti (e che, mi pare, sono generalmente considerati inferiori a quelli di mercato).

Oltretutto, sapendo che la valutazione era finalizzata alla vendita, mi sarei aspettato almeno l'indicazione dei confinanti nella descrizione del terreno. Ora ci ritroviamo con due potenziali compratori, oltretutto parenti in lite fra loro, entrambi disposti a pagare il prezzo richiesto, uno dei quali sostiene di avere un diritto di prelazione mentre l'altro sostiene che non è così (probabilmente a ragione). Ma, poiché dalle mappe catastali cui posso accedere come privato cittadino posso visualizzare gli estremi di uno solo dei due terreni confinanti, anche solo per capire chi siano gli intestatari dei fondi devo perdere altro tempo da sottrarre al mio lavoro e a tante altre incombenze che io e mia sorella abbiamo in questo momento, mentre abbiamo urgenza di concludere la vendita nel più breve tempo possibile per motivi che non specifico ulteriormente.

Comunque vi ringrazio tutti perché mi avete offerto materia su cui riflettere.

Per quanto mi riguarda, ho deciso di scrivere in tempi brevissimi una lettera all'Ordine chiedendo se l'onorario richiesto è congruo. Senza nascondermi dietro un dito, so di essere capace di argomentare le mie ragioni in maniera efficace, articolata e documentata. Sospenderò il pagamento finché non avrò una risposta.

Se mi sarà risposto che la parcella è giusta pagherò senza battere ciglio.
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